III

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Sono le 8:30 e stranamente sono già sveglia, non vedo l'ora di andare a Diagon Alley per comprare tutto il necessario per iniziare questa nuova avventura. Mi alzo e vado in camera di Louis che come al solito sta ancora dormendo, così con la mia solita leggerezza tipica di un elefante mi butto su di lui e grido "Buongiorno pigrone il sole è alto e uno splendido giorno ci sta aspettando!!", lui prende il cuscino se lo mette sulla faccia e contemporaneamente alza il dito medio della mano destra per mandarmi all'altro paese, io sbotto a ridere ,gli scanso il cuscino dagli occhi e gli dico "dai su sbrigati che dobbiamo andare, Diagon Alley ci aspetta". Dopo diverse imprecazioni di Lu stiamo finalmente facendo colazione, io come al solito con il mio bicchiere di succo all'arancia  e Louis con la sua tazza di latte. Finito di mangiare saliamo ognuno nelle rispettive camere e ci cambiamo, appena apro la porta di camera mia sul letto trovo un mantello nero e un biglietto con su scritto "questo è un piccolo regalo, ti vogliamo bene Mamma e Papà" io rimango senza parole e non vedo l'ora di indossarlo. Decido così di vestirmi, oggi come al solito metterò un paio di jeans , però vista l'occasione cercherò un top un po' più elegante ,e, infine indosserò le mie amate vans. Dopo una quindicina di minuti sono pronta, mi do un ultimo sguardo allo specchi e scendo al piano di sotto, stranamente sono Già tutti li che mi aspettano, Louis ha un mantello simile al mio e anche mamma e papà ne indossano uno, appena scendo sento Lu dire " era ora, finalmente ce l'hai fata" io lo guardo e gli rispondo "da che pulpito la pedica" e scoppiamo tutti a ridere. Mia mamma ci guarda e poi dice " Bene ragazzi siamo pronti per andare" e spontaneamente le chiedo "Ma come ci arriviamo a Diagon Alley??" e lei "Arriviamo a Londra poi da li conosco una scorciatoia" io annuisco e usciamo da casa direzione Londra. Dopo circa un oretta e mezza di macchina siamo finalmente arrivati a destinazione, parcheggiamo e cominciamo a girare per il centro di Londra, fino a che non ci fermammo davanti ad una locanda, "Il Paiolo Magico",  sul volto di papà comparve un  gran sorriso appena lesse quella scritta e poi disse "quanti ricordi ci sono legati a questo posto " e mia madre annuì. Siamo entrati nella locanda, che a primo impatto era piena di gente normale, poi però scrutano meglio mi resi conto che quelle persone di normale avevano poco, mio papà si fermò a salutare il vecchio proprietario, mentre io, Lu e la mamma ci recammo verso il retro. Appena dopo i bagni c'era una porta che portava a un vicolo ceco, mamma in men che non si dica caccio  la sua bacchetta e diede dei colpi su delle pietre specifiche che presero vita e cominciarono a creare un varco nella parete, mamma disse a Lu "Lu puoi andare a chiamare mio marito per favore credo proprio che ci servirà una mano per comprare tutto in necessario" appena fini la frase Papà comparve dietro di noi e Lu disse "ecco come non detto" e la mamma gli sorrise. Io ero rimasta incantata da quella vista era mozzafiato, era una via piena di negozi e di maghi e streghe che parlavano tra loro.  quel momento fu interrotto da mio padre che disse "Bene ragazzi la prima tappa è alla Gringott, la banca dei maghi" io guardo con uno sguardo abbastanza sorpreso papà e lui sorridendo mi dice "Il denaro babbano è diverso dal denaro magico, li ci cono tutti i nostri risparmi e anche quelli che i genitori di Louis gli hanno lasciato" Lu rimase come pietrificato dalla notizia e papà per tranquillizzarlo gli disse "I tuoi genitori avevano pensato a tutto non preoccuparti", gli mise una mano sulla spalla e cominciarono ad incamminarsi verso la strana banca, io mi misi sotto braccio a mia mamma e li seguimmo.

arrivati davanti alla Gringott papà aprì la porta e ci fece strada, dietro la porta comparve un lungo corridoio, e su entrambi i lati c'erano dei folletti che contavano i soldi, io mi giro verso Lui e gli dico "credevo che i folletti esistevano solo nella fantasia" lui mi guarda e ridendo mi dice "da oggi anche noi facciamo parte del mondo Magico", poi mi prese per mano e continuammo a camminare fino ad arrivare alla fine di questo lungo corridoio, dove un folletto più anziano degli altri ci scrutava. Papà lo guardò e gli disse "dovremmo ritirare del denaro presente nelle camere dalla famiglia Smith e Stuart" il folletto guardo mio padre e gli rispose "la chiave prego" e mio padre gli allungo entrambe le chiavi, dopo di che il folletto ci chiese di seguirlo. In men che non si dica ci siamo ritrovati all'interno di una specie di carrello da miniera che viaggiava su delle rotaie, il folletto si mise alla guida e quel coso partì a tutta velocita, una manciata di secondi dopo si bloccò e disse "scendere prego", noi in men che non si dica ci tuffammo fuori da quell'attrezzo infernale e il folletto apri la porta dicendo "camera blindata 408 ", mamma avanzò e disse "Questa è la nostra figliola, qui ci sono tutti i risparmi miei e di tuo padre di quando vivevamo nel mondo magico" io spalanco gli occhi, davanti a me una pila enorme d'oro , papà entrò nella stanza ,prese un po' d'oro e poi uscì. il folletto richiuse la camera e si diresse in quella affianco "camera blindata 409" disse prima di aprirla, mia mamma si avvicinò a Lu e gli disse "questa invece è la tua figliuolo, i tuoi genitori hanno lavorato duramente per risparmiare questo denaro", Louis si avvicino alla stanza e anche lui come me rimase senza parole, e gli scese una piccola lacrima sul viso che asciugò subito. Papà entrò anche nella camperà di Lu e prese dei soldi anche per lui. Con mio grande dispiacere dovemmo risalire su quell'aggeggio infernale di nuovo, ma questa volta fortunatamente uscimmo dalla banca e adesso inizia il vero divertimento.

gli opposti si attraggonoWhere stories live. Discover now