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1°Recensione: Ancora troppo umano

Ebbene, eccoci all'inizio  di questa raccolta. Ho sfruttato la prima richiesta che mi è stata fatta e -sono grata di ciò- mi è andata bene!
Buona lettura.

Titolo: Ancora troppo umano
Autore: AgostinoLuca
Genere: Narrativa Generale / Introspettivo

Copertina e Titolo
Prima di affrontare bene questo punto, vorrei dire che solo arrivando alla fine delle parti pubblicate ne ho capito meglio alcuni aspetti.

La copertina. Parliamo di questa estetica minimalista e del modo in cui il titolo troneggia nel centro. Parliamo del modo in cui le sfumature del grigio in seguito si legheranno a ciò che si andrà a leggere. Parliamo del fatto che sì, riesco ad immaginarmi in libreria con questa grafica sotto al naso, in mezzo alla sezione novità. È come avere davanti un libro edito da Einaudi, che cerca di catturarti con semplicità.
Guardandola non ci si può che chiedere: cosa vi si nasconde dietro? Insomma, ha il suo fascino appunto perché è limpida, non permette allo sguardo di distrarsi troppo sui dettagli; è tutto lì. E basta così.
È il titolo, ciò che mi ha fatto ragionare un pò -troppo- di più. È evocativo, intrigante, ma non ci vedo il nesso con quello che ho letto dopo.
"Ancora troppo umano", ma rispetto a cosa? Che attinenza ha con il resto?

Punteggio: 6/8

Trama

Questo minimalismo non tralascia nemmeno la trama. Ci dà già un assaggio dello stile che permea in tutte le pagine: frasi brevi ed evocative. Posso permettermi di dire che mi ha ricordato un pò i testi di Vasco Brondi?
Ad ogni modo, ci dice davvero poco di ciò che segue, forse potremmo quasi dire che non ci dice nulla, se non annunciarci dove si svolgerà tutta questa storia. Non è un male però -o quantomeno io l'ho trovato abbastanza intrigante. Sì, non so cosa aspettarmi da un'introduzione del genere, ma appunto per questo mi sussurra "Ania, leggi!"
E così ho fatto, sentendo la curiosità crescere.
C'è da dirlo, se nel mio girovagare notturno per questa libreria virtuale mi fossi imbattuta in questo testo, mi sarei quasi certamente decisa a dargli una chance -e sarei stata una stupida a non farlo.

Punteggio: 7/10

Storia
È stato come ritrovarsi nelle atmosfere di Cowboy Bebop: un pò usurate,  malinconiche persino.
L'unico personaggio che incontriamo sei tu. Vivi una vita che di primo acchito è monotona, un ciclo continuo di sbronze e giornate pigre.  Ci presenti una vita che sembra trascinarsi, ma nel modo in cui lo fai, fai si che non risulti apatica.
La casa in cui porti il lettore ha l'aspetto di una stanza dentro ad un bordello da film noir, all'interno di una città che pare andare avanti per inerzia, piegando il capo sotto all'ignoranza e alla routine generale della vita.
Ho adorato questa cosa. Più di tutto ho apprezzato il fatto che -semplicemente- ci parli della vita che intercorre tra il risveglio e lo stadio. Insomma... Stai solo andando a vedere una partita, ma è così ben sviluppato che il lettore, tutto penserebbe tranne che quello!  Non so, io mi ero persa a pensare ad una sorta di sicario che ci presenta la sua vita senza punti fissi "normali". Mi spiego?
Fai in modo che chi legge, si aspetti qualcosa di fuori dal comune, mentre poi é solo quello! Fantastico.

Nella narrazione ho notato una cosa assai lodevole, che raramente ho trovato nelle storie qui su Wattpad: la cultura.
Questo meraviglioso pregio rende il tuo racconto tutt'altro che adatto a chiunque. C'è bisogno di avere almeno due dita di conoscenza del mondo e della letteratura per starti dietro -cosa che mi sono resa conto nel tempo, non bisogna credere che sia una dote di tutti.
Mi sono detta "Wow, citare tutta questa gente con un nesso logico! Ce ne vuole!" In più usi un lessico che non è molto alla mano, o comunque non sempre. Per essere più chiara ti citeró una parte che ho trovato durante la lettura e che si adatta bene a questo mio commento: "[...] più alienante di qualsiasi dispotico futuro."
Ora, ditemi chi tra i miei coetanei o più giovani, conosce il significato di "dispotico". Davvero, o si hanno due nozioni di italiano o metà dei tuoi ragionamenti -che hanno reso la mia lettura un loop meraviglioso- vanno persi. Questo mette la tua scrittura più in alto rispetto ai racconti che ho letto fin ora qui.
Ho anche sorriso ad un certo punto, quando c'è quel piccolo scambio con la blatta!

Punteggio: 10/10

Grammatica e Tempi
Per questa categoria credo di non avere nulla da dire.
Punti, virgole, punti e virgola. Insomma,  tutto si trova dove dovrebbe essere.

Punteggio: 12/12

Personaggi
A parte il te di queste vicende, non ci viene presentato nessun altro, o quantomeno spendi giusto qualche riga per parlare di un uomo rovinato da una dose tagliata male -che però non è nulla se non un particolare in mezzo ad un mare di altri particolari.
Quindi, analizzando questo te, posso dire che mi trovo davanti un soggetto di cui non conosco l'aspetto e che a fine lettura non mi interessa nemmeno sapere. È ricco di tutto ed è il modo in cui ci presenta la sua realtà a renderlo tale. Tutto il resto passa in secondo piano; a lui il lettore non si affeziona ma lo capisce, non lo tiene nel cuore, ma si rende conto che potrebbe essere vero. Passami il termine, ma io l'ho trovato un personaggio con i controcazzi.

Non so nemmeno dirti se sia un peccato avere solo lui o se invece sia un pregio. Non c'è varietà ma c'è ricchezza: mi spiego?

Punteggio: 8/10

Conclusione
Il tuo racconto merita, prende il lettore e lo catapulta in questa visione stanca del mondo. Eppure è una stanchezza viva, forse perché ogni tanto trapela qualcosa di più.  Unica pecca  (che poi non è una pecca): può essere apprezzato da pochi. Alle volte però è meglio così, almeno avrai a che fare con lettori di qualità. Cercherò di leggere le altre tue storie comunque, ho davvero apprezzato lo stile con cui scrivi e mi auguro che siano in molti ad apprezzarlo nello stesso modo.

Valutazione finale: 43/50 { diamante }