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LA RICHIESTA DI RIDDLE


Uscii dall'Infermeria esattamente due giorni dopo, verso l'ora di cena, giusto in tempo per una lezione con Silente

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Uscii dall'Infermeria esattamente due giorni dopo, verso l'ora di cena, giusto in tempo per una lezione con Silente.

Non avevo più visto Draco, e avevo tutta l'intenzione di andare a parlare con Piton di quanto avevo scoperto; purtroppo la Cooman passò l'intero pomeriggio a farmi mille test e a riempirmi di raccomandazioni riguardo alle due pozioni che avrei dovuto continuare a prendere per almeno due settimane, perciò non avevo ancora avuto tempo.

Harry era venuto a prendermi, aspettandomi fuori dall'Infermeria, e intanto che non raggiungevamo l'Ufficio del Preside mi raccontò dei suoi dubbi su Draco. A quanto pare l'aveva visto appena prima di Tassorosso contro Grifondoro in compagnia di due ragazze; dalla sua espressione non vedeva l'ora di dirmelo, forse nelle speranza che la "stupida cotta per Malfoy", come la chiamava lui, passasse; quello che non sapeva era che le due ragazzine erano in realtà Tiger e Goyle -e non glielo avrei detto. Ero ben consapevole di come avrebbe potuto reagire, e io avevo in mente un piano.

Il gargoyle balzò di lato alla menzione dei bignè al caramello; salimmo la scala a chiocciola e Harry bussò alla porta proprio mentre un orologio all'interno batteva le otto. «Avanti» disse Silente, ma quando Harry tese una mano per spingere la porta quella venne spalancata dall'interno. 

La professoressa Cooman apparve. «Aha!» strillò, indicandoci con gesto teatrale e sbattendo le palpebre dietro le lenti di ingrandimento dei suoi occhiali «Allora è questa la ragione per cui io vengo buttata fuori dal tuo ufficio senza alcun riguardo, Silente!»

«Mia cara Sibilla» ribatté Silente, un po' esasperato «non ti sto buttando fuori da nessun posto, ma Harry e Lydia hanno un appuntamento e davvero non credo che ci sia altro da dire...»

«Molto bene» declamò la professoressa Cooman in tono ferito «se non metti al bando quel ronzino usurpatore, benissimo... forse troverò una scuola dove i miei talenti verranno apprezzati...»

Spinse da parte Harry e sparì giù per la scala a chiocciola; la sentimmo inciampare a metà strada. «Per favore, chiudete la porta e sedetevi» disse Silente in tono stanco.

Obbedimmo e prendemmo posto come al solito davanti alla scrivania. Il Pensatoio era ancora una volta tra noi, insieme ad altre due bottigliette di cristallo piene di ricordi turbinosi. «La professoressa Cooman è ancora scontenta che Fiorenzo insegni?» chiese Harry.

«Sì» rispose Silente «Divinazione si sta rivelando molto più complicata di quanto avrei potuto prevedere, non avendo mai studiato personalmente la materia. Non posso chiedere a Fiorenzo di tornare nella Foresta, dove ora è un reietto, e non posso chiedere a Sibilla Cooman di andarsene. Detto tra noi, non ha idea del pericolo che correrebbe fuori dal castello. Vedi, non sa -e credo sarebbe poco saggio illuminarla- di essere stata lei a pronunciare la profezia su te e Voldemort». Silente trasse un profondo sospiro. «Ma lasciamo stare i miei problemi col personale. Abbiamo argomenti molto più importanti da discutere. Prima di tutto, Lydia, come ti senti?»

[2] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙈𝙞𝙣𝙙 » Draco MalfoyWhere stories live. Discover now