18º Capitolo

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-"Lily.." Continuano a chiamarmi ma i miei occhi proprio non se la sentono di aprirsi. -"Hei Lily, sù forza svegliati.."

-"Vai via.." Dico mentre mi metto il cuscino sulle orecchie. 

-"Lily, è urgente!"

'Anche dormire è un urgenza!' Vorrei poter rispondere, ma la mia bocca, proprio come i miei occhi, non se la sente proprio di collegarsi al cervello.

-"E va bene, ma dopo non arrabbiarti."

Arrabbiarmi per cosa?

Non sento più nulla, chiunque esso sia, probabilmente se ne sarà andato.

Sento qualcosa toccarmi la schiena, ma non ci faccio tanto caso, forse sarà un cuscino che si sarà spostato mentre mi sono rigirata prima nel sonno,non lo so, non mi interessa, voglio solo godermi questa pace.

I might never be a knight in shining armour, I might never be the one who you take home to mother.. 

Oh andiamo, proprio adesso il telefono doveva squillare?

Con gli occhi ancora chiusi muovo le mani sul letto in cerca del telefono.

-"Tieni rossa." 

-"Grazie" e prendo il telefono, chissà chi diavolo sarà a quest'ora

Aspetta un attimo.

Inizio a gridare così forte che probabilmente mi avranno sentito anche in paradiso.

-"Shh, che urli? Manco fossi un alieno!"

-"Peggio! Sei uno stupido! Che cazzo ci fai nel mio letto Alex? Esci subito!"

-"No aspet..."

Non finisce la frase che la porta della mia camera si spalanca

-"Lily che succed..."

Spalanca gli occhi alla vista di ciò che si trova davanti. E non faccio in tempo a mettere in ordine i miei pensieri che me lo ritrovo sul letto, addosso ad Alex.

-"Che Cazzo ci fai nel suo letto?" Gli urla contro.

-"Dylan fermati!!" Urlo mentre cerco di torglielo da dosso. Continua a tirarlo per il colletto della maglia, e ringrazio il cielo che in questo momento non ci sia un pavimento al posto del materasso, altrimenti Alex sarebbe già morto.

-"Calmati Dylan, stavo solo.." Cerca di spiegare Alex, ma Dylan non gli dà nemmeno il tempo di parlare

-"Dylan smettila!!" Urlo, ma non mi ascolta, non mi vuole ascoltare.

-"Dylan, amico calmati!!"  Urlano Marcus e Gary entrando velocemente nella stanza. Levano con forza Dylan da dosso ad Alex, che poverino, starà tutto stordito adesso.

Un bel inizio mattinata, insomma.

-"Sei una puttana!" Mi urla Dylan contro.

Stavolta giuro che prendo a lui per il colletto della maglia!

-"COSA?"

-"Mi hai sentito!"

Sto per saltargli letteralmente addosso, e non nel senso che spera Phil, finché..

-"Che succede qua?"

Ci mancava solo mia mamma.

Beh vedi mamma, stavo dormendo tranquillamente dopo una nottataccia trascorsa tra incubi e pensieri per quest'imbecille che mi ritrovo come fratellastro, quando poi all'improvviso mi sveglio nel letto con Alex, finché non entra Dylan e lo assale furiosamente, per poi darmi della puttana.

Un sogno d'estate.Where stories live. Discover now