"Jungkook! Smettila! Ti prego..."
"Lasciami stare!"
Era già la settima bottiglia di soju che questo ragazzo stava ingoiando.
"Jungkook! Ti prego non ti fa bene tutto questo alcohol!"
Li presi la bottiglia di mano solo per farlo arrabbiare ancora di più.
Lo prese indietro.
"E che ne sai tu! E perchè cazzo sei qui!? Vattene! Non ti ho chiamato io quà!"
"Non importa chi mi ha chiamata quà, importa che tu ora porti quel sedere al dormitorio!"
"Ma sta zitta!"
"No! Non sto zitta! Non lascio il mio migliore amico spreccarsi così!"
Mi stava fissando con occhi infuriati ma in quel momento non potevo fregarmene meno.
Non lo lasciavo lì in quel stato da solo. Non importava anche se mi avrebbe presa a botte, io restavo.
"V.A.T.T.E.N.E."
"N.O."
"DIO. SEI COSI' OTTUOSA! NON VEDI CHE NON TI VOGLIO QUA' CON ME!? NON VEDI CHE SEI DI TROPPO!? NON CAPISCO PERCHE' SEI ANOCRA QUI'! NON VOGLIO TE... NON VOGLIO TE!"
Quelle parole frantumarono il mio cuore in mille pezzi.
Mi chiederete perchè stavo ancora lì ad ascoltare quelle orribili parole be è semplice... perchè la nostra amicizia no era una leggera... per niente...
Tutto comminciò quando un giorno, di quei noiosissimi giorni della mia infanzia, una nuova famiglia si trasferì a vivere nel nostro quartiere o più specificamente nella casa davanti alla nostra. Quando sua madre bussò cautamente alla nostra porta per salutarci essendo i loro nuovi vicini. Vedendomi nascosta timidamente dietro a mio padre, una mano stringendo il tessuto dei suoi pantaloni e l'altra stringendo la mano di mia madre, ha insistito che venisse alla festa di compleanno di suo figlio, Jungkook. Il legame che noi due formammo quel giorno era, come le nostre madri avrebbero poi descritto, istantanea ed era durato attraverso i molti anni che separavano il mio primo ricordo con lui e oggi, il giorno in cui era stato lasciato dalla sua amata fidanzata di più di 4 anni...
La nostra amicizia era diventato uno di quelli che non si sarebbe lasciato influenzare anche mentre si continuava a crescere insieme perché era un'amicizia costruita su chiamate a mezza notte e confessioni spontanee. Era stato costruito su affetto che lui ha sempre riferito a come niente più che amichevole, e momenti spensierate pieni di risate, dove avrebbe dichiarato che mi amava e le mie parole che ribattevano con la stessa sconsiderata esuberanza dicendo che lo amavo anche io. Era un legame solidificato da molti anni, molte esperienze, e molte notti in cui tutto quello che avrebbe fatto era abbracciarmi mentre ricambiavo quei adorati abbracci volentieri; in un silenzio confortevole che si sviluppava intorno a noi due, che consumava i nostri pensieri fino a quando, al ritmo cullante dei nostri corrispondenti battiti di cuore, ci addormentammo insieme.
Jungkook era rimasto lo stesso tra gli anni aparte per gli evidenti cambiamenti fisici che la pubertà li aveva gentilmente concesso. Aveva mantenuto la sua spassosità, i suoi modi maliziosi e furbi; e la sua innocenza, e tutte le altre caratteristiche che lo avevano reso così facile da amare.
Non passò molto tempo prima che comminciai a sviluppare sentimenti per lui. Erano devastanti quando colpirono, di punto in bianco e in tutta la loro forza. Tutto in una volta, le sue chiamate a mezza notte mi avevano influenzata al punto di lasciarmi con orecchie arrossate e con un sorriso sciocco per abbinamento. Il suo affetto lasciava i palmi delle mie mani sudate e il mio cuore nel petto che batteva con una tale forza che poteva a malapena mantenere il mio corpo dal tremare. Come le mie guancie si arrossirono, e mi lasciava alle prese per l'aria ogni volta che le sue braccia si sarebbero avvolte atorno a me strettamente senza un secondo pensiero. Tutto a d'un tratto il nostro rapporto era diventato tale per cui in un giorno particolare, quando il grido familiare di 'ti amo', rimbalzò tra le pareti nella mia camera da letto con sconsiderate implicazioni e una risata spassosa, il mio sorriso svanì, ridotto ad un piccolo, triste sorriso alla sollenne realizzazione che sì; si lo amavo, ma non nel modo in cui lui pensava, e da quel giorno in poi non avrei mai risposto con la stessa sconsiderata esuberanza.
Da allora, nulla che faceva sembrava proprio la stessa cosa. I piccoli dettagli come il suo naso che si accartocciava e la pelle agli angoli della sua bocca quando sorrideva apparsero dannatamente attraenti, le sue risate a cui ero talmente abituata diventarono esteri, dal suono molto più dolce che si potrebbe mai stato richiamato essere. La morbidezza della sua voce ogni volta che mi parlava era diventato di velluto e il calore del suo affetto ben disposto era diventato rovente.
La decisione di mascherare i miei sentimenti era stato uno che ho fatto di lì a poco, anche se piuttosto esitante. Aveva senso, però, rovinanare un'amicizia sopra sensazioni che (per quanto ne sapevo) non sarebbe mai stato semplicemente ricambiato, era una sciocchezza. E così, dopo aver deciso che era la scelta migliore, finsi che non era difficile vederlo fiorire, ottenendo l'attenzione da sconosciuti il cui unico interesse era quello di dire che erano quelli che finalmente hanno ottenuto Jeon Jungkook.
Per prima era stato difficile far finta che vederlo con altre ragazze non faceva male, ma alla fine ci si abitua. Ha passato tra ragazze abbastanza facilmente nelle superiori perchè era bello e la sua popolarità ha reso così che le ragazze caddero in tante, senza molto sforzo, ma ancora, nonostante tutta l'attenzione che ha ricevuto, l'attenzione che spesso mi ha messo da parte e che mi ha fatto sentire come un secondo pensiero, non potevo odiarlo per il fatto che non potrei mai avercela con lui perchè amava qualcun altro.
Non potevo biasimarlo per tutte le notti in cui avrebbe aperto la porta della mia camera e si sarebbe fatto comodo accanto a me nel mio letto abbracciandomi, tristamente versando il suo cuore e tutte le emozioni ambiti all'interno di esso; ricordando solo quanto l'amava. Questo era ciò che gli amici erano per, dopo tutto. Inoltre, non avevo fatto nulla per guadagnarmi il privilegio di possedere la sua devozione e non sarebbe giusto dare la colpa a lui per il suo oblio quando stavo evitato attivamente le mie emozioni con ferocità zelante, chiudendoli in un angolo più profondo e più oscuro del mio cuore.
E quindi non potevo lasciarlo... anche se mi stava parlando in un modo talmente orribile... forse ero perchè era un masocista o erano questi miei stupidi sentimenti, ma comunque non avevo intensione di andarmene da questo posto, almeno non senza lui.
"LO SO CHE NON SONO LA PERSONA CHE TU VUOI! NON SONO DAHYUNG, LO SO. MA IN QUESTO MOMENTO TI SERVE QUALCUNO QUINDI SMETTILA DI FARE LO STRONZO E ANDIAMO A CASA... Jungkook perfavore..." sussurai quelle ultime parole tirandoli il braccio sperando che avrebbe ceduto alle mie implicazioni.
"NO!" mi spinse via e mi guardò con gli stessi occhi infuriati. "VATTENE A FANCULO Y/N. LASCIAMI STARE... lascia stare sto tuo fottuto amico... lasciami morire in santa pace..."
"J-Jungook..."
"Almeno così posso dimenticarla..." si morse il labbro mentre piangeva, quei suoi singhiozzi non facevano altro che strappare un strato dopo l'altro del mio cuore lasciando un dolore immenso dopo ognuno... odiavo vederlo piangere e odiavo con tutto il mio cuore la persona che lo ha reso così... Dahyung... perchè?
"è meglio morire perchè così il dolore scompare... è molto meglio che passare giorni con questo dolore al petto che mi tortura da cima a fondo..."
Oddio Jungkook... perchè devi soffrire per una che non ti ama quando hai me quà pronta a prenderti fra le sue braccia ogni momento del giorno... sei tu che hai scelto questa tortura... nessuno te lo ha scelto per te... sapevo che quando quel giorno quatro anni fa... quando sei corso dentro la mia camera spalancando la mia porta e abbracciandomi forte con felicità che emaneva da tutti i tuoi pori, come se avessi vinto la lotteria. Non sarebbe finita bene.
"Y/N, Dahyung ha detto di si! Oddio ha accetato la mia dichiarazione! Sono così felice." Stava sorridendo così tanto che avevo paura che la sua bocca si sarebbe strappata. Per quanto male mi feci quella notizia quel giorno ero veramente felice per lui... perchè era più di innamorato con Dahyung, era infervorato.
"Grazie Y/N. Senza di te quà ad aiutarmi non ci sarei mai riuscito... mai" mi abbracciò di nuovo.
Credevo che anche questo suo rapporto sarebbe stato come gli altri... che si sarebbe diffuso via... ma mi sbagliavo, dopo un anno... due e quattro la mia speranza scomparì del tutto... ero felice per lui perchè sapevo che la amava con tutto il cuore... con tutta la sua anima...
E ditemi come vi sentireste vedere proprio quella ragazza che amavate con tutto il vostro cuore, quella a chi avete dato tutto quelche potevate dare a, in letto con un ragazzo che non avete mai visto prima d'ora... come vi sentireste quando proprio da quelle bellissime labbra che usavate baciare dolcemente venissero fuori parole orribile come:
"E' COLPA TUA JUNGKOOK! SE SOLO... SE SOLO POTEVI PASSARE PIU' TEMPO CON ME NON DOVREI AVER VOLUTO AFFEZZIONE DA QUALCUN'ALTRO!"
Ben sapendo che se potevate lo avreste fatto, e che era l'unica cosa che volevate fare con tutto il vostro cuore solamente che il vostro lavoro ve lo impediva... essendo un idol, essendo un famoso idol con ragazze molto più belle atorno a voi ma mai, mai nella vostra vita avreste nemmeno rivolto la parola a perchè volevate restare leale a lei.
"Mi dispiace Jungkook... ma non c'è la faccio più... finiamola... ti prego..."
Per tutta la rabbia che stavate provando, avete comminciato a prendere a botte quello straniero e la vostra amata ragazza prende il suo lato anzi che il vostro e vi butta fuori dal appartamento che le avevate comprato voi? Ditemi come vi sentireste?
Era esattamente quelche stava provando Jungkook in quel momento.
Volevo piangere... vedere il ragazzo che ami con tutto il tuo cuore piangere per una ragazza che neanche si meritava quel suo amore eterno... soffrire per una stronza... il mio cuore faceva così tanto male...
"Jungkook... ssshh..." lo abbracciai, stava seduto mentre io stavo su i miei piedi, la sua faccia si nascose fra le mie braccia con il suo viso appoggiato sul mio petto piangendo, ricambiò l'abbraccio. Comminciai ad accarezzare i suoi profumati capelli. "Guarda... ora andiamo a casa e tutto andrà bene ok?"
Non disse nulla, lo presi come un si. Lo presi per il braccio, perchè poteva amalapena alzarsi. Lo portai fuori dal bar e comminciammo a caminare per la strada. Era silenzioso per tutto il tempo. Stavo comminciando a preoccuparmi, ma decisi di non dire nulla. Dopo unpò comminciò a pesare e a diventare più difficile da tenerlo dritto. Dopo aver camminato per un altro pò non c'è la facevo più e mi appoggiai ad una parete per sostenermi. Non so se Jungkook stava dormendo o se l'alcohol lo aveva intossicato al tal punto di non capire che cosa stava succedendo atorno a lui ma comunque continuò a stare in silenzio.
All'improvviso le sue braccia mi avvolsero atorno e mi abbracciò... oddio.
Quanti erano ormai? Otto? Nove? Ne avevo perso il conto... gli anni dal momento che comminnciò a provare questi sentimenti scomodi ed era stato estenuante. Era stato faticoso, a tal punto che mi sforzò ad evitarlo per qualche giorno per risparmiarmi dalla pretesa che le sue carezze e abbracci senza dubbio confortevoli non mi stavano annegando in sentimenti che avevo così seriamente cercato di ignorare. Per quanto egoista ero decisi che non volevo più fingere e il pensiero mi terrorizzava.
Dopo anni del provare a curare una ferita che il tempo da solo non sembrava guarire, ero solo stanca. Volevo urlare contro di lui per il suo incurante abbandono e gettare al vento la prudenza così che potevo finalmente dirli tutti i miei sentimenti ed elencare tutte le volte che aveva fatto il mio cuore battere in adorazione impenitente, o le volte che era riuscito a impostare le mie guancie in fiamme, con un semplice complimento delle intenzioni amabili. Volevo essere in grado di dirgli di tutte le notti che avevo trascorso sveglia chiedendomi in quale braccia si trovava, lamentandomi silenziosamente a me stessa perché non erano le mie.
"J-Jungkook?"
"P-Perchè?" stava piangendo. "Perchè Dahyung non poteva essere come te? Perchè devi essere tu al suo posto? Perchè sei tu che mi abbracci e mi consoli con così tanto amore? Perchè non è Dahyung a farlo... perchè non è la ragazza che amo a farlo!?"
Sapevo che tutto quelche diceva era colpa del alcohol e il suo stupido cuore spezzato. Ma no. Non ne sentivo più di quelle stronzate. No! Io li sono stata sempre vicino, dandoli tutto l'amore del mondo e lui che dice? Mi chiede perchè non sono quella stronza di Dahyung. Quella che aveva dormito con un altro. Lasciai bruscamente l'abbraccio e Jungkook stava per cadere ma si appoggiò velocemente alla parete.
"Ma che-"
"BE SCUSA CHE NON SONO QUELLA STRONZA DELLA TUA RAGAZZA. E MI DISPIACE, NON LO SARO' MAI! E ONESTAMENTE SEI SOLO UN IDIOTA! NON VEDI CHE DAHYUNG NON TI AMA PIU'!?" stavo urlando, ero infuriata. Lo guardai direttamente nei occhi. "DAHYUNG NON C'E' PIU'! JUNGKOOK METTITELO BENE IN TESTA. LA TUA AMATA DAHYUNG TI HA LASCIATA PER QUEL STRANIERO! LA TUA DAHYUNG-"
Non sono riuscita a finire la mia frase perchè una mano mi diede uno schiaffo enorme. Stavo lì immobile ancora non riusciendo a capire la gravità della situazione. Anzi forse sapevo benissimo che cos'era successo, che il mio amato Kookie mi aveva appena schiaffeggiato, mi aveva colpito...ma non volevo ammetermelo... e perchè? Perchè stavo dicendo la completa verità sulla sua ragazza... Il mio Kookie mi aveva colpito... non potevo più trattenere tutta la tristezza che stavo provando, più del male che mi faceva alla guancia, il mio petto provava un dolore torturante... stavo piangendo.
Ma prima che potesse ribattere con qualunque pò della forza che mi era rimasta, Jungkook crollò a terra. Era l'alcohol, era svenuto lì in mezzo alla strada. Potevo lasciarlo lì e andarmene... dopotutto quello che mi aveva detto e fatto perchè dovevo preoccuparmi di lui? Perchè ?
Ignorando quei pensieri lo presi per il braccio e lo mise atorno al mio collo. Ricomminciai a camminare.
"Stronzo..."
Davvero devo smetterla con questi miei stupidi sentimenti. Sul serio. Perchè qualunque cosa succedesse non sarei stata io la persona che lui amerebbe. Mai. E il perchè non lo volevo più sapere.
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Uccidetemi ragazze. Non ci riesco con Jeon JungKook mi da così tanti problemi.
E onestamente questa storia mi è davvero cara perchè è basata su una vera storia di una persona che resterà anonima.
E ditemi se volete che lo continui (lo farei volentieri).
Amo il mio Kookie così tanto 😍.
Fino alla prossima volta.
Con tanto amore.
Shanu😙