Notò un foglio cadere per terra molto strano, sul giallo ma non ci badò molto. Cominciò a sfogliare tutti gli altri fogli, aspettandosi l'enesimo sponsor cadere in rovina ma si accigliò quando ricevette dei fogli di richiesta sponsor da decine e decine di aziende.

Fece un largo sorriso, come mai si era fermato d'improvviso? Anzi sembrava che stesse cercando di..aiutarlo? Gli cadde il secondo foglio giallo dalla pila, uguale a quello per terra e confuso decise di prendere il primo notando il nome di Hoseok con il licenziamento. Corrugò ancora le sopracciglia prendendo il secondo.

Lo prese delicatamente confuso dalla situazione. Lesse il nome e sbiancò dalla testa ai piedi sedendosi più dritto dalla testa ai piedi " Signor Park Jimin la prego di informarla che io Min Yoongi mi lincenz-> mormorò non connettendo le parole a quello che diceva.

Spalancò gli occhi saltando sulla sedia correndo verso l'ufficio del moro trovandolo completamente vuoto, corse verso quello del rosso e anche quello era vuoto. Si sentì il cuore battergli all'impazzata e gli occhi diventare più lucidi < no no no..> cominciò a guardarsi attorno correndo verso gli altri uffici trovandoli tutti vuoti.

Chiamò il numero del ragazzo troppe volte che non gli rispose, prese le sue cose tornando a casa sotto lo sguardo confuso degli altri dipendenti. Corse fino alla villa aprendo con le chiavi, trovando soltanto tutti i ragazzi riuniti in cerchio che parlavano ruotando la testa verso la direzione del rosa.

< Jimin..> sussurrò il moro notando come stesse piangendo, l'altro si avvicinò un po' troppo velocemente puntandogli il dito < c-come hai potuto....t-tu insomma..> cominciò a singhiozzare sventolando le braccia mentre l'altro gli prendeva le mani.

< hey hey hey calma....ho solo abbandonato il lavoro ma non te...> gli prese in cuscino lanciandoglielo < perché?! > Jungkook si alzò alzando le mani in segno di resa < calma hyung...eri triste e sfinito ti ha facilitato il lavoro..> 

L'altro si asciugò le lacrime guardandosi attorno notando decisamente molte scatole e due valige, le indicò tremando avendo più paura per la risposta < e-e...q-quelle? > Yoongi sospirò guardando gli altri dongsaeng < ho trovato un lavoro...> corrugò le sopracciglia < dove? >

Namjoon si alzò mostrando il biglietto di una casa discografica < in America.> vide l'aria fermarsi, sgranò gli occhi mentre alcune lacrime cominciavano già a cadere. Si accasciò a terra sconfortato per poi guardarlo negli occhi < q-quindi te ne v-vai...> il ragazzo scosse la testa.

< Starò via poco poi chiederò il trasferimento a Seoul...> annuì sconfortato, non ce l'avrebbe fatta ma era meglio per entrambi non stare in corea ed era la cosa migliore anche se pesante.

< quando partite? > Yoongi sospirò guardando l'orario < stasera alle 8 > mancavano 6 ore aveva maledettamente 6 ore insieme a lui. Lo abbracciò saldamente appoggiando la testa sul suo petto mentre lo accarezzava < amore mi dispiace...non volevo farlo > annuì baciandolo e tranquillizzandolo < andrà bene..>

『---』

Presero le valigie, sentendo il tipico rumore che facevano sul pavimento marmoreo dell'aeroporto, Jimin teneva saldamente la mano al suo ragazzo, che spesso si fermava a baciargli la testa sorridendo per confortarlo.

Arrivarono davanti all'entrata del gate, il più grande si guardò l'orologio costoso sospirando, avevano 30 minuti. Lo guardò e il ragazzo si fiondò tra le sue braccia affondando nella giacca.

Yoongi gli allungò un pacco come regalo < aprilo a casa...da solo > Jimin notò gli altri che si stavano scambiando gli ultimi abbracci e scosse la testa < non ce ne sarà bisogno > tutti si voltarono verso di lui confusi mentre arrivava lo staff ad affiancarlo con delle valigie.

< che succede? > chiese l'ex assistente guardandosi attorno e il capo mostrò un foglio dal tratto importante con sotto il valore di soldi della sua azienda. Yoongi lo prese confuso e cominciò a leggere e poi notò il suo viso illuminarsi facendo un sorriso da orecchino a orecchino.

Lo abbracciò fortissimo tanto da finire per terra e Jimin ridacchiò, mentre i due rapper erano sempre più confusi < cosa? > il moro cominciò a piangere ancora nell'abbraccio. < Jimin ha trasferito l'azienda a New York e io sono uno dei titolari.> gli altri presero a sorridere notando in lontananza anche lo staff che portava le valigie del modello e il fidanzato, che sapevano già tutto. La sorpresa migliore di sempre.

< Ho il volo dopo > ridacchiò mostrando il passaporto prima nascosto nella stanca facendo un sorriso al suo ragazzo, non avrebbe permesso a nessuno di allontanare l'unico e solo amore della sua vita. < non ci separeremo mai, dove vai tu, vado io > gli sorrise ancora.

『---』

-MinjieCake

Sweet Liar • YoonminWhere stories live. Discover now