Pensavi, dal momento in cui eri stata inseguita per strada da quell'uomo spaventoso ieri, che non ti saresti potuta muovere più velocemente di come hai fatto in quel momento.
Ti sbagliavi.
In qualche modo, sapendo che probabilmente c'era un Jungkook arrabbiato da qualche parte dietro di te, sfrecci nella foresta scura, rendendola solo una macchia intorno a te.
Le tue gambe bruciano per lo sforzo mentre scappi dal gruppo di uomini che ancora indugiano fuori dalla casa, arrivando quasi all'inizio della foresta prima di sentire il primo urlo di, "Hey! T/N non c'è più."
Poi, arrivano i ringhi.
Sono profondi, e rombanti, come se una mandria di cavalli stesse facendo la terra a pezzi dietro di te. Giuri che il pavimento si muova sotto le profonde vibrazioni che volano nell'aria nella direzione tua.
"Giuro che l'ammazzo a questa," Jungkook ruggisce.
Merda.
Oggi è la notte in cui morirai.
Non ti giri, ti spingi solamente ai tuoi massimi limiti fisici, i confini allungati dall'adrenalina e una specie di paura esilarante che non hai mai provato prima.
Un sorriso enorme si fa spazio nel tuo viso, e pensi sia lo stesso tipo di sorriso che hanno le persone pazze in procinto di essere giustiziate.
Sei spacciata.
Onestamente, non ti aspettavi realmente che il piano dell'allarme anti-incendio funzionasse.
Infatti, il piano da ora in poi?
Già.
Non ne hai uno.
Stai solo correndo in giro come uno scoiattolo scatenato, improvvisando, senza pensarci troppo, con un cervello che è sicuramente della stessa grandezza di un'arachide. Sei un'idiota.
Cosa diamine hai intenzione di fare ora?
Quando arrivi alla linea degli alberi, percorri alcuni passi prima di virare verso destra, sperando che la foresta sia fitta abbastanza e che Jungkook sia abbastanza lontano da non sapere in che direzione sei andata.
I tuoi respiri escono fuori come sbuffi bianchi di aria fresca, come fumo. Le nuvolette di vapore perlescente evaporano non appena gli corri attraverso, solo per essere rimpiazzate secondi dopo quando un altro sospiro pesante viene rilasciato dal tuo petto.
Mentre corri, cerchi di fare il punto della situazione.
Okay.
Quindi non sai dove sei, né dove sei diretta. Potrebbe non esserci un'altra casa per chilometri, o potrebbe essercene una subito dopo la prossima macchia di alberi.
Non c'è davvero modo di saperlo.
La domanda più importante e ovvia è, come farai a fuggire dal leone ruggente che ti sta inseguendo per la foresta?
Dovresti continuare a correre e pregare per un aiuto divino?
O ti dovresti nascondere, come l'inerme preda che sei?
Nasconditi, idiota, sibila la tua voce più profonda. Segui le sue istruzioni senza esitare.
Continuando a correre, tieni gli occhi aperti alla ricerca di un ramo penzolante basso di un qualche albero, e ghigni quando ne vedi uno perfetto.
Velocemente, le tue mani scavano sulla superficie ruvida mentre ti alzi su quel ramo, sbuffando per tutto l'esercizio che hai fatto negli ultimi giorni.
Le tue gambe tremano per lo sforzo, ma superi i tuoi avvertimenti mentali e sottometti il tuo corpo, trascinandoti su un tralcio, poi un altro, e un altro ancora, fino a quando sei nel punto più alto in cui puoi andare con sicurezza.
Tutti i rami sopra di te sembrano troppo piccoli e fragili per sottostare al tuo peso, quindi ti sistemi nella tua posizione, sedendoti con la schiena contro il tronco e i piedi appoggiati davanti a te, le ginocchia attaccate al petto.
Guardi in basso verso il suolo della foresta, attenta a qualsiasi segno dei sette ragazzi che sai ti stiano dando la caccia.
È quasi silenzioso qui, e nero e scuro per la notte. Le cicale cantano piano al morbido chiaro di Luna.
Desideri di essere stata in un'altra situazione così avresti potuto apprezzare realmente quest'incantevole notte. Ma, quando un ramo si spezza nella terra sotto di te, ti ricordi che non puoi.
Tu sei un animale notturno codardo, bloccato e spaventato.
Un'ombra scura si abbassa alla base dell'albero.
Trattenendo il respiro, ti allunghi un po' e scruti al di sotto, nelle ramificazioni scure degli alberi, sforzandoti per catturare un assaggio della figura che gironzola di lì.
È alta e snella, un'ombra senza faccia di un uomo. Potrebbe essere chiunque dei Bangtan Boys. Non riesci a distinguerlo dalle forme della notte, né riesci a sapere dove stia fissando.
Speri che non stia guardando te.
Non ti riesci a muovere, non ti azzardi a respirare, tieni gli occhi incollati all'uomo per terra. Il battere del tuo cuore è come il martellio di una batteria nelle tue orecchie, sgradevolmente forte e opprimente. Sei sorpresa che non lo riesca a sentire da lì sotto.
Il tuo cappotto scuro dovrebbe fare un lavoro decente nel mimetizzarti nella corteccia, ma non riesci ad essere certa che la figura non stia guardando direttamente verso di te.
È snervante.
Finalmente, dopo quelli che sembrano mille anni di stare col fiato sospeso e con gli arti gelati, l'ombra si allontana da te, saltellando per la foresta con un'andatura fluida che ti ricorda quella di un grosso gatto in una sessione di caccia.
Sospiri di sollievo e ti rilassi.
È stata veramente una delle esperienze più terrificanti e snervanti della tua vita.
Silenziosamente scuoti le tensioni fuori dai tuoi arti rigidi e lasci il corpo appassire contro la forza solida del tronco dell'albero. Un vento freddo soffia verso di te e ti stramma i capelli.
Ecco. Se potessi rimanere qui fino al mattino e andare semplicemente dal lato opposto della casa, potresti riuscire da questa cosa con la tua libertà ancora intatta.
Soddisfatta dal tuo inaspettato ragionamento veloce, ti accartocci piacevolmente sul tronco e guardi la Luna, che brilla come un faro bianco attraverso le nuvole grigie semitrasparenti.
Parli, "Un punto per lo scoiattolo, zero per il branco di lupi."
"In realtà," dice una gioiosa voce malata dietro di te, "penso che se fossi in te me lo rimangerei."
Spaventata dalla vicinanza della voce senza corpo, ti giri sul tuo ramo, mettendotici a cavallo mentre guardi il tronco e ammiri lo Stregatto dai capelli neri sorriderti dal lato opposto.
Il sorriso di Jungkook potrebbe anche tagliargli la faccia se solo potesse allargarsi, o diventare più cattivo. I suoi occhi sono più neri dell'aria che inumidisce il mondo, e i suoi capelli sono arruffati e spostati dal vento.
"Sembra che abbia trovato un piccolo scoiattolo nascondersi in un albero," dice. "Oh, T/N, non vuoi sapere cosa ti faremo ora."
È accovacciato agilmente sul ramo opposto al tuo, le sue mani sono su entrambi i lati del cilindro solido di legno ruvido che si alza come unica barriera tra voi due.
Ancora sconvolta da come si sia arrampicato sull'albero senza fare alcun rumore, l'unica cosa che ti passa per la mente è, "Ma va' a quel paese."
Poi ti aggrappi ad un ramo sopra di te e ti sollevi, alla velocità della luce.
La paura produce un sudore freddo sul tuo sopracciglio mentre ti arrampichi e frasche più piccole verso la punta dell'albero, muovendoti velocemente per scappare dalla risata derisoria che vibra sotto di te.
Osservi in basso, guardando giusto in tempo quando Jungkook salta tranquillamente sul ramo in cui eri e ti fissa attraverso le ciglia scure.
"Dove hai intenzione di andare quando raggiungi la punta?" Ti grida, chiedendo una domanda rilevante a cui anche tu stai cercando di analizzare freneticamente.
Così in alto, saltare potrebbe persino ucciderti, o per lo meno ferirti gravemente. Quest'intera strategia consisteva nel passare inosservata, perciò ora il tuo piano è sfumato.
Delle dita sfiorano la tua caviglia, squittisci e alzi la gamba in alto, scalciando l'uomo sotto di te.
Jungkook ride di nuovo e incrocia le braccia casualmente su un ramo, appoggiandogli la testa come un bambino innocente. "Dai va', arrenditi. Non c'è molto su cui salire ancora." Anche se la sua voce ha ancora lo stesso tono derisorio di prima, c'è un accenno di cautela che cresce mentre tu percorri la via per i rami più alti.
Il legno grugnisce sotto il tuo peso, facendo fermare i tuoi movimenti.
"Smettila. Non è più divertente, T/N. Hai perso, scendi giù." Non c'è alcuna risata nella voce di Jungkook ora. Un altro sguardo verso il basso e noti che ti sta fissando con sospettosi occhi neri. A malapena riesci a distinguere la piccola figura di una croce nera sul suo zigomo.
Muscoli tremanti ti fanno scalare un altro ramo e ti fermi per riposare un minuto, capendo quanto spaventosamente in alto sei salita.
Ma dove altro puoi andare?
Non c'è niente, pensi tra te e te, rassegnata. Non c'è nessun altro posto in cui andare ma-
Dall'altro lato.
I tuoi occhi si accendono quando vedono un ramo, che si allunga fino a quasi toccare un altro albero. Non è un salto, a malapena è un passo che copre il buco tra le due ramificazioni.
"Ce la posso fare," sussurri.
Questa è la tua ultima possibilità per essere libera.
Non saresti più rinchiusa. Non saresti coinvolta e confinata da persone che fanno cose brutte per vivere.
E sicuramente non tornerai a casa di tuo padre.
Ce la puoi fare.
"Non farlo," Jungkook dice con voce bassa. È molto più dolce rispetto al tono precedente, è rassicurante e gentile.
Come se stesse cercando di convincere qualcuno a non buttarsi da un cornicione.
Beh, è proprio così.
Tuttavia lo ignori e inizi a strisciare gentilmente verso il ramo, trasferendoti. Sai che la parte finale sarà troppo debole per mantenere il tuo peso, ma avanzi comunque, testando fino a dove arrivi prima che il legno collassi sotto il tuo peso.
Ti fermi quando un crack spaventoso rimbomba da sotto di te, rimanendo con una mano in aria.
"T/N," Jungkook sibila. Lo riesci a sentire mentre si muove da sotto, cercando di avvicinarsi, ma il suo peso è maggiore rispetto al tuo e i rami non lo sopporteranno. "Sono serio, lascia perdere. Finirai per farti male. Scendi e basta."
"Che ti importa?" è la tua risposta mentre inizi a sollevarti, bilanciando il tuo peso sul ramo. Sei eventualmente in grado di stare in piedi. Indietreggi un po' per farti abbastanza spazio per saltare. "Se muoio, tutti i tuoi problemi si risolvono."
"Beh sì," l'uomo dai capelli neri sbuffa. "Ma se devi morire voglio essere io quello ad ucciderti. Non puoi morire perché sei caduta da un albero. È stupido."
"Tu sei stupido." Dici, sospirando profondamente al fatto che le tue ultime parole potrebbero essere dello stesso livello intellettivo di quelle di un bambino di cinque anni.
Prendi un respiro profondo, il più profondo che tu abbia mai preso, e fai un un pesante passo in avanti.
E il ramo si spezza sotto i tuoi piedi.
"Merda!" Senti Jungkook gridare, secondi prima che il tuo peso inizi a cadere liberamente. Un urlo viene strappato dalla tua bocca mentre il tuo corpo senza peso cade fiaccamente, e poi ti scontri con qualcosa di pesante.
Smetti di cadere.
"Se moriamo," Jungkook mormora attraverso i denti serrati, "mi farai fare un funerale molto carino."
È appeso ad un ramo con una mano, i muscoli del suo avambraccio sono tesi e stretti mentre l'altra ti circonda saldamente e ti tiene stretta al suo corpo.
Le sue dita scivolano dal legno e trasalisce, mordendosi fortemente il labbro inferiore mentre sostiene con difficoltà il vostro peso.
Ma non ci riesce.
È troppo per lui.
"Aggrappati," dice Jungkook con voce roca, guardandoti negli occhi con un'espressione scurita dalla rassegnazione. "Sarà un viaggio turbolento."
Poi ti stringe ancora più a lui, e lascia la presa.
E voi due precipitate verso il suolo.
BUONGIORNO
È stato il capitolo più lungo fino ad ora (1950 parole) anche se inizialmente pensavo fosse breve, eh vabb.
Che ne pensate? Vi sta piacendo? Fatemelo sapere.🌸
Mentre attendo l'aggiornamento dell'autrice le ho chiesto il permesso di tradurre anche un'altra sua storia "Honey Bunny" che potete trovare sul mio profilo❤️
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