capitolo 9;

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La sveglia suonò e, dopo essermi rigirata almeno due volte nel letto, mi decisi ad alzarmi.

Presi i vestiti che avevo scelto ieri sera e li indossai: dei semplici jeans a vita alta con una maglia bianca a maniche lunghe, il tutto con alcuni anelli e collane.
Legai i capelli in due trecce alte e poi scesi al piano di sotto con lo zaino sulla spalla.

<amore, fai colazione con noi?> chiese mio padre.
<no, vado..vado con un'amica> dissi sorridendo.
<buona scuola> disse Emma.
Sorrisi ad entrambi e poi uscì.

Mentre stavo prendendo il telefono dalla tasca, vidi con la coda dell'occhio spuntare qualcuno dall'angolo, stavo per urlare quando riconobbi Payton.

<sei cretino, sei fottutamente cretino> dissi, senza aspettarlo per camminare.
<scusa cherry, non volevo spaventarti> disse lui raggiungendomi e appoggiando un braccio sulle mie spalle.
<gne gne, non vuoi mai farlo ma lo fai> dissi, lasciandomi scappare una risata che rovinò l'atmosfera.
<ma stai zitta> disse lui, spingendomi leggermente e togliendo quindi il braccio da me.

Dopo pochi minuti in cui parlammo di una possibile verifica di storia di domani, arrivammo davanti ad un piccolo locale, non troppo lontano dalla scuola.

Payton aprì la porta e mi fece entrare, provocandomi un sorriso che non riuscì a nascondere.

<hey Jeff!> esclamò Payton, facendo spuntare dal bancone un signore abbastanza anziano.
<ciao ragazzo, e ragazza> disse lui, poi riportò lo sguardo su Payton <è davvero carina>
Lui sorrise e mi guardò per qualche secondo, che venne interrotto dal signore.
<il solito?> chiese.
<il solito> rispose Payton, poi si girò verso di me <vieni, sediamoci>

Mi prese la mano e mi portò verso l'ultimo tavolo all'angolo, fece sedere prima me e poi lui mi si mise davanti.
<vengo da Jeff da tre anni con i miei amici, fa gli waffle migliori di sempre> disse il ragazzo sorridendo.
<sarò contenta di provarli allora> dissi io.

Dopo pochi minuti l'uomo arrivò con due piatti enormi: waffle con una fetta di bacon di fianco, sembra davvero buono.
<grazie mille> dissi sorridendo.
<grazie Jeff> disse Payton.

<assaggia> disse, guardandomi con il sorriso.
Presi il coltello e ne tagliai un pezzo, ottenendo il risultato che pensavo e che mi aveva già anticipato Payton: è fantastico.
<o mio dio> dissi scandendo ogni parola è guardando ancora il piatto <wow è..wow>
Lui rise e ne mangiò un pezzo guardandomi.
<te l'avevo detto>

Passammo un po' di tempo parlando e, fra le altre cose, scoprì che anche lui ha la passione per il canto, oltre che per il mondo social in generale.
Non l'avrei mai detto ma abbiamo molte cose in comune.

Quando entrambi finimmo, uscimmo dal locale e tornammo indietro verso la scuola, dove c'era già un po' di gente davanti.
<primo corso?> chiese lui.
<chimica> risposi.
<pure io, siamo insieme> disse dandomi una piccola spallata.

Il nostro sguardo venne interrotto da una ragazza poco più alta di me che si buttò fra le braccia di Payton, che non nascose la sorpresa in questo gesto.

<ehm scusami> disse lui staccandola da sé <ci conosciamo?>
<come no, ti ricordi ieri sera, ti ho aspettato davanti a casa tua> disse la ragazza <mi hai detto che eri da tua sorella ma poi sei arr->
<okay okay, ho capito>
Già, anche io ho capito.
"Devo andare a prendere mia sorella", certo, e io ci credo, era più che evidente che aveva meglio da fare.

<vi lascio soli> dissi, superandoli subito dopo.

Vidi Amelie e un ragazzo moro alla fine del cortile così decisi di raggiungerli, sperando di non star interrompendo qualcosa.

<hey Am> dissi io, cercando di sorridere nonostante non mi facesse piacere quello che avevo appena scoperto, e in realtà non ne so il perché.
<oh ciao Charl> disse Amelie sorridendo <lui è Blake, un mio amico, lei è Charlotte, una mia amica>
<piacere> dissi stringendogli la mano.
<anche per me> disse lui ricambiando.
<adesso andiamo, a dopo Blake> disse Amelie, diede un bacio sulla guancia al ragazzo e poi mi trascinò verso il resto del gruppo.

<Blake eh?> dissi sorridendo.
<stai zitta, ti spiego dopo> disse lei ridendo.

Raggiungemmo i ragazzi e subito io interruppi i loro discorsi.
<qualcuno ha chimica ora?> chiesi.
<buongiorno anche a te> disse Chase, che fulminai con lo sguardo.
<io ci sono!> disse Jackson.
<anche io> disse Charli venendomi ad abbracciare, e restando poi attaccata a me.
<okay, andiamo?> chiesi.
<non aspettiamo Payt-> iniziò Jackson ma io lo interruppi.
<no, andiamo> dissi prendendogli la mano e trascinandolo verso scuola.

Sinceramente ora non ho voglia di parlare con Payton, mi ha fatto rimanere male il suo gesto.

Entrammo nella classe ed io e Charli ci mettemmo in un'ultima fila, anticipando di poco Jackson che si mise davanti a noi.

Dopo poco suonò la campanella e Jackson si girò verso di me.
<perché Payton mi ha appena chiesto dove
sei?> chiese.
Ah ora si preoccupa.
<posso?> chiesi, indicando con la testa il cellulare.
Lui annuì e me lo passò così lessi la chat.

payton🎸

jackson ho fatto una cazzata
devi aiutarmi
dov'è char?
dimmi che è con te a chimica ti prego

sì è qui e non ti vuole né vedere né parlare

Passai di nuovo il telefono a Jackson, che rimase sorpreso dalla mia risposta ma, proprio mentre stava aprendo bocca, la prof ci riprese ed incominciò la lezione.

Dopo venti minuti, qualcuno bussò alla porta e tutti portammo lo sguardo lì, vedendo l'unico e solo Payton Moormeier ancora con il fiato corto.
<mi scusi per il ritardo> disse lui.
<hai ancora il coraggio di venire? Esci, entrerai alla prossima lezione!> esclamò la prof.

Payton portò lo sguardo verso di me ma io lo abbassai, così lui uscì esattamente come era entrato prima.

<cos'è successo con Payton?> sussurrò Charli.
<ti va se ne parliamo dopo?> dissi io, davvero non ho voglia di tirare fuori l'argomento ora.
<sì certo> disse lei <vieni a casa mia dopo scuola?>
<perfetto> dissi sorridendo, poi tornai a seguire la lezione.

...
La campanella suonò ed io saltai subito in piedi, esattamente come la ragazza di fianco a me.
<grazie a dio è finito questo inferno, non ce la facevo più> disse lei prendendo lo zaino.

Uscimmo insieme dalla classe e subito trovammo Payton qui davanti; cercai di non farci caso e continuare a camminare insieme a Charli ma ovviamente lui ha aspettato mezz'ora solo per questo.

<cherry ti prego, vieni qui> disse lui.
<non ho niente da dirti> non mi girai neanche e continuai a camminare <anzi sono già in ritardo per matematica>
<non è come sembra, Olivia ha esagerato> disse seguendomi ancora.
<è quello il nome della troia?> chiesi ironicamente.
<dai cherr->
<"cherry" un cazzo> dissi, girandomi verso di lui <se dovevi vederti con una ragazza bastava dirlo, non serviva tirare in mezzo tua sorella solo per trovare una scusa>
<ti prego, possiamo parlarne tranquillamente fuori?> chiese, notando la maggior parte degli occhi su di noi nel corridoio.
<non voglio parlare con te> dissi, poi tornai vicino a Charli e mi incamminai verso la classe di matematica.

lettera d'amore | payton moormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora