𝑰'𝒎 𝒇𝒊𝒏𝒆 {𝑺𝒂𝒔𝒖/𝑺𝒂...

By Chaeyoung_are_Rosie

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Copertina fatta da @Mavi_reader06 [IN CORSO] [⚠️AGGIORNAMENTI LENTI⚠️] "Sto bene", una risposta così sempli... More

Prologo
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By Chaeyoung_are_Rosie

Sasuke, una volta tornato a casa, si stupì nel trovare un post-it su un mobile vicino alla porta d'ingresso.

Sasuke, oggi lavorerò con orario extra. Se ti serve qualcosa puoi chiamare o puoi venire direttamente qui in centrale, la stessa cosa vale se dovessi scoprire qualcosa. Tuo fratello è da Shisui, mentre tua madre è andata dalla nonna e sarà di ritorno prima dell'ora di cena. Riguardati e stai attento.
-Fugaku

Il giovane Uchiha sorrise piegando il foglietto giallo e mettendolo in tasca. Poteva essere una cazzata, ma gli piaceva quella preoccupazione che il padre stava avendo nei suoi confronti.
Ma d'un tratto ripensò a tutto ciò che lo aveva portato in quel circolo di pura agonia. Tutti si sarebbero preoccupati nel vedere il cambio repentivo d'umore di qualcuno.

Sospirò e si avviò verso la cucina, preparando la sua amata insalata di pomodori.

D'un tratto ebbe la sensazione di non essere solo.

In un attimo alzò lo sguardo verso la finestra: una persona incappucciata lo stava osservando e - colta in fallo - scappò.

"Merda. Ammesso che sia un uomo, è veramente attento a non farsi scoprire".

Si prese solo del tempo per mangiare e poi decise di andare ad avvertire il padre di ciò che fosse successo.

~~

Sakura: "Naruto! È una festa a scuola, non stiamo andando in discoteca e ti vorrei ricordare che è dicembre!".

Naruto: "Sakura, vuoi o non vuoi che quel teme ti noti?".

Sakura: "Sì, ma ti ripeto che quella gonna è troppo corta e siamo pur sempre in ambito scolastico".

Il biondo sbuffò, cercava ormai da mezz'ora - inutilmente - qualche vestito da far indossare alla sua migliore amica il giorno dopo in occasione della festa.

Naruto: "Ho un'idea!".

Sakura: "Sentiamo".

Naruto: "Domani sera usciamo e chiediamo a Suigetsu di far uscire anche Sasuke, così casualmente vi incontrerete e parlerete".

Sakura: "Non dovevo parlarci la mattina?".

Naruto: "La mattina ci parleremo se possibile, sicuro troverà mille altre cose da fare".

La rosa sospirò: "Se ti metti in testa qualcosa, nessuno può farti cambiare idea".

L'Uzumaki sorrise: "Esattamente, dovresti saperlo, Sakura".

Sakura: "Dai, cerchiamo qualcosa che possa indossare domattina".

~~

21 dicembre.

La festa di Natale era finalmente arrivata.

Sasuke si trovava a scuola già dalle prime luci del mattino, finendo di sistemare le ultime decorazioni.

Jiraiya: "Devo dire che sei una persona molto mattiniera".

Sasuke: "Odio i ritardi, quello che sto sistemando lo avrebbe dovuto fare ieri Kakashi".

Jiraiya rise: "Stiamo pur sempre parlando di uno che procrastina sempre. Mi ricorda Naruto".

L'Uchiha non era stupido, aveva capito dove volesse andare a parare il tutore dell'Uzumaki: "Me ne sono accorto".

Jiraiya: "Cos'è successo? Sono preoccupati per te, Sakura e Naruto".

Sakura. Quel nome gli provocò una fitta al cuore.

Sasuke: "Semplicemente non fa per me socializzare, sono un tipo solitario. Preferisco starmene da solo".

Jiraiya: "Sei sicuro che non c'entra nulla Karin?".

Sasuke: "Non capisco perché debba interessarti".

Jiraiya: "Sto cercando di salvare il vostro rapporto-".

Sasuke lasciò perdere il lavoro che stava facendo, mandando in frantumi quella perfezione che lo caratterizzava in qualunque cosa facesse: "Quel rapporto si è ormai perso! Non puoi risolvere tutto parlando con me, si potrebbe risolvere se loro venissero a parlare con me. Ma non è sicura nemmeno quest'ultima opzione".

Jiraiya: "Quando loro sono venuti a parlarti tu cosa avresti fatto?".

Sasuke: "Ho detto loro ciò che dovevo dire".

Jiraiya: "Sasuke, io conosco bene tuo padre e so che il carattere che ti ritrovi è simile al suo perché ti ha educato così. Quindi smettila di mentire".

Sasuke: "Mentire?".

Jiraiya: "Non ti interessa nulla di Naruto?".

Il moro cercò di ignorare quel nodo alla gola: "No" mentì.

Jiraiya: "Non ti interessa nemmeno sapere che da un paio di giorni stanno arrivando questi messaggini amorevoli?" domandò mostrandogli un foglietto ripiegato in modo maniacalmente perfetto.

Il moro sgranò gli occhi, ma prima di poter dire qualcosa entrambi furono interrotti dalla preside che chiedeva loro a che punto fossero.

Il moro guardò il tutore del biondo, facendogli capire con lo sguardo che quel discorso non era finito lì.

~~

Quando l'Haruno, accompagnata dall'Uzumaki entrarono nell'aula magna - stanza dove si tenevano le feste o le riunioni - la maggior parte degli studenti e delle studentesse si girarono a guardarla.

Un vestito verde smeraldo, che richiamava il colore dei suoi occhi, che le arrivava fin sopra il ginocchio. Stretto in vita, ma largo sui fianchi.

Tutti la ammiravano, tra questi anche Sasuke - il quale si ritrovò ad arrossire senza effettivamente essersene reso conto. Chi se ne accorse fu Karin, nel suo singolare silenzio.

L'Uchiha, dopo essersi ripreso, si girò verso la rossa: "Tu che stai in silenzio significa solo che hai combinato qualche guaio".

Karin: "Almeno sto zitta, come vuoi tu" sbottò incrociando le braccia al petto.

Sasuke: "Cosa hai fatto?".

Karin: "Lo sai".

Sasuke: "Oltre rovinarmi la vita, cosa hai fatto?".

A sorpresa di Sasuke, a Karin le si inumidirono gli occhi all'istante, segno che stava per avere una crisi di pianto e - seppur non avesse un vero e proprio legame con lei - la accompagnò fuori e decise di starle accanto finché non si fosse calmata.

Karin: "Perché sei qui con me?" gli domandò tra i singhiozzi.

Sasuke: "Bella domanda" rispose ponendo il suo sguardo sul cielo. Non poté non pensare alle mattine trascorse con l'Haruno durante l'intervallo sul tetto.

Non poté non pensare al bacio. Istintivamente si inumidì le labbra a quel ricordo e un lievo sorriso gli dipinse il volto.

Karin: "È per Sakura?".

Sasuke: "Che senso ha se ti rispondo?".

Karin: "Tu che rispondi ad una domanda con una domanda? Penso di potermi segnare questo giorno".

Sasuke la guardò: "Karin, io penso una cosa" iniziò e in men che non si dica ebbe tutta l'attenzione della ragazza. "Credo che tu, se non fossi così crudele e ricattatrice, saresti proprio un'ottima compagnia. So dei giri in cui la tua famiglia è stata coinvolta e so bene che forse non è del tutto colpa tua se ti comporti in un certo modo, ma vedi... Facendo così ti fai solo odiare. Tutti sanno che ciò che dici è bugia, ma nessuno ha il coraggio di dirtelo perché hanno paura. Ti rendi conto? Trasmetti paura alle persone. Questo ti rende felice? Ti rende completa? Io non credo proprio e a questa conclusione ci sono arrivato oggi vedendo il tuo pianto. Smettila di mentire a te stessa e comportati come vorresti comportarti".

Karin: "Ormai è tardi".

Sasuke: "Tu sai chi è il killer".

Karin: "Ti sbagli, questa è l'unica cosa su cui ti stai sbagliando. Non so chi sia, li ha contattati Deidara. Io non so niente su di loro, io volevo solo avere te! Ora mi rendo conto che è impossibile, perché tu sei cotto e stracotto di lei e non provare a negarlo! Lo vedo da come la guardi... Quando oggi è entrata alcuni la guardavamo con invidia, altri come se la volessero portare a letto e poi... Poi c'eri tu... Che solo con lo sguardo era come se le stessi facendo mille complimenti. Poi se vedi lei arrossisci, sorridi... Ho sbagliato tutto... Ma non voglio che arrivino a fare del male a Naruto! Tu devi impedirlo, Sasuke! Solo tu puoi riuscirci, sei l'unico che riesce a scavare in fondo e a trovare sempre la verità...".

Sasuke: "Perché vogliono fare del male a Naruto? C'entra qualcosa con l'omicidio avvenuto anni fa nel vecchio quartiere degli Uchiha?".

Karin: "Non lo so, Sasuke... Devi credermi".

Sasuke: "Ascolta Karin. Ascoltami bene... Tu puoi aiutarmi, io non posso farlo da solo, se chiedo troppo sono sospetto e sai, non ci tengo ad essere scopato da quel pazzo sadico, quindi tu puoi chiedere qualcosa a Deidara. Io so dove abita Orochimaru, sono riuscito a persuaderlo sull'idea di incontrarci a casa sua invece che nella solita stradina. Non posso dire nulla a nessuno, sei la prima a saperlo, quindi vedi di stare bene attenta a ciò che dici o fai. Se sei veramente dispiaciuta, aiutami".

Karin: "Lo fai per Sakura?".

Sasuke: "Non voglio che Naruto abbia altre sofferenze, quella dei suoi genitori non gli basta secondo te? Pensi che anche se sorride sempre non soffra? Quel ragazzo reprime la tristezza! Ne abbiamo parlato una volta, prima di 'litigare'".

Karin: "Ora puoi... Tornare con loro".

Sasuke: "Karin, se sto con loro c'è il rischio che Orochimaru o il killer faccia loro del male e onestamente non ci tengo a correre questo rischio".

La rossa sospirò. "L'ho detto. Sei stracotto dell'Haruno".

L'Uchiha arrossì di botto: "Ssh! E comunque si chiama solo preoccupazione per persone a cui tieni".

Karin: "Non ti sei mai affezionato in così poco tempo".

Sasuke: "C'è sempre una prima volta. E ora torniamo dentro".

~~

Sakura sospirò era da mezz'ora che chiedeva a tutti se avessero visto Sasuke, ma di quest'ultimo nessuna traccia, fino a quando lo vide rientrare insieme a Karin. Si avvicinò a lui con passo deciso, doveva chiarire.

Sakura: "Dobbiamo parlare".

Sasuke: "Non ora, non ho tempo".

Sakura: "Non hai mai tempo! O entro oggi chiariamo o non ci venire a cercare più".

Sasuke: "Afferrato".

La rossa diede una spinta leggera al braccio del moro, come a dirgli di smetterla. Anche se non glielo aveva detto, si stava sentendo tremendamente in colpa a causa dell'allontanamento che aveva causato. Ma avrebbe rimediato, questo era poco ma sicuro.

D'altra parte, l'Haruno interpretò il gesto della giovane Uzumaki come un segno di complicità tra lei e Sasuke. Girò i tacchi e se ne andò sperando solo che tra lei e l'Uchiha non ci fosse nulla. Sakura era sicura che Sasuke, in quel bacio dato tempo prima, provava qualcosa che andava ben oltre la semplice amicizia e quel sentimento non poteva spegnersi in così poco tempo.

Ne era certa. Sasuke nascondeva qualcosa di veramente orribile. Non sapeva che da lì a poco sarebbe stata a conoscenza di  questo enorme segreto.

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