The Promise 2

heavnsqueen

45.5K 2K 562

Volume 2 (sequel The Promise) "Together but alone." A causa di una promessa, Diamond One si trova obbligata a... Еще

Introduzione
❤️‍🩹A voi❤️‍🩹
Prologo
Eros 1
Diamond 1
Eros 2
Eros 2 (parte 2)
Diamond 2
Eros 3
Eros 3 (parte 2)
Diamond 3
Diamond 3 (parte 2)
Diamond 4
Diamond 4 (parte 2)
Eros 4
Diamond 5
Diamond 5 (parte 2)
Eros 5
Eros 5 (parte 2)
Diamond 6
Diamond 6 (parte 2)
Eros 6
Diamond 7
Diamond 7 (parte 2)
Diamond 8
Eros 7
Eros 8
Diamond 9
Eros 9
Diamond 10
Eros 10
Diamond 11
Eros 11
Diamond 12
Eros 12
Diamond 13
Eros 13
Diamond 14
Eros 14
Eros 15
Diamond 15
Eros 16
Diamond 16
Diamond 16 (parte 2)
Eros 17
Diamond 17
Diamond 17 (parte 2)
Eros 18
Diamond 18
Eros 19
Diamond 19
Eros 20
Eros 21
Diamond 20
Ringraziamenti
The Promise 3

Eros 16 (parte 2)

637 34 2
heavnsqueen

Quando tornai alla villa, erano circa le tre del mattino. Aprii la porta lentamente, facendo attenzione a non fare rumore per non svegliare Diamond.

Varcai la soglia e chiusi la porta alle mie spalle. Tolsi il cappotto e mi avviai verso la cucina con l'intenzione di prendere un bicchiere d'acqua. Tuttavia, appena attraversai il corridoio, vidi l'ombra di una persona.

La seguii con lo sguardo finché non vidi una figura femminile, avvolta in un pigiama, con i lunghi capelli sciolti, di fronte alla vetrata che si affacciava sul giardino e la luce della luna ad illuminarla.

<Diamond?> la chiamai, avvicinandomi.

<Dove sei stato?> domandò, senza voltarsi verso di me. Non risposi e mi fermai a pochi passi da lei. <Da lei?> continuò, voltandosi nella mia direzione. <Proprio non riesci a stare senza la tua "ninfetta"?> affermò, incrociando le braccia al petto e pronunciando l'ultima parola con evidente disprezzo.

<Mi stavi aspettando?>

La mia piccola Helianthus non ha dormito per aspettare me?

Sorrisi e le sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio. <Questa è gelosia, little red rose?> sussurrai a pochi centimetri dalle sue labbra.

Mi guardò negli occhi per un'istante prima di distogliere lo sguardo. <No.> disse, alzando le spalle con il broncio. <Ma non voglio che tu soffra ancora per lei. Non voglio più vederti in quello stato a causa sua.> concluse, sciogliendo le braccia e guardandomi con serietà.

I suoi occhi sembravano brillare sotto alla luce argentea della luna mentre le sue labbra erano lucide e pronte per essere baciate.

<Pensi di potermi proteggere?> domandai, accarezzandole la guancia e inclinando la testa per poter osservare ogni sfumatura di colore nei suoi occhi.

<Non penso, sono certa di poterci riuscire.> disse, stringendo la collana di mia madre e mostrandomela. <Proprio come avrebbe fatto Denise.> aggiunse, guardandomi da sotto le ciglia.

Alternai lo sguardo tra lei e la collana. La aprì girando lo specchietto verso di me. <Guarda> disse, e io obbedii, osservando il mio riflesso nella collana di mia madre. <Cosa vedi?> domandò, stringendo la mia mano e avvicinandola al suo collo, per poi posare delicatamente la collana su di essa. <Chi vedi?>

Cosa vedo?
La duplicazione del mio occhio all'infinito.

Chi vedo?
L'anima di un assassino che teme di uscire e mostrarsi per quello che è, che teme il tuo giudizio, Diamond.

<Un bellissimo occhio.> risposi, sorridendo.

<Sto parlando seriamente, Emilien. Cosa vedi?> ripeté, con un tono di voce serio.

Cosa vuoi sapere esattamente, Diamond?

Vuoi che ti dica che il mio cuore vede ancora quel ragazzo quindicenne, responsabile della morte di sua madre?

Vuoi che ti racconti di mia madre distesa a terra, con il polso tagliato e la collana stretta fra le dita? Vuoi che ti racconti delle sue lacrime, delle sue urla?

Cosa pretendi che ti dica, Diamond?

<Non lo so.> affermai. Mi avvicinai per baciarla ma lei mi fermò alzando una mano nella mia direzione. Feci un passo indietro. <Rispondi tu.> conclusi, guardandola.

<Secondo me, vedi l'anima di un uomo smarrito, incapace di trovare pace, che si colpevolizza per tutto.> rispose, avanzando verso di me. <Vedi l'anima di un uomo stanco di fingere, esausto di indossare la maschera dell'uomo forte e invincibile. Stanco di dover pensare mille volte prima di pronunciare ogni parola e di eseguire qualsiasi azione.> continuò, alzando la collana verso di me e costringendomi a guardarla. <Vedi l'anima di un uomo desideroso di libertà, ma intrappolato in un paese chiamato Brasile e vincolato a un titolo chiamato König.>

Chiuse con forza la collana, e un brivido mi attraversò l'intero corpo.

<Vedevi l'anima di un uomo distrutto dopo soli 26 anni in questo mondo.> concluse, prima di avvicinarsi e posare un delicato bacio sulle mie labbra. <Andiamocene> sussurrò. <Lascia il Brasile, la mafia, il passato, e vieni via con me.> continuò, circondando il mio volto con le sue mani calde e alzandosi in punta di piedi per posare la sua fronte sulla mia, chiudendo gli occhi. <Solo io e te.> sussurrò, avvolgendomi in un abbraccio.

La strinsi a me, inspirando il profumo dei suoi capelli e lasciandomi avvolgere dal suo calore.

Vorrei, vorrei tanto accettare, partire con lei e iniziare una nuova vita. Ma come avrei potuto?

Ho giurato fedeltà alla fazione, e chiunque tradisca quel giuramento paga con la vita. Che sia Leta, Tabe, Phala o König, non fa differenza. Chiunque si unisca alla mafia può uscirne solo tramite la morte. È sempre stato così e sempre lo sarà. Non esiste alternativa.

In più, ho promesso a me stesso di vendicarmi di quell'essere e quel bambino e io mantengo sempre le mie promesse.

Non posso lasciare la mafia o il mio passato.

Non posso.

E... la verità? Non voglio.

Ho lottato per questa posizione e questo potere.
Ho sofferto a causa del mio passato.

Abbandonare tutto e partire significherebbe perdonare Black e Xavier Knight.

Abbandonare tutto e partire significherebbe morte certa. La fazione del König è una delle più grandi mafie al mondo, e che io sia Eros Knight o meno, questo non cambia. Se tradisco i miei compagni, mi cercheranno, mi troveranno e la morte sarà la mia giusta fine.

Sciolse l'abbraccio guardandomi negli occhi. <Accetti?> domandò con dolcezza.

Scossi leggermente la testa e abbassai lo sguardo per un breve istante. <Non posso...> affermai quasi sussurrando, rialzando gli occhi su di lei. <E non potrò mai.> conclusi con tono deciso, vedendola allontanarsi di un passo.

I suoi occhi si riempirono di lacrime. <Per lei? Non riesci a lasciare Isabel, vero?> sussurrò con voce tremante.

Cercai di avvicinarmi, ma lei fece un altro passo indietro, alzando la mano nella mia direzione. <Oppure è per Victoria? O c'è un'altra donna nella tua vita?>

<Diamond, di cosa stai parlando?> chiesi, confuso.

<Ti farò una domanda e voglio una risposta sincera.>

Annuii alla sua affermazione. <Dimmi> risposi.

<Me o Isabel?> domandò, avvicinandosi di un passo.

Non risposi e la continuai a guardare, sicuro che sarebbe stata lei a rispondere alla sua stessa domanda.

<Tu non sei mio ma di Isabel.>

I suoi occhi brillavano di una luce diversa, carichi di paura e delusione.

<No. Io non appartengo a nessuno.>

<Quindi, mi stai dicendo che passate le notti a giocare a carte insieme?>

Alzai gli occhi al cielo, sorpreso di udire quelle parole dalla stessa donna che ieri mi aveva confortato.

<Vedi? Io non sono come lei. Non accetto di condividerti. O ti riservi esclusivamente a me...>

<Oppure?> domandai, interrompendola.

<O stai con me o stai con lei. Non puoi avere entrambe.>

<Quindi, se scelgo te devo lasciare lei, e se scelgo lei devo lasciare te?>

<Esatto.>

Sorrisi di fronte alle sue affermazioni e mi voltai verso la vetrata, osservando la luna piena che ancora illuminava il giardino. Diamond si avvicinò e si posizionò di fronte a me.

La guardai attentamente prima di rispondere. <Isabel non mi ha mai abbandonato. Sin da bambino, è stata sempre presente. Chi mi curava e mi faceva sentire al sicuro era lei. Ti voglio bene, Diamond, ma non sono uno che dimentica. Isabel ha scelto di stare con me, lasciando tutto il resto, e non sono così egoista da ignorare questo fatto e abbandonarla come se niente fosse. Se desideri rimanere con me, la scelta è tua. Non è nella mia natura imporre qualcosa alle persone che considero importanti. Ma se la tua condizione è il mio allontanamento da Isabel... Non posso. Non potrei mai voltare le spalle a una donna che mi ha affidato la sua vita.>

Isabel ha un carattere particolare: quando si arrabbia, è in grado di distruggere chiunque con il veleno delle sue parole. Ma resta leale, fedele.

Ha sacrificato la sua famiglia, la sua vita, i suoi soldi, le sue amicizie, tutto per me.

Ha sacrificato sé stessa per creare una versione che soddisfacesse ogni mio desiderio.

Non posso voltare le spalle a una donna che ha sacrificato tutto per me. Non sono quel genere di uomo. Non dimentico i torti, ma neanche il bene.

<Quindi, sei pronto a lasciare me per lei?> chiese, quasi sussurrando.

Scossi leggermente la testa. <No, non ho detto questo.> mi avvicinai a lei, stringendo con delicatezza le sue mani e portandole alle labbra, posandovi un tenero bacio. <Io desidero te, Diamond. Non posso lasciare lei così come non sono disposto a lasciare te. Ho condiviso la mia intera esistenza con Isabel, non posso ignorare tutto come se niente fosse. Non sarebbe giusto.>

<Ma è giusto che io ti condivida?> domandò, ritirando le mani e guardandomi con delusione.

<Non ti ho mai nascosto nulla sulla mia relazione. Sapevi di Isabel. Cos'è cambiato adesso?>

<Detesto passare intere giornate senza di te. Vorrei svegliarmi accanto a te, poter costruire ricordi insieme.> si avvicinò, abbracciandomi. <Desidero solo una vita normale... con te>

<Con me non l'avrai mai, Diamond. Sono un capo mafia, io stesso non ho una vita normale. Non lascerò Isabel, come non ho intenzione di lasciare te.> la strinsi posandole un bacio sulla fronte e guardandola negli occhi. <Fingi che lei non esista> sussurrai sulle sue labbra per poi posare un bacio su di esse. <Fallo per me>

<Io non voglio condividerti.>

<Più di così non posso offrirti...>

<Non puoi o non vuoi?>

<Entrambi.> risposi facendo un passo indietro. <Usa la testa anziché il cuore, Diamond. Se lascerai vincere il cuore, avrai distrutto la tua vita con le tue stesse mani.>

<E Victoria? Qual è la sua storia?> domandò. Notai le sue mani iniziare a tremare.

Ero sicuro che l'avrebbe chiesto, questo era il momento che stavo aspettando da quando l'avevo lasciata sola con Sveva.

<Cosa vuoi sapere esattamente?> chiesi, avvicinandomi e stringendole le sue mani tremanti.

<Chi è la vittima? Tu o lei?>

<Entrambi. Ognuno a modo suo, ma entrambi.> risposi con estrema sincerità.

Sveva ha tradito suo padre e la sua fazione per me. Ma anch'io sono stato obbligato dal destino a partecipare a questo gioco di potere.

<Era solo una bambina, aveva appena 14 anni quando ci siamo incontrati per la prima volta. Amava giocare a basket nel palazzetto qui a São Paulo, dove Peter ha cercato di ucciderti e Charles ti ha protetto, sacrificando la sua vita.> inspirai profondamente, chiudendo gli occhi per un momento.

<L'hai ingannata?>

Ci pensai un attimo prima di rispondere. <No.> dissi, alzando gli occhi su Diamond. <Ero solo un ragazzo, avevo appena 20 anni e dovevo dimostrare alla mafia di essere all'altezza del mio titolo. Ho solo finto la sua morte, non l'ho uccisa veramente. Lei conosceva il mio piano. Mi ha aiutato a trovare la ragazza che avrebbe preso il suo posto nella casa. Victoria non è innocente. Lei sapeva e ha scelto volontariamente di aiutarmi e di tradire suo padre.>

<E tu hai promesso di stare con lei.>

<No. Non ho mai promesso niente. Lei interpretava i miei modi gentili come fossero l'inizio di una favola. Ero il suo nemico. Non si sarebbe dovuta innamorare.>

<Era una bambina. Aveva 14 anni. Cosa pensavi avrebbe fatto?>

<Era una bambina di età, ma mentalmente era molto matura. Trattava gli uomini come fossero un oggetto usa e getta. La sua brama di potere l'ha spinta a desiderare di piegare chiunque ai suoi piedi, a voler dimostrare di poter guidare la fazione dell'Alpha. Non era un angioletto. Non lo è mai stata.>

Mi avvicinai a Diamond, sfiorando delicatamente le sue braccia. <Una donna che ha tradito persino suo padre, come pensi possa essere fedele a un altro uomo?> chiesi con totale sincerità.

Una donna che ha voltato le spalle ai suoi compagni, alla sua famiglia, non sarà mai in grado di essere leale e fedele a un'altra persona, nemmeno se volesse. Il tradimento scorre nel suo sangue.

<Lo ha fatto per te. Si era fidata di te.>

<No. Lo ha fatto per il mio potere. Per il mio titolo. Pensava di ottenere entrambe le fazioni con un solo colpo. Come ti avrà sicuramente detto, né la fazione dell'Alpha né quella del König accettano una donna al comando.> le sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio. <Se avessi sconfitto suo padre, sarei diventato l'unico capo mafia del Brasile, e lei, al mio fianco, avrebbe governato a mio nome. Era questo il suo obiettivo, lo è stato fin dall'inizio.>

<Hai ucciso una ragazza innocente e ne hai esiliato un'altra...> nel suo sguardo potevo leggere la delusione. <Ma io ti conosco veramente?>

No. Non mi conosci. Tu conosci Emilien Korman, non Eros Knight.

<Quella ragazza era in fin di vita, malata di cancro. Le avevo promesso di pagare la sua famiglia e ho mantenuto la mia parola. Victoria, invece, se lo meritava. Questa è la giusta punizione per quelle come lei, che sfruttano gli altri per i propri scopi egoistici.>

<E tu non sei stato egoista a usarla?>

Probabile, ma non mi pento.

<Qual è il punto di questa situazione? Dove vuoi arrivare?> domandai, fermandola mentre cercava di superarmi per andarsene.

<Devi rimediare al tuo errore.> affermò con gli occhi lucidi.

<Cosa intendi dire?> dissi, raccogliendo una lacrima che le era scesa sulla guancia.

<Che devi rimediare, Emilien. Le hai fatto del male e devi rimediare.> rispose, allontanando la mia mano dal suo braccio.

<Io non ho fatto nulla. Dirò a tutti che è ancora viva e così potrà tornare a vivere qui. Più di così non posso fare.>

<Sì che puoi...> sussurrò, prima di superarmi e lasciarmi solo nella sala.

Mi libererò dall'accusa di omicidio di una bambina e lei tornerà a vivere senza doversi nascondere o utilizzare un falso nome.

Le sto donando un nuovo inizio. Se qualcuno avesse fatto lo stesso per me, gli sarei stato grato.

Diamond non ha idea di ciò di cui parla. Non conosce le persone coinvolte in questo mondo. È innocente, ingenua, non sa riconoscere le maschere che molte persone indossano.

Adesso la lascerò dormire, ma questa conversazione non è finita qui. C'è qualcosa che Victoria le ha detto che io non so, e lo scoprirò.

Продолжить чтение

Вам также понравится

32.2K 2.1K 58
una storia sulla ship migliore di questa edizione, sarah x liljolie. non credo abbia bisogno di una descrizione, le conoscete fin troppo bene
192K 6.1K 47
VOLUME I Come si può detestare così tanto qualcuno da desiderarlo fino a questo punto? Emma ed Alex sono gli opposti. Lei è sempre stata perfetta in...
Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz auro

Любовные романы

38.4K 1.7K 51
Chissà perchè la vita attrae sempre ciò che all'apparenza sembra così lontano. Due mondi opposti. Due vite opposte. Due nazionalità opposte. Due inte...
perdonami ti prego... mame971

Любовные романы

915K 34.1K 70
tu eri lì... e non hai fatto nulla! ti odio! ti odio! ti odio!