Capitolo 20:
•tentazioni•
Shimizu's POV:
Ore: 15:00
Ero in camera mia, come al solito a farmi i fatti miei. Ero sola, perciò non indossavo una felpa che potesse coprire le bruciature. Avevo una maglietta nera, e dei leggings. Seduta al bordo del letto presa dai miei pensieri.
Ma ecco che la tranquillità dei miei pensieri viene interrotta dalla porta che si spalanca.
"ANCORA LUI?!"
È ancora Noah.
«Dobbiamo parlare.» mi dice con tono freddo e distaccato, mentre il suo sguardo penetrante non si stacca dai miei occhi.
«STAI SCHERZANDO SPERO? NON PUOI ENTRARE IN CAMERA MIA O DEL MIO RAGAZZO QUANDO VUOI.» lo rimprovero.
«Oh così è il tuo ragazzo...» mi dice avvicinandosi a me e prendendomi un braccio. Sembrava osservare le mie bruciature con molto interesse.
«Così è questo che ti ha fatto...» continua ad osservare le bruciature.
«Magari mi avesse fatto solo questo. Tuo padre era un mostro.» rispondo facendogli mollare la presa dal mio braccio.
«Lo hai capito finalmente... Sai, credevo che fossi più intelligente. Mi deludi, Kyoko» ironizza marcando il nome "Kyoko".
«L'ho capito da quando ti ho guardato la prima volta, ma volevo esserne sicura. Ora tocca a te farmi una rivelazione... Si può sapere che diamine siete venuti a fare qui tu e tua sorella?» chiedo con tono scontroso.
«Oh nulla, eravamo solo di passaggio e pensavamo di fare una visita.» mi risponde sorridendo.
«Pff ma per favore, non ci crederesti neanche tu a questa cosa» controbatto.
«D'accordo. Siamo venuti qui per far conoscere la verità. Tu hai ucciso nostro padre, e noi lo faremo sapere. Da quando ho scoperto che era stata una delle sue luride creazioni a ucciderlo ho cercato ovunque con mia sorella, ed ora...eccoti qui Kyoko... Sai, non credo che il tuo amichetto biondo resterà ancora al tuo fianco dopo che avrà scoperto la verità. E a quel punto che farai? Sarai sola.» voleva solo farmi innervosire.
«Beh mi dispiace per te Noah,ma lui sa già tutto, e non riuscirai ad allontanarlo da me.» provo a zittirlo.
«Sa tutto? Ne sei sicura? Non sapeva nulla di Kyoko... già, chissà quante altre cose gli avrai nascosto Shimizu, non credi sia un vero peccato?» continuava a innervosirmi di proposito.
«Ok Noah, non starò ai tuoi inutili giochetti. Arriva al punto.»
«Non esiste un punto a cui arrivare. Volevo solo testare la tua pazienza... Ma a quanto pare sei una difficile... Bene Kyoko, ci si rivede,hai ancora tanto da scoprire su quegli anni.» concluse.
Ed ecco che qualcuno bussa alla porta.
«Ehy, Rossa posso entrare?» era Katsuki.
"OH NO" pensai.
Eppure, dalla mia bocca uscì tutt'altro.
«Entra Katsuki.» ero in preda al panico, non sapevo che fare, così dissi la prima cosa che mi venne in mente.
Lui aprì la porta. E i suoi occhi si spalancarono non appena mi vide con Noah in camera.
«A-Avevi detto che non c'era niente tra voi Shimizu. COSA DOVREI PENSARE?»
«Ma è così, tra me e questo mostro non c'è assolutamente niente.» provo a convincerlo.
«Stai scherzando? Quanto tempo ci hai messo per parlarmi delle tue bruciature? Lui è arrivato ora e già non ti vergogni a stare in top davanti a lui? Sai che c'è? Vaffanculo Rossa, ero venuto per consolarti un po' dopo ieri,ma vedo che qui non c'è bisogno di me.» disse per poi chiudere violentemente la porta.
«SPARISCI NOAH!» urlo contro il ragazzo dai capelli bianchi.
Lui se ne andò senza dire una parola.
Katsuki's POV:
Ore: 22:00
Dopo oggi pomeriggio io e Shimizu non abbiamo più parlato. Stavolta ha esagerato.
Non riesco a non pensare alle difficoltà che abbiamo passato io e lei, a tutte le volte che ha esitato con me; mentre con lui? Era in top mostrando le sue bruciature come se non le importasse che lui le vedesse. Come se con lui non si vergognasse, ma con me ancora si sente insicura.Stavolta mi ha fatto davvero male. Quella ragazza mi manda in confusione.
Non so perché ma all'improvviso scoppiai a piangere. Senza un motivo reale ...forse mi sentivo tradito in qualche modo, o semplicemente ho sentito di non essere l'unico per lei e questo mi distrugge.
Io non piango di solito. E se lo faccio cerco sempre di mascherarlo,riuscendoci.
Qualcuno bussa alla porta della mia stanza.
Credevo fosse lei...la Rossa, ma mi sbagliavo.
Me ne sono accorto quando l'ho vista.
Era la novellina.
Era davvero sexy.
So che non dovrei pensarlo ma lo era.
Aveva un top nero in pelle che evidenziava il seno, dei pantaloni attillati sempre in pelle neri,e i lunghi capelli bianchi le cadevano sulle spalle.
«Che ci fai qui novellina?» dico io con le voce un po' distrutta.
«Mio fratello mi ha detto di oggi, e ho pensato ti servisse qualcuno con cui parlare. Potremmo essere amici io e te, sai Katsuki?» risponde lei chiudendo la porta.
«Non ho bisogno di essere tuo amico novellina.» le dico con tono scontroso.
«Non lo pensi davvero, Katsuki» insiste guardandomi in maniera molto strana dritto negli occhi.
Poi si avvicina lentamente a me e mi sfiora il petto con la mano.
«Dico sul serio novellina, non mi sembra il caso. »
«Stai per caso dicendo che non sono attraente?» continua a insistere fissandomi con quegli occhi così profondi.
«Che cerchi di fare?» le chiedo.
«Farti distrarre da quello che è successo...» mi dice.
«E se io non volessi?» Faccio il difficile per vedere come reagisce.
«So che lo vuoi.»
«E sentiamo... quale sarebbe il tuo quirk, novellina?» chiedo.
«Non ti va di scoprirlo da solo Katsuki?» mi provoca.
«Se insisti... » eppure qualcosa in lei non mi convinceva, quel suo modo di guardarmi, quegli occhi, quel suo riuscire a tentarmi contro il mio volere... Non capisco.
«Katsuki, cosa aspetti? So che lo vuoi.» insisteva vedendomi temporeggiare.
Così, improvvisamente mi sento come paralizzato, il mio corpo non vuole altro che lei. Sento il bisogno di averla. È proprio come dice lei.
Le afferro i fianchi e mi avvicino a lei.
Ma prima di baciarla, mi torna in mente Shimizu. Non posso farle questo. Non posso tradirla così.
Improvvisamente mi sento come se mi fossi appena risvegliato dopo una lunga dormita. E tutto mi è più chiaro.
Lei prova a baciarmi, ma io mi allontano e la rifiuto.
«No, sono fidanzato. La amo e non voglio tradirla.» dico io freddo.
«Sai Katsuki, avevo visto qualcosa di speciale in te, qualcosa di raro, unico... Sei un amico e un ragazzo fedele. Kyoko è fortunata ad averti.» mi risponde con tono e sguardo dispiaciuto, per poi avvicinarsi alla porta e andare via.
Prima che potesse uscire io le dissi l'ultima cosa.
«Persuasione.» dico.
Lei si voltó confusa, come se non capisse di cosa stessi parlando.
«...il tuo quirk, il tuo quirk é la persuasione. L'ho capito dal tuo sguardo.» continuo io.
«Sei davvero sveglio Katsuki... È un vero peccato, saremmo potuti essere ottimi amici e una squadra perfetta. Buonanotte.» mi saluta per poi andare via.