Jungkook pov
"Jungkook, no!", protestò Tae e io gli lanciai un'occhiata.
"Prendimi. Lascialo in pace. Voi ragazzi potete farmi quello che volete. Solo.. lasciatelo andare", mi arresi.
"Jungkook. Cosa stai facendo?", ho sentito dire Namjoon dall'auricolare e l'ho ignorato.
"Jungkook.", gridò Tae e io mantenni la mia posizione.
"Va bene.", mio padre si strinse nelle spalle.
"Voi ragazzi.. venite.", ho detto ai ragazzi sopra l'auricolare e ho sentito strascichi e comandi, e poi, il motore dell'auto di riserva.
"Metti giù le armi.", disse Bogum.
Alzai gli occhi al cielo, "Cosa? Spaventato?"
"fallo.", ha puntato la pistola.
Ho tirato fuori le mie pistole e le ho appoggiate sul pavimento.
Il tempo passava con mio padre che mi fissava.
"Non c'è modo che tu ti arrenda in quel modo Jungkook.", mi guardò sospettoso.
"Lo farò. Fammi parlare prima con Taehyung. Allora voi ragazzi potete avermi."
Mi guardò e poi annuì.
Andai da Taehyung e lo slegai, e poi gli posai le mani sulle guance.
"J-Jungkook..", mi prese per le braccia e pianse.
"Mi dispiace così tanto, Tae. Ascoltami bene. Non ti faranno più del male. Segui semplicemente quello che sto facendo. I ragazzi sono quasi qui. E io ci tirerò fuori da tutto questo. Ho bisogno che tu sia forte per me. Pensa a me.", dissi piano e lui annuì.
"E se provano a colpirti... tu combatti. Ecco.", gli infilai uno dei miei coltelli in tasca e lui mi fissava con gli occhi spalancati.
"Come ho detto, sii forte per me. Io...", stavo per dire qualcosa ma ho sentito Namjoon dire che erano qui.
"Lo so.", disse Tae, come se sapesse cosa stavo per dire.
Gli ho baciato la fronte e lui ha chiuso gli occhi.
"Quando dico ora.. voi ragazzi venite e litigate", ho sussurrato nell'auricolare e hanno detto tutti ok.
Ho camminato davanti a mio padre e lui ha incrociato le braccia.
"Hai ucciso mia madre. Sei scappato. Hai preso la persona a cui tengo. E pensavi di farla franca?", alzai le sopracciglia e lui mi guardò confuso.
"Spero che tu muoia", ho tirato fuori il mio coltello nascosto e l'ho pugnalato al petto.
Ansimò: "Prendilo!", e corse da altri uomini dietro.
"Ora!", ho gridato nell'auricolare e i ragazzi sono corsi dentro.
Jimin era dietro di loro e corse, tenendosi lo stomaco, verso Taehyung.
Bogum stava cercando Taehyung, ma l'ho fermato dandogli un calcio nella schiena.
Si voltò e guardò male. Ha tirato un pugno ma l'ho schivato e l'ho colpito allo stomaco, facendolo gemere.
Taehyung pov
"Jimin..", ho tirato fuori un coltello e l'ho tenuto al mio fianco.
"Stai bene?!", mi prese per le spalle e io scossi la testa.
"Andiamo. Dobbiamo salire in macchina!", mi ha tirato la mano fino alla porta, ma uno degli uomini ci ha fermato.
Aveva una pistola e stava per sparare quando Jimin usò le sue abilità di taekwondo e prese a calci la pistola dalla sua mano.
Ho usato il coltello e ho pugnalato il tizio al cuore, ed è crollato a terra.
"Dai!", mi ha tirato e siamo corsi alla macchina, non a quella del pick-up.
Ci siamo seduti nella parte posteriore e abbiamo abbassato la testa in modo che nessuno potesse vederci.
"Siete in macchina?!", Jimin ha sentito da un auricolare caduto sul pavimento dell'auto.
"Sì.", lo raccolse e rispose, sentendo molti grugniti e urla.
"Tae.. ho visto cosa ti hanno fatto.", mi prese la mano e i miei occhi brillarono.
"Mi sento così sporco, Chim.", ho pianto e lui mi ha abbracciato.
"No. Non è colpa tua."
"Ho provato a fermarli.. ma ha solo peggiorato le cose.", ho continuato a piangere e lui mi ha massaggiato la schiena.
"Lo so. va bene. Li stanno prendendo. OK?"
Annuii e lasciai che mi confortasse.
Abbiamo sentito grugniti e grida sull'auricolare.
"andiamo!", abbiamo sentito il comando di Jungkook e mi sono allontanato per vederli tutti correre fuori di casa.
"Vai Jin!", gridò Yoongi e lo calpestò.
"Avete.. Li avete uccisi tutti?", chiese Jimin mentre ansimavano.
"Non tutti. Ce n'erano molti. Li abbiamo tenuti a bada.", rispose Hoseok e si raccolse la maglietta, vedendo che aveva un livido sull'intestino.
"Taehyung sta bene?", chiese Jungkook e Jimin rispose per me.
"Stiamo in quella stessa casa?", ho chiesto preoccupato.
"Dobbiamo. Faremo in modo che uno dell'equipaggio ripulisca il casino. Mi sono preso cura di mio padre, quindi non ci daranno più fastidio", ha spiegato Jungkook.
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Siamo finiti a casa, e io sono stato l'ultimo a uscire.
Jungkook mi prese per il braccio, "Dobbiamo parlare".
Ho annuito e siamo entrati.
"Sto parlando con Taehyung. Nessuno entra nella mia stanza.", lo rimproverò Jungkook e tutti annuirono.
Sembravano addolorati ed esausti.
Siamo saliti al piano di sopra e ho guardato il pavimento.
Mi sollevò il mento, "Cosa ti hanno fatto?"
Le mie labbra tremavano: "Mi hanno picchiato. Mi hanno fatto succhiare i loro... E mi hanno violentato."
È stato così difficile tirare fuori le parole.
Guardò di lato e vidi che la sua lingua gli toccava la guancia.
Una lacrima è scesa sulla sua guancia, ed è qualcosa che non avrei mai pensato di vedere da lui.
Ho spostato la sua testa verso di me e ho asciugato la sua lacrima: "Non è colpa tua".
"È colpa mia. Ti ho coinvolto io. Sono stato testardo e pensavo solo a mio padre. Questo non sarebbe successo se ti avessi semplicemente lasciato in pace.", spinse le mie mani dalle sue guance.
"Jungkook, mi sono innamorato di te. Non mi importa se avresti smesso di andare al negozio. Mi sarei ancora innamorato di te. Mi hanno toccato. Non tu."
Scosse la testa, "Non avrei dovuto affezionarmi. Non avrei dovuto iniziare.."
"Dillo.", ho sfidato.
"No. Perché non posso continuare a farlo. Non posso continuare a cadere più a fondo, o continuerai a farti male."
"Non puoi respingermi nel momento in cui ho bisogno di te! Hai promesso-"
"Lo so. Non ho intenzione di infrangere quella promessa. Ma non posso continuare a baciarti. Non posso continuare a tenerti. Non posso più continuare a metterti in pericolo."
"Jungkook. Sono stato fottutamente violentato e tu romperai le cose in questo modo?"
"Non abbiamo mai avuto un-"
"Ok non darmelo. Sai che c'era qualcosa. Non mentire nemmeno."
"Beh, ora è finita. Stai nella mia stanza, ma solo così puoi essere al sicuro. Nient'altro.", fece per uscire dalla stanza ma io andai da lui e gli presi il braccio.
Gli ho rivolto uno sguardo supplichevole, ma mi ha semplicemente tolto la mano e se n'è andato dalla stanza.
Ho sentito altre lacrime venire, quindi sono entrata nel letto e mi sono tenuta stretta.