falling pieces of your life that become butterflies

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Mi chiesero cosa volessi diventare da grande.
Risposi 'felice'.
Mi dissero che non avevo capito l'esercizio, e io dissi loro che non avevano capito la vita.
~Jhon Lennon~ <--NO IO

Come al solito, inizierò questa pagina con una descrizione accurata del tempo e del luogo ove ora mi trovo.
Sono su un maledettissimo treno, vecchio come i dinosauri (si, lo so, i treni li hanno inventati dopo, ma era per far capire), l'unico mezzo per raggiungere il mio fantastico liceo.
Fantastico è ironia. Le strutture non sono così tanto a norma, avranno fatto l'ultima revisione una cinquantina di anni fa, mentre la gente che c'è pare uscita dagli angoli più oscuri del mondo.
Nonostante ciò, sento di essere...in qualche modo parte di questo strambo lembo di universo parallelo alla terra.

Eppure non mi trovo qui solo per andare al liceo. Vedi, in realtà sono partito circa due ore in anticipo, e mi sono avviato per fare una visita.
No, nessun parente.
O, meglio, è uno zio, ma non è questo il punto.

Sono malato.
Anche se mia madre, Qi Rong e tutti i miei familiari dicono di no, io sento che c'è qualcosa che non va in me.
Mi sento sempre spossato, non ho voglia di far nulla se non respirare.
Internet dice che potrei essere celiaco. Beh, dice anche che sto per morire e che ho un cancro, ma quella della celiachia sembra l'opzione più verosimile e meno...cruenta, ecco.

Eppure...non credo che i celiaci si sveglino la notte con un forte dolore al petto. E soprattutto circondati da petali e sangue.
Quale strana creatura mai farebbe uno scherzo del genere, riempendomi di fiori il letto e poi imbrattandolo di sangue? Neanche fossi una ragazza, sapete, sarebbe giustificabile in quel caso.

...

Mi mancano le vecchie relazioni. Mi manca scherzare con Feng Xin e Mu Qing, mi manca ridere con Shi Qing Xuan e Ming Yi... vorrei rivederli tutti. Anche solo per una volta, e non in sogno o in fotografia.

Mi sento un bambino capriccioso, ora, a desiderare l'impossibile.
Eppure non riesco a smettere di pensare che Qi Rong aveva ragione, sono stato stupido ed ingenuo a pensare che qualcosa sarebbe cambiato, ma è tutto uguale a prima, anzi il mondo sta girando in una maniera peggiore alla precedente.

Mi dispiace aver interrotto la sua relazione.
Mi dispiace aver interrotto il suo sogno.

Oh, è la mia fermata.
Arrivederci.
Xie Lian

~•~

Xie Lian si alzò, cercando di non urtare nessuno nelle vicinanze. Odiava gli spazi troppo affollati, o, perlomeno, odiava gli spazi dove risaltava la sua persona.
Si avvicinò lentamente all'uscita, immaginando di essere un ladro nel bel mezzo del colpo. Non doveva farsi notare, e non doveva fare errori.
S

i posizionò davanti alla porta scorrevole, tirando un sospiro di sollievo. Poi aspettò ansioso di sentire lo stonato "ding dong" abituale.

Uscire da quella stazione era più difficile di attraversare la foresta amazzonica, ma Xie Lian, con non si sa qual fortuna o trucco interessante, riuscì a scivolare letteralmente fuori da quel posto infernale.

Si avviò verso lo studio, cercando di non farsi notare e mantenendo un espressione neutra.
Arrivò davanti all'edificio, il quale pareva uscito da una fotografia ottocentesca, ed entrò.

"Xie Lian! Che piacere rivederti! Come sta tutta la famiglia?"

"Meglio di quanto non stia io"

Tenne un atteggiamento freddo per l'agitazione, certo, ma anche perché in quel momento non gli andavano per nulla a genio i convenevoli famigliari.

"Capisco, d'altronde, non saresti qui altrimenti. Va bene, vieni su questo lettino e iniziamo la visita"

Il dottore si alzò, prese lo stetoscopio e iniziò a coprire il lettino con della carta.
Xie lian iniziò a spogliarsi, restando in biancheria, per poi appoggiare il suo corpo contro il freddo sdraio.

"Hai avuto problemi salutari prima di questo giorno? Malattie, eccetera"

"No, solo un paio di raffreddori stagionali"

"Capisco. Quando sono iniziati i sintomi?"

"Circa una settimana fa"

"Capisco"

Il dottore spostò il dischetto da una parte all'altra del petto del ragazzo, rimanendo neutrale con l'espressione, ma all'ultimo passaggio si sorprese.

Uno strano rumore l'aveva fatto preoccupare. Come un rompersi del tessuto, ma mischiato al battito del cuore.

Finirono in fretta la visita, il medico aveva ormai capito il problema.
Sperava solo che Xie Lian sarebbe riuscito ad accettarlo. Ma insieme dovevano capirne prima di tutto la causa.

"Xie Lian, sei affetto dalla malattia hanahaki "

"...che? Cos'è un gelato?"

"No, non scherzare. È una malattia dovuta al subire un amore non corrisposto. Dei fiori crescono nel tuo petto, e tu cercherai di farli andare via vomitandoli insieme a sangue. Più le radici andranno a fondo, più starai male.
Ma c'è un modo per uscire da questa situazione. Cioè un operazione che però, eliminando i fiori, distruggerebbe anche i sentimenti provati"

Un silenzio di tomba cadde nella stanza.
Le tapparelle chiuse aggiungevano un tocco macabro alla stanza, mentre nella testa di Xie Lian stavano accadendo cose assurde.

Stava realizzando il tutto, ogni cosa.tornava al proprio posto. Eppure un rassello aveva gli angoli scheggiati e non si incastrava perfettamente in alcuna posizione.

"Io...non ho mai amato nessuno in tutta la mia vita"

Dirlo ad alta voce lo fece pensare a Qi Rong e Lang Qianqiu, e un ombra scarlatta gli passò davanti agli occhi.
Chi era quella persona? Perché non riusciva a ricordare il suo nome, il suo volto?

"Ne sei sicuro? Io non credo. Forse quella che tu credi un infatuazione si potrebbe rivelare la causa di tutto questo"

O forse... era possibile che la mancanza dell'amore materno e paterno gli facesse quest'effetto?

"In effetti, ora che mi ci fai pensare, forse hai ragione, zio. Ma...ho bisogno di un po' di tempo per pensarci. Per la prossima visita te lo dirò, o magari ti scrivo un SMS"

Lo zio annuì preoccupato, poi fece strada a Xie Lian e lo portò all'uscita.

"Arrivederci Xie Lian, stammi bene"

"Anche tu zio"

Detto questo, la porta si chiuse e il dottore sparì dietro quella barriera in legno.

Xie Lian sospirò, stringendosi il petto.
Forse avrebbe fatto meglio ad indagare su chi fosse questa persona.

D.Y.
E nulla non ce la farò ad aggiornare in tempo, ieri mi sono scordata :( Sorry

red as a rose, strong as love (ITA) || HualianWhere stories live. Discover now