Coast || Lucky Blue Smith, Ky...

By oceanswonder

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Lucky Blue Smith. Kylie Jenner. Una storia che di bello non ha niente. Ma la bellezza è soggettiva e loro nel... More

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Greenville.
Greenville pt.2
Wilson.
Wilson pt.2
Goldsboro
Goldsboro pt. 2
Goldsboro pt.3
Kinston
Kinston pt.2
Kinston pt. 3
Jacksonville
ten.
eleven.
twelve.
thirteen.
fourteen.
fifteen.
sixteen.
seventeen
eighteen

six.

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By oceanswonder

Avrei voluto parlarle, ma ogni volta che mi guardava vedevo solo uno sguardo freddo nei miei confronti, come la prima volta che l'avevo vista alla Coast.

La domenica mattina prima del ponte di Ringraziamento sentii Brad che combinava qualcosa dalla cucina.

Guardai l'orologio

7.03

Brad non si svegliava mai così presto alla domenica e la cosa mi insospetti.

Mi alzai dal letto e guardai fuori dalla finestra, un camion era parcheggiato nel vialetto.

Brad spalancò la porta di camera mia.

"Vieni ad aiutarci invece di stare lì impalato" disse

Io non chiesi nulla, mi limitai a seguirlo.

Quando uscì di casa, vidi Kylie che parlava con Kris.

Non sapevo cosa stesse succedendo.

"Ehi Lucky" disse una voce a me familiare, mi voltai e Kendall mi assalì con un abbraccio.

Mi rivoltai di nuovo verso Kylie che questa volta mi stava guardando, abbassò lo sguardo sulle valigie e le alzò portandole dentro casa.

"Che succede?" chiesi a Kendall

"Come che succede?Kylie e tuo padre non te l'hanno detto?"

Scossi la testa.

"Veniamo a vivere qua, con te e tuo padre"

I miei occhi si spalancarono, non avrei mai creduto che la relazione tra Kris e Brad sarebbe cresciuta così tanto, in così poco tempo.

Non ebbi il tempo di rispondere che fui assalito da un altro abbraccio.

"Ciao biondino" disse la voce di Gigi mentre mi stringeva.

Non capivo perché quelle due fossero così gentili con me, ma sapevo che non portava a niente di buono quella situazione.

"Kendall e Gigi staranno nella camera degli ospiti, Kylie dormirà in camera di Lucky e Lucky sul divano"disse Brad guardando Kris.

L'idea di dormire sul divano non mi piaceva per nulla, ma non lo contradí, pensando che per i primi giorni avrei potuto dormire da Flynn, fino a quando avrei trovato un materasso a buon prezzo.

"Lucky può dormire con me"disse Kylie lasciandomi a bocca aperta.

"Il letto è grande e non mi disturberebbe"aggiunse cercando di convincere Brad.

"Prova a sfiorarla e.." mi disse Brad all'orecchio senza farsi sentire da Kris e le sue figlie.

Io annuì

"Se a te va bene tesoro mio, non c'è problema" disse Kris a Kylie.

Mentre Kris e Brad parlavano, io ne approfittai per uscire a fumarmi una sigaretta.

L'idea che da quella sera avrei dormito nello stesso letto con Kylie non mi rendeva decisamente tranquillo.

Non avevo mai dormito con una ragazza.

Qualche istante dopo uscì pure Kylie.

"Hai l'accendino?" mi chiese

Io glielo porsi, lei si mise la sigaretta tra le labbra, l'accese e mi riconsegnò l'accendino.

"Potevi lasciarmi sul divano sai?" dissi

"Probabilmente te lo saresti meritato"

"E allora perché non hai lasciato che dormissi sul divano?"

"Perché comunque è casa tua e camera tua"disse

Non risposi, mi limitai ad aspirare dalla mia sigaretta per poi buttare fuori il fumo rimanente.

"Non aspettarti di fare l'amore con me"disse lei dopo qualche istante.

"Dopo la tua freddezza nelle ultime settimane, non mi è minimamente passato per la mente" dissi guardandola.

Il suo sguardo era freddo e triste come al solito, ma sapevo che questa situazione non le piaceva, glielo leggevo negli occhi che lei avrebbe voluto scappare da un momento all'altro che a New Bern non si sentiva a suo agio, che probabilmente non si era sentita a suo agio in nessuno dei posti in cui aveva vissuto dalla sua nascita.

"Lucky" mi chiamò Brad, gettai la sigaretta e rientrai.

"Accompagna Kendall e Gigi in camera loro e aiutale con le valigie" disse.

Così feci.

Mentre Kendall andò in bagno, io aiutai Gigi con le sue cose.

"È un peccato" disse ad un certo punto

"Cosa?"chiesi io

"Che sia Kylie a dormire con te"disse lei avvicinandosi

"Volevi dormire te con me?"chiesi non allontanandomi da lei.

"Tutto tranne che dormire"mi disse lei all'orecchio prima di allontanarsi da me.

Quella ragazza era terribilmente sensuale e non c'era modo di resisterle, ma ricordai le parole di Kylie su sua sorella e Gigi.

La giornata passò in fretta, anche se dovetti andare su e giù per le scale aiutando con le valigie e i scatoloni.

"Dove metto le mie cose?" chiese Kylie.

Io feci un po' di spazio nel mio armadio, aiutandola a mettere i suoi vestiti al posto giusto.

Mentre recuperavo alcuni capi dalla sua valigia, mi cadde l'occhio su un paio di sue mutandine celesti.

Le presi in mano e le guardai qualche istante.

"Pervertito"disse lei strappandomele di mano.

La guardai e le sue guance erano lievemente arrossite.

Sorrisi.

Quella voglia di baciarla tornò in me ma non mi mossi di un millimetro, rimasi fermo a guardarla mentre continuava a sistemare le sue cose nel mio armadio.

"È tua mamma?" chiese fermandosi a guardare le foto sulla scrivania.

Io mi avvicinai.

"Si" dissi

"Perché i tuoi si sono lasciati?" chiese

"Lei è morta" dissi abbassando la testa e rimettendo la foto al suo posto.

"Scusa...io non.."

Le sorrisi rassicurandola per poi estrarre una sigaretta e accenderla.

Non capì come feci a dire così tranquillamente che mia madre era morta, era da molto che non me lo chiedevano, dato che tutti a New Bern sapevano come le cose erano andate.

Suicidio.

Ma sotto a quella parola c'era fin troppo dolore, sia di mia madre che mio.

L'unico dolore che non riuscì a comprendere come tale, fu quello di Brad.

Non dissi altro a Kylie, lei non chiese altro.

"Finito"disse una mezz'oretta dopo

"Vieni a fare un giro?" Chiesi

"Okey" disse aprendo una tasca della valigia ed estraendo la stessa scatoletta che conteneva due spinelli qualche settimana prima.

Era come se quella scatoletta non contenesse solo del buon fumo, ma anche il nostro destino.

Fumammo la prima e mentre lei era immersa nel girarne una seconda, io ero immerso nell'osservarla e i miei pensieri continuavano a logorarmi su quanto lei fosse bella e perfetta.

I capelli sul lato destro si trovavano dietro all'orecchio e nell'altro lato cadevano sulla sua guancia, mentre a gambe incrociate lei cercava di concentrarsi.

Sospirai alzando lo sguardo sul cielo stellato.

"Bella serata, vero?" disse mentre passava la lingua sulla colla della cartina.

Quel gesto non mi lasciò tempo per pensare alla sua affermazione e mentre la chiudeva concentrata, io le tolsi lo spinello dalla mano e mi avvicinai alle sue labbra.

Non le toccai, il suo sguardo era letteralmente immerso nel mio, lei non indietreggio e nemmeno si avvicinò ma continuava a trasportarmi nei suoi pensieri attraverso quelle meravigliose iridi nocciola.

Lei aprì leggermente le labbra e si avvicinò quel poco per toccare le mie.

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