Nonostante siano passati cinque minuti da quando tu (con riluttanza) abbia preso il controllo del volante dal tuo amico amante della pistola, non hai smesso di urlare nemmeno una volta mentre sterzi goffamente il veicolo attraverso strade secondarie e vie strette, seguendo il tuo GPS donna.
"Vai dritto per 3 chilometri," la voce cinguetta. Solitamente monotona, riesci quasi a sentire un luccichio di divertimento crudele nella voce femminile del GPS mentre ti guida.
Tecnologia di sto cappero.
"Puoi starti zitta per favore?" Yoongi grida dal finestrino aperto. È in ginocchio sul sedile, girato cosicché tu abbia rivolta la sua schiena con la parte superiore del corpo che sporge fuori dalla macchina. "I tuoi urletti mi stanno facendo fischiare le orecchie."
Subito dopo, lo vedi ritirare il corpo dentro la macchina proprio quando un ping! metallico rimbomba nei tuoi timpani.
Yoongi ride e mormora qualcosa sotto voce sulla mira scarsa e sui principianti prima di uscire di nuovo la testa, sparando colpo dopo colpo al veicolo che vi segue.
"Sì,%#*¥&$! prendilo, &*%*#^e!" La sua voce è un ringhio rauco, le sue parole fanno bruciare le tue guance alla volgarità.
Se lo sta godendo fin troppo.
Tu, comunque, cerchi di ignorarlo per la maggior parte del tempo, concentrandoti sul non far sbattere su un palo la macchina carissima che stai manovrando. Nonostante tu riesca ad evitare di farvi diventare un kebab d'auto, non eviti di far fuori il cassonetto della spazzatura di qualcuno che è fin troppo vicino alla strada.
Trasalisci al tonfo pesante del contenitore di plastica contro l'angolo della tua macchina, guardando spazzatura e cibo vecchio rotolare nel vento e venire sparato in aria, uno spettacolo disgustoso di immondizia volante.
La buccia vecchia di una banana si attacca al retro della testa di Yoongi, appiccicata lì come una piovra determinata.
"Ma che-?!" Yoongi ringhia e la schiaccia via dalla sua testa mentre una risatina pazza si fa strada nella tua gola. La sua espressione è una di completo e puro disgusto, il piccolo naso arricciato in una minuscola collinetta.
Ah.
Bei tempi.
Se doveste sopravvivere a questo, non ti scorderai mai lo sguardo che ha sulla faccia.
Un altro proiettile rimbalza sul telaio della macchina, facendo ritirare momentaneamente Yoongi dal finestrino.
"Okay," dice. "Gli rompo le ruote. Tu stai bene?"
"No," rispondi.
"Bene," l'uomo dai capelli neri controbatte. Fa sbucare la testa fuori dal finestrino, sbirciando i vostri inseguitori. "Penso che faremmo meglio a sbrigarci a tornare a casa. Non possono essere gli unici."
"Perché lo dici?" chiedi attraverso i denti digrignati, spingendo il pedale dell'acceleratore quando vedi l'altro SUV sbandare bruscamente in avanti.
Prendendo quest'opportunità, Yoongi lancia il suo corpo nello spazio vulnerabile fuori e punta entrambe le pistole al SUV.
Pop, pop, pop. Pop pop.
C'è un suono che è tipo quello di un palloncino che scoppia, ma molto più forte e stridulo. Il veicolo che vi segue vacilla nel tuo specchietto retrovisore, virando di lato e sbattendo su un marciapiede.
Sposti i tuoi occhi dal disastro, non volendo vedere che tipo di danno la macchina ha fatto all'edificio lì.
Soddisfatto, Yoongi si ritira dall'esterno, scivolando casualmente sul sedile e alzando il finestrino, come se per tutto questo tempo avesse osservato il paesaggio con ammirazione.
Con le mani tremanti ancora strette intorno al volante come colla, butti uno sguardo all'uomo accanto a te.
L'eccitazione è stata prosciugata dal suo viso, lasciandolo ancora una volta in quella fase senza espressione e annoiata. Le sue dita lunghe prendono il cellulare dal cruscotto, silenziando temporaneamente il GPS mentre clicca i tasti, portando il dispositivo all'orecchio.
"Joon," mormora al microfono. "Prepara tutto per andarcene. Siamo stati compromessi. L'arrivo è approssimativamente,"- c'è una pausa quando Yoongi guarda in alto verso la strada, cercando un cartello stradale- " venti minuti."
Senza aspettare una risposta, chiude il telefono e ti guarda. "Sbrigati. Dobbiamo andare in alcuni posti."
Ubbidientemente, spingi il piede sul pedale del gas e spari l'auto attraverso le strade scure.
***
Yoongi ti ha fatto stringere la macchina fino quasi dentro la porta d'ingresso, con il paraurti che blocca quanto più spazio possibile al punto che vi dovete stringere in file singole.
Quando gli mandi uno sguardo strano, dice semplicemente, "Possono entrare solo uno alla volta."
Ah. Intelligente.
"Come sai che ne verranno altri?" chiedi, succhiandoti la pancia per passare attraverso il buco stretto.
"Facile." Yoongi non ha bisogno di succhiarsi la pancia; ci scivola come un'anguilla e si gira verso te aspettando, vedendoti in difficoltà. "Non ci stavano dando la caccia; solo seguendo. Non hanno iniziato a inseguirci fino a quando abbiamo iniziato a correre. Questo vuol dire che hanno altri occhi puntati su di noi o stanno osservando la casa. Io scommetto sulla casa."
Le parole minacciose hanno mandato un brivido lungo la tua spina dorsale, facendoti guardare intorno la foresta con paura silente. La fermezza calma nelle sue parole non fa niente per calmarti. Anche se tu sai che non è un gran problema per un gruppo di assassini, ti viene la pelle d'oca alla nozione di occhi maliziosi che vi osservano dai rami.
Poi Yoongi ti spinge dentro, e la tua visione della foresta viene interrotta. Dentro, una vigile atmosfera immobile è diffusa all'entrata gigante, il tipo di silenzio che parla di concentrazione e prevenzione guardinga.
Passi silenziosi sulla scala attirano la tua attenzione su Taehyung, che trasporta uno zaino nero sulle spalle. Si ferma sugli scalini quando i suoi occhi incontrano voi due.
"Ah, hyung. Jungkook è-"
"Dov'è Namjoon?" Yoongi interrompe il più giovane, superando gli scalini con passi determinati. "Voglio che tu rimanga con Hoseok, Taehyung. Porta T/N con te."
Sbatti le palpebre alla voce dell'uomo più grande, ordini di metallo e duri come i comandi militari. È una voce che metterebbe in riga il soldato più indisciplinato, facendogli fare il saluto.
"Namjoon hyung è di sopra," dice Taehyung con un'aria di ubbidienza silenziosa.
Senza parole, Yoongi supera il più giovane e sparisce nel corridoio.
Ti fa un cenno con lo sguardo, Taehyung si gira sui talloni e inizia di nuovo a salire le scale. Ti chiedi vagamente se anche lui ti dà la colpa delle lesioni di Jungkook. Ti chiedi se si sente nello stesso modo di Jimin.
Ricordare lo sguardo negli occhi di Jimin ti fa trasalire.
Taehyung ti guida su per le scale e a destra, nella stanza in cui hai visitato un Jungkook incosciente prima. Hoseok è dentro, facendo avanti e indietro sul pavimento di moquette come un animale in trappola, mentre una figura dal lato opposto al suo siede sul letto con la schiena rivolta verso di te.
La figura dai capelli neri è piegata, abbottonandosi lentamente e minuziosamente una camicia.
Quando Hoseok ti vede sbucare da dietro Taehyung, si rilassa un po' e dice, "Oh, bene. Sei qui. Possiamo andare ora."
Alle parole, la figura seduta sul letto di gira lentamente, facendo rifornimento alla faccia esausta di Jungkook. Quasi ti affoghi al suo aspetto. La sua pelle non è ancora tornata completamente al suo colore naturale, ancora un tono troppo chiara, la sua fragilità ovvia ti spinge a morderti un labbro.
Sembra estremamente stanco.
Ma, qualcos'altro è diverso.
Qualcosa nei suoi occhi.
Nel posto in cui odio e diffidenza distinta bruciavano e li illuminavano, c'è un luccichio più morbido.
Un luccichio gentile.
"Tu," dice Jungkook, in una voce tanto minuscola quanto un sussurro, sottolineata da dell'aria evidente.
E mentre Hoseok si porta alle spalle uno zaino e si muove per far alzare Jungkook, rompendo la linea dei vostri sguardi, rimani immobile come un ghiacciolo e ti chiedi esattamente quando forte l'uomo abbia sbattuto la testa durante la caduta da quell'albero.
BUONGIORNO
Non ho ricorretto :/
Grazie mille per le 6k letture💗💗
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