Chat With Stranger 2 | HS

By redkhloe

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[COMPLETA] SEQUEL DI "CHAT WITH STRANGER" Come andranno le cose ora che Megan dovrà fare i conti con una gr... More

Introduzione
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18 parte 1
18 parte 2
Epilogo
Finale alternativo
Ringraziamenti ❤️

13

942 65 11
By redkhloe

Aprii lentamente gli occhi maledicendomi di non aver chiuso meglio le persiane. La stanza era immersa nella luce accecante del mattino e mi voltai dal lato opposto.

Afferrai il cellulare posto sul comodino e controllai nel notifiche.
Niente.

Aprii Facebook e navigai tra le migliaia di contenuti presenti che i miei amici stavano condividendo. Cronaca, barzellette, gossip, abbigliamento, politica e altre cose inutili.

Sospirai e bloccai l'oggetto. Scostai le coperte e mi misi seduta sbadigliando sonoramente. Mi guardai stordita intorno e prima che potessi muovermi avvertii un fastidio all'altezza del ventre che si intensificò bruscamente non appena posai una mano su di essa. Rimasi quasi senza fiato per il dolore che dovetti piegarmi in avanti. Subito dopo tutto tornò alla normalità.

Questa volta mi alzai definitivamente spalancando le finestre e respirando a pieni polmoni l'aria gelida del periodo. Sistemai il letto e nel piegare il piumino venni investita da una nuova ondata di dolore ma questa volta non fece male. Era strano.

«Che diamine...» sussurrai tra me e me. Mi parai davanti lo specchio ammirando la mia rotondità e vi posai le mani sopra. Sospirai e continuai a guardarla finché, inaspettatamente, vidi un bozzo alzarsi ed abbassarsi scoordinatamente. Spalancai gli occhi ma prima che potessi formulare grida.

«LUCAAAS»

Nel frattempo sentii provenire dalla cucina oggetti rompersi a terra, un tonfo madornale ed imprecazioni finché un Lucas, rosso e trapelato, fece capolino nella stanza.

«Che succede? Ti senti mal-...» biascicò preoccupato avvicinandosi a me.

Lo guardai un sopracciglio alzato e scoppiai a ridergli in faccia.

Storse la testa di lato continuando a guardarmi come se fossi totalmente uscita fuori di testa. E forse era così.

«Guarda» dissi accarezzando un punto indefinito sulla pancia.

«Mh?» biascicò assottigliando lo sguardo per vedere meglio.

«Aspetta» riprovai tastando vari punti. Andai avanti finché finalmente il piccolo rispose facendosi vedere e sentire sotto il nostro più totale stupore.

«Si è m-mosso» sussurrò appena continuando imperterrito a fissarmi.

«Direi sì» proferii lasciandomi sfuggire un sorriso a trentadue denti. Guardai Lucas che era rimasto immobile e con gli occhi spalancati. Il suo volto aveva assunto un colorato biancastro e sembrava star per svenire da un momento all'altro.

Lo scossi leggermente per un braccio e lo richiamai.

«Lus»

Lo strattonai più forte facendogli quasi perdere l'equilibrio e finalmente riportò lo sguardò su di me. Era pallido e visibilmente scosso.

«Meg quella cosa si-si è mossa...è normale vero?» abbozzò qualche parola con voce tremante.

«Sei serio?» chiesi stupita.

«Lucas è un bambino, è normale che si muova arrivati a questo punto» spiegai cercando di trattenere un sorriso.

«In questo caso...» si accovacciò sulle ginocchia abbracciando teneramente i miei fianchi e dando un sonoro bacio al centro della mia tondità.

«Pisellone dello zio» sussurrò orgoglioso contro di essa accarezzandola lentamente.

***

«Credi sia opportuno stare via per così tanto?» esordì il moro per la prima volta serio in vita sua.

Alzai lo sguardo dal pantalone che stavo ripiegando e scossi la testa per la millesima volta. Riposi accuratamente il capo in ordine con gli altri e dopo aver inserito le ultime cose chiusi la valigia.

«Cambiare aria per un po' non sarà così male» dissi convincendo più me stessa che lui.

Sarebbe stato un bene, no? Rivedere Niall, conoscere Selenia e tornare in Inghilterra con una volta sola. Probabilmente poteva sembrare da stupidi ma pensandoci bene non avevo effettivamente nulla da perdere. Magari avrei potuto provare a tornare a casa dalla mamma per cercare di appianare le cose.

«Sei incinta di un fottuto bastardo che potresti incontrare senza problemi mentre fai la spesa, chi ti aiuterebbe in quel caso, mh?» esordì spazientito alzando leggermente il tono di voce.

«Noi verremmo solo il giorno prima del matrimonio, cosa farai in queste due settimane?» aggiunse poi camminando da una parte all'altra della stanza.

Questa volta fui io ad andare verso di lui. Gli posai le mani sulle spalle e lo guardai negli occhi.

«Tu e Lus» dissi indicando l'altro seduto dalla parte opposta «dovete capire che non sono una bambina e che so badare a me stessa. Non sto sfuggendo da un serial killer né tanto meno da un delinquente. Sono adulta e mi sto prendendo le mie responsabilità, non credete sia già qualcosa? Quindi per favore smettetela di preoccuparvi così tanto» conclusi tutto d'un fiato.

Era vero. Ormai avevo superato la parte in cui ogni cosa mi faceva paura. La parte in cui avevo costantemente bisogno di rassicurazioni. La parte in cui credevo di non potercela fare. Le cose sarebbero solo potute migliorare da adesso in poi. Ne ero più che certa.

«E dove starai?» chiese ad un tratto Lucas.

«Beh da N-Niall, la loro nuova casa ha diverse stanze per gli ospiti» dissi mettendo il lucchetto alla valigia ed infilando le scarpe.

«Mi fido di te bimba, non ho altro da aggiungere» esordì lui sorridendomi appena.

«Cosa?! La lasci andare così?» domandò stupito Zayn gesticolando come una majorette.

Gli lanciai un'occhiataccia ed infilai la giacca. Ravviai i capelli e osservai la mia figura allo specchio. Per il viaggio e per il primo incontro con Selenia avevo deciso di indossare un pantalone nero non troppo aderente, una canotta nera e un cardigan lungo color senape abbinato ad un cappello ampio dello stesso colore. Ai piedi indossai degli stivaletti neri e un cappotto lungo bianco a metà coscia. Casual e non troppo pretenzioso. Anche perché era diventato difficoltoso trovare qualcosa che mi stesse realmente bene. Avevo riempito la valigia piena di cose nuove che, con i miei risparmi e quelli di Zayn, avevo comprato giorni prima. Mi ero concessa anche qualche vestito un po' più elegante nel caso c'è ne fosse stata la necessità.

«Smettila papà orso. Meg sbrigati o perderai il volo» brontolò verso di me agguantando l'enorme valigia e la borsa annessa.

Il viaggio fino in aereoporto fu stranamente silenzioso e carico di non so cosa. Probabilmente nervosismo e malumore. Ero felice di staccare un po' dalla mia noiosa routine ma allo stesso tempo ero ansiosa e preoccupata di come sarebbero andate le cose in Inghilterra.
E se Niall avesse preso male la notizia della gravidanza? E se Hardol si fosse fatto vivo e avesse scoperto tutto?

Scossi la testa come a voler cacciare via i brutti pensieri e prima che potessi rendermene conto eravamo già arrivati. Scendemmo dall'auto e dopo aver trovato il mio gate ci salutammo con un forte abbraccio e poche, ma significanti, parole. Vederli andare via era stata dura, ormai vivevamo in simbiosi e stare lontani per così tanto faceva male. Lucas era mio fratello, l'unico parente stretto che avesse deciso di starmi accanto e Zayn era...beh Zayn. Volevo un gran bene ad entrambi e non avrei potuto immaginare le mie giornate senza di loro.

Mi accomodai nel piccolo sedile assegnato ed allacciai la cintura. Controllai un'ultima volta il cellulare e lo spensi dopo aver avvisato Niall. Mi abbandonai nella seduta imbottita e mi lasciai cullare dai piccoli e dolci movimenti che il mio angelo aveva deciso di regalarmi.

SPAZIO AUTRICE

Hello babies!
Come andrà l'incontro con Niall dopo così tanto tempo? E Selenia? Harold si farà vivo durante la sua permanenza in Inghilterra?
Fatemi sapere!

Intanto vi lascio qui con Megan in partenza

Instagram: redkhloewattpad/ _saradevincentiis

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