L'altro battito

Por Velmachelly

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Un medico donna alla corte della Juve. Una giornata stravolta dagli eventi. Una notte di passione. Cosa cambi... Más

Una giornta poco normale
La stanza 21 di isabella
Zebre oltre il vetro
Sotto esame
Cuore e...batticuore
Tango argentino
Battito
Quinto piano
Maglia a strisce
Dove mi porti?
Passione...senza controllo
Sushi bollente
Carezze
Latte a mezzanotte
Buonanotte Buonanotte
Risveglio
Messaggi inaspettati
Sei diversa!
Spaghetti per cena?
Ritratto di famiglia...(o quasi...)
Taxi verso casa
Alla corte dei Re
Tacchi e tacchetti
Preda e cacciatore
Rabbia e gelosia
Followers e sorprese
Rose e diamanti
Lontano dagli occhi. Lontano dal cuore
Turno di notte
Colazione a casa
Punto e basta!?
SECONDA PARTE: In viaggio verso casa
"Lasciami spiegare..."
Emozioni a distanza
"Ho bisogno di aiuto..."
Pronto soccorso
"Non lascairmi da solo..."
"Ricordo tutto di te..."
Cerchio magico
Giorno 1: "Prima che faccia buio..." (Prima parte)
Giorno 1: "...Dopo il tramonto e prima dell'alba" (seconda parte)
Giorno 2: Rianimazione (prima parte)
Giorno 2: ...Vita e consapevolezza (seconda parte)
Giorno 2: Resa e difesa (terza parte)
Rivelazioni, dolore e verita'
Amore
Desiderio
Precipizio
Partita a scacchi
November rain
Serata di Gala
"Scacco matto!"
Le confessioni di Miranda
Schiaffi
Battiti impossibili
Cuore, amore e Pace
Piccolo epilogo...o prologo?
Comunicato
comunicato n.2

Il principe azzurro non esiste

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Por Velmachelly

La notte trascorre in fretta. La sveglia del mio cellulare mi riporta alla realtà. Al suono Vittoria si muove leggermente ma torna subito a dormire e io decido di non svegliarla subito.
I miei occhi sono invece spalancati a guardare il soffitto variegato dalla luce che filtra attraverso le tapparelle. Ho dormito, ma ho stentato a prendere sonno e ora, stesa nel mio letto, sento in tutto il corpo un vago sentore di "insoddisfazione" che è rimasto dalla sera prima. Insoddisfazione mentale no, non è questo. L'insoddisfazione è fisica, come se avessi negato al mio corpo qualcosa di cui aveva disperatamente bisogno.
"Gli hai negato il piacere..." Sentenzia subito il mio amico omino che ovviamente è sveglissimo.
"Non sono stata io a negargli nulla..."
"Si è stato lui...ma se non ci fosse stata la bambina avresti insistito fino a ottenere quello che volevi...diciamoci la verità..." Continua a parlarmi con quella vocina saccente e maliziosa.
"Senti, ieri ti ho dato ragione...non è che perché hai avuto il mio consenso una volta lo devi pretendere sempre!"
"Va bene...ma tanto sai che sto dicendo la verità..."
Scelgo di non rispondergli. Mi alzo dal letto prendendo il cellulare e mi dirigo in cucina.
La casa è silenziosa, devo portare Vittoria a scuola e poi, visto che sarò in turno stanotte, la giornata sarà libera.
Preparo le tazze per la colazione, metto a scaldare il latte e a fare il caffè. Mentre Poggio sul tavolo il necessario guardo il telefono, trovo due messaggi. Il primo è del prof. Castellani. Merda! Ieri mi ha cercato e non l'ho richiamato, me ne sono proprio scordata! Apro il messaggio per primo.

Dott. Castellani
"Ciao Caterina, scusa l'orario mattiniero...so che oggi hai la giornata libera prima del turno di notte. Ti chiedo di passare da me stamattina appena puoi, ho bisogno di parlarti. Ti aspetto. A dopo."
Ha bisogno di parlarmi! Di sicuro sarà per gli esami dei ragazzi di mercoledì, solo due giorni fa, anche se sembra trascorsa una vita. Beh , in fondo me lo aspettavo.
Rispondo.

"Buongiorno professore. Sarò da lei il prima possibile in mattinata. A più tardi."

Devo muovermi, voglio essere da lui il prima possibile. Appena potata a scuola Vittoria andrò in ospedale.
L'altro messaggio è di Paulo...
Sento qualcosa muoversi alla bocca dello stomaco, ma decido di ignorarlo.
Apro il messaggio è mi appare subito la foto di me e Vittoria, con lei che mi tiene il viso tra le mani e mi dà un bacio sul naso mentre io sorrido.
Ammetto che è bellissima, mi riempie il cuore ancora di quell'amore che provo solo per lei.
La seconda foto ci ritrae tutti e tre insieme, esattamente come aveva voluto lei.
La guardò con attenzione. Il sorriso e gli occhi di Paulo riescono a muovere ancora qualcosa nel mio stomaco...e anche nel cuore, ma non voglio pensarci altrimenti l'omino se ne accorge.
Lui sembra felice, Vittoria bella e sorridente. Poi ci sono io. E io...io sembro...in pace! E non sono in pace con me stessa da diversi anni ormai. Ma qui, qui sembro una donna felice, con gli occhi innamorati che guardano Vittoria, la testa poggiata sulla spalla di lui e la mano posata sul suo petto in un gesto intimo, di chi tocca qualcosa che gli appartiene.
Ma non c'è nulla di mio in quella immagine in realtà. A parte Vittoria, lui non mi appartiene di certo! In ogni caso, l'immagine è quella di una donna che ha "trovato il suo posto", ma è stato solo un attimo, solo un attimo e niente di più.
L'omino torna a farsi sentire.
"Ora capisci che cosa volevano dire quando ieri ti dicevano che sembri diversa? Capisci cosa vedono?"
"Si, vedono una finzione. Perché è solo questo. Finzione."
"Ne sei sicura?" Risponde ancora.
"Certissima!"
Mi accorgo che le immagini sono accompagnate da un messaggio.

Lui:
"...frammenti di una serata "quasi" perfetta...gracias"
Non dovrei, non vorrei ma alla fine gli rispondo. Tanto non sarà sveglio a quest'ora.

Io:
"Grazie per le foto...sono molto belle, sei bravo! Buona giornata."
Chiudo e accendo sotto il latte è il momento di svegliare Vittoria.
Appena accendo il fuoco sento la notifica di un messaggio in arrivo. Sarà Stefania per avere come sta Vittoria.
Invece no, la notifica dice P. Dybala...

Lui
"Buongiorno chica! ...sei già sveglia? Non sono io bravo a fare foto...sono i soggetti che sono belli..."

Io:
"... Cosa fai già sveglio? ...i soggetti belli siete tu e vittoria ovviamente! Quella che adesso sveglio perché deve andare a scuola!"

Lui
"Vittoria è una prinsesa meravigliosa...io sono un principe notevole...ma la più interessante in queste foto è la regina...e quella sei tu!"

Sorrido a quelle parole. Mi lusinga ...i complimenti per le donne non sono mai troppi, ma devo tenere presente che è solo l'attrazione che lo fa parlare così. Solo un momento di "sbandamento", sono solo una delle tante a cui l'avrà detto...e poi ti pareva che non si lodava da solo! Egocentrico!!!

Io
"...si, Vittoria è meravigliosa! Tu sai come venire bene in una foto...ci sarai abituato...del resto sei un egocentrico e lo sai...e per quanto riguarda i principi NON ESISTONO e lo sa anche Vittoria"

"Uhm...come sei carina con lui stamattina..." Mi bisbiglia l'omino.

Lui:
"Davvero non credi che i principi esistono???...io credo a Babbo Natale!"

Io
"A quello ci credo anch'io!"

Lui
"Allora dovrò farti ricredere sul principe...e comunque non sono egocentrico!"

Io
"Come no! In un'altra vita potrei ricredermi!"

Lui
"No, mi basta questa vita per farti ricredere..."

Io
"Come si sente che non sei egocentrico!"

Lui
"Non lo sono...quando ho un obiettivo mi impegno per raggiungerlo"

Io
"Alcuni obiettivi sono irraggiungibili...bisogna rassegnarsi"

Lui
"Non conosco il significato della parola rassegnazione..."

Io
"Cerca sul vocabolario! Vado a svegliare una bambina che deve andare a scuola...buen dias"

Lui
"Giusto! Dalle un bacio da parte mia...e..."

Io
"Lo farò!"

Lui
"E....mi sei mancata stanotte"

Un pugno allo stomaco mi avrebbe tolto meno il respiro. Cosa devo rispondere? Che mi è mancato anche lui? Che mi sono svegliata con un senso di insoddisfazione? Che mi sembrava mi mancasse qualcosa? No, non posso dire niente di tutto questo.
"Ma sarebbe vero..." Spiffera l'omino fastidioso.
So che sarebbe vero...ma non lo posso dire. A quante avrà scritto la stessa cosa?
"Cosa conta? Ora l'ha scritto a te!" Insiste il malefico invertebrato.
"No, l'ha scritto a quella che crede che io sia..."
Non rispondo e vado a svegliare Vittoria. Non posso dirgli che mi manca fisicamente e mentalmente.
Lei si sta già svegliano. Senza parlare va in bagno. Mi stupisco sempre di quanto ci assomigliamo anche nei comportamenti, nemmeno io amo parlare appena sveglia o prima di aver fatto colazione. Mentre lei è in bagno preparo i vestiti da mettermi. Mi infilo un paio di jeans stretti, una camicia nera leggera e preparo una giacca sfiancata dello stesso colore nonché uno stivaletto nero con il tacco.
Vittoria esce dal bagno e si dirige in cucina, si siede al tavolo e io le verso il latte. Senza parlare inizia a mangiare e dopo qualche biscotto decide che può rivolgermi la parola.
"Buongiorno zia!"
"Buongiorno a te tesoro! Hai dormito bene?"
"Benissimo...e tu?"
"Bene, grazie..."
Rimaniamo un po' in silenzio mentre lei beve il suo latte e io il mio immancabile caffè.
Sta pensando, lo so, la conosco, ma la lascio stare forse sta pensando alla scuola.
Poi, di punto in bianco, mentre sto bevendo un altro sorso dalla mia tazzina parla.
"Zia, come fai a conoscere Dybala?"
Per poco non mi strozzo con il liquido che sto deglutendo versandomi il resto sulla camicia. Ma??? Cosa??? ....ma???? "Si, ma anche una frase di senso compiuto però..." Dice ridendo il mio amichetto. Magari ho capito male.
"Vitto...forse non ho capito...ma di chi parli?"
"Ziaaaa! Parlo di Paulo! Si chiama Paulo Dybala! Come mai lo conosci?"
Sconcerto e vuoto nella mia mente. "Spiega alla bambina come mai vi conoscete...e quanto vi conoscete..." Stai zitto stronzo, lo rimetto a suo posto.
"Allora, come mai siete amici?" Ripete lei
"Beh, ci conosciamo...per lavoro...ho dovuto visitarlo..." Dico cercando di essere il più credibile possibile.
"Stava male?" Mi chiede
"No, solo degli esami di routine...ma, tu Vittoria come fai a sapere chi è?"
"ZIAAA! Ho dei compagni di classe maschi che si scambiano le figurine dei calciatori! Il mio compagno Filippo aveva la sua figurina doppia e me l'ha regalata, c'è l'ho sul diario, poi lo sanno tutti chi è Dybala!"
La sua logica è ferrea! Compagni maschi uguale figurine dei calciatori.
"Ma perché non hai detto niente ieri sera Vitto...cioè, voglio dire...se sapevi chi era.."
"Uhm...mi sembrava che vi piacesse far finta di essere "normali"...vi ho accontentato" lo dice facendo le virgolette in aria su normali e io penso che...porca miseria! Non mi assomiglia poi così tanto! È "perversa"!
Devo arginare la situazione.
"Vittoria, senti...sai mantenere un segreto?"
"Certo!" Mi risponde serissima.
"Lo so...ti chiedo di mantenere il segreto su ieri sera...non dire a nessuno che hai cenato dalla zia con Paulo Dybala ...non sarebbe...."
"Non devo dirlo a nessuno , nessuno...?"
"A nessuno! Neanche alla mamma o alla nonna...e magari ai tuoi compagni di classe"
"Ho capito zia! Non lo dirò a nessuno, tranquilla.." Mi dice mangiando un altro biscotto.
"Sei stata carina a non dirgli chi è ieri sera..." Dico per distoglierla dalla promessa che so mangerà.
"Ma lui lo sa che l'ho riconosciuto..."
Stavolta rischio di cadere dalla sedia.
"Come sarebbe che sapeva che lo avevi riconosciuto..."
"Si, ha visto la sua figurina sul mio diario quando gli mostravo le tue foto...mi ha chiesto di far finta di niente...così per gioco!"
"Cioè vi siete messi d'accordo per prendermi in giro?" Mi sta velocemente salendo la rabbia.
"Nooo! Zia, era bello stare insieme in modo...semplice! Non ti è piaciuto? A me si!"
Forse ha ragione. Ma il fatto che non mi abbiano detto niente mi infastidisce. Qualcuno mi dovrà spiegare.

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Fanfiction holdarah