Kylie fu accolta dall'abbraccio di sua mamma che, quasi in lacrime, le sorrideva e la stringeva forte.
Brad mi fissava, gli occhi pieni di rabbia, era trattenuto dal tirarmi qualcosa addosso per non fare la scena dell'animale, che in realtà era.
Non mi disse nulla, non mi salutò, chiese a Kylie come stava e io in tutta quell'atmosfera mi dileguai in camera mia.
Aprì l'armadio, presi un asciugamano e andai in bagno.
Mi chiusi a chiave e mi lavai.
Kylie non mi aveva più rivolto la parola e, sapevo, che sarebbe continuata così per molto.
Questa volta era veramente incazzata.
Uscì dal bagno con l'asciugamano legato in vita e andai in camera.
Kylie stava tirando fuori le sue cose dall'armadio.
Mi guardò un istante per poi tornare a prendere le sue cose.
Mi misi di fianco a lei, presi una t-shirt e un paio di boxer.
Mi tolsi l'asciugamano e mi misi i boxer.
"Che cazzo fai?"disse coprendosi gli occhi
"Jenner andiamo, non è la prima volta che lo vedi" dissi mentre mi mettevo la t-shirt
"Mi fai schifo" disse
Il suo sguardo era vuoto,era incazzata, sia per la mia battuta poco appropriata sia perché avevo letto il suo quadernetto.
"La devi smettere di fare tutta questa scena, Kylie, ormai so quello che provi per me"
"Lo sai perché non ti sei messo le mani nel culo"
"Se tu me l'avessi semplicemente detto non avrei avuto il bisogno di dovermi fare i cazzi tuoi,devi fare sempre la donna misteriosa e vissuta cazzo"
"Fottiti Smith"
Prese i suoi vestiti con rabbia ed uscì dalla stanza sbattendo la porta.
Mi misi la giacca e un paio di pantaloni neri.
"Lucky hai fame? Ho preparato una minestra per te e Kylie" disse Kris.
La guardai, per poi guardare Kylie che mangiava a testa bassa, scossi la testa ed uscì di casa.
Quella situazione mi stava uccidendo. Il suo sguardo mi uccideva tanto quanto il suo ignorarmi.
Andai al lago, mi sedetti sul bordo.
Mi era mancato quel posto così tranquillo, così mio.
Mi girai uno spinello e iniziai a fumare.
Sentii un furgoncino avvicinarsi e mi voltai, era Brad.
Mi alzai di fretta e gettai in acqua il mozzicone dello spinello.
Uscì dal furgoncino e sbattè la portiera, dirigendosi verso di me.
"Ti avevo detto di starle lontano" disse, stringeva i denti, aveva voglia di picchiarmi.
"Non faccio mai quello che mi dici Brad"
Mi sputò sulle scarpe.
"È proprio questo il tuo problema, sei tale e quale a tua madre, non ascolti mai" disse sfilandosi la cintura.
Non c'era nessuno nelle vicinanze, quel posto era isolato, quasi sempre.
"Non nominare la mamma" dissi digrignando i denti.
"Vediamo se ascolterai la prossima volta" disse spingendomi e facendomi cadere a terra, mi coprì la testa con le braccia e lui iniziò a frustarmi la schiena, come ogni volta non reagì, rimasi immobile, mentre mi stringevo il labbro inferiore per non urlare dal dolore.
Quando smise se ne andò lasciandomi a terra, tremante e distrutto.
Mi rialzai e cercai il fumo in tasca e mi girai un'altro spinello.
Non bastava, quella merda di droga non bastava per farmi passare il dolore, per farmi passare i pensieri.
Erano quasi le nove di sera, tornai a casa.
"Ehi Lucky" disse Gigi
La salutai con un cenno del capo.
"Un giorno mi farai fare un giro sulla tua moto?"disse avvicinandosi.
Kylie era sul divano.
"Quando vuoi Gigi" dissi mentre cercavo di vedere se Kylie era interessata al nostro discorso.
La sua testa si girò verso di noi una volta pronunciate quelle parole.
Cenai per poi chiamare Flynn.
Ci trovammo alla Coast.
Iniziai a bere e a bere, il posto era pieno dei soliti volti, delle solite persone e io avevo solo bisogno di vedere Kylie.
Scossi la testa a quel pensiero, mi avvicinai a Mike, il barista, mi fece l'occhiolino e mi lasciò una busta di coca nella tasca della mia giacca.
Gli sorrisi e gli passai i soldi.
Andai in bagno e sniffai quella roba.
La testa mi girava, tutto era sfocato, io però mi sentivo carico, iniziai a ballare e per una mezz'oretta non pensai a lei, fino a quando la vidi, con Kendall e Gigi, sedute sul bancone.
"Oh vaffanculo" esclamai sotto alla musica alta.
Flynn mi guardò e poi guardò verso di loro.
Mi diressi verso di loro, Gigi mi fermò prima che io potessi rivolgermi a Kylie.
Si avvicinò al mio orecchio per farsi sentire
"Non ci avevi detto che saresti venuto qua" disse sorridendo
La guardai per un'istante, era sicuramente figa e sapevo che aveva una gran voglia di cazzo.
La afferrai e le infilai la lingua in bocca, sentivo la sua muoversi e dalle sue movenze capì che avevo ragione.
Lo sentivo che non era come baciare Kylie, ma era eccitante e in quelle condizioni mi bastava.
Kylie ci guardò per poi alzarsi ed uscire dal locale.
Mi staccai da Gigi che era come in trans.
Mi diressi all'uscita, dove lei cercava di accendere la sigaretta ma il suo accendino non andava.
Non mi vide.
"Dai cazzo non ora" disse riferendosi all'accendino.
Mi avvicinai a lei, le presi la sigaretta dalle labbra e la misi tra le mie, le accesi la sigaretta e gliela passai.
Lei mi guardò mentre mi prendevo una sigaretta dal pacchetto.
"Mi sembrava che stessi facendo qualcosa di meglio là dentro" disse dandomi le spalle.
"Se sono qua è perché il meglio sei tu"
Lei rise in maniera irritata.
"Lo sai cosa sei Smith? Uno stronzo, il classico fottuto stronzo, ti sei appena fatto Gigi torna da lei che di certo te la darà"
Lei pensava veramente che io fossi uno stronzo, che io pensassi solo alla figa dopo tutto quello che era successo tra noi.
"Se avessi voluto quello non sarei andato a cercarmi la più testarda della famiglia non pensi?"
Lei non rispose, gettò metà della sigaretta a terra e rientrò.
Continuai a fumare e questa volta non la raggiunsi, la lasciai fare.
"Smith è da un bel po' che non ci vediamo" disse una voce femminile.
Mi voltai,era la Wilson.
"Chi non muore si rivede" dissi continuando a fumare
Si avvicinò al mio orecchio
"Mi sei mancato sai?" disse in maniera provocante leccandomi il lobo.
La guardai.
Offuscato da tutta quella merda che avevo addosso, ripensai a come mi era facile sfogarmi semplicemente con una sua scopata.
Gettai la sigaretta.
Lei mi prese per mano e ci dirigemmo in bagno, guardai se Kylie fosse in giro ma non la vidi.
Mi sbattè contro il muro iniziando a baciarmi, mi fece sentie la sua solita fretta di essere fottuta.
Mi slaciai la cintura e la sbattei al muro.
Le piaceva, mi piaceva.
La vidi crollare su di me dopo essere venuta.
Uscì da lei.
"Sempre dolce Smith"disse sarcastica rimettendosi apposto i pantaloni.
Non le risposi, non sentì quel sesso come le altre volte, non era la solita cosa, mancava un brio, mancava qualcosa che non mi saziava più.
Me ne andai dal bagno senza dirle nulla mentre lei si sciacquava il volto.
Cercai Kylie, era tutto quello di cui avevo bisogno.
La coca, l'erba, il sesso, l'alcool non mi bastavano per farmela passare dalla testa nemmeno per un'attimo.
Stava ballando, assieme ad un tipo.
La vidi strusciarsi addosso a lui mentre rideva ubriaca.
Le andai incontro e la presi per un braccio strattonandola a me.
La baciai.
Lei mi spinse via, tirandomi uno schiaffo.