Anime d'Inchiostro - Servizio...

By AniaYGreen

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§ SI ANNUNCIA LA CHIUSURA DEL SERVIZIO § Vaghi senza sosta tra le categorie di Wattpad come se fossero davver... More

Se vuoi un parere
La critica sarà così!
♤News & Avvisi Vari♤
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14°Recensione: Legacy
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15° Recensione: Le Cronache di Meknara - Sangue di Drago
16° Recensione: Resilience
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20° Recensione: Maledetto Stupido Amore
La lista QUARTA: candidature (chiusa)
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Special|1
21° Recensione: Redshift- Zairisha
aggiornamenti

19°Recensione: Gradier - il mondo sospeso

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By AniaYGreen

DISCLAIMER

In caso non fosse chiaro, tendo a ripeterlo per la centesima volta con un nuovo disclaimer a capo di ogni recensione.
I termini che uso non sono messi lì per risultare offensivi, ma solo per rendere il testo più colloquiale e alla portata di qualsiasi essere in grado di leggere. Preciso inoltre che queste sono mie opinioni, non devono quindi piacere per forza e a prescindere dall'approvazione o meno della massa, non cambiano. Questo è quello che io penso e se l'autore è passato di qui, chiedendo a me una recensione, deve essere a conoscenza del fatto che non dispenso amore gratuitamente e che non devo seguire l'onda di fans sfegatati che elogiano il suo lavoro. Sono qua per fare complimenti quando serve ed indicare errori, orrori, distrazioni e lacune quando ce n'è bisogno.

Io sono Ania, non il mucchio di persone che scrivono commentini adoranti -magari senza aver nemmeno prestato attenzione a ciò che hanno letto- e ho una mente pensante, che all'alba dei vent'anni e più, ha sviluppato preferenze a livello narrativo e accumulato informazioni in grado di farle muovere pareri.

Non è mia intenzione risultare offensiva, sappiate semplicemente che è come se da amica facessi annotazioni al vostro lavoro, semplicemente sono più imparziale rispetto alla cricca di gente che vi conosce da secoli.

Le gif, per quanto spietate, sono solo un modo per generare qualche risata o spiegare meglio ciò che ho provato durante la lettura.
Nel momento in cui mi si chiede una critica, si accetta il fatto di lavorare con una persona che non ha problemi ad andare nella direzione opposta alla mandria. Quindi, prima di prenotarsi come sfegatati, sarebbe meglio fare un giro per la raccolta. In più, l'umiltà è alla base di questi progetti, quindi sarebbe opportuno non barricarsi nella propria fortezza di convinzioni e sicurezza, ma farsi un esame di coscienza; anche io chiedo recensioni e mai ho creato polemica, perchè se chiedo un aiuto, accetto tutto ciò che mi viene detto e donato.

Buona lettura.

Autore @Isa_RafMic

Genere : Fantasy

Aggiornamenti attuali : 44

Parti da leggere per questa recensione : 28

Copertina e Titolo:

Mi aggiro silenziosa per gli scaffali di "Anime d'Inchiostro", la piccola bottega immaginaria che dovrebbe essere questo servizio ( chi di voi legge anche la rubrica "Chiacchiere al sapore di Vodka ed Inchiostro" sa di cosa parlo), cercando qualcosa che mi possa soddisfare. Lo sguardo balza sulle mensole in legno, corre veloce da un titolo all'altro finché, una macchia verde sgargiante, non decide di bloccare le pupille. Afferro svelta la Thonet che c'è al mio fianco, ultima sopravvissuta dell'arredamento precedente, issandomi poi a qualche decina di centimetri da terra, in modo da poter raggiungere lo sfavillante volume smeraldo. Non si può certo dire che sia un colore capace di passare inosservato e già questo, potrebbe essere un buon segno. Sfilo il tomo dalla fila di libri che ancora non hanno un titolo, quelli delle recensioni a venire, ed prima di rimettere i piedi sul solido pavimento, mi perdo ad osservare la grafica.

I pro sono molti, mentre i contro un po' di meno, quindi vi farò (come avete visto nella recensione precedente), una piccola lista:

₰ Il background di questa copertina è composto da una gamma di colori che dallo smeraldo, pian piano vira verso il nero, compiendo un movimento che dal lato alto sinistro, si va scurendo, fino a raggiungere l'angolo basso a destra. Questa tecnica, fa sì che non vi sia staticità, ma crea nella percezione una sorta di lento movimento. 

La scelta del verde l'ho trovata assai azzeccata, soprattutto perché si parla di "fate" o comunque di creature appartenenti al folklore britannico/celtico/etc. Tutti conosciamo il più classico "Piccolo Popolo", e ripetendo questo nome nella mente, cosa andiamo a pensare? Boschi, natura, fauna, medioevo. Quali colori sentite di poter associare a questi termini? Sicuramente quello usato dall'autrice comparirà nella vostra lista! Concorderete con me, che sia quindi ben studiata.

₰ La composizione è un altro punto a favore di Isa. Non so voi, ma io ho trovato questa cover piena. Il nome è in alto, molto più piccolo rispetto al titolo principale dell'opera. Si vede, come è giusto che sia, ma non è la prima cosa che salta all'occhio. La figura centrale, quella di una foglia circondata dalla più comunemente chiamata "polvere magica", sembra essere fatta di cristallo. La luce le si riflette contro, distorcendo e saturando i colori che già sono di base alla grafica. Risalta senza diventare un pugno nell'occhio; inoltre, il giallo/arancione che la circonda, non è un elemento di disturbo, perché sul cerchio cromatico, questi due colori seguono quello principale.

₰ Anche il titolo vuole la sua parte, così, posizionandosi sulla zona più scura della copertina, riprende il colore a tratti saturato ed illuminato, della foglia. E' grande abbastanza per competere con il disegno al centro, si prende infatti quasi un terzo della copertina, impedendo all'attenzione di fuggire.

Sempre parlando del titolo, mi sembra di avervi detto già in precedenza che i nomi, sono difficili da criticare. Gradier, ha la stessa funzione di Narnia: ci svela il luogo in cui tutte le vicende narrate si svolgono. Insomma, pure il sottotitolo ci dice di cosa stiamo parlando, è un po' ardua avere dei dubbi o qualcosa da ridire!

Come contro, credo di aver trovato solo un dettaglio: non sarà, la scritta "libro 1", troppo grande? Così, ad occhio e croce, mi pare quasi che ci sia una sola riduzione di differenza tra lei ed il sottotitolo. Consiglio personale? Riduciamo ancora un pochetto.

Punteggio: 7/8

Sinossi :

" "Fin dove sei disposto a spingerti per sopravvivere?" Una guerriera divisa tra due mondi.Un viaggiatore deciso a ritrovarla. La Donna Verde è una delle gladiatrici più famose dell'arena. Combatte da anni per il divertimento del popolo di Gradier, da anni ha imparato a non sentire dolore, a non provare compassione. Un giorno, però, la visita nel foro di un nuovo Guerriero minaccia ogni sua certezza, ogni sua convinzione, mettendola a confronto con un destino completamente inaspettato.Il Viaggiatore è all'inizio della sua nuova vita. Per tenere fede a una promessa, abbandona la casa in cui è cresciuto per raggiungere la Grande Foresta, deciso a toccare con mano il sottile confine che divide il suo mondo da quello delle Fate, deciso a ritrovare... lei. Per farlo avrà bisogno di mettersi alla prova unendosi ai famosi Scovatori, gli uomini più coraggiosi di tutta Inneris, nell'impresa più grande di sempre. Due facce della stessa medaglia, due storie di fronte a un bivio.Un unico destino che potrebbe accomunarli e le parole di una bambina a segnare un nuovo inizio."

Mio:

"Fin dove sei disposto a spingerti per sopravvivere?" (Una guerriera divisa tra due mondi.Un viaggiatore deciso a ritrovarla.) La Donna Verde è una delle gladiatrici più famose dell'arena. Combatte da anni per il divertimento del popolo di Gradier, da altrettanti, ha imparato a non sentire dolore, a non provare compassione. Un giorno però, la visita nel foro di un nuovo Guerriero minaccia ogni sua certezza, ogni sua convinzione, mettendola davanti ad un destino completamente inaspettato.Il Viaggiatore è all'inizio della sua nuova vita. Per tenere fede a una promessa, abbandona la casa in cui è cresciuto per raggiungere la Grande Foresta, deciso a toccare con mano il sottile confine che divide il suo mondo da quello delle Fate, deciso a ritrovare... lei. Per farlo avrà bisogno di mettersi alla prova unendosi ai famosi Scovatori, gli uomini più coraggiosi di tutta Inneris, nell'impresa più grande di sempre.

( qui)

Due facce della stessa medaglia, due storie di fronte a uno stesso bivio.Un unico destino che potrebbe accomunarli e le parole di una bambina a segnare un nuovo inizio. "

Altrettanti : la ripetizione di "anni" lì, potrebbe funzionare solo se ci fosse un punto e virgola o un punto e basta, magari riprendendo per una terza volta il termine. Se così non fosse, sarebbe meglio aggirare la cosa utilizzando un altro modo di dire, quindi, nel mio caso, avrei preferito mettere un aggettivo del genere.

Davanti a : confrontarsi con qualcosa equivale a dire che la nostra Donna Verde fa un rapporto tra due cose, una già di sua conoscenza ed una che sta iniziando a scoprire, o di cui comunque ha raccolto qualche piccola informazione. Per quanto possa essere suggestivo l'uso di questa parola, sarebbe meglio dire che il Guerriero le mostra qualcosa di nuovo, qualcosa che lei deve cominciare a dischiudere.

(...) : ancora non ci è stata introdotta la situazione, quindi questo brevissimo riassunto della sinossi sarebbe opportuno ubicarlo sotto a tutto, in modo che il lettore, dopo aver percorso tutte le righe, sappia quale sia il tema principale.

Nel complesso non nego che questo sunto ci dica il giusto, peccato forse che l'uso di questi strani nomi -come Viaggiatore, Donna Verde, Guerriero e Scovatori-, possa confondere un po'. Noi ancora non sappiamo chi siano, non possiamo immaginarceli in alcun modo, quindi restano nominativi che svolazzano nell'aria come polvere.

Punteggio: 7/10

Storia :

Un po' per via del mio feticismo fantasy, un po' perché il telefilm Spartacus mi ha fatto apprezzare la realtà delle arene, sono finita con il trovare i primi cinque capitoli introduttivi assai interessanti. In più, come se questo non bastasse, i ruoli in questa storia sembrano invertirsi; è infatti la Donna Verde ad indossare le brache e stringere l'elsa della spada, non il nostro Edwin, che sembra un pesce fuor d'acqua in qualsiasi momento. Già, una sorta di rivincita femminile, dove il sesso debole potrebbe invece farvi un paio di chiappette enormi.


C'è qualcosa però, un sentore di già visto, letto o sentito. Non è stata un'associazione lampante, devo essere sincera, ma pian pianino è finita a bussare alle porte della memoria. A voi non viene in mente nulla? Lui che viaggia, lei che lotta. Lui diplomatico, lei violenta ...
Ho capito, vi darò un aiuto.

Sennar e Nihal (a tratti anche Dubhe, dipende dal punto della storia in cui ci si trova), i due pupilli che Licia Troisi, all'interno della prima trilogia del Mondo Emerso (Le cronache), ci ha fatto conoscere. Chi, tra di noi, giovani e baldi lettori italiani di questi ultimi dieci anni, non ha letto qualcuno dei suoi romanzi sentendosi poi ispirato? Sono la prima a fare mea culpa e credo che pure Isa, sotto sotto, la stia facendo. Non è ovviamente un collegamento così evidente, anzi, potrebbe facilmente passare inosservato tra quelli che non hanno amato o letto i prodotti firmati da questa scrittrice romana; solo chi li ha idolatrati come la sottoscritta potrebbe vedervi delle somiglianze.

Ad ogni modo, questa prima manciata di aggiornamenti mi ha instillato una sorta di curiosità. Mi domandavo continuamente come l'autrice sarebbe riuscita a distinguersi, come avrebbe fatto a farmi cambiare idea e vedere nella sua opera qualcosa di completamente originale, ad un certo punto.

Arrivando invece nel cameo dei dieci capitoli, mi è sorto un dubbio, perplessità e quant'altro, roba che di primo acchito non mi ha fatta riflettere ma che in un secondo momento, ho trovato particolarmente importante per questa recensione. Edwin è entrato troppo facilmente nella Loggia ed in mezzo alla calca di Scovatori, cosa che fino a poche righe prima, sembrava dover essere un'impresa epica. Sì, poi il Duca del Mare rimette qualche ostacolo sul suo cammino, nulla da ridire lì, ma prima? Il ragazzo non si è distinto in alcun modo agli occhi di questo club privato di impavidi cacciatori di taglie, quindi come può essere portato nel loro mondo con così tanta facilità?

Altro dettaglio che ho trovato un pochetto fastidioso: durante la contrattazione per la Donna Verde, identificare i soggetti presi in causa con il nome datogli, mi è risultato assai faticoso, forse perchè in pochi passaggi ne sono stati messi troppi. Piuttosto, consiglierei di lasciare qualcuno nell'anonimato, di ignorare la sua presenza fin quando non ne sia necessario.
Immergiamoci nella mente della protagonista presa in causa, conosciamo ruoli e nomi solo quando vengono detti da altri.

Sì, non è nulla di preoccupante concorderemo, ma sicuramente sono accorgimenti che potrebbero servire all'autrice, che in tanti altri punti fa un lavoro quasi impeccabile!

Varchiamo quindi la soglia degli aggiornamenti che vanno dal capitolo undici, dedicato alla gladiatrice nelle mani delle Fate, al capitolo venti, dedicato al suo povero fratellino  desideroso di rivederla.

Ops, forse ho fatto spoiler... vabbé, ci si poteva arrivare.

E' qui che la narrazione a parer mio, inizia a muoversi come un vero e proprio fantasy-avventura, dandoci molto di più su cui pensare e regalandoci scorci in grado di farci decidere per chi tifare e a chi mandare una tonnellata di yella. C'è anche da dire che persino qui, qualche richiamo alle storie sul Mondo Emerso, io l'ho intravisto. Seguire la Donna Verde attraverso la sua scoperta della nuova realtà a cui le tocca far fronte, è stato un po' come tornare al fianco di Dubhe nella Gilda degli Assassini *troppi feels tutti insieme, fermateli!* 

Le differenze ci sono, così come le somiglianze e come la sensazione che nel luogo in cui si trova si nasconda molto di più di quello che ci potrebbe sembrare in questo inizio. Devo dire che ho preferito di gran lunga i suoi capitoli a quelli del co-protagonista disperso in mare.

Ciao Ed *sventola il fazzolettino bianco*

Torniamo per qualche istante allora al nostro Edwin, che dopo essere sopravvissuto ad una battaglia tra Scovatori dall'aria piratesca si trova ora tra le mani di altra gente dall'aria piratesca. Insomma, sembrano tutti un po' loschi ai miei occhi! Questo povero ragazzo ha avuto la sfiga di finire invischiato in una lotta non sua dopo essere stato accusato ingiustamente: hai rotto qualche specchio, un gatto nero ti ha attraversato la strada o ti sei guadagnato una qualche maledizione di recente? Diccelo Ed, noi accettiamo gli sfortunati.

Fatto sta però, che in tutta l'aura di sfortuna in cui vive, una gioia c'è: forse raggiungerà la sua tanto agognata Foresta.

Insomma, per quasi cinque aggiornamenti ci troviamo quindi sballottati tra un "tempio" fatato in cui la Donna Verde inizia ad essere più eloquente e simpatica ed una nave che solca i mari in direzione del Mondo Sospeso, constatando quando Isa provi piacere a riempire di malocchi i propri pupilli.

We approve!

Non ho ancora finito però!
Concludiamo quindi questa decina di aggiornamenti con un Edwin nuovamente colpito dalla sfortuna ed una Donna Verde che nella nuova vita inizia a muoversi bene, anche se tra tranelli, segreti ed un libriccino rubato assai peric.. *coff-coff* carino, volevo dire carino.

Negli ultimi otto capitoli che mi separavano dalla fine dei doveri imposti da Anime d'Inchiostro, mi sono trovata piacevolmente sorpresa dai piccoli cambiamenti che Ed ha fatto lungo la narrazione e di cui mi sono accorta solo ora, forse perchè effettivamente ci viene dato il tempo per soppesare la sua persona. Il ragazzuolo ci mostra una determinazione ancora più solida rispetto all'inizio della storia, ma anche una sicurezza ed una convinzione che potrebbero essere proprie solo di un veterano. Lo vediamo battibeccare con Andres, mischiarsi in modo omogeneo con la ciurma di Scovatori a cui si è aggregato e tirare fuori le suddette balls nel momento del bisogno, regalando ai lettori dei brevi momenti di esaltazione. Fino a questo punto il protagonista maschile presentatoci da Isa, mi era sembrato un pochetto insipido, troppo perso nel mulinello di eventi da cui bene o male, si tirava fuori solo con l'aiuto altrui. 

Sua sorella invece, oltre a generare nella sottoscritta una ship vagamente esagerata, mi ha stupita per il modo in cui, nonostante gli appellativi ed i limiti, si sia riuscita stranamente ad integrare nel mondo delle Fate, nella loro realtà fuori-tempo e a prendere dimestichezza con la cultura che le caratterizza. Il viaggio che ha intrapreso poi, con quel bel pezzo di manzo di Venres, non fa altro che mettere il suo personaggio su un continuo trampolino di lancio per una crescita ancora maggiore, ma soprattutto le dà modo di instillare nel lettore la curiosità necessaria per chiedersi "ed ora?".

Nel suo complesso la storia può risultare "lunga" a causa delle descrizioni minuziose dell'autrice, che però ci permettono di avere un'idea generale e ben sviluppata per quanto riguarda gli ambienti e la psiche dei personaggi, elemento che normalmente divide in due i lettori: quelli che amano alla follia questo genere di scrittura, e quelli che vorrebbero essere lasciati più liberi di immaginare da sè. I colpi di scena non sono eccessivi, lasciando così del tempo per metabolizzare le vicende nel mezzo, cosa che non tutti gli autori riescono a capire e fare.
Brava Isa!

Punteggio: 8.5/10

Grammatica :

Di errori ne ho trovati davvero pochi, giusto un paio che ho segnalato all'autrice stessa lungo il corso della lettura. Si tratta per lo più di sviste o parti poco chiare che lei ha subito avuto l'accortezza di prendere in considerazione.

Punteggio: 11.5/12

Personaggi :

E qui diventa difficoltosa la scelta di chi e come prendere in considerazione.
Credo di avervi già detto che Edwin mi ha presa poco, che mi ha lasciato dell'insipido in bocca, però ho apprezzato la sua crescita, il modo in cui nel proseguire della narrazione abbia raggiunto una sicurezza tale da permettergli di diventare parte integrante della ciurma di Scovatori a cui si è unito. All'inizio sembrava essere un pesce fuor d'acqua, un povero e piccolo ragazzotto alle prese con un mondo terribile, ma alla fine dei 28 capitoli che dovevo prendere in considerazione per la recensione, si è guadagnato qualche punto in più.

Un personaggio che invece mi è piaciuto assai, è proprio Venres, con i suoi modi scostanti e quella malizia che sono riuscita ad intravedere quando ha fatto la sua comparsa nell'arena. Ho apprezzato il fatto che fosse un "uomo" fatto e finito e che non cambiasse il proprio modo di agire o pensare a causa di fattori esterni. Stronzo è e stronzo rimane.

Ti amo Venres.

E come potersi dimenticare di Rikard? Me lo sono immaginato come una sorta di Drag Queen alata, un classico imperatoruccio alla romana più femminile di una qualsiasi donna. Lui ha dato un tocco leggero a tutta la narrazione,  quel personaggio comico che volenti o nolenti si finisce con l'amare.

Con quasi nessuno dei compagni di viaggio del protagonista maschile sono riuscita a trovare una sintonia o antipatia. Mi sono rimasti abbastanza indifferenti, forse perché tutto il mio focus era su di Edwin, sul come lui si sarebbe dovuto evolvere o comportare.

La Donna Verde, e questo sono certa di avervelo detto, mi ricordava sotto molti punti di vista Dubhe, l'eroina delle Guerre del Mondo Emerso. E' stato impossibile per me non affezionarmici, non cercare in lei qualcosa che me la facesse sentire un po' anche mia. Sicuramente la sua permanenza tra le Fate (al di fuori dell'arena) l'ha fatta pian piano tornare più umana, più se stessa.

Ogni personaggio ha quindi un suo modo di rendersi unico agli occhi del lettore, chi più e chi meno.

Punteggio: 9/10

La conclusione di Ania :

L'eterna attesa è finita, finalmente possiamo dire di essere ad un passo dalla riapertura delle nuove liste, se tutto va bene con i prossimi due testi.
Comunque, facciamo un piccolo riassunto dei pro e dei contro che ho trovato in Gradier- il mondo sospeso:

Pro

- Una copertina quasi perfetta, adattissima persino ad un cartaceo (peccato solo che sia stata cambiata prima che potessi finire la recensione T.T);
- Elementi narrativi conosciuti ma quasi mai mischiati insieme, che danno alla storia una sorta di strana originalità (fate/epoca romana - mondo fluttuante);
-Errori di ortografia inesistenti, se escludiamo gli unici due trovati, frutto della stanchezza o mera distrazione;
-Dialoghi ponderati, logici e che non si prendono tutto o la maggior parte dello spazio durante la narrazione:
-Personaggi vari, che non si rassomigliano, esattamente come accadrebbe nella realtà.

Contro

-Forse l'eccessiva quantità di nomi e termini "strani" può mandare in confusione qualche lettore, ma nulla di irreparabile;
-Alcuni personaggi non lasciano il segno, non riescono a distinguersi se non per la continua presenza nel testo;
-Rassomiglianza di alcuni fatti/struttura degli eventi con qualcosa di già visto.

Okay, siamo quindi arrivati alle valutazioni finali? Dove si collocherà questo Fantasy dai tratti più classici?

Gradier nel complesso ha totalizzato 43 punti su 50, punteggio che gli fa guadagnare un posto nella collezione Diamante, insieme ad altre sei storie. Vogliamo concedere all'autrice un bell'applauso? 

Bene lettori cari, creature che ancora non mi odiano e persone che apprezzano il mio pessimo umorismo, noi ci vediamo alla prossima recensione! Mi raccomando, se avete letto a vostra volta la storia non esitate a farmi sapere la vostra.

See you SpaceCowboy!

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