Favola / Paulo Dybala

Par yourfriendlyhand

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Noemi ha 19 anni e, tra un brano degli One Direction e gli esami di maturità sempre più incombenti, si render... Plus

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GRAZIE
NUOVA STORIA

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Par yourfriendlyhand

× × ×

"Devo dire che mi sono preoccupata tanto per niente." parla Noemi quando, alle 2 di notte, torna a casa di Paulo dopo una serata passata insieme alla sua famiglia.

"Te l'avevo detto." sorride lui. "Adesso sei talmente amica di mia madre da sparlare di me. Ce la vedo insieme a te e Marika a spettegolare sedute al bar del centro commerciale di Torino."

"Ma smettila." scoppia a ridere. "Poi mi ha detto cose bellissime su di te per la maggior parte del tempo."

"Tipo?" domanda mentre si toglie le scarpe.

"Tipo che sai essere inaspettatamente dolce alle volte." lo abbraccia da dietro quando finisce di mettersi il pigiama. "O che sai essere teneramente affettuoso alle volte." gli da un bacio sulla nuca. "Ma diciamo che ho già avuto modo di notare queste cose."

Si alza per andare a togliersi il filo di trucco che ha indosso, pettinando i capelli e legandoli poi in una coda alta.

"Trattandosi di mia madre mi sarei aspettato qualcosa in più." passa una mano tra il ciuffo ribelle.

"Mi ha anche detto qualcosa di interessante." si sdraia sul letto mentre spegne la luce.

Ad illuminare la stanza c'è solo la luce del televisore che sta trasmettendo uno strano cartone che non ha mai visto.

"Che cosa?" la riporta sulla terra quando la vede distratta.

Lei sorride e si avvicina a lui, sedendosi sulla sua pancia, baciando dolcemente la sua bocca.

"È vero che non hai dormito tutta la notte quando sei tornato qui dopo che ci siamo baciati la sera del mio compleanno?"

Lui ride imbarazzato e sposta lo sguardo, tornando poi a studiare il viso di lei.

"Non dovresti nemmeno saperlo."

"Perché no?" gli da un altro bacio. "È una cosa carinissima."

"Sarà ma è anche parecchio imbarazzante." gioca con i ciuffi che fuoriescono dalla coda.

"Perché non hai dormito? Credevo di essere stata l'unica dei due a passare la notte senza dormire."

"Perché non sono riuscito a parlarti e non sapevo nemmeno cosa sarebbe successo quando sarei tornato da te in Italia. In più non facevo altro che pensare a te, un po' brilla, con i capelli che ondeggiavano al vento e gli occhi che brillavano che mi sorridi e poi mi baci."

Lei sorride, ricordando perfettamente i dettagli risalenti a quella volta.

"È stata la prima volta che ho baciato qualcuno di mia iniziativa." confessa. "Non che abbia mai baciato chissà quante persone."

"Morivo anche io dalla voglia di baciarti, specialmente quando ti sei staccata e mi hai sorriso. Mi hai fatto girare la testa."

"Tu mi fai sempre girare la testa."

Lui le accarezza i fianchi e si avvicina poi per un bacio più dolce e romantico.

"Però adesso devo dirti una cosa." parla lui, accarezzando la sua guancia.

"Che cosa?" chiede.

"Tu adesso inizierai l'università e mi avevi accennato di voler trovare un lavoro part-time."

"È vero." annuisce. "E che cosa c'entra?"

"Dato che sarà difficile vederti spesso come abbiamo sempre fatto finora, volevo chiederti se ti andava di stare a casa con me." abbassa lo sguardo mentre si lecca le labbra, aspettando una risposta.

"Mi stai chiedendo di convivere con te?" domanda.

"Credi che sua troppo presto?" si acciglia.

"Non l'ho chiesto in questo senso, scemo." accarezza il contorno delle sue labbra. "E poi è come se stessimo già convivendo qui."

"Giusto." ridacchia.

"Però siamo qui per una visita e torneremo presto in Italia." inizia. "E per quanto si stia da dio quando sei agli allenamenti, ammetto che sto meglio quando ci sei tu in giro." lo vede sorridere.

"È un si?" chiede.

"Si." annuisce, venendo stretta forte.

Inverte le posizioni e inizia a riempirla di tanti piccoli e dolci baci su tutto il viso, facendola ridere mentre pensa attentamente ad una cosa che aveva già in mente.

"Ho una sorpresa per te." mormora lui.

"Un'altra?" domanda lei.

"Si, un'altra." si alza e prende la giacca che aveva appeso nell'armadio.

Prende qualcosa che stringe in mano e che nasconde dietro la schiena, poi si siede al centro del letto e la invita a fare lo stesso.

"Che cosa nascondi?"

"Prima devo fare i miei disclaimer." si schiarisce la voce. "Sicuramente sarebbe stato più bello organizzare qualcosa di diverso, magari con qualcosa di più sfarzoso o appariscente ma so benissimo che non ne sei il di persona, anche se questo non vuol dire che non ti organizzerò qualcosa del genere in futuro. Però ho anche pensato che siamo a casa mia, mi hai fatto il regalo più grande a venire qui con me e, dopo tutto quello che abbiamo passato, un momento di pace spontaneo mi sembra il momento più adatto per dartelo."

Non ha nemmeno il tempo di chiedergli di cosa stia parlando. Tira fuori una piccola scatola e la mette tra le sue mani, ricevendo uno sguardo confuso. Scioglie il fiocchetto e la apre, restando a bocca aperta.

"Se mi permetti." parla ancora lui, prendendo il piccolo anello e mettendolo sull'anulare della sua mano sinistra.

"È bellissimo." lo osserva ancora. "Non avresti dovuto, davvero. Grazie." sente gli occhi bruciare.

"Si invece." le accarezza la mano. "Perché voglio che tutti sappiano che sei la donna con cui voglio restare per sempre."

Si fionda tra le sue braccia, lasciandosi scappare qualche lacrime di commozione nel sentirglielo dire e sporgendosi in avanti per baciarlo, accarezzando i suoi capelli.

"Guarda cosa ci è inciso dentro."

Lo estrae e cerca di leggere i piccoli caratteri: prima le loro iniziali e poi "Ti amo".

"Ti amo anche io." gli da un altro bacio. "Ti amo da impazzire."

"Ti amo." dice anche lui, godendosi quel bacio lento.

"E dire che un mese fa iniziavo a pensare di dove andare in terapia per cercare di dimenticarti." gli accarezza la guancia. "Sei la favola più bella."

"E tu sei la principessa." sussurra, lasciando unire le loro fronti.

"Mi prometti che non mi lascerai mai?"

"Te lo prometto." risponde senza pensarci due volte.

Lei alza il mignolo in sua direzione, lui fa lo stesso e lo stringe a quello della ragazza.

"Promesso." ripete.

Lei sorride, lui ricambia e poi si stringono ancora una volta. Il cielo sembra che, appositamente per loro, voglia far brillare le stelle più belle. La loro favola è appena iniziata e il loro cammino sarà ancora lungo, forse non facile ma sicuramente unico ed unicamente costruito per loro e quell'amore da favola che Noemi ha sempre letto nelle favole. Da quando ha iniziato ad amare la sua vita ha preso una piega migliore: ha incontrato sua sorella, ha stretto di più i rapporti con i suoi fratelli, si è impegnata seriamente nello studio ed ha conosciuto la persona più importante della sua vita, quel ragazzo dagli occhi preziosi e il sorriso angelico. Quel ragazzo che sarebbe stato tante cose: un amico, un confidente, un fidanzato, un complice, un esempio, un marito e un padre. Glielo aveva promesso qualche tempo fa, mentre era sdraiato sul letto della sua stanza: lei sarebbe stata la mamma di quei bambini che lo avrebbero chiamato papà.

fine

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