Sì, pronto?

68 15 5
                                    

23 ottobre 1910

Caro Diario, ho ricavato un piccolo ritaglio di tempo per dedicarmi a te e per raccontarti tutto. Come ti ho già confidato, c'è stato un omicidio. Sono più o meno le 21:37 e non sono nel mio appartamento a Londra. Dovrei essere nel mio comodo e caldo letto, con la mia lampadina, il mio comò, ma invece no. Sono a Green Falls, a tentare di risolvere questo intricato caso. Ma procediamo con ordine. Stamane, circa verso le otto, mi sono svegliato di buonumore, sapendo che non avrei messo piede in centrale: era il mio giorno libero. Sarebbe stato il primo giorno dopo anni in cui mi sarei potuto godere una colazione tranquilla. Purtroppo però il crimine non dorme mai e, una volta seduto e addentata la colazione, il telefono alle mie spalle ha iniziato a squillare. Sospirando, mi sono alzato in piedi e mi sono diretto verso il telefono. Una volta tirata su la cornetta ho pronunciato, svogliatamente: "Agente Wells, Metropolitan Police Service, qui per aiutarla. C'è qualche problema?". Dall'altra parte del telefono c'era la signora Evelyn, che disse, esaltata: "Sia ringraziato il cielo! Ho chiamato in centrale ma erano troppo occupati, mi hanno lasciato il suo numero dicendomi che sareste stato molto probabilmente disponibile, ma ero in dubbio sulla sua affabilità. Sono Evelyn O'Brien, la chiamo da Green Falls. Mio padre è stato trovato morto giusto stamane. La prego, qui siamo tutti terrorizzati! " "Guardi signora, farò il possibile," rispondo con cordialità "ma al momento non sono in centrale, sono a casa mia. Ci vorrà un po'di tempo per prepararmi, dovrò recarmi nel mio studio a prendere l'uniforme e ...""No no! Venga pure in borghese! La prego, si muova!" Rassegnato, ho detto alla signorina O'Brien che mi sarei recato al suo paese nel minor tempo possibile. Presa in mano la valigetta, ho chiamato un taxi che mi ha portato, dopo qualche manciata di minuti, in questo piccolo paese. Ci saranno state, a occhio e a croce, più o meno 30 case. Per uno come me che vive nella capitale, è stato molto strano. Questo posto è sperduto praticamente in mezzo al nulla, insomma, è tutto in aperta campagna e ci saranno circa tre stradine esterne al paese, tutte rovinate e mai percorse, ma nell'insieme il tutto non era male. C'era ... sicuramente ... molto silenzio, ecco. 

La prima cosa che mi è saltata subito all'occhio è stata la mancanza di gente. L'idea che potesse esserci un assassino in circolazione aveva talmente spaventato gli abitanti che tutti i paesani si erano barricati in casa chiudendo ermeticamente porte e finestre. Le poche persone che erano in giro erano nervose, visibilmente tese, si guardavano intono spaventate e con gli occhi sgranati. Tutti, tranne uno. Mi sono annotato la casa numero dodici di Hills street sul taccuino proprio perché non era tutta chiusa. Gli scuri in legno delle finestre erano spalancati e all'interno l'illuminazione era funzionante. Camminando e camminando, assorto nei miei pensieri, mi sono fatto strada verso il numero 18. La casa appare molto ben curata, bianca, con tanti fiori rampicanti color lillà, che rendevano il cottage molto piacevole da osservare. Il prato, verde e coperto da aiuole fiorite, era perfettamente curato, se non per un piccolo dettaglio: il cadavere. Diciamo che il signor O'Brien rovinava lo spettacolo ...  Mentre contemplavo il luogo annotandone tutti i particolari, riconobbi una voce particolarmente squillante che urlava il mio nome. "Sia lodato il Signore !! Allora alla fine è venuto! Grazie, grazie grazie !! Non può capire cosa provo ora, sa, oggi è un po'una giornata grigia ... bando alle ciance, vuole seguirmi?" Seppur con riluttanza, mi ritrovai costretto a seguire la signora. Evelyn è così assillante, parla, parla, parla, senza interruzione. In preda al panico più assoluto girovagava terrorizzata per il cortile, con il timore che l'assassino potesse tornare a prendere anche lei. Le avrò ripetuto più o meno 34 volte, nell'arco di un'ora, che nessun assassino sarebbe tornato per lei. Ma a dire il vero, non ne sono affatto certo.


Cocci di vetroWhere stories live. Discover now