[EDITING] My Boss' Son |ITA|

By translatorITA

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|storia originale di @TayTay1995| cover credits: @translatorITA | 📚 "Non avrei mai pensato che sarei finita... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87 - Epilogo
Epilogo alternativo - parte I
Epilogo alternativo - parte II
Epilogo alternativo - parte III

Capitolo 56

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By translatorITA

Punto di vista di Ella.

"Smettila di fissarmi, mi stai rendendo nervosa" sussurro all'orecchio di Harry mentre io ed i traslocatori passiamo vicino a lui che è seduto sul bracciolo del mio nuovo divano.

In risposta da solo una scrollata di spalle e mi sorride senza distogliere lo sguardo. Io mi allontano da lui e seguo i due uomini fuori dalla porta d'ingresso ringraziandoli prima che se ne vadano. Chiudo la porta e mi giro verso Harry, il quale non ha perso il ghigno in viso.

"Voglio andare a fare shopping" dico prima che possa succedere qualcos'altro.

"Okay" risponde sorridendo mentre mangia una cicca.

"Adesso" dico e ricevo un piccolo cenno d'assenso prima che lui si alzi e si diriga verso di me.

"Dobbiamo andare adesso?" chiede avvicinandosi.

"Si" ribatto incrociando le braccia al petto mentre sento il mio corpo arrendersi con ogni passo con il quale lui si avvicina a me, "i negozi chiudono tra un paio d'ore e devo comprare delle cose"

"Quali cose?" chiede abbracciandomi all'altezza dei fianchi.

"Cose di casa, come i cuscini per il divano e accessori per la cucina così non mangio con le mani" spiego guardandomi intorno osservando il mio appartamento ancora spoglio, almeno ora ho quale mobile.

"Non dimenticarti le lenzuola" aggiunge con un ghigno ed io lo guardo.

"E le lenzuola" ripeto non distogliendo lo sguardo, "perché stai sorridendo così tanto?"

"Cosa?" ride "Non solo ho la ragazza più bella del mondo...ma mi hai anche fatto un pompino fantatico non troppo tempo fa. Sono un uomo felice"

Escludendo il commento riguardante il sesso orale, è stato molto dolce da parte sue, ma so che se non mi muovo non ce la farò mai ad andare a comprare ciò di cui ho bisogno.

"Di niente" dico dandogli un piccolo bacio sulla guancia prima di sciogliere l'abbraccio e dirigermi verso le mie valigie ancora da disfare.

Afferro il mio beauty case e vado in bagno chiudendo la porta a chiave quando noto che Harry mi sta seguendo. Cerca di aprire la porta un paio di volte.

"Hey, non è giusto" lo sento dire da fuori mentre inizio ad estrarre delle cose dal beauty case, incluso il mio tampax.

Mi è finito il ciclo un paio di giorni fa, ma a volte mi ritorna per un giorno, ma non ho intenzione di togliermi i pantaloni davanti ad Harry.

"Beh, cosa credi che stia facendo qui?" chiedo mentre applico un po' di dentifricio sullo spazzolino.

"Stai facendo una doccia..?"

"Non ho ancora le salviette" dico mentre infilo lo spazzolino in bocca.

"Stai facendo la pupù?" chiede ridendo, al che sblocco la porta e la apro.

"No!" rispondo sulla difensiva, nella mia bocca c'è un po' di schiuma.

Non farei mai sapere ad Harry che stavo facendo...quello.

"D'accordo, d'accordo" dice alzando le braccia in difesa "ovviamente si tratta di qualcosa che ti fa sentire a disagio", mi stuzzica ed io colpisco il suo braccio prima di guardarlo, imbarazzata dal fatto che ne stiamo parlando.

"Scusami piccola, ti aspetto in auto" dice ridacchiando prima di posare la mano sul mio fianco e darmi un veloce bacio sulla guancia.

Mi faccio piccola al pensiero che lui sappia ciò che io stavo facendo. So che è normale ma è comunque imbarazzante, morirei se lui lo sapesse.

Mi sento sollevata quando scopro che il mio ciclo non è tornato. Chiudo la porta d'ingresso a chiave e mi dirigo verso la macchina di Harry, sta facendo zapping alla radio quando entro.

"Pronta?" mi chiede con un sorriso mentre mi metto la cintura e annuisco.

È meglio che non menzioni ancora la 'pupù'...

Il tragitto per il centro commerciale non è lungo e siamo subito in un negozio di cose di casa. Afferro un carrello intenzionata a prendere tutto ciò che posso dato che probabilmente non avrò più tempo di fare shopping fino al prossimo weekend.

"Umm..." mormoro guardandomi intorno nel negozio enorme non sapendo dove iniziare.

"Lenzuola?" suggerisce Harry con un ghigno.

"Si" provo a non sorridere al suo tono mentre ci dirigiamo verso il settore giusto.

Ci sono tanti bei piumoni che non riesco a decidere. Harry incrocia le braccia al petto ed alza impaziente le sopracciglia.

"Ce la fai?" dice quasi ridendo al mio essere indecisa.

"Ci sto provando" dico mentre valuto le sei opzioni che ho selezionato.

"Velocizziamo scegliendone una a testa" dice e sono d'accordo con lui.

Nel giro di pochi secondi lui ne ha scelto una a fiori verde e blu, era quella che avrei scelto io, quindi sono al punto di partenza.

"Ti vado a prendere dei cuscini" dice girando i tacchi e lasciandomi decidere in pace.

"Harry?" sento strillare dalla stessa corsia nella quale ci troviamo e quando guardo in direzione del suono vedo un'alta bionda con seni finti in bella mostra.

"Si?" chiede mentre lei fa risuonare i suoi tacchi a spillo verso di noi.

"Sono io, Freya!" dice dandogli un bacio sulla guancia ed abbracciandolo.

"Freya...Oh Freya! Come stai? Sembri...diversa" dice riconoscendo la ragazza che sfoggia un rossetto rosa anni 80.

"Si beh sai, dopo un paio di figli devi fare un po' di ginnastica" dice ridendo e dando un colpetto amichevole sul braccio di Harry.

"Allora, come stai Harry? Non ti vedo da tempo. Pensavo che io e te saremmo finiti insieme prima o poi" dice scherzando, ma si percepisce un tono serio nella sua voce. "Sono single, quindi se volessi vedermi prima o poi" sussurra e rimango a bocca aperta.

Faccio finta di concentrarmi sui piumoni mentre non vedo l'ora di sentire come finisce questa recita.

"Uhh, lei è Ella, la mia ragazza" dice girandosi improvvisamente verso di me, un sorriso finto è dipinto sul suo viso.

"Oh...scusa, non lo sapevo. Sono Freya" dice porgendomi la mano fresca di manicure.

"Ella" dico sorridendo educatamente prima di fare un passo indietro dopo averle stretto la mano.

"Sei molto carina" dice guardandomi dall'alto al basso, e tutto ciò che riesco a fare è rivolgerle un piccolo sorriso.

Scende un silenzio imbarazzante, quindi approfitto per andarmene.

"Beh allora vado a cercare altre cose intanto che voi due parlate" dico ed Harry mi prende immediatamente per mano.

"Vengo anche io, è così indecisa" dice a Freya, la quale sembra un po' delusa.

"È stato bello conoscerti" dico a Freya, la quale mi rivolge un piccolo sorriso.

"Anche per me. Non ho cambiato casa, quindi fatti vedere Harry" dice avvicinandosi per abbracciarci.

"Non ci andrò mai" mormora Harry a denti stretti in modo che lei non senta, e cerco di non ridere.

"Ciao" diciamo entrambi mentre ci spostiamo nella direzione opposta ed io afferro velocemente un piumone blu, argento e bianco prima di uscire dalla corsia.

"Che ragazza adorabile" commento mentre ci dirigiamo verso la sezione della cucina.

"Taci" dice in una maniera giocosa facendomi leggermente il solletico.

"Come la conosci?" chiedo mentre raccolgo alcune banali tazze e piatti bianchi.

"Era la puttana della scuola" dice tranquillo mentre mette le posate nel carrello.

"Interessante" dico sarcastica.

"Lo so" dice strizzandomi appena il sedere.

-

Quando arriviamo a casa fuori è buio. Siamo stati in negozio fino a quasi l'orario di chiusura, principalmente perché non riuscivo a decidermi su niente, quindi Harry ha fatto per me e ci siamo fermati a prendere qualcosa da mangiare nel tornare. Dobbiamo fare un paio di giri per portare tutto in casa, dato che ho comprato più di quanto avevo previsto. Fortunatamente ieri ho traferito un po' dei miei risparmi sul contro che uso, altrimenti avrei avuto dei problemi.

"Fatto" dice Harry mentre porta dentro un sacco di legna.

"Grazie" dico dandogli un veloce bacio mentre lui chiude la porta dietro di sé.

"Sai come accendere il camino?" chiede mentre appoggia la legna sulla piccola parte piastrellata del pavimento.

"No, non proprio" ammetto, e lui mi fa segno di avvicinarmi.

Mi inginocchio di fianco a lui mentre apre la borsa e lo sportello del camino.

"Vieni qui, ti insegno" dice mentre estrae tre piccoli cubi dalla borsa.

Fruga nella tasca posteriore dei sui jeans ed estrae un accendino dando fuoco ai cubi e li posiziona nella piccola area interna del camino.

"Perché hai un accendino?" non posso non chiedere.

So che fumava, ma era prima che lo conoscessi, e spero che non abbia ricominciato.

Da solamente una scrollata di spalle, ma io alzo entrambe le sopracciglia in attesa di ulteriori spiegazioni.

"Non lo so, porto sempre cose a caso con me" dice focalizzandosi sulla borsa di legna afferrando il pezzo più piccolo, ovviamente non allarmato dalla mia domanda, quindi decido di non indagare ulteriormente.

"Ecco, metti questi lì sopra" dice porgendomi i pezzi ed io faccio come mi chiede.

Uno dei due pezzi prende subito fuoco ma gli altri non sono nemmeno vicini ai cubetti. Harry li afferra velocemente e li posiziona in triangolo in modo che brucino. Ha senso.

Prende quindi pezzi più grandi e me li porge, ma io rifiuto, sapendo che probabilmente farei un disastro.

"Forse puoi solo farmi vedere" dico non volendo rovinare il bel lavoro di Harry.

"Si beh, hai quasi fatto un casino nel primo passaggio" ride mentre accumula pezzi sempre più grandi ed io lo colpisco.

"Ow!" dice afferrandosi le dita e soffiandoci sopra prima di chiudere lo sportello del camino con l'altra mano.

"Oh mio dio Harry, mi dispiace tanto" dico avvicinandomi a lui mentre si mette un dito in bocca cercando di raffreddare quello che sembra essere un dito bruciato.

"Scusa Harry" dico mentre lui si va a sedere sul divano.

"Non volevo farti male. Cosa posso fare?" dico sentendomi in colpa ed anche un po' stupida per non aver pensato alle conseguenze della mia azione.

Estrae il dito dalla bocca e lo posa sulle mie labbra, io le apro e si forma un ghigno sul viso di Harry quando sente la mia lingua sulla sua falange.

Allontano la bocca dal suo dito e lo fisso mentre mi sorride. Guardo in basso e noto che il suo dito non è rosso e non sembra bruciato.

"Stronzo" dico realizzando che stava mentendo.

Proprio mentre sto per allontanarmi lui mi tira per i fianchi in modo che finisca a cavalcioni sopra di lui.

"Scusa, pensavo sarebbe stato divertente vederti sinceramente preoccupata" dice ridendo.

"Lo ero, pensavo che ti avessi fatto bruciare un dito" dico appoggiando la testa sulla sua spalla, meno male che non è successo.

"Scusa" dice baciandomi il collo e non mi muovo quando lo fa di nuovo nello stesso posto facendomi accelerare il ritmo del respiro.

Muovo la testa in modo da guardarlo, le nostre fronti sono poggiate una contro l'altra mentre le mani di Harry disegnano cerchi sui miei fianchi.

"Sei un'idiota" dico avvicinando le labbra alle sue.

"Si, il tuo idiota" dice a pochi millimetri dal mio viso, ed io sorrido sapendo di averlo pensato da questa mattina.

"Solo mio" dico passando le mani tra i suoi capelli fino a quando sono pettinati indietro.

"Solo tuo"

"Promettilo" dico avvicinandomi a lui in modo da guardarlo negli occhi.

So che si è scusato tante volte, ma devo sapere che non ci sono più segreti tra noi.

"Lo prometto" dice non distogliendo lo sguardo, e con ciò ci avviciniamo e le nostre labbra si toccano delicatamente.

All'inizio ci baciamo lentamente, godendoci ogni momento e non volendo forzare niente. Mi era mancata questa sensazione, il sentire Harry muovere delicatamente le labbra insieme alle mie mentre mi stringe a sé. Mi erano mancati il suo calore, i suoi riccioli, i suoi grandi e soffici maglioni, il profumo della sua colonia e anche il suo senso dello humor che a volte mi da fastidio ma che mi fa sempre ridere.

"Mi sei mancato così tanto Harry" dico approfondendo il bacio mentre lo abbraccio e lo stringo forte.

"Mi sei mancata anche tu" dice mentre le sue mani accarezzano l'interno della mia maglietta.

Le sue labbra si spostano sul mio collo ed io butto indietro la testa mentre inizia a muoversi verso la mia clavicola. Le nostra labbra si riuniscono per qualche momento, questa volta siamo più vogliosi e rompiamo presto il bacio per toglierci le maglie. Mi sento sempre più desiderosa di essere sua, sento di aver bisogno di tutto, non solo voglio sentirgli dire che lui è mio, voglio sentire che sia così. Harry mi solleva mentre si mette in piedi, ed io lo circondo con le gambe baciando e succhiando il suo collo mentre si dirige verso la camera da letto. Mi corica sul letto prima di sbottonarmi i jeans.

"Non sembrano per niente comodi" dice togliendomeli.

"Non li sono" ribatto sorridendo, non sapendo perché li abbia acquistati.

Pensavo si sarebbero mollati, ma no, la stoffa è rimasta dura e stretta attorno alle mie gambe.

Harry ritorna alle mie labbra e mi da i brividi quando sento che le sue mani accarezzano il mio torace. Quasi sussulto quando si ferma all'altezza delle mie mutandine, il mio desiderio per lui cresce sempre di più con ogni secondo. Mi bacia il collo, le sue mani si avvicinando al mio clitoride ma restando fuori dalle mie mutandine.

"Lo sento da fuori, sei fradicia" dice continuando il suo assalto al mio collo, e sussulto quando lui preme le dita contro di me.

Poi inizia a disegnare dei cerchi sul mio punto debole, facendomi piegare le gambe ed alzare i fianchi. Riesco appena a baciarlo quando le sue labbra incontrano le mie un'altra volta e non riesco a controllare il mio respiro mentre le sue mani ostacolano finalmente le mie mutandine, e lo sento sorridere contro l'angolo della mia bocca mentre cerco di calmarmi invano. Le sue dita stanno massaggiando su e giù il mio punto debole ed io gemo nell'incavo della sua spalla. Il suo nome esce più volte dalla mia labbra e sento i miei piedi contorcersi in preda alla sensazione crescente.

"È così che ti sei sentita quando l'hai fatto da sola?" mi chiede all'orecchio mentre decelera.

"Cosa?" chiedo un po' confusa.

"Quando mi hai lasciato, ti sei toccata così?"

"No..."

"Non mentire" ribatte con un sorriso mentre mi guarda dall'alto.

"Harry..." gemo volendo che continui, ma tutto ciò che fa è sorridermi ovviamente divertito dal mio imbarazzo.

"Dimmi la verità e ti darò quello che vuoi" dice spostando la mano e muovendosi verso la parte inferiore del mio corpo in modo che la sua testa sia tra le mia gambe.

"Beh?" dice alzando un sopracciglio, "L'hai fatto o no?"

Lascio andare la testa sul materasso sapendo che non ha intenzione di lasciar stare.

"Okay, l'ho fatto" mormoro.

"Brava ragazza" dice, e con ciò lo sento togliermi le mutandine prima di toccarmi ancora nonostante il contatto questa volta non sia con un suo dito.

Quando guardo giù la bocca di Harry è contro il mio corpo e la sua lingua mi sta facendo impazzire.

Abbraccia le mie ginocchia e mi stringe all'altezza dei miei fianchi in modo che le mie gambe siano ora sopra le sue spalle. Inclino la schiena quando lui non minaccia di rallentare e sento che la sensazione è quasi ingestibile. Afferro i suoi capelli con una mano, cercando un modo per controllare il mio corpo che non è in grado di sostenere tutto quel piacere, ma lui usa le mani per tirarmi ancora più a se. Butto ancora indietro la testa e mi sento avvicinare al mio apice con ogni contatto della sua lingua, ed alcuni momenti dopo mi abbandono a quello che deve essere il mio più fantastico orgasmo...

Sento Harry baciarmi fino al mio stomaco, tra i miei seni e finalmente arrivare alla mia guancia, nonostante mi muova appena dato che sto ancora cercando di calmare il mio respiro.

"Com'era?" chiede baciandomi il collo mentre circondo la sua schiena nuda con le mie braccia.

"Troppo bello" dico quando incrociamo gli sguardi.

"Sono contenta che ti sei mantenuta soddisfatta mentre eravamo lontani" sorride ed io grugnisco imbarazzata.

"Perché ti vergogni? L'ho fatto anche io" ride ed io alzo gli occhi al cielo.

"Piantala" dico coprendomi il viso con le mani.

"Scusami" dice toccando le mie mani con il suo naso, "Non voglio che ti senta in imbarazzo con me"

"Non posso farne a meno. Non ne voglio parlare" dico accarezzando il suo petto tatuato.

"Okay, non parliamone. Facciamo qualcos'altro" dice baciandomi ancora e sono contenta che la conversazione sia finita.

Presto i pantaloni di Harry non lo coprono più ed appena dopo i suoi boxer fanno la stessa fine, sul pavimento nel giro di secondi nonostante non torni su di me ma si corichi di fianco a me.

"Vieni qui" dice porgendomi la mano.

Mi siedo e lo guardo, dato che non ho idea di cosa voglia che io faccia.

"È il tuo turno baby" dice e capisco cosa intenda.

"Prometto che ti piacerà"...

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