[EDITING] My Boss' Son |ITA|

By translatorITA

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|storia originale di @TayTay1995| cover credits: @translatorITA | 📚 "Non avrei mai pensato che sarei finita... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87 - Epilogo
Epilogo alternativo - parte I
Epilogo alternativo - parte II
Epilogo alternativo - parte III

Capitolo 33

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By translatorITA

"Hey" dice con un sorriso accennato.

I lati della mia bocca si alzano appena a dimostrare che apprezzo la sua presenza, prima di ritornare a guardare lo schermo ed osservare la barra verde muoversi lentamente. È una mia impressione o si sta muovendo più piano, o ho solo bisogno che vada più in fretta per uscire da questo buco di stanza? Sento gli occhi di Harry addosso mentre prende posto dal lato opposto della scrivania. Sediamo in silenzio per un minuto. Do una rapida occhiata ad Harry, il quale sta guardando in basso e sta muovendo la sua gamba sinistra su e giù; conosco quel tipo di abitudine, lo faccio quando sono nervosa. Spero non si aspetti che parli io per prima; è stato lui a venire qui, quindi se c'è qualcuno che deve dire qualcosa è lui. La barra verde finisce finalmente il suo tragitto ed un pop up mi informa che il trasferimento è completo.

"Hai una giornata piena oggi?" chiede Harry a bassa voce; ha finalmente alzato lo sguardo nonostante io tenga il mio incollato allo schermo.

"Un pochino" rispondo facendo la rimozione sicura della usb.

"Oh" risponde, e io porto mentalmente gli occhi al cielo.

Deve dire quello che pensa in questo momento prima che me ne vada da questa stanza senza dire una parola. Passano alcuni momenti e sto per perdere ogni speranza, se non fosse che inizia a parlare quando chiudo il laptop.

"Ella, aspetta, prima che tu vada...riguardo a stamattina, non voglio che tu fraintenda quello che ho detto" dice esitante.

"Fraintendere? Intendi fraintendere quello che hai detto riguardo a noi o riguardo al fatto di non venire licenziata?" dico calma.

"Entrambi"

"Beh, immagino che non dovrei preoccuparmi dato che tutte le altre donne della compagnia che ti sei fatto non sono state licenziate, quindi perché dovrei essere trattata diversamente, giusto?"

"Non intendevo dire quello Ella" risponde facendo 'no' con la testa.

"Beh allora spiegami come dovrei capire quello che intendevi. Non volevi sicuramente dire che siamo una coppia, e parli di me come se io fossi come tutte le altre, quindi se non è così, che cosa stiamo facendo esattamente? Perché a me sembra che per te sia esattamente così Harry" dico sollevata, dato che volevo esprimere questo pensiero da stamattina.

"No, proprio no" dice un po' frustrato mentre stringe la presa sui fiori come se li volesse strangolare; presto però si tranquillizza e sospira.

"Ella, tu significhi molto di più di quanto quelle ragazze sono significate per me, e anche di più di tutte le ragazze, per quel che conta. E non voglio che tu ti paragoni a loro perché loro non significano nulla per me. E so che questo mi fa sembrare una persona orribile, ma è vero. Tu significhi molto più di ogni altra- argh dio, non lo so..." perde le parole e sospira frustrato.

Non so come sentirmi riguardo a quello che sta dicendo. Vorrei che finisse la frase, ma è come se si fosse arreso. Sono felice che non mi consideri come tutte le altre, ma ciò non spiega comunque cosa siamo.

"Tu non vuoi stare come me, vero?" chiedo piano giocando con le mie mani dall'agitazione; sapevo che avrei dovuto chiedergli una cosa del genere.

Harry non è mai stato un tipo da relazioni, non vuole impegnarsi in nulla di simile. Quindi immagino che non voglia impegnarsi nemmeno con me.

"No! No Ella, per favore non pensarla così" dice velocemente appoggiando gli oggetti sulla scrivania prima di dirigersi verso di me.

"Allora cosa vuoi Harry?" chiedo spostandomi con la sedia in modo da tenere una certa distanza da lui.

"Per favore Ella, sei importante per me, davvero. Se mi concedessi un po' di tempo per mettere la testa a posto riguardo ad alcune cose prometto che proverò a farla funzionare. Per favore Ella" dice tenendomi le mani nonostante io sia ancora seduta.

Mettere la testa a posto riguardo a cosa? Non capisco. Cosa c'è di così difficile nello stare con qualcuno.

"E' perché non credi nell'amore?" gli chiedo nonostante penso sia una scusa stupida.

Non può dire di non credere nell'amore se non è mai stato con nessuno. Ha subito un qualche tipo di trauma? Chiude gli occhi per un attimo, come se la parola 'amore' lo porti al limite. Porta davanti a me uno sgabello e si siede.

"Un po' sì" ammette strofinandosi le mani sulle ginocchia che sono esposte, dato che porta jeans strappati proprio sulle ginocchia.

"Ma perché questo ti fermerebbe dallo stare con me? L'amore è qualcosa che penso che la maggior parte delle persone cerchi nella vita" dico nonostante sia consapevole che suoni sdolcinato, ma è vero.

"Non io" sospira " l'ho provato una volta ed ho giurato che non mi sarei mai più innamorato"

"Oh" sono scioccata al pensiero di Harry innamorato. Per quanto possa essere un bravo ragazzo, non mi è mai sembrato serio con le donne.

"Sei rimasta scioccata, vero?" chiede sarcasticamente; gli rispondo con un piccolo sorriso in segno di supporto.

"Cos'è successo?" chiedo cercando di capire meglio.

"Ugghh è una storia lunga" dice passandosi le mani sul viso.

Non posso obbligarlo a dirmi qualcosa e dall'espressione sul suo viso è chiaro che l'argomento lo addolora, quindi immagino che siamo al punto di partenza: Harry che non vuole essere in una relazione ed io che non idea del perché.

"Te lo dirò Ella, non ora però" dice togliendo le mani piene di anelli dal suo viso.

"E' okay Harry, non devi per forza-"

"No, voglio farlo" dice mettendosi le mani in tasca della giacca ed avvicinandole tra di loro in modo che la stessa sia quasi chiusa.

"Usciresti con me stasera?" mi chiede con un'espressione speranzosa, e quasi mi alzo per andare ad abbracciarlo.

Sembra spaventato mentre mi guarda ed attende una risposta.

"Non lo so Harry, ho molto lavoro da sbrigare e devo tornare ancora stasera dato che ho rotto il telefono e tutto quanto" rispondo guardando la usb nella mia mano, nella quale ora sono presenti tutte le date ed il materiale per i meetings che devo riconfermare con agli interessati.

"Per favore, solo un'ora. Se vuoi vengo direttamente in hotel così possiamo parlare. Devo parlarti di Vanessa"

Ecco cos'è allora. Harry era innamorato di questa Vanessa. Cosa gli avrà mai fatto che l'ha reso così ostile all'amore?

Annuisco appena e vedo le sue spalle rilassarsi.

"Bene, non voglio perderti Ella" leggo sincerità nella sua voce.

"Nemmeno io ti voglio perdere Harry" ricevo un sorriso in risposta.

Sono contenta che stiamo finalmente iniziando a chiarire le cose, nonostante sia ancora esitante riguardo all'aprirmi con Harry. Lo farò solamente quando lui avrà esposto tutte le sue carte e quando sarà tutto chiarito. Non posso continuare a pensare che io e lui abbiamo qualcosa quando lui non la pensa così.

"Comunque ti ho preso questi" dice porgendomi i fiori "non so perché e a cosa stessi pensando, ma credo che siano belli e um-"

"Grazie, sono bellissimi" dice annusando il dolce profumo dei fiori e rivolgendogli un piccolo sorriso.

Credo di avergli sentito mugugnare un "come te", ma quando alzo lo sguardo mi sta solo sorridendo.

"Oh, e questo. Stamattina non hai fatto in tempo a fare colazione, quindi ho pensato che avresti gradito un po' di frutta come tutte le mattine. E della cioccolata calda" dice indicando gli oggetti. È un gesto così gentile.

"Grazie Harry" prima che riesca a fermarmi gli do un bacio sulla guancia.

"Scusa" dico rimettendomi nella mia posizione iniziale.

Ho resistito due minuti a tenere una certa distanza da lui. Quanto auto controllo che ho.

"Non c'è problema, e non c'è di che" dice sorridendo, le sue fossette sono bellissime ed arrossisco ancora di più.

"Alle 7 va bene?" chiede riferendosi all'orario in cui potrà venire in hotel.

"Va bene" rispondo annuendo.

Dovrei essere a casa a quell'ora. L'ultimo meeting è alle quattro, quindi dovrei avere abbastanza tempo per prepararmi prima che venga. Forse dovrei preparargli la cena?

"Ci vediamo dopo" dice alzandosi e dirigersi verso la porta; mi rivolge un sorriso prima di uscire dalla stanza.

Sono un pochino delusa per non aver ricevuto un bacio di congedo, ma immagino che stasera sarà l'occasione giusta per definire cose come queste. Dare questo tipo di bacio sembra qualcosa che le persone in una relazione fanno, e noi non siamo ancora lì.

-

Quasi corro alla mia stanza d'hotel. Sono le 7 passate e sono appena tornata dall'ultimo meeting che è durato più di due ore. Avrei mandato un messaggio ad Harry per farglielo sapere, ma non ho un telefono e non so il numero di Harry a memoria, e di sicuro non l'avrei chiesto a Mr. Styles. Appena fuori dall'ascensore cammino velocemente nel corridoio, ed appena girato l'angolo vedo Harry che si dirige nella mia stessa direzione.

"Hey" dico cercando di riprendere fiato e cercando di nascondere quanto sia fuori forma.

"Hey" risponde sorridendo mentre procedo col fare piccoli respiri nonostante siano inutili a recuperare l'ossigeno necessario dopo quel piccolo sprint.

"Scusami il ritardo, l'ultimo meeting è durato più del previsto e non riuscivo a mettermi in contatto con te"

"E' okay, sono appena arrivato" risponde mentre apro velocemente la porta della stanza.

"Uhh, siediti pure, mi servono solo due secondi" dico dirigendomi verso la stanza da letto.

Appena chiusa la porta della stanza prendo una grossa boccata d'aria. Dio, devo mettermi in forma. Ho fatto solo una rampa di scale prima di prendere l'ascensore e sto boccheggiando come un cane disidratato. Acqua, ecco di cosa ho bisogno. Mi tolgo la giacca prima di andare in bagno e risciacquarmi il viso. Mi guardo allo specchio e sono disgustata dalla vista. Sembro distrutta, i miei capelli sono uno schifo ed ho delle borse enormi sotto agli occhi; non posso credere che sono andata in giro così tutt'oggi. È il meglio che posso fare, non voglio farlo aspettare. Esco dalla stanza e trovo Harry che sta disponendo due piatti sulla panchina.

"Immagino che non abbia ancora cenato, vero?" dice estraendo due scatole da una busta di plastica trasparente.

"No, non ancora" dico sedendomi dalla parte opposta della panchina.

Apre le scatole e le spinge verso di me.

"Non sapevo cosa ti sarebbe andato di mangiare, quindi ho preso noodles al pollo e con la carne" dice aprendo appena le confezioni in modo che io ne possa vedere il contenuto.

"Sembrano buoni" non ho mangiato nulla a parte la frutta che mi ha portato Harry questa mattina, e della quale sono estremamente grata, altrimenti avrei saltato quasi tutti i pasti oggi.

"Vuoi entrambi?"

"Si per favore" inizia e servirmi e poi porta un po' di cibo sul suo piatto.

Mi porge il piatto ed una forchetta ed inizio immediatamente a mangiare. La mia fame aumenta con ogni morso e so che non mi sentirò completamente sazia fino a che non riuscirò a muovermi tanto sarò piena.

"Hai fame?" mi chiede sarcasticamente con un sorriso.

"Non ne hai idea" rispondo prendendone un altro morso.

Normalmente non mangerei così velocemente in presenza di altre persone, ma è Harry, e mi ha già vista mangiare dopo una lunga giornata a lavoro, quindi non è nulla di nuovo.

Quando il mio piatto è pieno solo per metà Harry ha già finito il suo.

"Beh, immagino che ti debba parlare di Vanessa, così che tu possa tornare a lavorare" dice allontanando da sé il piatto. Finisco il mio boccone e lo ingoio troppo velocemente e mi fa male alla gola.

Immagino che sia troppo presa dall'ascoltare quello che ha da dire per curarmi della mia fame.

"Chi è?" chiedo, curiosa di sapere qualcosa sulla ragazza che apparentemente tutti conoscono tranne me.

Deve esserci stata prima che io arrivassi alla compagnia, il che è successo appena prima dei 18 anni di Harry.

Harry emette un pesante sospiro, unisce le mani prima di piegarsi su un fianco, sostenuto dal suo gomito, e guardarmi.

"Era la mia ex-fiancé".


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