I passi di Jimin fuori dalla porta sono sovrastati dal volume di un torrente di pioggia.
Apre la porta d'ingresso e sospira al nubifragio, osservando la distanza dalla sicurezza dell'interno della casa alla portiera della macchina che sta guidando.
"Perfetto," brontola con voce lamentosa. "Non ho fortuna, e tutto è giusto nel mondo."
Felice di rimanere asciutta e al caldo dentro, gli tendi debolmente un piccolo ombrello, appeso ad un dito dal laccio attaccato all'impugnatura. "Tieni. Ho trovato questo in salone."
Lo prende da te, un'espressione poco grata sul suo viso carino, facendo gonfiare le sue guance. "Wow. Grazie."
Clicca il bottone, e un ombrello rosa con i pois gialli si apre in un cerchio grande a malapena per coprire la sua testa.
"Incantevole," sospira, con un ultimo sguardo al mare di pioggia. "Beh... leviamo le ancore, presumo."
I suoi stivali producono dei rumori sordi sul parquet, muovendosi fuori nella tempesta.
Poi se ne è andato.
L'acqua cade in strati densi e pesanti che inghiottono Jimin per intero, insieme allo spruzzo di colore vivace che è il suo ombrello.
Tu rimani alla porta, sbirciando la lugubre scena piena d'acqua, e aspetti fino a quando il suono di un motore che parte ruggisce tra le travi in mezzo alle strisce d'acqua.
Un'ondata fredda di vento grida verso di te, portando dentro con sé le gocce d'acqua gelate. Facendo una smorfia chiudi di nuovo a chiave la porta per evitare un attacco.
Riesci a sentire la pioggia che martella ancora lungo il tetto da qualsiasi parte nella casa. Normalmente, la pioggia ti fa sentire comoda e calda dentro, ma quando sei praticamente da sola in una casa sconosciuta buia con i pavimenti che echeggiano e angoli scuri, sembra più l'ambiente di un film dell'orrore.
Rabbrividisci e accendi tutte le luci in casa, tranne quelle delle stanze.
Mentre azioni l'ultima luce nel corridoio, il tuo stomaco inizia a brontolare rumorosamente.
Almeno hai del cibo ora.
Sbirciando nella stanza di Jungkook, vedi che sta ancora dormendo. Il modo in cui dorme non è come quello di una persona normale. La maggior parte della gente si gira ogni tanto, muovendo le lenzuola con il movimento dolce del petto che respira.
Jungkook sembra morto.
Non si muove o si sposta, e i respiri leggerissimi che gonfiano il suo petto sono a malapena visibili a meno che tu non guardi con attenzione.
Diamine, forse è morto.
Una piccola esplosione di panico inonda il tuo petto, ma è istantaneamente domata quando un piccolo russare spezza il silenzio della stanza.
Il tuo stomaco risponde in cambio, brontolando di nuovo rumorosamente.
Penso sia ora di mangiare.
Girandoti sui talloni, ti dirigi indietro nel corridoio verso la cucina, i tuoi passi morbidi colpiscono leggermente il pavimento di legno, creando echi solitari attraverso la casa vuota.
La pioggia sta dipingendo in monotono l'intera città fuori, e il suo suono costante contro il tetto e i muri ti sta facendo sentire fiacca e pigra.
Lentamente, prepari due panini con un po' di roba che Jimin vi ha lasciato. Sembra come se spalmare la maionese sul pane ci mettesse una vita, e poi la carne e il formaggio e la verdura. Il tuo corpo si sta muovendo a passo di lumaca.
Quando hai finito, tieni in equilibrio entrambi i piatti sulle mani e agganci un piccolo pacchetto di patatine tra i denti, ritornando sul percorso verso Jungkook e la sua stanza buia.
Entri dalla porta, e ti fermi alla vista di una figura solenne che si siede sul letto.
Le tapparelle della finestra sono state alzate, e Jungkook è seduto sul bordo del letto con i piedi piatti sul pavimento, guardando le goccioline trasparenti che rotolano lungo la vetrata.
"Hey, sei sveglio," dici a bassa voce, per non spaventarlo. "Ti ho portato un panino. Hai fame?"
Non c'è risposta.
Le sue spalle rimangono tese e inflessibili, la tavola dritta del suo corpo non si rilassa o irrigidisce al suono della tua voce.
È come se tu non fossi lì.
Posi i piatti accanto al bicchiere d'acqua sul comodino, che non ha più ghiaccio, e giri intorno al letto dove l'uomo dai capelli neri è seduto immobile.
Quando finalmente prendi un assaggio della bellissima faccia di Jungkook, non sei esattamente sicura di cosa dedurne.
È solo...vuoto.
Andato.
La sua testa non è più nel suo corpo.
Quei grandi occhi da cerbiatto che ammiri segretamente così spesso sono spalancati, non sbatte le palpebre mentre osserva liberamente la tempesta in corso a solo un muro di distanza. Le sue labbra sono chiuse, tirate, strette in una linea sottile. Di tanto in tanto, le sue narici si allargano per respirare.
Non sai cosa dire, o fare.
La tua mente richiama la frase che ha usato Jimin prima mentre si gettava nell'acqua ghiacciata e spariva.
Leviamo le ancore.
Ecco cosa è- leviamo le ancore.
Tutte le cose che ancorano Jeon Jungkook a questo mondo- qualsiasi relazione e legame e emozione- non sono qui ora.
Sono state alzate, permettendo alla nave della sua mente di essere spazzata via dalla riva sicura del suo corpo, galleggiando fredda e sola in mezzo al mare di instabilità emotiva. È fuori da qualche parte nell'aria, galleggiando allo sbando lungo una corrente invisibile di un cuore spezzato e un trauma.
Hai paura che se lo dovessi toccare, potrebbe non tornare più indietro.
"Jungkook," soffochi, stendendo una mano esitante e tremante verso la sua forma di statua.
Cosa devi fare?
Non puoi semplicemente lasciarlo così.
Le tue dita sfiorano il materiale della sua camicia, solo a malapena.
E, come se l'avessi sparato, Jungkook si accartoccia su se stesso.
Boccheggi quando cade, rannicchiandosi per stendersi sul suo lato sul letto, lo sguardo dagli occhi spalancati non lascia mai la finestra. Se non stessi guardando così da vicino, avresti perso i tremori invisibili che distruggono la lunghezza del suo corpo.
Jungkook sospira, ed è tremante e instabile.
"Mi dispiace," sussurra con voce roca. "Mi dispiace. Non volevo."
Non volevo cosa?
Il tuo cuore fa male per lui. È così assente, perso in qualunque evento passato l'abbia fatto lasciare nella pioggia.
Jungkook scopre i denti in una smorfia di dolore, la sua testa preme contro il cuscino. "Non volevo. Non costringermi, per favore. Non costringermi."
Si affoga sulle parole, come se stessero bruciando la sua gola e la lingua mentre l'abbandonano. Nella luce tenue fatta entrare dalla finestra, vedi una lacrima scivolare lungo la pelle soffice della sua guancia.
Si cattura sulla croce, poi cola nell'oblio mentre viene assorbita dalle lenzuola.
I tuoi occhi si stazionano su quella croce.
Qualsiasi cosa quel tatuaggio rappresenti, stai vedendo Jungkook sopportarlo in questo momento. Lo stai vedendo soffrire per quello, con ogni osso che ha in corpo, vedendo il danno fantasma che il fardello permanente gli è costato.
Jeon Jungkook è rotto.
Scommetti che lo sono tutti, in qualche modo.
Scommetti che lo sei anche tu.
State tutti cadendo a pezzi davanti a voi altri, vivendo con esso, cercando solo di tenervi incollati con qualsiasi cosa possiate.
Ogni perplessità ti lascia in quel momento.
Gentilmente, cammini in punta di piedi fino a dove la testa di Jungkook riposa sul letto, lacrime pietose ancora cadono periodicamente dai suoi occhi segnati di rosso. Alzi la sua testa con le sue spalle, e scivoli sotto di loro cosicché lui possa utilizzare le tue gambe come cuscino.
Vuoi solo fargli sapere, per qualche ragione sconosciuta, che qualcuno è lì con lui. Vuoi che lui sappia che non è totalmente da solo nella pioggia, non totalmente da solo nel passato.
Ti stai rompendo anche tu, ma sei qui.
Sei qui.
Culli Jungkook come un bambino perso fino a quando i suoi occhi vacanti si chiudono, protetto nelle tue braccia dalla tempesta che vi infuria intorno.
BUONGIORNO
CAZOZZOZOZOZO MA VOI L'AVETE SENTITO L'ALBUM E POI MADONNA IL VIDEO IO STO MORENDO OK FRA QUALCHE ORA INIZIA IL RED CARPET E POI CI SONO I BBMA E INDOVINATE CHI LI GUARDERÀ, FREGANDOSENE DELLA SCUOLA NONOSTANTE SIA IN BILICO PERCHÈ HA FATTO DAVVERO TANTE, TROPPE ASSENZE?
IO, PERFETTO, GRAZIE MILLE, NON ME NE FREGA NULLA ADDIO CIAO ASCOLTATE L'ALBUM.
Non so quando sarà la prossima volta che aggiorno, penso che per questa settimana non usciranno altre traduzioni, vi prego di essere pazienti (problemi con Blood Ink non ce ne dovrebbero essere visto che l'autrice ha pubblicato oggi questo capitolo quindi per il prossimo dovrei essere già libera dagli impegni, ma per Honey Bunny, che non aggiorno da tanto lol, mi dispiace davvero per quelli che ancora aspettano, appena posso aggiorno anche quella) purtroppo proprio in questo periodo sono piena di interrogazioni e compiti in classe e ho l'insufficienza in cinque materie, quindi devo studiare un sacco, capitemi.
Vi amo, per favore non odiatemi HAHAHAH.
Potete trovarmi su Twitter e Instagram come: @noemi_tenio