Heroes

By izzits

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[Crossover: Midez + Percy Jackson] Michael, figlio di Ade, viene portato al Campo Mezzosangue per sfuggire al... More

Nota introduttiva
Prologo
Arrivo al Campo Mezzosangue
Il duello
Addestramento alternativo
Festa di Dioniso
Farfalle
Ferite
Il Giardino delle Esperidi (parte 1)
La cintura di Ippolita
Scoperte
Lasciarsi
Ritrovarsi
La furia di Zeus
Momenti di quotidianità
La spada di Crono
La missione
Il castello delle arai (parte 1)
Il castello delle arai (parte 2)
La tomba di Crono

Il Giardino delle Esperidi (parte 2)

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By izzits

«Voi tre siete proprio dei coglioni.»

Al suono di quella voce il sangue nelle vene di Michael si gelò all'istante. Andy, Klaudia e il riccio si voltarono indietro e videro il famoso trio composto da Federico, Phil e Cory.

«Siete davvero scorretti. Non avreste dovuto seguirci» commentò amaramente Andreas.

«Diciamo che vi stiamo facendo un favore: non riuscireste a sconfiggere le esperidi e il serpente, siete troppo deboli» concluse Federico.

In un attimo di rabbia eccessiva Michael si lanciò contro Federico e lo spinse all'indietro. Questo, preso alla sprovvista, cadde rovinosamente col sedere a terra e si infuriò.

«Ma che cazzo ti prende, eh?» Urlò il figlio di Ares.

«Tu sei uno stronzo, Federico, e loro due anche. Non ci arrenderemo dopo tutta questa fatica, puoi scordartelo. Dovrai sconfiggermi se vuoi arrivare all'albero dei pomi d'oro.»

«Sconfiggerci» corresse subito Andy e Klaudia annuì.

Il clima si fece di forte tensione, nonostante la squadra di Federico considerasse l'altra più debole. Cory si avvicinò all'orecchio di Federico sussurrandogli di ricordarsi che Michael adesso aveva scoperto anche la sua abilità col fuoco. Federico però si irritò ulteriormente e decise di dare una bella lezione a lui e al suo fidanzatino. Estrasse la spada dal fodero dorato e si gettò all'attacco contro Michael. Anche il riccio estrasse la sua spada e parò i colpi iniziali di Federico. Notò quanto questo fosse particolarmente accanito e pensò che non avrebbe retto a lungo. Di fianco a sé intravide Andy e Klaudia combattere rispettivamente con Phil e Cory e sperò che almeno loro se la cavassero meglio. In seguito ad uno spintone Michael cadde a terra, ma riuscì comunque a continuare a difendersi. Federico scagliò un ultimo fendente che il riccio parò a stento ponendo la spada in orizzontale davanti al suo volto. I loro visi erano vicinissimi e potevano sentire il proprio respiro infrangersi contro quello dell'altro. Entrambi pensarono a quanto desiderassero poter assaporare le labbra dell'altro, ma nessuno dei due osò farlo. La lama di Federico si avvicinò pericolosamente alla sua fronte e Michael decise allora di utilizzare il fuoco: con i palmi delle sue mani riscaldò la sua spada, la quale trasferì il calore anche alla spada di Federico, che in pochi secondi divenne bollente. Il figlio di Ares fu costretto ad abbandonare l'arma al terreno, ma non si arrese: in breve tempo riuscì a disarmare anche Michael e si gettò su di lui in un corpo a corpo incalzante. Fra pugni schivati e ricevuti, la lotta proseguì per molto tempo. Alla fine Federico ebbe la meglio, quando riuscì a bloccare le mani del riccio dietro la sua schiena. Michael scalciò nel tentativo di liberarsi dalla sua presa, ma Federico sorrise sardonico, sapendo di avere dalla sua una forza maggiore.

«Mi arrendo, hai vinto» sbraitò ormai esausto il riccio.

Federico lo liberò dalla sua presa e Michal abbassò lo sguardo per la vergogna. Anche Andy e Klaudia persero contro i due energumeni, quindi dovettero lasciarli procedere verso l'albero dai pomi d'oro.

«Ci si vede alla prossima prova, sfigati» ridacchiò Federico proseguendo verso l'albero e alzando in aria la sua spada in segno di gloria.

Per il trio vincente non fu difficile distrarre le esperidi e sconfiggere il serpente. Recuperarono una mela d'oro a testa e tornarono al Campo, circondati da semidei che non erano riusciti a sconfiggere il serpente e dalla maggior parte che invece non era riuscita neanche a trovare il giardino.

La riunione attorno a Chirone e Dioniso mostrò le facce sfatte dei semidei sconfitti e quelle superbe dei tre vincitori. Michael guardò Federico deluso e pieno di vergogna: ancora una volta era la dimostrazione di essere un ragazzo completamente inutile, che non riusciva ad avere la meglio neanche usando delle abilità fuori dal comune.

«Come stabilito dal regolamento, Federico, Phil e Cory otterranno tre punti a testa. L'altro punto non sarà assegnato a nessuno» affermò Chirone.

«Io e Cory in realtà vorremmo che fosse assegnato a Federico, il quarto punto» intervenne Phil. «È stato lui a condurci al giardino delle esperidi.»

Klaudia strabuzzò gli occhi e allora Andy capì che di lì a poco sarebbe esplosa.

«Che cosa?! State scherzando, vero?! Siamo stati noi tre a trovare il giardino, voi ci avete scorrettamente seguito in silenzio!»

Dioniso intervenne calmando le rispettive parti e il centauro parlò solo quando riotenne il silenzio.

«Qualunque tattica, anche quella apparentemente più scorretta, non può non essere applicata. Quindi la classifica attuale vede Federico al vertice con quattro punti e Phil e Cory con tre punti a testa. Seguono tutti gli altri con un punteggio nullo. Vi invito a rifarvi domani con la seconda prova, anche se man mano le Fatiche andranno ovviamente sempre più complicandosi.»

Quella notte si tenne un'altra festa alla camerata dei figli di Dioniso. Questi trovavano sempre una scusa per festeggiare, e stavolta avevano trovato quella di brindare al fatto di essere ancora vivi dopo la prima prova del torneo.

Andy e Klaudia erano già pronti per la festa quando bussarono alla stanza di Michael. Il ricciò li lasciò entrare e i due biondi lo videro particolarmente abbattuto, steso sul letto a guardare nel vuoto.

«Sei pronto per la festa?» Domandò Andy sedendosi su un angolo del letto.

«Non voglio andarci.»

Klaudia e Andy si guardarono comprensivi.

«Ehm, io mi avvio. Voi raggiungetemi dopo» concluse la bionda, allontanandosi dalla stanza perché si sentiva palesemente di troppo.

Rimasti soli, Andy gli accarezzò una coscia e Michael si mise a sedere sbuffando.

«Sono stanco di essere sempre così sebole! Non ho mai ottenuto nulla che volessi, nella mia vita, e adesso che speravo di avere una nuova opportunità mi sono reso conto che non era la mia vita il problema. Ero io, sono semrpe stato io! Non è che mi mancassero le occasioni o la gente ce l'avesse con me, no... Io credo proprio di essere destinato a restare per sempre debole nella vita, e a morire da debole. Così come sono nato.»

Il riccio ricacciò indietro le lacrime e guardò le coperte del letto per non incrociare lo sguardo con quello blu intenso del biondo.

«Io credo che invece il destino abbia in serbo per te qualcosa di grande. Ma essendo una cosa molto grossa, devi darle tempo ed essere fiducioso.»

«Sono stanco di aspettare!»

«Lo capisco, davvero. Ma a startene qui ad abbatterti non risolverai nulla.»

Il riccio si morse le labbra, colpevole.

«Dai, preparati e andiamo alla festa. Berremo per dimenticare un po' quello che è successo oggi» sorrise il biondo.

Michael alzò lo sguardo su di lui e finalmente sorrise.

Giunti alla festa, Andy e Michael andarono alla ricerca di Klaudia, ma quando la videro parlare con un ragazzo si allontanarono ridacchiando.

«E anche la piccola Klaudia sta facendo colpo su un bel figo» ridacchiò Andy.

«Ehi! Non dovresti fare questi apprezzamenti sugli altri ragazzi, ti ricordò che noi due stiamo insieme!» Sbottò il riccio, mettendo subito dopo il broncio.

Andy esplose in una risata e lo abbracciò, rispondendogli che stava scherzando.

Bicchieri di spumante vennero distribuiti tra tutti i semidei e il biondo e Michael capirono solo dopo la ragione di quel gesto: Federico si alzò in piedi su una sedia e afferrò il suo bicchiere di spumante, portandolo poi in alto.

«Vorrei proporre un brindisi a me, Phil e Cory, i vincitori della prima prova del torneo.»

Quasi tutti i presenti acclamarono le parole di Federico con un boato: non c'era da stupirsi, Federico era l'eroe della maggior parte dei semidei, nonché il modello di guerriero da imitare.

«A noi!»

I semidei alzarono i calici di vetro e brindarono, tutti tranne pochi volti tra cui vi erano Andy, Michael e Klaudia.

«È proprio uno stronzo» sibilò il ragazzo riccio.

«Concordo» sospirò Andy, lasciando il calice di vetro ancora pieno sul bancone.




ANGOLO AUTRICE

Mi scuso per la brevità del capitolo, ma è solo di conclusione del precedente e di passaggio 😌 giuro anche che è l'ultimo capitolo Mikandy, per quanto mi dispiaccia, ma dal prossimo ci saranno molte novità 😆😆

A presto! #KeepMidezAlive

💚💚💚🌟🌟🌟

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