10°Recensione: Il destino della Rosa Blu

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Essere la prima recensione di Novembre, emozionante, no?

Titolo: Il destino della Rosa blu

Autore: Alebluerose
Genere: fantasia


Copertina e Titolo:

Mi appresto tra la sezione di Wattpad, tentando di trovare un testo interessante per allietare la settimana dell'anno che più preferisco. L'ansia di finire ancora una voltra tra le pagine di qualche racconto tutt'altro che piacevole è tanta; nonostante sia appena passato Halloween, incrocio le dita sperando di non incontrare qualche orrore.
Vorrei evitare spargimenti d'inchiostro per ora.

Fatto sta che scivolo tra le anteprime delle storie, mi soffermo qua e là con una certa noia -troppe banalità e troppe copertine che mi fanno grattare la palle-, finchè gli occhietti verdi non si posano su una grafica invitante.

C'è un gran bel contrasto tra una chioma arancione ed uno sfondo tra il bluette/grigio/lilla ed altri colori freddi. Insomma, sicuramente quel colore così accesso è quasi un pugno in un occhio, ma non in senso negativo. Quella macchia così diversa dal resto della gamma di colori utilizzati, fa venir voglia al lettore di guardare meglio.


Aprendo l'anteprima, quindi, ci ritroviamo davanti ad un titolo elegante, scritto in un pacato bianco che non stona mai. Messo al centro, un pò spostato verso il basso e posto tra delle linee decorative, ci sta proprio bene. La parola chiave (Rosa Blu) è più grande rispetto al resto, creando una macchia -ancora una volta di contrasto- sullo sfondo. E' impossibile che passi inosservata e allora, notando lei, si nota anche il resto della frase.

Ovviamente, la scelta dell'autrice per il titolo, è caduta su un elemento fondamentale della sua narrazione: il tatuaggio di una rosa. E' sbagliato? Ha qualcosa che non va? No, perchè lo ha arricchito un pò di più rispetto ad un banale "Rosa Blu" o "Il tatuaggio della Rosa". Si è leggermente staccata, tenendo comunque un'ancòra sul fondo.

Posso dirlo? Seppur non sia tra le mie preferite, è davvero una copertina ben strutturata, che il suo lavoro di ammaliatrice lo sa fare bene. Ragazzi miei, se dovete prendere spunto per impostare la vostra grafica, date uno sguardo qui.


L'immagine di base che si usa, è composta da pesi visivi, che devono sempre essere ben equilibrati, in modo che l'attenzione non venga rubata da dettagli futili.

Punteggio: 9/10

Trama:

"Elìnor è una ragazza di venticinque anni che ha trascorso gran parte della sua vita isolata in un villaggio tra le montagne della Terra del Nord, occupandosi di erbe curative insieme a sua madre. Non sa nulla della guerra che ormai imperversa più a Ovest a causa di Thanatos, il re malvagio della Terra di Helàn che mira a conquistare l'intero Algos e sottometterlo al suo regime di puro terrore, nè del perché sin da bambina si trovi a sognare un bellissimo ragazzo dai capelli dorati e gli occhi verdi. La sua tranquilla vita da erborista e medico subisce un drastico cambiamento quando il villaggio viene distrutto da un gruppo di mercenari assoldati per catturarla, ma soprattutto quando sulla caviglia destra le appare un misterioso e cangiante tatuaggio di una rosa blu, nato dal sangue di una ferita.

Elìnor si troverà ad essere la Prescelta di una profezia millenaria che sfocia in maledizione e dovrà lottare per fronteggiare un destino irto di spine. Il suo coraggio e la sua forza saranno sufficienti per percorrerlo? (...) "Le strinse il polso con maggiore decisione, mentre l'altra mano scivolava rapidamente in direzione del cappuccio; ne afferrò un lembo e con lentezza studiata lo tirò giù, lasciando che gli scoprisse il viso. Era bellissimo, proprio come l'aveva visto nei suoi sogni.I capelli biondi gli ricadevano sugli occhi e sulle orecchie, donandogli un'aria distratta e incorniciandogli il volto stupendo, dai lineamenti decisi e in qualche modo armonici. Un accenno di barba gli ricopriva le guance, rendendolo dannatamente maschile.Le labbra carnose si schiusero leggermente per la sorpresa, ma non parlò e i loro sguardi si incatenarono.Elìnor si perse nel verde di quegli occhi che, proprio come aveva pensato anche quella stessa mattina, le ricordavano le chiome degli alberi bagnate dalla luce del sole. È lui. Fu l'unico pensiero che la sua mente poté concepire." "

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