1. Andrà tutto bene

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Era una calda giornata estiva di metà Agosto ed io ero dentro casa, in salotto, che guardavo alcune figurine che rappresentavano gli Heroes più importanti del momento, tra cui mio padre Endeavor, cercando allo stesso tempo di non perdermi un secondo del mio cartone preferito, sempre a tema 'Heroes'. Mia madre era nella stanza accanto che preparava il pranzo intanto che canticchiava, mia sorella Fuyumi di appena otto mesi era dai nonni, mentre mio padre era a lavorare.

Tra poco meno di cinque mesi avrei compiuto quattro anni e il mio Quirk non era ancora apparso, tuttavia ero piccolo e non me ne preoccupavo più di tanto: sarebbe arrivato, ne ero sicuro.

-E gli Heroes vincono ancora!- esultai guardando il televisore -Sono troppo forti! Nessuno può fermarli!-

Mi alzai in piedi e cercai di imitare le mosse che avevo visto, fallendo miseramente e cadendo all'indietro.

-Touya, tutto bene?- chiese mia mamma facendo capolino dalla porta.

Aveva i capelli argentei raccolti in una piccola coda bassa e gli occhi mi guardavano con un misto di preoccupazione e divertimento. Indossava una semplice maglietta a maniche corte azzurra e un paio di pantaloni bianchi sportivi, il tutto coperto da un grembiule da cucina rosa e viola, con scritto 'La cuoca migliore sono io, e no, non è una sfida: se osi avvicinarti ai fornelli ti cucino vivo'. Ai piedi portava le classiche ciabatte da casa color panna.

-Benissimo! Sono pronto a sconfiggere tutti i Villain del mondo!- le risposi alzandomi e ricominciando a dare calci e pugni all'aria, cadendo nuovamente. Mamma ridacchiò.

Mi rialzai imbarazzato e le dissi: -Tranquilla, appena ho il Quirk mi alleno, così divento un Hero! E ti proteggo!-

-Certo, tesoro. Mi rassicura molto avere ben due Heroes in famiglia- Rispose lei intanto che tornava in cucina, ridacchiando.

Io tutto fiero voltai la testa verso il televisore e notai che stava cominciando un nuovo episodio, quindi mi rimisi seduto per terra, tutto concentrato e pronto ad una nuova avventura.

Seguii per tutto il tempo l'Hero, cercando di non distrarmi neanche per un secondo. Quando apparve il Villain, iniziarono a combattere, se così si può definire uno scontro per bambini. Dopo pochi minuti l'Hero vinse e il Villain, come sempre, diventò buono, sotto consiglio dell'altro.

Finiva sempre così e mi piaceva molto questo lato dei cartoni.

Fin da piccolo ero molto intelligente per la mia età e, nonostante il combattimento fosse la mia priorità, adoravo il fatto che i Villain alla fine trovassero la strada giusta.

-Touya! E' pronto!- mi gridò mia madre dall'altra stanza.

Io mi fiondai velocemente in cucina e iniziai a mangiare con gusto, sotto lo sguardo divertito di mia madre.

-Allora, chi ha vinto?-

-Che domande fai? Ovviamente l'Hero!- risposi io, indignato.

-Giusto- mi assecondò mia madre, sempre col sorriso sulle labbra.

-Anche papà in questo momento sta combattendo, vero? Quando sono grande divento un Hero forte come lui così possiamo sconfiggere insieme i Villain!-

-Ovviamente, tesoro. E il papà sarà ben felice di aiutarti-

Finii in fretta di mangiare e poi tornai in salotto.

I cartoni ormai erano finiti, così mi misi a giocare con le bambole degli Heroes, prendendo in una mano quella di All Might e nell'altra quella di Endeavor. Li facevo scontrare l'uno contro l'altro e alla fine, nonostante sapessi che All Might era più forte, vinceva sempre mio padre.

Ad un certo punto mi sembrò di vedere qualcosa di azzurro attorno alla sua bambola, così mollai quella di All Might, che cadde a terra con un tonfo, e presi con entrambe le mani quella di Endeavor.

Era una piccola fiamma azzurra e io, da tanto sorpreso che ero, non emisi neanche un suono, con lo stupore negli occhi.

Improvvisamente sentii un pizzichio in tutto il corpo, così mollai anche quella di papà e mi guardai prima le braccia, poi le gambe e infine il petto: da tutto il mio corpo spuntavano delle fiamme blu-azzurre.

"Questo è... il mio Quirk?"

La felicità che stava per nascere, si sostituì con un dolore crescente. Il piccolo pizzicore stava iniziando ad aumentare: sentivo come se mille aghi appunti mi trafiggessero la pelle, per poi togliersi e rifarlo, sempre di più.

Urlai.

-AAAHHHH! MAMMAAA! AAHHH! AIUTOOO!-

Mia madre accorse spaventata, urlando il mio nome, e quando mi vide strabuzzò gli occhi.

-MAMMA STO BRUCIANDO!! IL FUOCO!! E' APPENA ARRIVATO! COSA--

Mamma si avvicinò subito, attivando il suo Quirk del ghiaccio per raffreddarmi. Mi abbracciò e cercò di calmarmi, disegnando cerchi immaginari nella mia schiena.

-E' tutto okay, Touya, è il tuo Quirk. Andrà tutto bene- mi rassicurò, continuando ad usare il suo Quirk fino a quando le fiamme si spensero. -Andrà tutto bene- ripetè.

A quel punto crollai, sfinito, sulla sua spalla, con le lacrime agli occhi.

***

Mi svegliai qualche ora dopo.

Ero in camera mia e avevo diverse bende in tutto il corpo: la prima che vidi era nel braccio destro, e copriva la pelle dal palmo della mano fino al gomito; poi osservai il braccio sinistro, in cui erano presenti due bende: una copriva la mano per intera, escludendo solo in pollice e l'indice, fino al polso, l'altra iniziava da poco prima del gomito fino alla spalla. Poi guardai le gambe: in entrambe avevo i piedi bendati, tranne la punta delle dita, fino al ginocchio. Infine esaminai il petto: in vita non c'erano bende, però nella zona degli addominali fino al collo ne ero pieno. Sentivo solo un po' male, ma non bruciava.

Facendo attenzione mi alzai e mi guardai bene allo specchio: sembravo una mummia, ma ero felice.

"Finalmente ho un Quirk!"

Non mi importava se mi aveva fatto male, era la prima volta; ero sicuro che con l'aiuto di mamma e papà avrei imparato a padroneggiarlo.

Aprii lentamente la porta e cominciai a scendere le scale.

Arrivai al piano terra e stavo per entrare in cucina, quando sentii mamma e papà parlare.

-...quando usi il tuo Quirk?- stava chiedendo mamma.

-Quando mi sforzo troppo il mio corpo non regge, quindi mi brucio un po'. Perché?-

-Touya... oggi si è bruciato a causa del suo Quirk- fece una pausa -Le sue fiamme erano blu-azzurre e terribilmente calde Forse anche più calde delle tue-

-Più calde delle mie?- Enji Todoroki aveva usato un tono sorpreso, ma allo stesso tempo come se stesse pensando velocemente, però io ero piccolo e non ci feci caso.

Ci fu qualche secondo di silenzio e poi con uno strano sorriso e un tono calmo ma solenne, mio padre disse: -Perfetto-

A quel punto entrai nella stanza e corsi verso papà, che mi guardò orgoglioso.

-Papà papà! Oggi è apparso il mio Quirk! Fiamme azzurre papà!- esclamai fiero di me.

-Bene Touya, sono felice e fiero di te- rispose, accarezzandomi la testa con un sorriso.

In quel momento ero troppo concentrato ed emozionato per accorgermi dello sguardo leggermente preoccupato di mia madre.

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Non si nasce Villain, si diventa |Touya Todoroki - Dabi|Where stories live. Discover now