Hanma Shuji *Golden Eyes*

By Milla_SB_

6.3K 329 228

-Signor Shuji, perchè vuole aiutarmi?- -Mi ricordi una ragazza che incontrai tempo fa.- Hanako, una spogliare... More

Capitolo I - Primo incontro
Capitolo II - Sigaretta
Capitolo III - Sensazioni nuove
Capitolo IV - Notte
Capitolo VI - Verità
Capitolo VII - Perchè non sei lui?
Capitolo VIII - Sentimento non corrisposto
Capitolo IX - Nuovi nemici
Capitolo X - Brutte Notizie
Capitolo XI - Scontro
Capitolo XII - Lo Zio
Capitolo XIII - Proposta
Capitolo XIV - Dolore
Capitolo XV - La Porta Dell' Inferno
Capitolo XVI - Amore?
Capitolo XVII - Regalo inaspettato
Capitolo XVIII - Ricordo piovoso
Capitolo XIX - Oro
Capitolo XX - Destino?
Capitolo XXI - Ti amerò per sempre.
Capitolo XXII - Un pomeriggio tra amici

Capitolo V - Tattoo

380 15 11
By Milla_SB_

Sentii il mio cellulare vibrare.

Mi svegliai tra le braccia di Hanma che ancora dormiva.
Mi girai leggermente per vedere l'ora sulla sveglia che teneva sul comodino.
Erano le sei del mattino.

Spostai delicatamente il braccio del ragazzo che avvolgeva il mio corpo, mi alzai dal letto e andai a rispondere.
Era mia madre.

- Hanako! Dove diamine sei? Dovresti essere già a casa!-

-Mamma, siamo appena rientrate con Hinata ed Emma a casa sua, non ti ho voluto avvisare perché pensavo dormissi. Dormo qua con loro.- dissi a bassa voce per non svegliare il ragazzo che dormiva.

-Hanako, mi hai fatta preoccupare. Non farlo mai più. Intesi?-

-Scusami tanto, mamma.-

-Ci vediamo stasera quando torno da lavoro.-

Salutai mia madre e mi affrettai a mandare un messaggio ad Hinata ed Emma di reggermi il gioco in caso mia madre le avesse telefonate.

Appoggiai il cellulare sulla scrivania e tirai un sospiro di sollievo.

-Non si dicono le bugie.- disse Hanma con la voce impastata dal sonno.

-Se non mi avessi portata qua a casa tua, non sarebbe successo.-

Mi coricai nuovamente a letto, gli diedi un tenero bacio sulle labbra e lui mi abbracciò nuovamente e ben presto mi riaddormentai tra le sue braccia.

*

-Tesoro, sveglia.-

Mugolai teneramente e dissi

-Lasciami ancora dormire.-

-Ho preparato la colazione.-

Aprii gli occhi e vidi Hanma con solo i boxer indosso, illuminato dai pochi raggi di sole che si infiltravano tra gli spazi delle tende chiuse.

Arrossii alla sua vista e i ricordi della sera prima riaffiorarono nella mia mente.

Anche se avevo fatto l'amore per la prima volta con lui, non volevo farmi vedere nuda.

-Mi passi le mie cose?- domandai comprendomi timidamente con le lenzuola senza incrociare il suo sguardo.

Il ragazzo prese la maglietta e le mutandine e me le passò.

-Girati dall'altra parte che mi devo vestire.-

-Ti aspetto in cucina.-

Il ragazzo uscì dalla stanza ed io poté vestirmi.
Appena mi alzai da quel letto, sentii un forte fastidio al basso ventre.
Misi una mano sopra alla parte dolorante e iniziai a fare dei massaggi circolari.
Uscii da camera e raggiunsi Hanma che mi aspettava in cucina.
Vedendomi non al massimo della forma, mi domandò se fosse tutto ok.

-Mi fa male qua.-

-È normale, vuoi che ti dia un antidolorifico? Così passa prima.-

Accettai ed Hanma andò in bagno a prendere una pastiglia.
La ingoiai e poi facemmo colazione.
Mi trovavo in imbarazzo stare vicino a lui ed evitavo il più possibile il contatto con i suoi occhi.
I dubbi su quella notte passata assieme, mi stavano mangiando il fegato e il ragazzo notando ciò mi domandò

-Hanako, tutto ok?-

-Eh? In che senso?-

-Non mi guardi in faccia, sei fredda nei miei confronti. C'è qualcosa che non va?-

-No, Hanma... è solo che...-

-Che?-

-Ieri è successo tutto ciò, è stata una cosa nuova per me e ora mi trovo in imbarazzo. Mi hai visto nuda, non sapevo cosa fare e come comportarmi, ero agitata, impacciata...-

-Ehi ehi Hanako... è normale provare tutte queste sensazioni, è stata la tua prima volta.-

-.... e poi ho confessato il mio amore per te senza ricevere alcuna risposta da parte tua. Tu provi qualcosa del genere per me?-

Con quella domanda, colsi di sorpresa il ragazzo, che si trovò con le spalle al muro. Non se l'aspettava.

Si alzò dalla sedia, venne verso di me e mi abbracciò fortissimo.
Sentii il calore del suo corpo senza maglietta avvolgermi.

-Ho paura che dopo questo, tu scappi via.- dissi iniziando a piangere.

-Hanako... per me sei importante.-

Quel suo abbraccio e quelle parole, placarono ogni mio dubbio, in un certo senso per me, a parole sue mi aveva detto Ti amo.

Mi guardò in faccia senza mai distogliere lo sguardo dal mio e asciugò delicatamente le mie lacrime con il pollice.

-Mi fai stare bene, sono felice con te. Ho avuto l'onore di essere la tua prima volta, non me ne andrò via.-

I suoi occhi mentre dicevano quelle parole erano sinceri, brillavano. Ogni volta mi perdevo in tutto quell'oro.

*

Hanma mi riaccompagnò a casa.
Eravamo fuori dal cancello.

-Grazie per avermi prestato i vestiti. Quando ci vediamo, ti restituisco tutto.-

-Senza fretta. Piuttosto volevo chiederti se questo pomeriggio verso le 17 fossi libera?-

-Si, perché?-

-Poi vedrai, ci vediamo dopo, tesoro.-

-A dopo Hanma.-

Il ragazzo partì ed io entrai in casa.
I miei non erano in casa per fortuna o vedendomi vestita con capi maschili, avrebbero scoperto che in realtà non ero a casa di Hinata ma bensì da Hanma.

Andai subito a cambiarmi e misi tutti gli abiti a lavare.
Ero sdraiata sul letto a messaggiare con le ragazze raccontandoci a vicenda ciò che successe la notte prima con i nostri fidanzati, quando mi arrivò un messaggio da parte di Mitsuya.
Ormai era da quando iniziai a frequentare Hanma che evitò ogni contatto con me non rispondendo ai miei messaggi e alle mie chiamate, tant'è che mi fece strano vedere un suo messaggio.

•Ciao, Hanako.
Spero che tu stia bene. Ho bisogno di parlarti e chiederti scusa per il mio comportamento.

▪︎Ciao Mitsuya.
Sto bene grazie, se vuoi possiamo vederci domani dopo la scuola.

•Si, va bene. A domani, Hanako.

Mi alzai dal letto e andai in soggiorno a preparare il pranzo per me e i miei genitori che sarebbero tornati tra due ore.

Dopo aver finito, andai a mettere gli abiti lavati nell'asciugatrice.
Andai a mangiare per dar tempo ai capi di asciugarsi e poi piegai accuratamente gli abiti di Hanma.

* Ore 17

Hanma aspettava fuori dal cancello.
Salutai i miei e poi uscii.

-Sali o faremo tardi.-

-Tardi per dove?-

-Lo vedrai.-

Salii in sella alla moto e partimmo.
Dopo mezz'ora, ci ritrovammo di fronte ad uno studio di Tatuaggi.

-Non sto capendo, Hanma.-

-So che vorresti farti un tatuaggio, me lo dici sempre. Questo sarà il mio regalo per natale.-

-Davvero?-

I miei occhi iniziarono a brillare e il mio sorriso farsi sempre più grande.

-Si, Hanako.-

-Ma Hanma, io non ho 18 anni, non posso per legge.-

-Neanche io ho 18 anni, tesoro eppure...- disse mostrandomi i dorsi delle mani.

Il ragazzo mi prese per mano ed entrammo nello studio.

-Ohi Asahi!-

-Hanma! Da quanto tempo. Nuovo tatuaggio?-

-Non per me. La mia ragazza vorrebbe farsi un tatuaggio.-

-Ragazzina, avevi già in mente cosa?-

-...Più o meno.-

-Allora seguimi e mi fai vedere. Hanma, tu aspetta qua.-

Il ragazzo mi diede un bacio augurandomi in bocca al lupo.

Entrammo nella stanza e il tatuatore mi fece accomodare sul lettino in pelle nera.

-Allora, dimmi tutto ragazzina.-

-Vorrei due Kanji piccolini, dietro al collo.-

Mi alzai i capelli e feci vedere il punto esatto.

-Lo vorrei qua così i miei genitori non lo possono vedere.-

-Va bene. Quali?-

-Punizione e Peccato.-

-Hanma ti sta portando nella brutta strada...- disse l'uomo ridendo per poi aggiungere subito dopo

-Va bene allora fatti una coda e siediti su questa sedia appoggiando il mento sul lettino io intanto preparo lo Stencil.-

Fece in fretta a preparare tutto l'occorrente e poi iniziò a tatuarmi.
Faceva male più di quanto pensassi però nel giro di mezz'ora, finì il lavoro.
Mi applicò la crema e mi diede le disposizioni per una corretta cicatrizzazione del tatuaggio.

Quando uscimmo dalla stanza, Hanma era fuori che fumava.
Appena ci vide, buttò il mozzicone a terra ed entrò.

- Com'è andata? Fammi vedere.-

-Tutto bene, Hanma.-

Mi girai e alzai i capelli.

-Ma sono uguali ai miei! Tu sei pazza, Hanako.-

-Forse.- riposi ridendo.

-Ora vai ad aspettarmi fuori, tesoro.-

Salutai il tatuatore, lo ringraziai per il lavoro e poi andai fuori a fumare una sigaretta mentre aspettavo Hanma.
Quando uscì, il ragazzo aveva un sorriso radioso e mi abbracciò fortissimo.
Mi domandò tra tutte le cose che avrei potuto tatuarmi, perchè scelsi proprio quei Kanji.

Gli spiegai che era importante per me e anche se un giorno non avesse fatto più parte della mia vita, sarebbe stato un bel ricordo.

*

La sveglia suonò.
Un altro lunedì era arrivato, quindi come routine mi preparai per andare a scuola.
Mentre percorrevo la strada insieme ad Hinata e Takemichi per l'inferno chiamato scuola, mi arrivò un messaggio da parte di Hanma.
Sarebbe passato a prendermi dopo la scuola per andare a mangiare qualcosa assieme. Dovetti declinare l'invito e gli spiegai che dopo la scuola ero impegnata perché dovevo uscire con Mitsuya.
Hanma non fu molto d'accordo perché sapeva dei sentimenti che il ragazzo dagli occhi color lavanda provava per me.

La campanella della fine delle lezioni suonò. Appena varcai la soglia della porta dell'aula, venni raggiunta da Hayashi.

-Hanako.-

-Ohi Peh! Che ci fai qua?-

-Mitsuya mi ha detto che dovevi uscire con lui ma sta finendo di fare una cosa, cosi ha mandato a me a prenderti.-

-Va bene.-

Ci dirigemmo assieme verso l'aula di Mitsuya e aspettammo che finisse il corso di cucito.
Appena la porta si aprì e Mitsuya mi vide, un sorriso affettuoso comparve sulle sue labbra.
Prese una busta di carta con se e venne ad abbracciarmi.

-Ciao Hanako, mi sei mancata.-

-Ciao Mitsuya! Anche tu!-

Ci dirigemmo verso l'esterno dove era parcheggiata la sua moto e mi diede uno dei due caschi che aveva con sé.

-Dove vuoi andare, Mitsuya?-

-Hai pranzato?-

-Non ancora.-

-Nemmeno io, andiamo a mangiare allora. Conosco un bel locale che fa un ottimo Okonomiyaki.-

Salimmo in sella alla moto e partimmo.

Il locale era molto carino e accogliente. Ordinammo da mangiare e poi pranzammo.
Mitsuya dopo aver pranzato, iniziò a parlarmi.
Si scusò per ogni suo comportamento nei miei confronti. Era realmente dispiaciuto.

-.... non so cosa mi sia preso, Hanako. Scusami tanto.-

Il ragazzo iniziò a piangere, lo perdonai e lo abbracciai dicendogli parole di conforto.
Finalmente potevo riabbracciare il mio amico.

*

Metà dicembre arrivò e con esso anche i mercatini di natale e la neve alta.
A causa della neve che scese tutta la notte, tutte le scuole rimasero chiuse tre giorni.
Mi alzai dal letto e andai a farmi una doccia calda.
Misi la crema ai tatuaggi dietro il collo e poi mi vestii.
I miei genitori avevano il giorno di riposo quindi decisero di andare a fare un giro per i mercatini di natale che allestivano ogni anno.

Stavamo passeggiando per i mercatini.

-Papà, ho voglia di una cioccolata calda. La prendiamo?-

-Certo, tesoro.-

Andammo a prendere tre cioccolate calde e ci sedemmo nei tavolini allestiti nel piccolo chiosco a bere e a parlare.

Quando finimmo, mi arrivò una telefonata da parte di Hanma.

-Ciao Tesoro. Sei a casa?-

-No, sono con i miei genitori ai mercatini.-

-Ti va di vederci e farci un giro assieme?-

-Si dai perché no.-

-Tra 20 minuti ci vediamo davanti al Carousel, va bene per te?-

-Si, certo.-

Chiusi la telefonata e dissi ai miei genitori che sarei andata con Hanma a farmi un giro per i mercatini e le giostre.
I miei genitori mi accompagnarono davanti alla giostra e aspettarono con me l'arrivo di Hanma.

Salutarono il ragazzo e andarono via lasciandoci soli.
Ci baciammo e poi mi disse che era venuto con Kisaki, la sua fidanzata e un'amica della ragazza.
Appena sentii "amica della fidanzata" un sentimento di gelosia pervase il mio corpo.

-Perchè si è portata l'amica? Sa che sei fidanzato?-

-Non è colpa mia, tesoro. Le ha invitate lui. Ci stanno aspettando vicino alla fontana. Andiamo.-

Appena arrivammo alla fontana, ci vennero in contro.
Hanma mi presentò le ragazze e poi ci facemmo un giro per i mercatini tutti assieme.

-Che me dite di andare a sparare i palloncini?- propose Kisaki.

-Si, dai perché no, andiamo.-

Ci dirigemmo verso la giostra e iniziammo a giocare.
Notai come molto spesso l'amica della ragazza di Kisaki, facesse la gatta morta con Hanma e anche se il ragazzo non le degnava di un minimo di attenzione, questo comportamento stava iniziando a darmi fastidio e non poco.

-Scusa Kaya, ti andrebbe di accompagnarmi a prendere le sigarette? Ne ho solo una.-

-Se vuoi posso venire io con te.- propose Hanma.

-No, Hanma tu rimani con Kisaki e la fidanzata.-

La ragazza accettò e ben presto ci dirigemmo verso il tabacchino.

Dopo che comprai il pacchetto, me ne accesi subito una.
Eravamo in un vicolo da sole.

Feci un lungo tiro, buttai la sigaretta appena accesa per terra e presi la ragazza dal colletto del suo cappotto sbattendola al muro.

-Ch...che f...fai?-

La guardavo a sguardo fisso dritta negli occhi. Sputai il fumo in faccia alla ragazza e le dissi con tono fermo e deciso.

-Non fare la gatta morta con Hanma o passerai i 5 minuti più brutti della tua vita. Ci siamo intese, Kaya?-

La ragazza era terrorizzata, non riusciva a parlare.
Sbattei di nuovo al muro la ragazza e domandai

-Mi hai capita!?- dissi alzando il tono della voce.

-S..s..si.-

-Ora che ci siamo capite, possiamo andare.-

Lasciai il colletto della ragazza e ci dirigemmo verso gli altri.

La ragazza appena arrivammo dagli altri, disse che aveva degli impegni e andò via di fretta.

-Che strano, mi aveva detto che era libera tutto il giorno.- disse la fidanzata di Kisaki.

-Avrà avuto un imprevisto.- dissi io.

Iniziò nuovamente a nevicare e decidemmo di tornare a casa.
Appena salutammo i due fidanzati, Hanma propose di fare la strada di casa assieme. Stavamo passeggiando mentre piccoli fiocchi di neve si scontravano sui nostri capelli.

-Imprevisto, eh?- domandò il ragazzo con un sorriso divertito aggiungendo

-Che le hai fatto?-

-Le ho solo parlato. Ho messo in chiaro alcune cose.-

Arrivammo a casa ed invitai Hanma ad entrare.
Appena entrammo, salutammo i miei genitori.

-Vi siete divertiti, tesoro?-

-Si, mamma ma siamo tornati perché sta di nuovo nevicando.-

-Va bene. Hanma ti va di cenare a casa, stasera?-

-Non posso signora Tanaka, o perderò l'ultima metro.-

-Ti accompagnamo noi a casa tua, non c'è problema.-

Hanma accettò e ben presto ci sedemmo tutti a tavola a mangiare.
Quando finimmo, mentre guardavamo il TG alla TV, invitarono tutti i cittadini di non uscire dalle proprie abitazioni solo in caso di assoluta necessità perché a breve sarebbe arrivata una bufera di neve che sarebbe durata un paio d'ore.

-Hanma, stasera dormirai a casa.- disse mio padre.

-Signor Tanaka, non vorrei disturbare.-

-Hanma, non disturbi e poi non possiamo uscire, hai sentito al Tg.-

-Non disturbi, Hanma. Abbiamo una stanza degli ospiti, dormirai lì. Hanako ora va e te la sistema.- disse mia madre.

Andai a sistemare la stanza per Hanma e lasciai degli asciugamani e un pigiama pulito sul letto.
Mio padre andò a letto, Hanma andò a farsi una doccia ed io aiutai mia madre a sparecchiare e sistemare la cucina.

Eravamo sole io e lei.

-Tesoro, so che Hanma dormirà da noi stasera e so anche che siete giovani e volete fare le vostre esperienze ma se dovete proprio farle, usate le precauzioni.-

Diventai rossa davanti a mia madre. Era la prima volta che mi parlava di ciò.

-.... e so anche che uno dei due stanotte sgattaiolerà nella stanza dell'altro.-

-Mamma!- stavo morendo dall'imbarazzo.

-Tesoro sono stata giovane anche io.- disse ridendo.

-Mamma sei imbarazzante! Basta!-

-Va bene, Hana. Ti sto solo dicendo di stare sempre attenta e di usare la testa quando fai le cose.-

Dopo quella piccola conversazione con mia madre, andai a salutare Hanma nella sua stanza, poi andai a farmi una doccia anche io.
Entrai in camera mia e mi misi a letto.

Stavo beatamente dormendo quando sentii la porta di camera mia chiudersi.

-Mamma?- mugolai con un filo di voce e la bocca impastata dal sonno.

-Sono io, tesoro.-

Appena sentii la sua voce, tutto il sonno che avevo svanì. Aprii gli occhi e vidi la luce dello schermo del cellulare.

-Hanma che ci fai qua?-

Il ragazzo si intrufolò nel mio letto, appoggiò il cellulare con lo schermo acceso sul comodino e mi abbracciò.

-Voglio dormire con te. Posso?-

Eravamo seduti nel letto che ci guardavamo negli occhi grazie alla luce che emanava lo schermo del suo cellulare.
Il ragazzo si avvicinò al mio volto e annullò dolcemente la distanza tra le nostre labbra in un tenero bacio mentre con le sue lunghe dita accarezzava il mio fianco destro.
Era la seconda volta che dormivo insieme ad Hanma e le sensazioni della volta precedente, tornarono ad impadronirsi del mio corpo.
Hanma prese il lembo della mia maglietta e iniziò a toglierla col mio aiuto poi passò alla mia mutandina, alzandomi dolcemente per permettergli di toglierle.
Il mio corpo nudo era scarsamente illuminato da quello schermo che ormai si stava per spegnere.

-Sei bellissima, Hanako.-

Iniziò nuovamente a baciarmi sulle labbra per poi scendere dolcemente verso la clavicola e poi sul mio piccolo seno lasciando una scia di baci umidi che al contatto col suo respiro, mi fece venire dei brividi.
Leggeri gemiti uscirono dalla mia bocca.
L' atmosfera che si stava cercando, era migliore rispetto alla prima volta.

Sentimmo la sveglia dei miei genitori suonare.
Hanma in quell'istante si fermò.

-Cazzo, i miei genitori. Se ci scoprono siamo morti.-

-Ho chiuso a chiave la stanza.-

Sentimmo i passi dei miei genitori vicino alla porta per poi proseguire nelle scale e scendere al piano di sotto.

Hanma proseguì da dove si era fermato.
Si tolse la maglietta poi dalle sue mutande tolse un preservativo.
Si tolse anche quelle e lo indossò.
Iniziò a baciarmi nuovamente senza mai staccare le sue labbra dalle mie e mi fece distendere sul letto.
Era sopra di me.
Sentii la sua mano accarezzare la parte interna della coscia e proseguire sempre più su verso la mia intimità nuda.
Entrò dentro di me con le sue dita e iniziò a muoverle delicatamente dentro e fuori.
Per non gemere, Hanma non smetteva mai di baciarmi.
Tolse le sue dita da dentro la mia intimità e poco dopo lo sentii entrare dentro di me. Questa volta non mi irrigidii dal dolore come la prima.

Sentimmo i miei genitori uscire di casa e partire con la macchina.

Appena sentimmo la macchina partire, Hanma iniziò ad aumentare il ritmo delle spinte, mi baciava mentre lo faceva.
Era una sensazione bellissima, mi sentivo al sicuro e il suo profumo e l'odore della sua pelle, non faceva altre che intensificare quella sensazione.
Oltre a quella sensazione, un'altra a me ancora sconosciuta cresceva dentro.

I miei gemiti iniziarono a farsi più intensi e frequenti.

-...Hanma mi sento strana...-

Il ragazzo in quel momento si bloccò.

-Tutto ok, Hana?-

-Si... continua a muoverti come stavi facendo.-

Il ragazzo capì cosa stava per succedere al mio corpo e continuò a muoversi dentro di me.
Ben presto, quella sensazione, si intensificò talmente tanto che quasi urlai gemendo.
Il mio cuore batteva fortissimo e il mio corpo era quasi senza forze.

Hanma si tolse da dentro di me e si coricò al mio fianco.
Avevamo entrambi il fiatone ed eravamo sudati.
Accese lo schermo del cellulare per guardami negli occhi.

-Hanako, tutto ok?-

-Si...si... credo di essere...-

-Si, Hanako...- rispose il ragazzo interrompendo.

Si tolse il preservativo e lo mise dentro la confezione aperta.
Avvolse il mio corpo tra le sue braccia e mi baciò augurandomi la buonanotte.

Continue Reading

You'll Also Like

4.5K 145 12
L'epoca del team Natsu è finita. I loro figli saranno all'altezza dei genitori?
114K 4K 74
Raquel Silva ha 18 anni ed è nata in Portogallo, ma ha passato gran parte della sua vita in Italia, a Torino. Durante le sue vacanze estive a Ibiza i...
11.2K 223 14
delle semplicissime chat e one shot sui personaggi di tr 🏌️
29.1K 1.2K 41
«𝐒𝐢 𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐄𝐮𝐭𝐞𝐫𝐩𝐞, 𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚, 𝐟𝐨𝐬𝐬𝐞 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭à» 𝘋𝘰𝘷𝘦 𝘌𝘷𝘢, 𝘥�...