The Wayright

By Blacksteel21

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I Wayright sono una famiglia grande quanto disomogenea, affari in sospeso e antichi rancori hanno fatto sì ch... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
capitolo 4.
capitolo 5
capitolo 6
capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
capitolo 11
capitolo 12
capitolo 13
capitolo 14
capitolo 15
capitolo 16
capitolo 17
capitolo 18
capitolo 19
capitolo 20
capitolo 21
capitolo 22
capitolo 23
capitolo 24
capitolo 25
capitolo 26
capitolo 27
capitolo 28
capitolo 29
capitolo 30
capitolo 31
capitolo 32
capitolo 33
capitolo 34
capitolo 35
capitolo 36
capitolo 37
capitolo 38
capitolo 39
capitolo 40
capitolo 41
capitolo 42
capitolo 43
capitolo 44
capitolo 45
capitolo 46
capitolo 47
capitolo 48
capitolo 49
capitolo 50
capitolo 51
capitolo 52
capitolo 54
capitolo 55
capitolo 56
capitolo 57
capitolo 58
capitolo 59
capitolo 60
capitolo 61
capitolo 62
capitolo 63
capitolo 64
capitolo 65
capitolo 66
capitolo 67
capitolo 68
capitolo 69
capitolo 70
capitolo 71
capitolo 72
capitolo 73
capitolo 74
capitolo 75
capitolo 76
capitolo 77
capitolo 78
capitolo 79
capitolo 80
capitolo 81
capitolo 82
capitolo 83
capitolo 84
capitolo 85
capitolo 86
capitolo 87
capitolo 88
capitolo 89
capitolo 90
capitolo 91
Capitolo 92
capitolo 93
capitolo 94
EPILOGO

capitolo 53

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By Blacksteel21


WES



- Dammene un altro. - Lasciai scivolare il bicchiere lungo il bancone lucido, incurante delle occhiate cupe di Seth.

- Ne hai già bevuti parecchi ... Lascia perdere adesso. - Disse con una punta di autorità nella voce.

- Pensavo fossi qui per servire la gente, non per consigliarla a smettere di bere, sei proprio un barman pessimo - ribattei acido – dammene un altro, non c'è nessuno qui dentro che ne abbia bisogno più di me. -

Lo sentii sospirare, ma alla fine fece come gli avevo chiesto. Bevvi il contenuto del bicchiere, cercando di trattenere la nausea che iniziava a scorrere lungo il mio esofago. Eppure quella sensazione non era dovuta al troppo rhum, era qualcosa che mi portavo dentro da due giorni a quella parte. Prima Kevin, poi Nikolaj e mio fratello ... era troppo. Era troppo anche per uno come me.
Mi portai le mani alle tempie, lasciando scivolare piano la mia testa sul bancone fresco.


Mi ero costretto a tenere chiusa la bocca, ad avvelenare me stesso piuttosto che far finire Matt nella merda, perché nonostante l'errore che aveva commesso era pur sempre mio fratello, il mio dolce fratellino innocente, ecco l'idea che avevo sempre avuto di lui prima della terribile rivelazione della notte precedente. Avrei voluto non trovarmi in quella fottuta stanza, avrei preferito non sapere nulla piuttosto che convivere con un nuovo segreto da dover mantenere.

- Hai preso la decisione giusta, Wes ... - Seth mi diede una pacca sulla spalla – Matt non ti avrebbe perdonato, non vale la pena distruggere il vostro legame per questo. -

Mi venne da ridere – Certo, perché essere sinceri con il mondo? Meglio tenersi tutto dentro ed avvelenarsi l'anima, tanto c'è il caro Wes per questo, il piccolo vaso di pandora umano, pronto a custodire le malefatte dell'intero genere umano. - Dissi ironico – sono stanco, Seth. Sono terribilmente stufo, vorrei andar via da qui, non dover vedere mai più il viso di quel bastardo di Nikolaj, ma ovviamente non posso! Perché Monica ha davvero bisogno della sua parte di eredità ... quindi ancora una volta me ne sto buono e nessuno sembra neanche capire quanto mi costi convivere con me stesso e con tutte queste consapevolezze del cazzo. Sono sempre il solito bastardo, quello scontroso, il lupo cattivo di casa Wayright, sempre pronto a commettere azioni riprovevoli ai danni di chicchessia!- mi tappai la bocca, stavo parlando troppo, era colpa dell'alcohol, lo sapevo.

Mi alzai da lì, non volevo una replica da parte di Seth, mi limitai a lasciare alcune banconote sul tavolo e mi apprestai ad abbandonare la stanza.

Ero amareggiato, profondamente deluso ... Non mi ero mai sentito tanto incompreso in tutta la mia intera esistenza. Credevo di aver ormai imparato a non dar peso ai giudizi della gente, ma forse non era così. Perfino Kevin mi aveva mollato alla fine, ero sempre stato un tipo inaffidabile secondo la sua morale, perché prendersi la briga di andare oltre le apparenze? Nah, non valeva la pena, perché rischiare di perdere la dolce e rassicurante Celine dalle cui labbra proveniva ogni sorta di cazzata rassicurante, ogni parola suonava perfetta, l'identica copia di quella che Kevin voleva sentire.


- Ma guarda un po' chi c'è qui... Lo fuggente Wes! - Mi voltai verso la voce conosciuta ed ovviamente Wayne se ne stava a qualche metro dall'entrata del pub a fissarmi.

- Sei solo stasera? Dove hai mollato la tua ragazza? - Chiesi continuando a camminare per la strada che aveva preso a girare appena intorno a me.


- La mia cosa? - Wayne rise forte – Dov'è che stai andando conciato così? Sei ubriaco fradicio. -


Mi voltai a fronteggiarlo, ovviamente mi stava venendo dietro. Era figo Wayne, davvero uno di quelli da non lasciarsi sfuggire, inoltre il suo egoismo era tale da non spingerlo mai ad interessarsi troppo delle vicende altrui ... Inutile dire che faceva proprio al mio caso quella sera.

- Non lo so, hai qualche posto da farmi vedere? - Le sue labbra si aprirono in un sorriso sornione e decisamente soddisfatto.

- Chi ti dice che abbia ancora voglia di giocare con te? Sei stato un bambino molto capriccioso di recente ... - Mi provocò, avvicinandosi appena – Dammi un buon motivo per portarti a casa mia

Fu il mio turno di sorridere, senza pensarci due volte annullai la distanza tra di noi, poi spinsi il suo corpo contro il muro del locale, facendolo aderire con il mio. Fu soltanto un istante, un luccichio sinistro nei suoi occhi, indice che la passione stava già divampando. Ci saltammo letteralmente addosso, facendo cozzare le nostre labbra, cercai la sua lingua, mi insinuai dentro la sua bocca mentre le mie mani scorrevano lungo la cerniera dei suoi jeans e premevano sulla sporgenza rigonfia del suo inguine. Wayne gemette sotto il mio tocco, mi ritrovai ad afferrare i suoi capelli nel pugno della mano e a tirarli con violenza per meglio addentrarmi nell'incavo del suo collo con le labbra.

Non riuscivo a fermarmi, volevo soltanto sfogare i miei istinti e mettere a tacere quei pensieri assordanti che mi scuotevano dentro, ma fu Wayne a riprendere il controllo della situazione. C'era un po' di via vai lì e molta gente si era fermata a fissarci, tra questi vidi molti visi ostili.

- E allora? Qual è il vostro problema esattamente? - Gli urlai contro, costringendoli a retrocedere con delle espressioni ancora più allibite sul volto.

- Wes ... Andiamo ... Che ti prende? - Wayne stava cercando di riprendere fiato, lo sentii cingermi la vita con un braccio, poi iniziammo a camminare lontano da lì.

- Credevo che ti piacesse, credevo che non ti facessi problemi a farlo contro un muro. -Lo provocai, piazzandogli un bacio lascivo sul collo. Lo sentii fremere accanto a me.

- Certo che mi piacerebbe ... Se non ci fosse stata tutta quella gente a fissarci e borbottare, magari. - Commentò ridendo appena – Oh, guarda chi si vede, il piccolo Cassius Clay inglese e la sua bella fiamma. -

Seguii lo sguardo di Wayne e li intercettai un attimo dopo. Stavano venendo dalla nostra parte, probabilmente erano diretti al Celtic Druids e non appena ci videro Kevin si bloccò per un istante. Non lo guardai, non avrei rovinato la perfetta serata della coppietta più affiatata dell'anno. Ma Wayne non era dello stesso avviso, continuava a fissarli con una certa audacia, mentre le sue dita mi accarezzavano appena la guancia, sentivo il peso del suo braccio sulla mia spalla, mi limitai a cingergli la vita con il mio e ad appoggiare il capo contro il suo viso.

- Buonasera piccioncini! - Iniziò quello quando i due si fecero più vicini – Dove state andando di bello? -

Cercai di trattenermi dal ridere, il volto di Celine era pallido adesso, non aveva ancora imparato ad affrontare la cattiveria umana, a quanto sembrava.

- Ehi ... Ciao ... Stiamo andando al Celtic Druids. - Rispose dopo un attimo abbozzando ad un sorriso di circostanza, Kevin era ammutolito, sapevo che mi stava fissando in qualche modo, ma non affrontai il suo sguardo. Era quello che aveva voluto lui, no? L'avevo lasciato davvero in pace dopotutto.


- Ottima idea! Dovrebbe esserci una sorta di gruppo che si esibisce ... Ci stavo entrando ma poi ho trovato questo qui ... - Le sue dita mi sfiorarono appena le guance, sentii le sue labbra scendere piano sulle mie in un bacio casto – Direi che lo preferisco a tutte le band del mondo, anche alla mia se è il caso. -

Mi ritrovai a ridere e a fare spallucce davanti al viso confuso di Celine che non aveva idea di come reagire – Andiamo. - Fu Kevin a parlare per lei, la spinse avanti, poi ci oltrepassarono.

- Emh, buona serata! - Ci augurò educatamente lei.

- A voi! - Rispose Wayne, divertito – Mio Dio, l'inglese era incazzato nero. Il vostro piccolo idillio si è già concluso? - Si informò un istante dopo.

Feci spallucce – Si da il caso che alla fine l'unico che accetti lo schifo che sono sia tu, Wayne. - La mia risposta lo lasciò confuso per un attimo, mi osservò con i suoi occhi scuri che si incupirono appena di fronte a quelle parole.

- Non sei niente del genere, Wes ... Chi ti ha messo in testa questa idea? - Le sue braccia mi circondarono la vita in un gesto piuttosto tenero, lo lasciai fare, ma non smisi di camminare.

- Il mondo? - Dissi sarcastico.

- Che vada a farsi fottere con tutti quelli che gli stanno dentro allora ... - Ribatté lui incazzato.

- Ci siamo anche noi dentro – Gli feci notare, ridendo appena.

- Beh, non so te ma io vengo sfanculato quotidianamente, ci ho fatto l'abitudine. Quindi cosa vuoi che cambi per me?

Mi ritrovai a sorridere, adesso cominciavo a capire perché fossi stato subito attratto da quel ragazzo misterioso e decisamente bastardo, Wayne ed io eravamo più simili di quanto avessi mai immaginato. Ci piaceva nasconderci dietro quell'atteggiamento irriverente, era il nostro modo per tenere lontane le persone e ci eravamo anche riusciti per un bel po' di tempo.

Questo è il mio nuovo appartamento, è un posto carino, no? - Senza rendermene conto mi ritrovai in un piccolo corridoio, vidi Wayne chiudere la porta dietro le mie spalle ed accendere le luci d'ingresso.

Era molto da Wayne, piccolo e pieno di oggetti ed accessori per chitarre e tastiere. Le pareti erano ingombre di quadri con stili e colori che facevano a pugni l'uno con l'altro. Al centro del salotto vi era un bel divano di pelle che cedette sotto il mio peso quando andai a sedermi.

- Il tuo stile si vede. - Gli dissi, prendendo tra le mani il modellino di un ukulele che giaceva sul tavolino davanti alle mie gambe, insieme a molte altre miniature di strumenti musicali.

- Lo prenderò come un complimento allora – Wayne mise su una musichetta soft che si espanse per tutto l'appartamento, poi passò dietro di me, cingendomi le spalle con le sue braccia – Sei pronto a vedere la stanza da letto? O preferisci il divano? - Mi sussurrò all'orecchio con un tono basso e malizioso.

Lo attirai a me, voltandomi per baciare la sua bocca con passione, Wayne si lasciò trascinare giù fino a quando non mi sovrastò, calandosi sul mio corpo con delicatezza. Lo afferrai, nascondendo il mio viso contro il suo petto fasciato da una t-shirt sottile. Mi ritrovai a tremare, mentre le sue mani scendevano lungo la mia schiena, premendo con forza i polpastrelli contro la mia pelle.

Era un modo per mettere a tacere i miei pensieri, l'unico che conoscessi, cercai di concentrarmi su quelle sensazioni profonde, sulle sue dita che mi liberavano dai vestiti superflui, sui suoi gemiti bassi mentre i nostri bacini si incontravano ... ma qualcosa non andava. Strinsi i denti, trattenni con tutta la forza che possedevo le lacrime bollenti che tentavano disperatamente di raggiungere il bordo dei miei occhi e sgorgare fuori. Repressi un singhiozzo, ma il mio petto si sollevò in un singulto che non riuscii a camuffare.

Wayne si fermò istintivamente, i suoi occhi incontrarono i miei, adesso bagnati di lacrime e a nulla servirono i miei tentativi di nascondermi da lui.

- Wes ... Che succede? - Mi bloccò il viso tra le mani mentre continuava a disseminare baci delicati sul mio volto – Wes? Non farmi preoccupare ... -

Cercai di riprendere fiato, non doveva andare a finire così, non poteva andare a finire in quel modo. Strinsi i denti e mi sollevai appena dal divano, stretto tra le braccia di Wayne che continuava a fissarmi con un'espressione sempre più preoccupata sul volto.

- P-perché ti preoccupi per me? - Chiesi cercando di trattenere i singhiozzi – Tu dovresti usarmi ... Adesso dovresti cacciarmi via da qui, ad esempio. -

Quello sollevò un sopracciglio – Non fare l'idiota. Non ti ho mai usato, in passato avrò anche commesso molte stronzate ... Ma ti ho sempre tenuto nel posto più vicino al cuore. - Disse in tutta sincerità – Non fare quella faccia stupita adesso – Continuò – Sei anche l'unico che ci sia arrivato, se proprio ci tieni a saperlo. Perché stai piangendo adesso? -

- Parlarne non risolverà niente ... - Dissi tutto d'un fiato, sorvolando su quella sorta di dichiarazione che avevo appena ricevuto. Non avrei mai immaginato, neppure nei miei più reconditi pensieri, che Wayne avrebbe mai osato pronunciare parole del genere davanti a chicchessia.

- E invece ti aiuterà, smettila di tenerti tutto dentro, con me puoi parlare. - Si accomodò meglio sul divano accanto a me, poi prese ad osservarmi con insistenza – Allora? È per via dell'inglese? -

Scossi la testa –È un insieme di cose. Mio fratello ... Si è messo nei casini. - Ammisi con estrema attenzione.

- Sta bene? -

- Sì, cioè ... Non sono problemi di salute – Chiarii lasciandomi cullare dalle carezze di Wayne – Il punto è che non posso parlarne con chi dovrei, altrimenti finirei per perdere anche Matt. Siamo soltanto in tre in famiglia, non posso permettermelo. Però non so come affrontare la cosa ... - Non potevo aggiungere altro, sapevo di potermi vedere della riservatezza di Wayne, ma si trattava di un segreto troppo grosso per poter essere svelato alla leggera. Quel bastardo di Nikolaj avrebbe rischiato la galera, mio fratello ne sarebbe stato distrutto, mia madre e i miei zii ancora di più ... Non c'era niente che potessi fare. Mi accoccolai contro il suo petto caldo, lasciandomi stringere nel suo abbraccio.

Non era mai successo niente del genere prima di allora, Wayne ed io paradossalmente non eravamo mai arrivati a quel grado di intimità, entrambi dovevamo essere messi peggio di quanto avessi mai immaginato.

- Puoi rimanere a dormire qui ... Non so bene cosa sia successo, ma puoi stare qui. - Mi baciò con delicatezza, prima di sollevarsi dal divano e allontanarsi appena.

- Wayne? - Lo chiamai in un sussurro.


- Dimmi. - Mi lasciò cadere addosso una coperta sottile, poi incrociò le braccia sul petto, in attesa.

- Tu ... Mettiamo caso che avessi un cuore ... - Lo sentii ridere, non mi permise di continuare però – Wes, sono innamorato di te, non è necessario specificarlo. Dormi e basta adesso. - Poi spense la luce e si allontanò.

Rimasi immobile, a ripensare alle sue parole. Pensai che dovessi essere stupito a quel punto, ma non era così ... L'avevo sempre saputo. I suoi gesti, i suoi sguardi e infine quelle parole ... Il vecchio Wayne non avrebbe mai sopportato niente del genere. Ma quello che avevo scoperto nelle ultime settimane, a quel Wayne sembrava importare di me, in un modo che sfuggiva alla mia comprensione e forse anche alla sua.


Il tempismo era tutto e lui l'aveva perso però ... Il nuovo Wayne era il Wes del passato.

Perché la gente non si innamora in sincrono?

KEVIN


Erano stati giorni allucinanti quelli che avevo appena vissuto, stavo quasi cominciando a pensare che niente avrebbe potuto sorprendermi da quel momento in poi, ma poi c'erano state le urla furibonde di Wes, così ero corso nella stanza di Nikolaj, non aspettandomi assolutamente di trovare di fronte ai miei occhi una scena del genere. Wes era in uno stato che rasentava la pazzia, mi ci era voluta tutta la forza che avevo per trascinarlo via da lì, mentre Matt piangeva e Nik era cianotico. Capii cosa doveva essere successo, lo capii dalle parole taglienti di Wes verso suo zio, l'odio che traspariva dai suoi occhi, Matt e Nik avevano una storia o quantomeno qualcosa che ci si avvicinasse. Doveva essere stato un duro colpo per Wes, non era facile da gestire una notizia del genere, ricordo che la prima cosa che avrei voluto fare fosse stargli accanto. Non sapevo perché, o forse lo sapevo, ma volevo aiutarlo in qualche modo ma lui mi aveva respinto ed io ricordavo ancora la rabbia di quelle parole.

Avevo preso una decisione, dovevo avere il coraggio di portarla avanti, stargli lontano concentrandomi unicamente su Celine per quanto questo per me fosse arduo. Avrei taciuto sulla faccenda e mi preparai mentalmente a gestire anche quella rivelazione, quella tragedia, perché adesso che lo sapeva Wes avrebbe fatto qualcosa al riguardo. Ne ero certo, era tipico del suo modus operandi, l'avrebbe fatta pagare a Nik, ne aveva tutta l'aria. Eppure fino alla sera dopo non sembrò accadere nulla, Celine ed io decidemmo di andare al pub e lasciammo la casa in perfetta quiete, incredibile pensare che Wes avesse mantenuto il segreto. Mi chiesi perché e mi risposi immediatamente che doveva essere per Matt, il suo fratellino, Wes era molto legato a quello che restava della sua famiglia e certamente non voleva rischiare di perdere anche lui. Mi venne da sorridere, quel suo lato gentile che cercava di nascondere ad ogni costo alla fine era venuto fuori, era qualcosa che teneva in serbo solo per quelle poche persone che amava, eppure c'era, esisteva quella parte di lui che volevo negare a tutti i costi per giustificare le mie paure.

- Buonasera piccioncini! - Quella voce, quella fottuta voce mi investì l'orecchio come un mazza da baseball – Dove state andando? –

Quando mi voltai le mie paure erano confermate, Wayne era lì a qualche metro da noi e purtroppo non era solo, Wes era con lui. Non mi guardava, se ne stava lì stretto a quel bastardo e si comportava come se non esistessi e l'altro lo notò. Vidi l'espressione vittoriosa di Wayne quando incrociai i suoi occhi, era una specie di braccio di ferro per il cuore di Wes quello, credeva che stessimo gareggiando per la mano di una dama, ma Wes non era niente del genere, sarebbe sempre spettata a lui l'ultima parola. Quella sera però sembrava non avere neanche voglia di degnarmi di uno sguardo e dentro di me la rabbia cresceva, ma non potevo incolpare Wayne per quello. No, Wayne non c'entrava stavolta, ecco perché bruciava tanto ... sapevo che ogni colpa doveva essere addossata a me. Wes mi odiava a causa mia, a causa delle parole che gli aveva detto. Mi ero lasciato influenzare da Nikolaj e non avevo concesso a quel ragazzo il beneficio del dubbio, lo avevo detestato dal primo istante e anche quando avevo capito che fra noi c'era ben altro non avevo mai abbandonato l'idea che fosse quell'essere spregevole che avevo dipinto nella mia mente.

Lasciammo il loro cospetto alla fine, avevo letteralmente trascinato Celine all'interno del locale, per sottrarmi a quella visione dolorosa, ero davvero un vigliacco.

Il pub era pieno di gente anche quella sera, così gli unici posti ancora liberi erano rappresentati da due sgabelli al bar che andammo subito ad occupare. Il barista si parò davanti a noi per le ordinazioni e mi accorsi che era Seth, quello ci osservò lanciando un'occhiata veloce alla porta, poi il suo sguardo tornò su di noi. Doveva aver capito.

- Che vi servo? – Chiese poi eludendo l'argomento, del resto Celine era presente.

- Una birra – Dissi.

- Io un gin lemon – Ordinò lei, poi i passò una mano su una spalla – Kev? Tutto bene? – Suo cugino ci allungò i nostri drink senza aggiungere altro.

Mi voltai verso di lei abbozzando un sorriso – Tutto bene, non preoccuparti, sono solo un po' stanco, mi dispiace essere tanto taciturno –

Lei mi sorrise comprensiva – Sicuro? Io credo sia per Wayne ... Lui non ti piace proprio vero? Sai che adesso è tutto finito... Ehm... Non c'è niente tra noi, non credo ci sia mai stato a dirla tutta ... –

Le sorrisi a quel punto, un sorriso di compassione, c'era quasi, sì, ero incazzato per via di Wayne, ma non è di te che sono geloso, disse una parte di me, non potevo ammetterlo ad alta voce.

- Lo so Celine, scusami tanto ... Ma mi conosci ... Sai come sono fatto – Le risposi.

- Lo so, sei sempre irrimediabilmente geloso delle persone a cui tieni – Mi disse baciandomi una guancia – È questo che mi piace di te ... Il tuo calore, il modo in cui ti fai avanti per chi ami, sembri davvero un cavaliere ... Uno di altri tempi. -

- Il mio comportamento ultimamente non è stato molto virtuoso però – Mormorai più a me stesso che a lei

- Non importa ... Anche gli eroi possono avere i loro momenti bui – Mi consolò - Ma questo davvero non cambia ciò che hai qui dentro – Mi toccò il centro del petto.

Era davvero la donna migliore del mondo e io la stavo deludendo anche solo a stare lì in sua presenza, stavo fallendo su tutta la linea.

- Celine!!- Urlò una voce di ragazza alle nostre spalle.

Ci voltammo entrambi, era una tipa alta e magra con i capelli corti e neri, ci venne incontro sorridendo.

- May, è passata una vita! – Disse lei abbracciandola.

- Puoi dirlo forte! Potevi anche farci sapere che eri tornata qui! – Esclamò quella con un tono di finto rimprovero, poi la afferrò per un braccio – Ci sono anche le altre, vieni a salutarle, sono certa che saranno felicissime di vederti! –

A quel punto si voltò verso di me come per chiedere se mi dispiacesse ed io le feci un sorriso incoraggiante, così si lasciò trascinare fra la folla verso un tavolo dall'altra parte della sala. Sospirai mentre notai Seth nuovamente tornare all'attacco, si piazzò davanti a me in silenzio.

- Risparmiami, Seth – Gli dissi subito – Non guardarmi in quel modo ... So che lo sai –

- Sapere? –

- Sì! Cazzo lo so che lui ti ha detto tutto ... di quello che è successo tra di noi ultimamente – Parlavo a stento – Ma non temere – Continuai stizzito – Ha già voltato pagina! Era qui fuori con Wayne e non sembrava per niente avere bisogno di me. –

- Sei un povero coglione – Disse lui ad un tratto ed io spostai lo sguardo su quel viso perfettamente impassibile e pallido – E se davvero pensi questo di lui allora è stato molto meglio così ... Lascia pure che Wayne se lo riprenda – Poi fece una pausa in cui mi scrutò – Se invece hai altro da dire sei pregato di farlo –

Mi passai le mani sul viso devastato – Credi che non lo sappia Seth? Credi che non capisca l'enorme casino che ho messo su?- Sbottai esasperato – Ma dimmi cosa dovrei fare? Lasciare Celine? Sul serio? Per cosa? Per chi? Chi diavolo è Weston Reed? Tu sai dirmelo? – Poggiai la fronte sul bordo del bancone, non riuscivo a non agitarmi e questo era così assurdo, quello non ero io.

- Lui è la persona migliore e peggiore che incontrerai nella tua vita – Disse ad un tratto con il tono più limpido e certo che avessi mai sentito, come se stesse attingendo quelle informazioni direttamente dalla mente di Wes e non potesse sbagliarsi – Lui è passionale, scostante, infantile ed egoista. Ma è anche leale, generoso, pronto a sopportare tutto lo schifo del mondo per le persone che ama. Tu questo lo hai notato, so che è così –

Io annuii lentamente - Quello che sta facendo per Matt ... non dirà nulla vero? A dispetto di quello che si possa credere di lui .... Wes si farà carico di questa cosa decisamente di portata enorme, lo farà per il bene di suo fratello ... Lo proteggerà –

- Sì ... E tutto questo lo sta distruggendo, Kevin ... - Mormorò – Prima aveva te, tu lo stavi spingendo ad aprirsi, a condividere dei sentimenti reali e limpidi ... Si sente tradito adesso ... Tradito da quello che provava per te, da quello che si stava rendendo conto di sentire –

Sollevai un sopracciglio – Ti ha detto qualcosa? Di noi? Di quello che sentiva per me? Ti prego Seth dimmi ... -

- Risparmia le tue preghiere per i santi – Mi interruppe – Io non sono fra loro. Non ti dirò quello che vuoi sapere, devi scoprirlo da solo ...- Rise – Credo che in fondo per te la partita sia ancora aperta dopotutto ... forse ci sei andato più vicino tu a capire Wes di chiunque altro lo abbia mai frequentato. –

- Non so ... non credo di avere ancora speranza con lui ... Non so nemmeno se me la merito – Confessai – Gli ho voltato le spalle, quando mi sono reso conto di quanto fosse misterioso ed ignoto ho dato ascolto alle mie paure e mi sono tirato indietro. Wes merita qualcuno che sappia chi è ... E per quanto lo odi Wayne ha questa consapevolezza ... Quel figlio di puttana sembra non vacillare mai, neanche per un dannato secondo – Strinsi i pugni – Ed il modo in cui stringeva Wes a sé poco fa ... Temo che non sarei mai in grado di fare di meglio ... –

- Non puoi saperlo ... - Mi ammonì – Credo che tu debba ancora decidere quante energie voglia investire in questa battaglia, mio caro cavaliere, potresti essere sorpreso ... Quello che voglio che tu sappia è che per uno come lui ne vale la pena –

Sollevai lo sguardo incredulo, ci stava ascoltando prima, per un momento mi limitai a fissarlo completamente rapito, eccolo Seth, colui che sapeva ogni cosa, era di certo così, era l'ombra silenziosa che si annidava in ogni stanza. La persona più distaccata che io avessi mai incontrato ma stranamente ogni tanto si faceva un giro fra i comuni mortali e decideva di tendere una mano dove credeva fosse giusto e necessario. Quello che aveva fatto per me e Wes fin dall'inizio era molto più di quello, si era sempre assicurato che le cose andassero bene fra noi.

- Scusa il ritardo – Mi disse Celine riposizionando accanto a me.

Vidi Seth allontanarsi nuovamente, silenzioso così com'era spuntato. Mi aveva messo in guardia più di una volta, mi aveva detto di allontanarmi con tutte le sue forze fino alla sfinimento, ma se adesso mi stava chiedendo di battermi forse qualcosa era cambiato davvero. Forse anche io avrei potuto vedere quel lato così raro del carattere di Wes, forse ... solo se a quel punto non fosse già troppo tardi.


NOTE DELLE AUTRICI: Buongiorno a tutti voi ^^ ma quanto fa caldo oggi?T_T anzi questa settimana, anzi questo mese??? Non so voi, ma qui troppo>_< non oso immaginare in California *-* i nostri Wayright comecalmeranno i loro bollenti spiriti? eheheheh
Non li calmeranno! Quindi tenetevi forte perché prossimamente potreteassistere ad un festino in spiaggia mooolto bollente u_u no spoiler.
Detto questo chi immaginava che alla fine Wayne se ne sarebbe uscito inquesto modo?? Che abbia capito quanto sia importante per Wes, in questo momentodella sua vita, sentirsi amato? E Kevin riuscirà a tornare sui suoi passi? Cosane pensate?
Non vediamo l'ora di conoscere le vostre supposizioni :)
Grazie mille a tutti voi che ci sostenete inserendo questa storia tra leseguite, preferite e così via.
Siete moltissimi e speriamo vi facciate sentire tutti prima o poi :)
Un bacione!

-BLACKSTEEL -


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