Epilogo alternativo - parte II

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"Cosa stai dicendo? Meno di un'ora fa eravamo nudi a letto e adesso mi chiedi di uscire con te?!" Domanda incredulo.

Incrocio le braccia al petto e guardo in basso per un secondo, in cerca delle parole giuste. Forse sono stata impulsiva.
"Il fatto è che...Harry, io...Credo che ci faccia bene ricominciare da capo. Ne abbiamo passate troppe e dovremmo rallentare, che dici?"

Scuote il capo mentre avanza verso di me, prima di fermarsi a meno di mezzo metro da me.
"No, non dovremmo rallentare, dovremmo fermarci. Ella, è un periodo di merda e non ho bisogno di un altro tormento. Ti amo, ma non posso farcela così".

"In che senso? Tu mi ami e io ti amo. Restiamo insieme. Non puoi lasciarmi, ti prego".

"Magari fosse così facile...Ella, ho bisogno di spazio".  Ed è tutto ciò che mi dice prima di passarmi oltre e lasciarmi da sola nella sua camera. Non può essere. Mi risulta sempre più difficile respirare e le lacrime mi rendono la vista sfocata. L'attacco d'ansia che ho posticipato mi sta presentando il conto con gli interessi, perché questo è un vero e proprio attacco di panico.

È come se mia madre avesse il sesto senso, infatti si materializza nella camera di Harry.

"Ella, Harry è sceso e mi ha detto cos'è successo. Come st—" Si è accorta della mia sofferenza e mi ha raggiunta. Si inginocchia a terra davanti a me e cerca di aiutarmi. "Oddio. Okay tesoro, cerca di non andare in iperventilazione. Guardati attorno, vedi gli oggetti? Dimmi come si chiamano. Concentrati. Brava, stai già respirando meglio".

Sembrano trascorse ore ma sono forse cinque minuti. Come da copione all'attacco di panico è seguita l'apatia. Non sento niente. Non c'è niente in me. Harry non mi vuole. Ci amiamo ma non mi vuole. Com'è possibile?

〰️

"Come vuoi che ti faccia i capelli oggi?"

"Una treccia! Una treccia, per favore mamma!" Risponde entusiasta la bimba già vestita e pronta per andare a scuola, se non fosse per i capelli scompigliati.

"Okay, okay, tranquilla Astrid. Siediti da brava, che dobbiamo uscire tra poco" le dico cercando di farla stare ferma. Prendo un sorso di caffè prima di iniziare e un altro quando ho finito di acconciarle i capelli, quindi verso il restante nettare degli Dei in una tazza da portar via.

Esco con Astrid dal nostro appartamento e scendiamo insieme fino al parcheggio prima di partire, dirette verso la The Studio sulla 95esima.
In macchina Astrid mi racconta della sua intenzione di disegnare un girasole durante l'ora di arte e regalarlo a questa bambina che le piace. Se solo avessi il suo coraggio.
Mi prudono le mani dalla voglia di contattare Harry. Ho controllato e ho scoperto che ha Twitter e Instagram, quindi ho modo di scrivergli. Non sono bastate due relazioni serie per farmelo dimenticare, vorrà dire qualcosa? Inoltre sembra essere single, quindi tanto vale fare un tentativo.

Dopo aver accompagnato Astrid a scuola mi dirigo in ufficio, dove approfitto del tempo di avvio del computer per aprire Instagram e andare sul suo profilo. Che ansia.
Massimo sforzo.
Voglio dire, ha accettato la mia richiesta di seguirlo e mi ha seguita, quindi non può andare così male...o si?

"Ehi". No, troppo generico. "Come stai?" Troppo diretto. "HARRYYYYY" Per l'amor del cielo, non hai dodici anni Ella, un po' di contegno.

ellalane

«Ciao, Harry.»

E invia.
Il messaggio viene letto quasi immediatamente. 9.20+5, a Londra sono le 14.20 e dovrebbe essere preso dal lavoro. Di sicuro non è una passeggiata gestire una delle ditte inglese più proficue.

harrystyles

«Stavo per cedere, mi hai battuto sul tempo. Che bella bambina che hai; il papà?»
Alla faccia dell'essere diretti.

ellalane

«Suo padre non esiste. L'ho adottata quando aveva 5 anni, è orfana. La cresco da sola da tre anni, nessuno degli uomini con cui sono uscita si è meritato di conoscerla. Non che siano rimasti abbastanza a lungo per avere l'occasione di farlo...»

harrystyles

«Sono uno stronzo. Che bella cosa che hai fatto. Scusami, sono un po' agitato per il fatto che stiamo parlando. Sai come sono, quando sono con te mi viene spontaneo esagerare...»

Sorrido tristemente. È vero, tipico Harry. Finge di essere un coglione ma è una persona dal cuore d'oro.

ellalane

«Ti ho scritto perché non riesco a dimenticarti. Vorrei vederti, ma solo a patto se sei completamente single e non fai più come una volta. In tal caso la mia offerta è ancora valida; come 7 anni fa, ti va di uscire con me?»

Devo aver recepito un po' di coraggio di mia figlia per osmosi, dato che invio il messaggio.

[EDITING] My Boss' Son |ITA|Where stories live. Discover now