Sorelle D'onore

By Uking74

995 51 18

Nella campagna siciliana della prima metà del Novecento, durante il fascismo, vivono le sorelle Di Dio. Nunzi... More

capitolo 1 - lutto cittadino -
capitolo 2 -Le Tre sorelle -
capitolo 3 - Fiscaletto
Capitolo 4 -la basilica delle Vigne -
capitolo 5 -I Conti tornano -
Capitolo 6 - Viaggio d'affari-
capitolo7 -La Banca-
Capitolo 8- Femmine e maschi -
Capitolo 9- La Mala Vita-
capitolo 10- i migliori nemici-
capitolo 12- la vestizione parte seconda-
Capitolo 13 - La veglia-
capitolo14 -La cerimonia -
capitolo 15 -La casa del fascio -
capitolo 16- La Turingia -
capitolo17- Pranzo Siciliano -
Capitolo 18- La Bella di Notte-
capitolo19- "Lac"

capitolo 11- la vestizione prima parte-

44 2 2
By Uking74

Alla notizia della morte di Pinu u Picuraro, i presenti furono presi dal panico.

-Vogliate scusarmi , ma come avrete sentito, ho urgenza di andare a prepararmi- Esordí Padre Antonio

- Sua Eccellenza è scusatissimo, anche per noi come ha sentito è necessario andare- Rispose Tina con tono inconsuetamente accomodante

Quando venne il turno di Don Calogero, i presenti si accorsero che il Cravatta già si era dileguato, poi lo sentirono imprecare a voce alta con dei picciriddi ( bambini) che aveva sorpreso ad esplorare il trinacria non sorvegliato dal macchinista che nel frattempo , era andato a fare i suoi bisogni fra le campagne.

Insomma Tutti si accomiatarono frettolosamente allo scopo di reagire in qualche modo al luttuoso evento .
Ma mentre i maschi stentavano a riorganizzarsi, le tre prefiche coordinate ed efficienti come un branco di leonesse che cacciano, si diressero immediatamente verso le stalle del loro palazzo dove trovarono incredibilmente giá pronto con carretto e mula Don Tano avendo questi giá saputa la notizia da Mariannina, prima che la mischina entrasse in chiesa ,per via della confidenza che l'orso concedeva eccezionalmente alla donna in quanto cieca.
Accortasi del trambusto, anche Pippina la perpetua si fece trovare di fronte alle stalle per ricevere eventuali disposizioni, che infatti ci furono.

-Pippina, prendi tempo con padre Antonio ci serve arrivare prima di lui- le disse al volo Tina , mentre per ultima saltava sul carretto già in movimento

La perpetua annuì, e si diresse subito in sagrestia dove sapeva che l'arciprete si preparava alla seconda visita di condoglianze in meno di un mese. Si moriva eccome d'estate! Specialmente considerando che si era ancora a luglio.

Sull'uscio della sagrestia la povera muta ne scosse lo stipite, sempre aperto, per annunciarsi.

- Chi è? Ah Donna Pippina giusto voi stavo cercando! Sapreste dirmi dove ho messo la stola e le sacre unzioni?- rapidamente la perpetua si diresse verso la vetrinetta di fronte la scrivania dove in bellavista stavano le cose che Don Antonio cercava ma che la fretta e la concitazione gli impedivano di trovare.

- Oh grazia cara, davvero non potrei fare a meno di voi, dovrei chiedere a qualcuno un passaggio per Montechiaro, magari le prefiche mi faranno posto sul loro carretto-

Pippina fece segnale portando indietro la testa che no, non si poteva e poi gesticolando con le mani specificò che le prefiche erano già partite

-Allora devo correre non saranno lontano a passo svelto magari le raggiungo!- disse il l'arciprete pensando a voce alta, ma tanto a Peppina bastava il movimento delle labbra per carpirne la buona idea , che andava sabotata.
Postasi di fronte al parroco per ostruirgli il cammino , la perpetua iniziò a fare gesti inequivocabili, necessitava confessarsi.
- Adesso??- disse Padre Antonio

Con un gesto di assenso ripetitivo la sordomuta fece capire che fosse improrogabile!
Padre Antonio si arrese, d'altronde la confessione di una viva è certo più impellente che onorare le esequie di un morto.
Ma la cosa non fu affatto facile date le circostanze , dopo una mezz'ora di gesti e gioco dei mimi si era arrivati ad un punto :

- quindi ricapitolando, passeggiavate nei pressi del Mulino e dietro i cespugli avreste visto Titta la zingara che impastava filoni con il mugnaio per denaro? ...Ma scusate perché dovevano impastare fuori dal mulino? - Ma la perpetua sbattendosi una mano sulla fronte fece intendere al confessore che non aveva capito nulla.

In quell'istante colto da una illuminazione Padre Antonio capì o perlomeno credette di capire

- Ahhhh !!! Non stava impastando il filone con il mugnaio , ma DEL mugnaio!-
La perpetua spalancò gli occhi e arricciò la fronte.

- State serena Donna Pippina!- replicò Don Antonio minimizzando, ormai abituato a ben altre confessioni
- in effetti guardare chi sta fornicando è un atto impuro, ma insomma non lo cercaste! Vi è capitato.
Nostro Signore è molto comprensivo , basterà un atto di dolore.
Ego te absolvo...-
mentre recitava l'assoluzione Padre Antonio era già oltre la porta della sagrestia lasciando attonita la perpetua , la cui ingenuità secondo il sacerdote era commovente.

Peppina invece rimase ferma immobile a pensare quale gesto avesse sbagliato, mandando fuori pista il "malpensante" , visto che nella sua versione dei presunti "fatti" la zingara sfilava il portasoldi al mugnaio.

Ma tant'è , ormai era andata.
Le sorelle avevano un'ora buona di vantaggio, qualunque passaggio avrebbe trovato lungo la strada l'arciprete , non l'avrebbe colmato.

Avendo fatto in fretta e considerando che la casa dei Cristaldi si trovava quasi all'inizio del territorio di Montechiaro, poco dopo i terrazzamenti, in un'ora buona prima di mezzogiorno le prefiche accompagnate dalla cieca giunsero a destinazione .
Ad aspettarle seduta su di una panca ombreggiata da un magnifico albero di fichi femmina, ci stava la vedova che lavorava ad uncinetto, in una sorta di surreale apatia e distacco spesso tipici di chi vuol dissociarsi dalla realtà.
La porta era spalancata alla destra di dove la vedova ricamava.

-Margherita-esordí Mariannina- ti portai le Sorelle prefiche come mi dicesti tu

- Vossia entrassero, me maritu sta durmennu 'ndo lettu, arrusbigghiatilu che è quasi  mensa!-
Disse la vedova Cristaldi senza nemmeno alzare gli occhi dal suo lavoro.

Tina non se lo fece ripetere due volte, per quanto inconsueta potesse essere l'atmosfera in quella casa, la sua preoccupazione principale da madre era capire come fosse morto il " Fassomauro" e se per mano di vendetta.
Entrò assieme alle sorelle mentre Mariannina la orba,
rimase a discutere con la vedova del piú e del meno come in una giornata qualunque.

All'interno della modesta casa, simile a quella di "fiscaletto" e a moltissime altre case sparpagliate fra i poderi della valle, ci si entrava direttamente dal salone, a destra del quale posta a levante si apriva la cucina quasi sempre senza porta, mentre a sinistra vi era la camera da letto che invece qui la porta l'aveva, ma era spalancata.
Le sorelle non ebbero necessità di chiedere permesso poiché la tragica scena era chiarissima.
Sul letto di ferro , coperto con lenzuola straordinariamente e presumibilmente ricamate dalla padrona di casa, giaceva riverso con la faccia in giù Don Pinu, come adagiato ad abbracciare l'enorme rosa di sangue che dal centro del suo corpo si spandeva a petali circolari intingendo corredo e materasso.

Fina si portò immediatamente la mano destra alla bocca come per smorzare il suono del risucchio di paura e sgomento che l'aveva colta

-Oh Gesù!-
Sbottò immediatamente Nunzia portandosi le lunghe dita di entrambe le mani al volto per reggersi la faccia e coprirsi lo sguardo atterrito.

Tina invece fredda e consapevole che il tempo fosse tiranno, disse col tono autoritario di chi non ammette esitazioni:
-Furriamulu e vistemulu! ( Voltiamolo e vestiamolo!)-

"Col termine vestizione s'intendono tutti i trattamenti d'igenizzazione e pulizia, toilette mortuaria e tanatoestetica esercitati sulla persona di cui è appena avvenuto il decesso. Nella tradizione questo era l'ultimo atto di pietà ed era compiuto direttamente dai famigliari intimi".(cit.)
Ma in Sicilia, questa operazione veniva spesso effettuata con l'aiuto delle prefiche sin dai tempi antichi, probabilmente un tempo le loro figure erano assimilabili a sacerdotesse officianti i riti preparatori alla sepoltura.
Le prefiche dunque dovevano saper truccare, rammendare, talvolta eviscerare , disinfettare e maneggiare i cadaveri.
Questo le rendeva empiricamente edotte in chimica, anatomia , teologia e soprattutto psicologia applicata , dato che parte fondamentale del loro ruolo constava nella consolazione dei congiunti.
Potremmo dire che il loro ruolo ha rappresentato l'anello di congiunzione tra le antiche corporazioni sacerdotali e le moderne onoranze funebri.
Avendo dunque grande esperienza di cadaveri e modi di morire anche cruenti , non fu certo la vista del sangue ad impressionarle quanto invece il retropensiero sul chi? e il perché? avrebbe causato quella morte.

Quando voltarono il cadavere, il timore si centuplicò, videro subito diversi fori all'altezza dello sterno tutti concentrati da un centro più sanguinolento, quindi era chiaro che fosse vittima di un omicidio. Ma ciò che maggiormente atterrí in special modo Tina , furono i segni di unghiate diffusi sul naso la fronte e gli occhi, avevano davanti a loro lo scippatore del lunedì di banca.

- Matruzza chiddu Ca pinnai l'autru iornu è! ( Mamma mia è quello che ho graffiato l'altro giorno!)- Disse Nunzia con le mani impazzite che passavano da coprire la bocca a reggersi il volto a sventolare come a significare "mamma che guaio! "

- Pare un colpo di lupara al petto!!! Osservò Fina desolata

Tina invece meno apprensiva dell'istante prima e molto lucida, si limitò ad osservare:
- Non è un colpo di lupara, non ci sono bruciature al petto e dietro la schiena era pulito, a quest'ora almeno un poco la cartuccia doveva passare_
Disse la prefica che conosceva benissimo i morti di lupara.
E mentre lo diceva si recò fuori a parlare con la vedova, seguita a ruota dalle sorelle.

_Donna Margherita, state ricamando con lo stesso uncinetto? -
Chiese con distaccata calma serafica, mentre guardava la vedova intenta a comporre il suo ricamo con un filo di cantú che per lunghi tratti era impregnato del sangue di suo marito.

La "vedova nera" somigliava più che mai al famigerato ragno che tesseva la sua tela sulle spoglie del compagno. E con la stessa indifferenza dell'aracnide , senza manco distogliere lo sguardo dal suo lavoro rispose:

-Mi pare brutto ittari un uncinetto cosí buono per un masculu Ca non valeva nenti! Rispose pragmaticamente.

- Avete, ragione!- ribattè Tina- permettete che prepariamo noi la salma? - chiese con tono conciliante la prefica

- Vi feci chiamare per questo, fate come v'aggrada.

-Nunzia spogghilu! ( spoglialo), Fina truccalo! , portatemi ago e filo che rammendiamo i buchi, con permesso Donna Margherita, c'è tanto da fare! Aspettatemi qui con Mariannina per quando avremo finito_
La vedova accennò ad un gesto di assenso col capo e per il resto rimase impassibile.

Si misero a lavoro, solitamente usavano chiaccherare durante queste operazioni che comunque rappresentavano una sorta di consuetudine lavorativa, ma i tempi strettissimi necessitavano di concentrazione e silenzio che tuttavia Nunzia , denudato il morto ,interruppe, forse con l'intento di allentare la morsa della tensione:

-Hii, ma unni è? Non c'è!?... A si in mezzo ai peli manco si vedeva! Disse maliziosamente

- Ecco perché mio marito lo sapeva sentire per fasulino! - Aggiunse Fina reggendo il gioco della maggiore.

- Io finii , ora è rammendato, voi completate che ho da parlare a Margherita- tagliò corto Tina che nonostante il chiarimento dei fatti non voleva abbassare la guardia.
Uscì di nuovo per andare sotto il fico e rivolgersi alla "vedova nera":

-Donna Margherita tra poco vostro marito sarà pulito e sistemato come per la prima comunione.
Verranno: l'arciprete , il farmacista e il maresciallo per farvi le condoglianze e constatare la morte. Lo vestiremo stretto , diremo che cadde fra i rupi, era un contrabbandiere lo sapete bene . Eviteremo domande se ora voi mi date quell'uncinetto e vi andate a sistemare-

-La "vedova nera " fermò il suo lavoro e si prese il tempo di spiegare: Era contrabbandiere lo so, ma si possono amare i fuorilegge se portano rispetto in famiglia lo sapete bene pure voi, Donna Santamaria-
Tina le diede corda annuendo
,- Ma lui rispetto non ne aveva, sempre mi umiliava, persino con le pecore! Poi lunedì tornò con quei graffi, pinnato tutto in faccia, chissà chi fu? Forse quella Slava del bosco, no Titta mischina che ruba per mangiare, Cecilia mi pare a sanu sentiri (la chiamano) no sacciu, na Buttana insomma! Era malato, il suo problema lo aveva nei pantaloni, delitto d'onore commisi, uno sbaglio fu , lo dirò al maresciallo!- farneticava

Tina tentò di rinsavirla:
-Donna Margherita è ora che state sbagliando, in primis avete "sopravvalutato" il problema di vostro marito e succede spesso alle mugghieri ( mogli) innamorate!-
disse con un sospiro di pazienza, poi aggiunse
- Ma soprattutto "sottovalutate" la soluzione!
Non esistono delitti d'onore fatti dalle Femmine per i carabinieri, lo sapete bene!
Datemi quell' uncinetto e andatevi a mettere ordinata, vostro marito " cadde in una fossa di trincea a Spinasanta, succede ai contrabbandieri durante la guerra !" , lo abbiamo cucito perché era necessario, siate forte, fatelo per i vostri figli , siate Femmina!
-Mentre disse queste parole riuscí a toglierle dalle mani lo strumento per ricamare che a quei tempi era simile più ad un grosso rompighiaccio o un cacciavite a stella che non al delicato bisturi a cui somigliano quelli recenti.
Poi andò verso il carretto e lo diede a Don Tano che senza dubbio sapeva cosa farne.
In quel momento irruppe il rumore infernale del trinacria, a bordo del quale in lontananza oltre al Cravatta ci stavano Don Antonio e il farmacista presi di passaggio.

-Presto Mariannina portatela a lavarsi e andate a prendere i suoi figli, che arrivano i masculi! ... si va in scena!

Continue Reading

You'll Also Like

2.7K 105 46
STORIA SERIE TV "UNO SPLENDIDO ERRORE" E "L'ESTATE NEI TUOI OCCHI"... E MOLTO ALTRO La storia parte tutto con un incontro , anzi un ritorno ! Dal pu...
1K 142 14
Siamo arrivati alla quarta edizione del CONTESTORY! In questa edizione vogliamo raccogliere il cuore di ogni libro e quindi immergerci nei vostri mon...
149K 5.6K 50
Sono completamente distinti, come il nero e il bianco, il buio e la luce, il dolce e l'amaro, ma soprattutto come la notte e il giorno. Due ragazzi c...
2.7K 191 13
- ISCRIZIONI CHIUSE - VALUTAZIONI IN CORSO - L'estate è alle porte e noi del Team siamo già pronti a prendere i vostri biglietti aerei per la vittori...