Un caffè particolare

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Caro Diario,

devo dire che sto prendendo granchi su granchi. Le mie teorie fanno acqua da tutte le parti, non ci capisco più nulla... sta tutto diventando un intreccio sempre più complesso e saltarne fuori mi risulterà passo passo sempre più difficile, anche se a dire il vero dovrebbe essere il contrario. Ammetterlo per me è davvero dura ma credo proprio di avere bisogno di una mano da parte di Smith. Chi l'avrebbe mai immaginato! Io di sicuro no, ma siccome non riesco a ricavare un ragno dal buco mi affiderò anche alla sua esperienza. Ho deciso che oggi pomeriggio prenderemo un caffè da qualche parte per aggiornarci vicendevolmente sulla situazione. Ti farò sapere dopo l'incontro.

Rieccomi. Il caffè di oggi pomeriggio è stato una vera e propria illuminazione, un toccasana. All'orario concordato, mi sono presentato davanti alla porta di casa che Smith ha preso in affitto e ho bussato fortemente. Dopo qualche tempo, Evan si è presentato davanti al portone e mi ha aperto. Quell'uomo è un vero e proprio buontempone!! Sì è presentato da me con i capelli scompigliati, la bocca impastata dal sonno e la camicia un po' sgualcita. "Dormito?" ho chiesto, cercando di trattenere le risate. "Eh? Oh si! Ho dormito un sacco. Che c'è di male?" "Nulla" ho risposto, sorridendo. Smith è il classico poliziotto patito di dolciumi, amante del sonno e della buona tavola. O almeno, così credevo. Mi ha rivelato un sacco di cose interessantissime per quanto riguarda il profilo psicologico dell'assassino. "Stamane" ha iniziato, dopo avermi fatto accomodare a tavola davanti ad un buon caffè amaro " ho esaminato la stanza dell'ultima vittima. A quanto pare, Evelyn aveva accuratamente nascosto una specie di grosso... tabellone, ecco, sul quale si era appuntata fotografie, appunti, schizzi e oggetti vari collegati tra loro attraverso un filo di colore rosso. Ho fatto una fotografia, eccola qui. Vede? Ci sono fotografie di Taylor, di Connor, della moglie di quest'ultimo e vari indizi ritrovati sulla scena del crimine quali capelli, pezzi di laniccio e tessuto ma soprattutto una sola cosa: impronte digitali. Sul corpo, di Connor s'intende, sono state ritrovate impronte digitali appartenenti a due persone, ovvero Evelyn e lo stesso Connor. Evelyn era la figlia, è chiaro che in qualche momento della giornata abbia avuto contatti con il padre... per il resto non ci sono impronte appartenenti a persone esterne alla... cerchia familiare, diciamo. Questo può portare a pensare due cose: 1) l'assassino ha ucciso assicurandosi di non lasciare tracce e questo avrebbe comportato all'utilizzo di guanti particolari 2) non c'è stato nessun assassino. Per quanto quest'ultima teoria possa sembrare strana, pensi bene al signor Taylor. Connor nutriva una profonda rabbia nei confronti del medico, corretto?  Non faccia quell'espressione, mi sono informato anche io. Cosa mi crede, un nullafacente?" ha attaccato, osservando la mia espressione stupita "Potrebbe aver tentato, in qualche modo, di cospirare contro di lui. A quanto pare, quest'ultima teoria si potrebbe rivelare corretta, perchè Evelyn era arrivata ad un'ipotetica conclusione, e ne aveva parlato con un amico. L'ho scoperto leggendo il suo diario privato. Ne aveva parlato con un certo Frank Stewarts."  "E con ciò?" ho chiesto io, continuando a non capire. "Rifletta bene! Potrebbe averla fatta fuori poiché era troppo vicina alla verità! Non pensa?" . Era strano per me ammetterlo, ma quella teoria poteva avere un senso. Se questo presunto sicario/assassino ha ucciso Evelyn perchè "sapeva troppo", come dicono i criminali, potrebbe arrivare ad uccidere qualcun altro. Ad esempio me. "E... se questa sua ipotesi fosse effettivamente sensata, non crede che colui/colei che ha ucciso Evelyn potrebbe arrivare a uccidere anche noi? Insomma... metterci... fuori dai giochi?" "Potrebbe. Certo. Non lo escludo.". La calma, la freddezza e la tranquillità con cui lo diceva era veramente sconcertante. Parlava di una cosa che teoricamente dovrebbe spaventare...

E io ho paura.

Cocci di vetroWhere stories live. Discover now