Ciao cuccioli!
Scusate per il terribile ritardo della parte due di 'Cry out love' ma questi giorni non ho tempo neanche per respirare T^T. Voglio davvero scrivere di più ma ho sempre meno tempo grazie alla mia maledetta scuola. Perdonatemi. Vi prometto che proverò a scrivere di più.
Comunque spero che vi piaccia questa continuazione della storia. Specialmente a RoxaYoongi.
Con tanto amore,
Shanu 😙
-----------------------------------------------------
.
.
.
.
.
"Ma chi sei?"
Il mio cuore smise di battere e i miei occhi si spalancarono. No... non puo essere... non puo essere che-
Mi girai immediatamente verso i genitori di Tae. "Signora Kim! L-Lui s-si ricorda di lei vero?"
Annuì con un espressione afflitta. "Ricorda anche suo padre e... tutti gli altri, anche i dottori."
"Allora perchè non si ricorda di me!?" mi girai verso di lui e lo presi per le spalle. "Taehyung SONO IO. ROXA."
Mi guardò con un espressione perplessa. I miei occhi cominciarono a bruciare e la mia gola fece male. I miei pensieri e le mie emozioni erano dapertutto, il mio cervello non fece altro che immaginarsi il peggio e il mio cuore non mi aiutava con quel dolore immenso che perturbava. Non riuscivo più a controllarmi.
"Dov'é il dottore!? IL DOTTORE!" stavo piangendo.
"Mi scusi ma sta facendo un fracasso e le ricordo che questo é un ospedale e io sono un paziente in recovero... non credo proprio che sia appropriato comportarsi così, chiunque lei sia." Disse una voce troppo familiare ma c'era una distanza inquieta che mi fece avere i brividi.
"T-Taehyung... se é uno scherzo non é divertente."
"Non so di che cosa stia parlando."
"Taehyung smettila perfavore..."
"Dottor Lee potrebbe chiederle di andar via? Mi sento a disagio con lei a torno."
Quelle parole mi tagliarono come coltelli affilati. Il Taehyung che conosco e amo con tutto il mio cuore... non mi conosceva più.
Cosa dovevo fare?
Dopo che mi ero calmata il dottore mi ha invitato al suo ufficio con i genitori di Tae.
"Allora... non so davvero da dove cominciare... il signorino Taehyung ha una forma di Amnesia particolare, in inglese si dice 'Selective Amnesia' dove il paziente si dimentica solo qualche delle sue memorie ma molte delle volte dimentica solamente cose traumatiche o gli eventi che lo hanno condotto al incidente ma quà abbiamo un caso piutosto unico dove ha dimenticato una persona che amava molto."
"C-Cosa sarebbe a dire..." non stavo capendo un centesimo, ma sapevo che qualunque cosa il dottore dicesse non avrebbe importato se non c'era un modo per riportare la memoria a Tae.
"Una ipotesi che noi dottori abbiamo é che la persona che il signorino Taehyung stava pensando l'istante prima del suo impatto con il camion era lei signorina Roxa. Quindi l'evento traumatico del impatto era conesso con il suo ricordo quindi nel caso di 'Selective Amnesia' si é dimenticato del evento traumatico più il ricordo di lei..."
"E... quindi... non ci sarebbe un modo per farli ricordare di me?"
"Non c'e nulla che noi dottori possiamo fare... ovviamente c'e sempre la possibilità che si ricordi di lei naturalmente, con il tempo, sperando che le sue memorie ritornino..."
Stronzate.
In altre parole non si sarebbe ricordato di me...
Usci dal uffcio del dottore e con il mio cuore a pezzi stavo per andare a casa ma una voce mi fermò.
"Roxa! Aspetta." Era la voce della madre di Taehyung... cosa voleva da me?
Mi raggiunsi e mi sorrise. Stavo cominciando a sentirmi a disagio perchè non ero mai trattata bene dai genitori di Tae... non mi avevano mai visto come una potenziale fidanzata per lui, molto probabilmente perchè non ero ricca mentre i genitori di Tae volevano che lui sposasse una persona di un calibro alto.
"Roxa. Guarda mi dispiace tanto per quello che é successo ma... non credi che tutto questo é successo per una ragione?" sogghignò. "Forse non eravate fatti uno per l'altro e il destino ha deciso di farvelo capire... finalmente." Sussurrò l'ultima parola pensando che non l'avrei sentita, ma invece lo senti molto chiaramente.
Era così felice che Tae ora non si ricordasse di me, era come se il piano che stavano archittetando fin dal inizio per separarci era finalmente un successo. Mi disgustava il fatto che anche quando il proprio figlio ero in uno stato del genere potevano essere felici per una cosa come questa.
Ero offesa, il mio cuore faceva un male immenso ma... stavo cominciando ad arrendermi al fatto che mi avrebbe riconosciuta di nuovo e forse... sua madre a ragione... il destino non ci voleva insieme...
"Quindi.... che vuole che faccia?"
"Non fatti vedere più davanti a lui. Semplice."
Sparisci.
Sarebbe stato meno doloroso se mi avesse detto quello... non posso neanche immaginarmi una vita senza di lui... ma in questo momento cosa posso fare? Non si ricorda di me e peggio pensa che sia una pazza, i suoi genitori mi vogliono fuori dalla sua vita e contro tutto quello ci sono solo i miei sentimenti. Non era una bttaglia già persa? Anche se volessi, come potrei farlo rinnamorare di me?
"M-Ma-"
"Li faremo conoscere una ragazza sotto il nome della sua fidanzata perchè so che prima o poi i dottori li parleranno della sua condizione e dato che abbiamo già questa opportunità d'oro per farlo innamorare di una persona bella e ricca perchè farla sfuggire?"
Ma che razza di persone erano? Davvero? Andrebbero fino a quel punto per farci separare? Farebbero qualcosa di così basso anche se era loro figlio?
Ero triste e il mio cuore sapeva che io non potevo rifiutare ma più di tutto ero arrabbiata. MOLTO. Era a proprio figlio, che amava e si fidava dei suoi genitori con tutto il suo cuore, cui avevano deciso di mentire. Che disgusto.
Il mio sguardo si spostò ai miei piedi e il mio cuore stava emanando un urlo di pietà che purtroppo nessuno senti.
"Vabbene..."
.
.
.
.
.
Mi ricordo che erano le ultime parole che dissi prima di andarmene via dal ospedale. Feci come mi avevano detto, non osai ad andare a ritrovare Tae... perchè non mi avrebbe riconosciuto comunque. Passarono giorni e giorni che sembravano eternità senza di lui. Piansi... molto. Ogni notte avrei preso quella scatoletta con l'annello ricordando le oneste intenzioni del mio amore e piansi ancora. Pensai che forse in un futuro parallelo eravamo sposati e felici... si... in un futuro parallelo... perchè nel mio lui non c'era oramai...
Era un'altro dei miserabili giorni della mia vita e non importava quanto tempo era passato... non vedevo nessun miglioramento nei miei sentimenti... erano così forti come sempre... non erano diminuiti nemmeno di uno spicciolo. Cosa dovevo fare? Stavo malissimo senza di lui...
Quel giorno fece la decisione più sbagliata della mia vita... andai a trovarlo.
Sapevo che stava molto meglio e forse stava già andando a lavorare... e forse si stava già preparando per il suo matrimonio.
Ero davanti al cancello della sua casa... esitai, ma qualcosa dentro di me era presistente nel fatto che io davvero volevo vederlo. Non importava più se mi avrebbe riconosciuta o no... bastava che lo vedessi...
Stavo per suonare il campanello quando visi una ragazza carina in un abito lungo che sembrava costoso, venire fuori sorridendo, la sua mano tenendo un altro... il mio cuore si spezzò di nuovo, anche se dubbitavo che erano rimasti altri pezzi, la mano che dovrebbe essere tenuta da me... la mano di Taehyung.
Rimasi li di stucco osservando la coppia felice parlare e ridere mentre camminarono nel giardino. Quanto disperata e egoista potevo essere? Lui era felice... cos'altro volevo? Una lacrima scivolò giù la mia guancia.
Mi girai per andarmene via, sospirai.
"Roxa."Quella voce profonda, tanto familiare disse.
I miei occhi si spalancarono. T-Taehyung... aveva appena chiamato il mio nome... mi girai velocemente solo per vedere il suo viso sorpreso.
"S-Si?"
"Uhm... ah... mi scusi... wow, come può essere che conosca il suo nome? Lei era al ospedale quel giorno vero..." balbettò.
"TaeTae la conosci?" chiese la ragazza.
"S-si voglio dire no... Non lo so..." si accarezzò il collo guardando i suoi piedi. Mi guardò "Percaso... ci conosciamo?"
Il mio cuore stava battendo fortissimo e le lacrime scivolarono giù numerose...
"No... non ci conosciamo."
L'unica cosa che sapevo era che l'amavo e volevo solo che fosse felice.
La sua espressione perplessa mi fece esitare ma sapevo che era per il meglio.
"Allora... arrivederci."
Mi girai e cominciai a camminare quando senti dei passi veloci che mi raggiunserò e la sua mano grande si aggrappò alla mia fermandomi.
Mi girai verso di lui. Fissai i suoi bellissimi occhi, grandi e pieni di emozioni con le mie gonfie e piene di lacrime.
"Mi scusi ancora... m-ma... s-se non ci conosciamo... perchè sta piangendo?"
"I-Io ecco..."
"Roxa... si chiama così vero?"
Lo guardai negli occhi sperando che forse... forse mi avrebbe riconosciuta.
"Io... anche se quella volta al ospedale non potevo riconoscerla e le ho detto di andarsene... dopo che lei se ne é andata via ho cominciato a provare una sensazione molto strana... il mio cuore cominciò a far male per qualche ragione... e il suo nome... Roxa, si ripeteva dentro la mia mente e non potevo capire la ragione. Non so dirle come mai posso ricordare il suo nome anche se non la riconosco... ma credo che lei era qualcuno di molto speciale per me... mi sbaglio?" chiese con un tono disperato.
Era come se il mio cuore fosse stato stritolato. Non era solo la sua voce che indagava per traccie delle sue memorie ma era tutto se stesso che lo faceva. Potevo vedere dai suoi occhi luccicosi che stava trattenendo molta sofferenza.
"Non so se lo sa ma... Io sono stato in un incidente grave e... mi sono dimenticato di certe cose... ma questi giorni il suo nome lo sento sempre di più nella mia mente... e anche se ne ho parlato con i miei genitori mi rispondevano sempre dicendo che una persona con il suo nome non esista..." continuò con una voce tremolante.
Strinsi la mia mano più forte.
"E il suo tocco... lo riconosco..."
"TaeTae?" la ragazza lo chiamai.
"E poi mi hanno detto che lei, Hana, era la mia fidanzata ma... non riesco ad aver nessun ricordo di lei anche se mi sforzi. Se l'amavo... dei ricordi di lei dovrei averli vero?"
Non sapevo cosa dire... no, in realtà volevo dirli tutta la verità ma... perchè non ci riuscivo? Di che cosa avevo paura?
"Taehyung!" sentì quella voce aggressiva che ricordavo con timore. La madre di Tae venì fuori e mi fissai infuriata. "Con chi stai parlando?"
"... Roxa?"
I suoi occhi si spalancarono. "Te lo ha detto lei? Non dovresti credere a ogni persona che trovi in strada-"
"L'ho riconosciuta io."
Rimase senza parole.
"Mamma. So che mi state nascondendo qualcosa. Ne ho abbastanza di esser detto di cose che non ho fatto e che non ero. Ne ho abbastanza di esser controllato solamente perchè non ricordo certe cose! Mi sono fidato di voi perchè i primi giorni credevo che era tutto vero. Ma col tempo ho capito che erano tutte bugie. Avrei scordato qualche ricordo ma non sono stupido!"
"Tae noi l'abbiamo fatto per il tuo bene-"
"Oh perfavore! Cos'é così buono di esser mentito di chi ero!? Io ho il diritto di sapere la verità specialmente perchè sono in queste condizioni! Perchè non potete capirlo!? Sono già disperato con quello che sono diventato non voglio diventare ancora più miserabile!"
"Tae..." il mio cuore fece male, quanto avrà sofferto lui? Quanto frustante sarà stato non ricordassi delle cose importanti della sua vita? E quanto disperato sarà stato quando non capiva cosa stava succedendo intorno a lui...
"Taehyung... mi dispiace... ti dirò tutta la verità..." sussurò sua madre con un espressione d'angoscia. Era pur sempre suo figlio, per quanto crudele era, era pursempre una madre e sono sicura che li frantumava il cuore vedere suo figlio così. "Ho capito che infatti... l'unica cosa che io voglio vedere é la tua felicità... non voglio forzarti ad essere quello che io voglio... quelche è veramente successo quel giorno era..."
.
.
.
Potevo vedere la rabbia negli occhi di Tae e non potrei biasimarlo.
"Non posso crederci... NON POSSO PROPRIO CREDERCI!" gridò. "COME POTETE AVERMI FATTO QUESTO!? Io... io vi ho creduto perchè... eravate gli unici che in realtà potevo riconoscere e... e voi cosa fate!? Mi mentite! MI FATE FIDANZARE CON UNA RAGAZZA CHE NON HO MAI INCONTRATO IN VITA MIA. MI FATE IL NUOVO DIRETTORE DELLA NOSTRA AGENZIA DI FAMIGLIA MENTRE SAPEVATE BENISSIMO CHE VOLEVO CONTINUARE AD ESSERE UN IDOL. MI SEPARATE DALLA RAGAZZA CHE AMAVO QUANDO SAPEVATE BENISSIMO CHE VOLEVO SPOSARLA. Vi odio per avermi fatto questo..."
"Tae amore perfavore perdonaci... lo sappiamo che siamo stati crudeli ma... qualunque cosa volevamo fare era per il tuo bene!"
"Bene!? Ti prego mamma non farmi infuriare!"
"Perdonaci..."
I suoi occhi arrabbiati si calmarono ma potevo vedere che erano pieni di tristezza.
"Vi perdono... " sussurò. "Ma dovete lasciarmi fare un RESTART completo della mia vita e... non voglio che mi ostacolate."
"Certo. Puoi fare qualunque cosa che vuoi."
"Bene. Allora. La prima cosa che voglio fare." Prese la mia mano e mi portò vicino a lui. "Voglio sposare l'amore della mia vita." disse abbracciandomi .