𝑰'𝒎 𝒇𝒊𝒏𝒆 {𝑺𝒂𝒔𝒖/𝑺𝒂...

Od Chaeyoung_are_Rosie

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Copertina fatta da @Mavi_reader06 [IN CORSO] [⚠️AGGIORNAMENTI LENTI⚠️] "Sto bene", una risposta così sempli... Více

Prologo
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Od Chaeyoung_are_Rosie

La giornata volò e l'Uchiha decise che fosse proprio arrivata l'ora di tornare a casa, ringraziò Gaara per avergli permesso di stare a casa sua durante quelle ore e gli promise che si sarebbe sdebitato.

Gaara: "Ma figurati, non c'è n'è bisogno".

Sasuke: "Insisto, troverò il modo. Grazie ancora e passa buone vacanze".

Gaara sbuffò ridendo all'insistenza dell'altro: "A te" rispose.

~~

"Che cazzo significa?!" urlò Fugaku al secondogenito non appena mise piede dentro casa.

"A cosa ti riferisci?" domandò calmo Sasuke, non lasciandosi sfuggire che in casa ci fosse anche Suigetsu.

Mikoto: "Sasuke, dove sei stato?".

Sasuke: "A casa di Gaara, perché?".

Fugaku: "Ne sei sicuro?" domandò avvicinandosi al figlio, per poi alzare una mano bruscamente, "Oppure ti sei andato a far fottere da qualcuno?!" gli urlò contro. Il moro chiuse istintivamente gli occhi girando il volto dalla parte opposta, probabilmente per paura di poter essere picchiato.

Lo schiaffo non arrivò, ma improvvisamente Sasuke scoppiò a piangere e a tremare. In quel pianto disperato si fece scappare anche qualche grido, testimone della sua sofferenza.

Si mise una mano davanti alla bocca come a voler soffocare tutti i singhiozzi, ma come risultato ebbe solo l'effetto opposto. Sentì immediatamente due braccia stringerlo forte: "Shh, calmo. Respira" gli sussurrò il fratello. Il minore si staccò cercando un po' d'aria e Suigetsu, insieme ad Itachi, uscirono in giardino nel tentativo di farlo calmare.

L'albino guardava davanti a sé serio e a Sasuke non ci volle molto per capire il motivo del silenzio dell'altro. Sicuramente si sentiva in colpa per non aver capito subito cosa gli succedesse da un bel po' di mesi a quella parte.

Sasuke: "Cosa è successo?" domandò, non sicuro però di voler sentire la risposta.

Itachi: "È arrivata un'altra foto con il solito bigliettino".

Sasuke stette in silenzio per un paio di minuti, sentendo il suo cuore battere sempre più forte: "E?".

Suigetsu: "La foto ritraeva un letto, nel messaggio invece c'era scritto che ti procurava pianto e... Dolore" rispose non guardandolo. "Non provare a inventare scuse, il tuo pianto è già stata una risposta sufficiente" aggiunse accendo una sigaretta.

L'Uchiha si inumidì le labbra, pensando a cosa dire al padre. Avrebbe voluto sapere dove abitasse, lo avrebbe costretto ad ammettere ciò che faceva e lo avrebbe messo dietro le sbarre. Ma così facendo, non avrebbe più scoperto chi fosse il killer.

Eppure qualcosa non tornava. Se l'assassino era amico di Orochimaru, perché rischiare così tanto?

Itachi: "Perché ci hai mentito?".

Sasuke: "Non è ovvio? Non volevo mettervi nei guai".

Suigetsu: "Pft, pensi troppo agli altri".

Sasuke: "Non ero mica egoista?" domandò ricordando come lo avesse appellato nell'ultima litigata avuta, ma non arrivò nessuna risposta, tutti e tre stettero solo in silenzio.

Itachi: "Direi che è arrivato il momento".

Sasuke: "Per?".

Suigetsu: "Per non permettere più a quel viscido verme di metterti le mani addosso".

Sasuke: "No, fermi".

Suigetsu: "Stai scherzando, spero".

Sasuke: "Mi serve, lui sa chi è l'assassino, se sto con lui riesco a scoprire qualcosa in più".

Itachi: "Fratellino... Te lo dico onestamente: basta fare il paladino della giustizia, perché se al tuo posto ci fossi stato io mi avresti obbligato a svuotare il sacco".

Il moro non ribatté, consapevole del fatto che sarebbe andata in quel modo. "Solo una settimana... Se non riesco a capire chi è... Finirà dietro le sbarre".

Suigetsu: "Tu ti rendi conto di quello che ci stai chiedendo?".

Sasuke: "Sì e lo so che è grave ed è da pazzi, ma per favore, fatemelo fare...".

Itachi: "Appena ti scopa di nuovo lo mettiamo dietro le sbarre".

Sasuke: "No, il tempo è poco, mi scoperà nuovamente dopodomani" ammise con gli occhi lucidi.

Itachi sbuffò, negando con la testa: "Non voglio che mio fratello venga di nuovo fottuto da un cazzo di psicopatico. Lo capisci o no, Sasuke?! Sei il mio fratellino e per quanto tu possa essere grande e indipendente io continuerò ad essere il fratello maggiore e mi viene spontaneo doverti aiutare, specialmente in questa situazione di merda!" sbottò il maggiore non preoccupandosi del fatto che stesse alzando la voce.

Il più piccolo tentò di cercare ragione da parte dell'albino, ma anche quest'ultimo era d'accordo con Itachi.

Sasuke si alzò con delle lacrime a rigargli il volto e si avvicinò al maggiore: "Ho degli indizi, ma non sono sufficienti. So badare a m-".

"Non provare nemmeno a dirlo" lo interruppe Itachi. "Guardati e dimmi se sai badare a te stesso. Sei stremato e terrorizzato per colpa di un sadico. Se pensi che ti lasceremo andare solo perché vuoi sapere chi è l'assassino, scordatelo. Con le lacrime non mi impietosisci".

Sasuke: "Ti prego... Devo saperlo...".

Itachi: "No! Questa tua idea di voler sempre risolvere tutto devi toglierla!".

Sasuke: "Vogliono uccidere Naruto!" esclamò con ormai la voce spezzata. "Se non ci fosse stata una ragione grave non avrei continuato a vedermi con quel cazzo di maniaco! Ho paura, sì, ma ho più paura di quello che possa fare".

Itachi si mise le mani in volto, stanco da quella situazione e preoccupato per il suo fratellino.

"Solo una settimana..." lo implorò nuovamente.

Itachi: "Poniamo il caso che noi accettassimo quest'idea avventata, come pensi di convincere papà? Io non ci parlo e Suigetsu penso nemmeno" disse guardando l'altro come per averne la conferma.

Suigetsu: "Se chiedessi a tuo padre di farti vedere con uno che ti vuole scopare penso che non mi permetterebbe più di vederti".

Sasuke: "Ci parlo io".

I più grandi sospirarono. Sasuke sapeva essere convincente e per quanto a entrambi non piacesse, li stava iniziando a convincere.

Suigetsu: "Sasuke...". Improvvisamente il più piccolo lo abbracciò appoggiando la testa sulla sua spalla.

Sasuke: "Restate con me stanotte?".

Sia Itachi che Suigetsu si guardarono per poi acconsentire.

Itachi: "Andiamo ad avvisare papà" sospirò quasi forzatamente.

Non erano d'accordo, ma si ripromisero di fare attenzione.

Una volta dentro, i coniugi Uchiha li guardarono: Mikoto - le si leggeva negli occhi - era affranta, non capacitandosi di una tale mancanza avuta nei confronti del figlio minore; Fugaku lo nascondeva bene, ma anche lui non riusciva a concepire il come non se ne fosse accorto e quando incrociò lo sguardo del suo secondogenito questa mancata attenzione si fece più pesante. Si era accorto che il figlio non stesse bene, ma ad arrivare uno stupro non ci aveva proprio pensato. Aveva fatto crescere Sasuke troppo in fretta, si era accorto troppo tardi che a lui mancava la figura paterna e che non avrebbe mai dovuto forzarlo in nulla.

Forse era proprio arrivato il momento per rimediare e il pensiero che lo stesse facendo solo dopo aver scoperto dello stupro lo faceva davvero sentire un verme.

Si alzò e si avvicinò a Sasuke, che ancor prima di qualsiasi cosa si stava mettendo sulla difensiva, come per paura di una qualsiasi forma di violenza. A sorpresa di tutti lo abbracciò e, al contrario delle aspettative del padre, il moro ricambiò quel gesto d'affetto.

Fugaku: "Scusami" disse staccandosi dall'abbraccio tanto quanto bastasse per riuscirlo a guardare in viso.

Il giovane Uchiha scosse la testa: "Ti voglio bene".

Per una buona oretta stettero a parlare dell'idea del moro e smuovere i genitori fu di certo la cosa più faticosa della giornata, ma alla fine - più o meno - ebbe il loro consenso.

~~

Itachi, Sasuke e Suigetsu unirono tre letti. I più grandi fecero mettere il minore in mezzo e a lui in fondo andava bene così, aveva bisogno dell'affetto di entrambi.

Suigetsu: "Continuiamo a parlare di quello che è successo nelle ultime ore o cambiamo discorso?" domandò coricandosi, mettendo un braccio sotto la testa.

Sasuke: "Parliamo d'altro".

Itachi: "Sono d'accordo".

Suigetsu: "Bene bene. Itachi, penso che tu sai che il tuo fratellino ha una bella fanciulla".

Il più piccolo diventò rosso dall'imbarazzo: "Aah, ma smettila!".

Itachi: "Cosa cosa? Non sarà mica quell'Haruno?".

Suigetsu: "Certo che è lei. Il nostro Sasuke si è preso proprio una bella cotta per quella ragazza".

Il moro aveva ormai la testa sul cuscino, a coprire ogni forma di rossore. "Smettetela!".

I due continuarono a stuzzicare il più giovane fino a notte fonda, quando tutti e tre decisero che fosse decisamente l'ora per andare a dormire.

Sasuke, prima di cadere in un sonno pesante e profondo, sentiva che l'indomani sarebbe stata una giornata pesante. Non sapeva nemmeno il perché, in fondo la scuola ormai era finita, sarebbero ritornati a scuola il mese dopo. Il suo sesto senso però non sbagliava mai.

Si voltò sia destra che a sinistra e trovò in entrambi i casi due volti addormentati e rilassati, decise di non pensare e si costrinse a dormire. Quale buon altro modo per smettere di elaborare pensieri?

~~

Sasuke: "No, no, no! Basta!".

Era legato su una sedia. Davanti a sé assisteva a due omicidi. Uno di Iruka e l'altro di Naruto.

Era costretto a guardare, non riusciva a chiudere agli occhi, non riusciva a fare nulla se non stare a guardare senza poter intervenire.

"Basta... Basta... Basta!" esclamò, svegliandosi così dal suo incubo.

Si passò una mano sul viso, constatando di essere nella sua stanza, con suo fratello e il suo migliore amico che lo guardavano preoccupati.

Suigetsu: "Hey, hey... Che hai sognato?".

Sasuke: "Naruto è vivo?" domandò con un filo di voce.

Itachi: "Eh?".

Fugaku: "Che succede qua?" domandò allarmato, seguito dalla moglie. Si sedette sul letto e alzò il viso del minore: "Sasuke, che è successo?" domandò vedendo il terrore nei suoi occhi.

Suigetsu: "Avrà fatto un incubo...".

Sasuke: "Naruto... Naruto è vivo?".

Fugaku: "Che razza di domanda è? Sì, certo che sì".

Sasuke: "Ne sei sicuro al 100%?".

Fugaku: "Sasuke, che hai sognato?".

Ma il minore non rispose alla domanda, prese immediatamente il suo telefono e non curandosi nemmeno dell'ora chiamò l'Uzumaki.

Dopo quattro squilli rispose. "Pronto?" domandò con il classico tono di chi si era appena svegliato.

Il moro emise un silenzioso sospiro di sollievo nel constatare che fosse vivo: "Scusa se ti ho svegliato. Chiudi a chiave la porta d'ingresso e chiudi dall'interno tutte le finestre".

Naruto: "Ma tu sei fuori, perché mai dovrei ascoltare un teme alle quattro meno venti di notte".

Il moro alzò lo sguardo sul soffitto: "Puoi semplicemente ascoltarmi? Domattina ti spiegherò tutto, anzi no, ti spiegherà direttamente mio padre. Mi raccomando, fa quello che ti ho detto. Scusami ancora per averti svegliato, spero riuscirai a riprendere sonno" disse prima di chiudere la chiamata, senza aspettare una risposta.

"Scusate se vi ho fatto svegliare, ho sognato l'omicidio di Iruka e anche quello di Naruto... Per questo motivo avevo bisogno di sapere se fosse ancora vivo".

Suigetsu gli mise una mano in testa, scompigliandogli leggermente i capelli: "Non preoccuparti, ora torna a dormire, ci siamo noi" disse sorridendo e abbracciandolo, mentre Itachi gli toccò con due dita la fronte. Sasuke sorrise e anche i genitori non poterono non essere felici di quella scena, avevano sempre amato quel rapporto tra fratelli che li legava. Diedero la buonanotte ai tre e anche i coniugi cercarono di riprendere sonno.

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Continua

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