red as a rose, strong as love...

By DaffodilYvy

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"L'amore è l'orologio che ci sveglia la mattina e che muove le nostre giornate." La frase più significativa... More

the wind blows even under the ocean
as long as you love it
strong enough to protect you
don't pretend to be ok with me if you aren't
I'm Here if You need me
Dreaming is better than lying
Nothing is stronger than love
Home town, the first way to remeber your past
falling pieces of your life that become butterflies
my past memories were destroyed by...
ho dimenticato la pentola sul fuoco
if you were a song, i would be surely the writer
It is not hell, if you like the way it burns

sad things are not always the worst

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By DaffodilYvy

è passato parecchio tempo dall'ultima volta che ti ho scritto. ora è pieno inverno, più precisamente la vigilia di natale. Anche se dovrebbe essere un giorno felice, ho paura che non sia così. Ho paura che tra Qi rong e mio padre scoppi un litigio di nuovo. Ho paura che succeda qualcosa che rovini l'atmosfera. Forse sono solo paranoie. Si, dev'essere così.

Il cielo è blu e grigio allo stesso tempo. Nevica anche oggi, ma non come quella volta a novembre. No, questa volta la neve sembra bloccare quasi completamente le porte. Neanche fossimo in Alaska!
Io sono sempre in camera mia. Non mi muovo spesso, soprattutto perché questo clima mi stanca. Sono distrutto ogni volta che torno da scuola, e il freddo di certo non aiuta.
Ovviamente la nostra è una scuola piccola, quindi non esistono riscaldamenti, come thermos o altro.
E ogni volta che usciamo dall'aula sembriamo dei ghiaccioli.

Oggi non ho molto tempo per scriverti, nonostante siano le sei e mezza del mattino. Alle sette solitamente i miei si svegliano e inizieranno i festeggiamenti.

Credo spenderò la maggior parte del mio tempo a scriverti di Lui.

È un ragazzo strano. Popolare, ma non sempre gentile. Forte, ma fragile.
Insomma, io ero abituato a vederne la faccia gentile, poiché lo conosco da sempre ormai, ma mi è capitato un paio di volte di notare il suo carattere scontroso.
Freddo.
Il suo lato oscuro.
È un lungo episodio e non molto bello da raccontare, quindi non scenderò nei dettagli.

Fato sta che... La sua immagine mi è parsa... Differente. Non direi peggiorata, però... È cambiata.
Non riesco più a vederlo come prima.

Prima di lasciarti, voglio dirti un ultima cosa.

Il suo nome.

O perlomeno, il suo soprannome.

San Lang.

Xie Lian

~•~

Xie Lian si alzò dal davanzale della finestra, lasciando il diario sulla scrivania. Si buttò poi sul letto, aspettando che i suoi si svegliassero.

Avrebbe potuto fare visita a Qi Rong.

Nonostante il suo carattere scontroso, e soprattutto non molto propenso verso gli altri, Qi Rong rimaneva comunque suo cugino. E per quanto potesse non approvare alcuni comportamenti, gli voleva bene.
Non aveva avuto una vita facile, e questo lo aveva portato a chiudersi in sé stesso. Ma Xie Lian sapeva che dentro quel guscio di roccia si nascondeva un cuore d'oro, anche se molto in profondità.

Si alzò lentamente. Prese la coperta pelosa buttata sulla sedia e se la mise intorno, poi aprì la porta.

Davanti a sé trovò una persona quasi identica a lui.

A prima vista, i cugini sembravano gemelli. La stessa forma del naso e degli occhi ingannavano la vista. Eppure le differenze c'erano, per esempio le curve più affilate di uno rispetto all'altro.
Insomma, tralasciando i dettagli, i cugini erano veramente, veramente simili.

"Sembra che abbiamo avuto la stessa idea"

Xie Lian sorrise, annuendo. Poi fece entrare Qi Rong, mentre chiudeva la porta senza far rumore.

"La tua stanza è sempre monotona, eh?"

"Non è monotona, è semplice! "

"Si, come vuoi tu. Ah... Ho sonno. Mi sdraio sul tuo letto"

Detto questo, Qi Rong si buttò sul letto del cugino, stringendo a sé il cuscino.

Xie Lian si sbattè una mano in testa, poi prese un cuscino dal suo armadio e seguì l'esempio dell'altro, sdraiandosi accanto a lui.

Prima di chiudere gli occhi, entrambi inconsciamente incrociarono i mignoli.

Come ai vecchi tempi, quando Qi Rong aveva gli incubi e dormiva con Xie Lian.

Questo era un segno che, in fondo, nulla era così cambiato.

Nonostante le pessime aspettative dei due cugini, la vigilia di Natale si svolse al meglio. Il padre non diede segni d'irritamento alla vista del cugino, e quindi la giornata volgè la suo fine senza alcun problema.

Era sera, e la neve copriva tutta la strada.

La famiglia stava in salotto, cantando le canzoni natalizie insieme al pianoforte, mentre una strana figura in rosso si avvicinava alla porta per bussare.

*dling dlong!*

"Vado io! " disse Xie Lian, precipitandosi alla porta.

"Buon Natale"
Una voce calda e bassa parlò subito. Si trovò davanti una persona in rosso, con una benda sull'occhio.
Lui.
San Lang.

"San Lang! Buon Natale! "

Xie Lian abbracciò l'amico, facendolo entrare all'ingresso.

"Non resto. Volevo solo darti una cosa"
Il rosso tirò fuori un pacchetto dalla tasca e lo porse al bianco.
"Per Natale"
Il bianco lo guardò negli occhi e scoppiò a ridere, prendendo una scatolina dalla Manica.
Gliela porse subito, sorridente.
"Buon Natale"
"Buon Natale anche a te"

I due ragazzi si guardarono intensamente negli occhi.
Così tante cose passarono nelle loro menti che un treno non sarebbe riuscito a stare dietro ai lor pensieri. Eppure bastò uno sguardo. E loro si capirono.

"Saluta tutti"

"S-si"

"Bene, vado via"

"S-San lang.. Salutami i tuoi"

"Va bene. Buon Natale ancora"

"Buon Natale anche a te"

I due ragazzi si salutarono impacciati, poi il bianco chiuse la porta e tornò in salotto.

"Chi era? "

"Oh, una persona. Voleva indicazioni"

"Strano. Va beh, apriamo i regali! "

Qi Rong portò il cugino sotto l'albero. Iniziarono a spacchettare i loro doni, pieni di gioia e aspettative.

Ma nonostante tutto, i pensieri di Xie Lian erano rivolti solo a Lui.
Si alzò, andando alla finestra, cercando di scorgere una nota di rosso in mezzo a tutta quella bufera.
Ma la neve era troppo fitta per poter vedere qualcosa.
Perciò Xie Lian lasciò stare il tutto, e si voltò verso il caminetto.
Gli venne improvvisamente in mente il regalo di San Lang. Corse quindi in camera e chiuse la porta. Scivolò contro di essa, poi aprì il pacchetto.
Rivelò una collana strana.
Aveva una catenina argentata, e come pendaglio un anello di cristallo. Rifletteva la luce in una maniera abbagliante, e pareva fatto di diamante.

Se lo mise subito al collo. Lo nascose poi sotto l'abito, per non destar sospetti.

Chissà se il regalo gli fosse piaciuto.

Non era all'altezza di quello appena ricevuto, ma...
Chissà.

E così Xie Lian rimase, contro la porta, ad ammirare il nuovo gioiello, mentre la tempesta infuriava selvaggia nella notte.

Una figura scura si avviava per le vie del paese, completamente vuote. Non aveva ombrello, né si curava del maltempo circostante. Avanzava silenziosa e sorridente.

Spalancò la porta della casa. Non v'era nessuno da tempo, ormai. Ma tutto era rimasto come quel giorno.
Il dolore si fece strada tra le sue vene, salendo dalle dita delle mani, le quali avevano sfiorato un luogo così carico di ricordi. Respirò ed entrò.
La luce della Luna era bloccata dalle nubi, ma con una lanterna l'uomo illuminò facilmente la stanza.

Si sedette sulla sedia rivolta verso il caminetto.

Sul davanzale v'erano due foto.

Sistemò il suo abito rosso Fuoco e fissò intensamente le due immagini.

"Buon Natale, mamma e papà"


D. Y.

non so se avete notato, ma per chiarezza vorrei dichiarare che gli aggiornamenti avverranno ogni mercoledì.

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