Rivelazioni

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Entrato nella casa, l'atmosfera non era sospetta. Non c'era nulla di particolarmente strano che potesse ricondurre ad un assassino o cose simili, anzi, sembrava piuttosto di stare in una normalissima casa di un qualche nobile inglese. Dopo una prima ispezione del piano terra, che non ha dato risultati sospetti, ho chiesto a Dorothy se fosse stato possibile vedere anche il piano superiore. La domestica mi ha accompagnato volentieri, raccontando del padrone di casa. In base a come lo descriveva, l'uomo sembrava per bene: un medico socievole e amante della buona tavola, uomo molto colto ed esperto in natura, in particolare della flora boschiva. Dorothy affermava convinta che tra il signor O'Brien e il padrone di casa, il signor Taylor, ci fosse un bellissimo rapporto che li legava da decenni. "Sarà molto difficile parlargli della morte del suo migliore amico, quando tornerà in città ne resterà senza dubbio scioccato." diceva la domestica. Non faticavo a crederlo: stando a quanto diceva Dorothy, Taylor era andato ad un convegno di medicina importante alla quale era stata richiesta la sua presenza e durante la sua assenza ha richiesto di non telefonare e non contattare perché sarebbe stato molto impegnato e non avrebbe avuto la possibilità di rispondere. Quindi il signor Taylor non sa del decesso del suo migliore amico, perché a quanto pare quest'ultimo è stato ucciso la notte dopo la partenza di Taylor. I miei sospetti stavano sempre più calando: non c'erano né prove né indizi che potessero dimostrare la colpevolezza del padrone di casa. "Mi dica signorina, come ha visto il rapporto tra i due ultimamente?" ho chiesto, per farmi un quadro completo della situazione. "Purtroppo quest'anno, come lei probabilmente saprà, la famiglia O'Brien è stata scossa da una serie di tragici eventi. Dopo una lunga malattia, la moglie di Connor è morta. Da quel momento il signor O'Brien è rimasto a dir poco gelido nei confronti del signor Taylor. Era arrabbiato con lui: lo riteneva responsabile della morte di sua moglie. Il signor Taylor non se ne curava e diceva sempre che aveva fatto di tutto per salvarla, ma non c'era riuscito. D'altro canto la malattia era terminale, non ci sono cure. Sarebbe andata così per forza." "Quindi, mi corregga se sbaglio, mi sembra di capire che il signor Taylor era il medico responsabile della signora O'Brien e, in seguito alla sua morte, il marito ha incolpato Il dottor Taylor ritenendolo responsabile dell'accaduto." "Esattamente. Poi, dopo qualche mese, è morto.". 

Davvero non riuscivo a capire. Lì, seduto sulla poltroncina di velluto in salotto, mi spremevo le meningi. Dopotutto il movente c'era, ma sarebbe dovuto accadere il contrario. Sarebbe dovuto essere O'Brien l'assassino di Taylor e non viceversa. Ho chiesto quindi di fare un'ispezione anche al resto della casa e la domestica mi ha scortato ovunque: camera da letto del signor Taylor , bagno, cucina, salotto, camera di Dorothy, sgabuzzino e sotterranei, ma non c'era niente, e intendo niente che potesse insospettirmi. Salendo nuovamente le scale, Dorothy mi ha detto: "Non credo di essere autorizzata a farlo ma... c'è un'ultima stanza: la libreria. Nessuno entra più lì da un sacco di tempo, o meglio, non credo. Se proprio volesse dare un'occhiata..." un barlume di speranza si è  acceso dentro di me. "Certamente! Mai dire mai, anche se a dire il vero l'ho appena detto due volte..." ho detto, tentando di strappare un sorriso alla ragazza senza alcun successo. Che ci vuoi fare diario, non è colpa mia se nessuno capisce il mio umorismo. Entrato nella stanza è mancato poco che facessi i salti di gioia. Una pista. Un vaso di vetro giaceva rotto per terra. Ho subito sentito un impulso dentro di me e girandomi di scatto ho detto: "Colla! Ho bisogno di un barattolo di colla.". Mentre Dorothy si è allontanata per procurarmela, ho attentamente esaminato gli scaffali della libreria e ho visto qualcosa. Tutti i libri erano impolverati, segno che nessuno li toccava da molto tempo, tutti tranne uno. Non era un libro, direi un taccuino rilegato in cuoio, con qualche graffietto posto esternamente. Nonostante questi segni, pareva piuttosto nuovo. Non restava che esaminarlo. Si è fatto tardi ora, dovrei dormire, inoltre l'inchiostro sta finendo. A presto.

Cocci di vetroWhere stories live. Discover now