Un sogno d'estate.

By AnnalisaGioia

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Come fanno due che si amano a tenersi testa e non per mano? Lily, riservata e sfacciata. Una ragazza tanto f... More

PROLOGO
2º Capitolo
3º Capitolo
4º Capitolo
5º Capitolo
6º Capitolo
7º Capitolo
8º Capitolo
9º Capitolo
10º capitolo
11º capitolo
12º Capitolo
13º Capitolo
14º Capitolo
15º capitolo
16º capitolo
17º capitolo
18º Capitolo
19º capitolo
20º CAPITOLO
21º CAPITOLO
22º CAPITOLO

1º Capitolo

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By AnnalisaGioia

QUATTRO MESI PRIMA.

-"Lily svegliati, è un ora che ti chiamo. È possibile che tu debba fare sempre tante storie?"-
La voce di mia madre rimbomba in tutta la stanza da tempo ormai, fin troppo tempo per i miei gusti.

-"LILY!"

Fastidiosa. Estremamente fastidiosa. Insomma, con quale criterio si deve svegliare una povera ragazza assonnata con quella stridula voce?

Beh, a quest'ora già dovresti essere pronta

Stupidissima voce.

-"LILY COLLINS!"

Quando mi chiama col cognome, significa che sta al limite della pazienza. Riderei se sapessi che tra un po' non verrà qui a buttarmi giù dal letto, per poi... Ma che cavolo? Prima ancora di finire il mio pensiero, mi ritrovo con la faccia schiacciata a terra su un pavimento fin troppo freddo.

-"MAMMA!"

-"Smettila di fare capricci, è tardi Lily, e Rich..."

La fermo prima che possa continuare, infuocando la sua presenza solo con lo sguardo.

-"Io.non.voglio.venire" Sintetizzo ogni parola così da farle arrivare bene il messaggio. Cosa che non accade visto che alza gli occhi al cielo e continua a parlare.
-"Comunque, ha già caricato i bagagli in macchina. Sbrigati a vestirti se non vuoi essere trascinata in macchina col pigiama."

Detto questo, mi da una rapida occhiata e se ne va, chiudendo la porta dietro di se.

Mi alzo da terra con la mente ancora nel mondo dei sogni, che dire? Non sono una ragazza mattutina.

Stupida vacanza. Tutta colpa di questa stupida vacanza che stanno organizzando ormai da mesi.

"Sarà magnifica." Continua a dire
sempre mia madre, ma io di magnifico, non ci trovo proprio niente.

Lei ha dimenticato i tempi in cui per fare una vacanza dovevamo andare dalla "zia del mare" come la chiamavo io al tempo, dove dovevamo dormire tutti in una stanza, facendoci bastare un lettino gonfiabile e un solo bagno che spesso dovevamo dividere anche con i nostri cugini. Lei dimentica le notti insonne passate a fare da guardia alla porta di casa, visto che non avevamo abbastanza soldi da permetterci di ripararla.

Lei ha dimenticato, e va bene, perché forse è meglio così. Forse dimenticare fa meno male di ricordare, ma se dimentico, dimentico anche le cose belle, ovvero i momenti passati con lui. Mio padre.

Se dimentico, non ricorderò più quando Ogni notte prima di andare a dormire, passava nella mia stanza solo per darmi la buonanotte. Se dimentico, non ricorderò più le sue parole, che ogni notte, fanno ancora eco nel mio cuore.

"Lily, tutta questa povertà non ti appartiene, ma poco importa perché tu sei ricca dentro. E nella vita figlia mia, l'essere ricchi dentro, è la più grande ricchezza che un essere umano possa possedere". Mi disse una sera.

E io gli credevo, ci credevo a quello che diceva, i suoi occhi erano così pieni d'amore e speranza che mi facevano credere ad ogni sillaba.

Ingoio il groppo in gola che mi si è formato, e infilo il primo il jeans che ho trovato nell'armadio mentre mi facevo il discorsetto mentale, in fine mi infilo velocemente una t-shirt nera, e finisco il tutto con le mie adorate converse nere.

-"LILY!" Continua ad urlare mia madre.

Quasi rido per il tono di voce che ha usato, sembrava volesse urlare con gentilezza..

Altro che gentilezza se non ti sbrighi.

Giusto.

-"Arrivo, arrivo!"

Scendo velocemente le scale, pensando a tutte le cose che ho dimenticato di mettere in valigia che sicuramente me ne ricorderò quando ormai sarà troppo tardi.

Arrivo sana e salva al pianerottolo di casa, con le mani ancora nei capelli mentre cerco di farmi una coda di cavallo decente, ma tutto ciò che ottengo è solo una pettinatura simile ad un nido di uccelli.

-"Eccomi mamma, scusami e che..."

Ma non completo la frase perché i miei occhi si focalizzano su una figura davanti a me.

Ha le braccia incrociate al petto, spalle larghe, ed uno sguardo alquanto tenebroso.

-"Lily lui è Dylan, il figlio di Rich, verrà in vacanza con noi." Dice mia mamma.

Lui mi guarda dall'alto in basso, accennando una specie di smorfia con la bocca.

Vorrei essere gentile e salutarlo. Ma l'unica cosa che dico è:

"Sarà una lunga vacanza.".

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