[completa]
Charlotte è una semplice quindicenne che si è appena trasferita in una nuova città, lontano dalla sua infanzia e soprattutto il suo fidanzato.
Payton è un semplice sedicenne che vive nella stessa città da tutta la vita, con pochi amici ma...
Sono passate un po' di settimane, quasi un mese da quando Payton è tornato in North Carolina e penso che questi giorni siano stati duri quanto quelli in cui mi ero appena trasferita, quando ci siamo lasciati.
Mi sono sentita sola come non era mai successo prima e credo che questo sarà il compleanno peggiore della storia.
Tanto perché non bastava tutto ciò, fra un paio d'ore ci sarà una sorta di festa su un grattacielo qui a Los Angeles per l'uscita della canzone di Payton, avvenuta proprio oggi; avrei voluto ascoltarla, ma i miei amici e lui per primo, mi hanno raccomandato di non farlo fino a sta sera, non so per quale motivo. Non ho idea di che canzone sia, se parla di noi, della nostra rottura o di qualsiasi altra cosa: sono nel buio più totale e questo non lo reputo un bellissimo regalo di compleanno.
Anche la mia canzone è uscita qualche giorno fa e sta avendo molto successo, soprattutto perché è acustica e si sente bene la mia voce, senza molti rumori di fondo o effetti.
Io e Kio diciamo che stiamo uscendo insieme, per qualcosa più di un'amicizia. Ci ho messo molto ad accettare ma poi ho pensato che forse sarebbe stato l'unico modo per togliermi dalla testa Payton e così ho detto di sì alla proposta del ragazzo; non sono niente più che uscite, non c'è nessun bacio o qualcosa di più è solo..distrazione.
<ma tu l'hai sentita la canzone di Payton?> <dio Charlotte> sorrise Amelie <sei ancora totalmente sotto di lui> Io risi leggermente, sistemandomi il vestito. <rispondimi e basta> dissi. <sì, sì l'ho sentita e non vedo l'ora che anche tu lo faccia> Mormorai un debole "okay" e poi tornai ad aggiustare i capelli.
<sono spaventata Am> la fermai, mentre lei stava uscendo dalla stanza <sono davvero terrorizzata> Lei sorrise e venne verso di me, mi guardò per qualche secondo e mi abbracciò molto forte. <sarà una bella serata, fidati di me Char, so che può essere difficile ma provaci> disse.
Dopo questo piccolo incoraggiamento da parte sua, presi un bel respiro e poi scendemmo al piano di sotto, dove c'erano già tutti i ragazzi e ragazze ad aspettarci. Sono tutti davvero belli. <hey> mi richiamò Kio, sorridendomi <sei davvero bella> Io sorrisi e lo ringraziai, anche lui era davvero vestito bene.
Il tragitto in macchina, che passai insieme a Josh, Nessa e Kio, fu abbastanza lungo, durò più di mezz'ora; al termine di questo, ci fermammo davanti ad un grande grattacielo dove all'ingresso c'era una folla di persone e qualche bodyguard.
Salutai tutti con la mano cercando di sorridere come potevo, poi venni trascinata all'interno dalle guardi insieme a tutti gli altri.
La terrazza era davvero enorme, molto illuminata e con un grande palco al centro, oltre a molta gente già al bancone dei drink. <andiamo a cercare Payton?> propose Jaden, ottenendo subito il consenso di tutti..tranne me insomma. <stai tranquilla> mi sussurrò Addison con un grande sorriso, che mi fece rilassare almeno un attimo.
Passati cinque minuti, sentì un braccio avvolgermi la vita da dietro. <Payton sta arrivando> disse Kio. Il mio respiro si bloccò un attimo, poi lui sorrise e lo feci anch'io, guardandolo negli occhi.
<ragazzi!> Dio, la sua voce.
Tutti lo salutarono, io aspettai altri due secondi e poi mi girai, vedendolo ancora più bello di quanto non potessi immaginare: ha una camicia bianca sbottonata sul davanti e dei pantaloni bordò, gli stessi che aveva messo lo scorso Natale, me lo ricordo ancora benissimo; a questo dettaglio infatti sorrisi guardando in basso. <hey cherry> Alzai lo sguardo e sorrisi, per la prima volta in modo vero dopo mesi. <hey Pay> sorrisi e anche lui lo fece, facendomi perdere ancora una volta nel suo sguardo. <dai vieni qui> ridacchiò lui, poi mi strinse in un forte abbraccio che ricambiai all'istante.
Era da un po' che non stavamo così vicini e non riesco minimamente a descrivere quanto mi fosse mancata questa sensazione di protezione, sicurezza e completezza.
<sei bellissima, sono felice che tu sia qui> mi sussurrò lui nascondendosi nei miei capelli, in modo che gli altri non potessero né sentire né capire quello che mi ha detto. <sono felice anch'io e sei fantastico pure tu> Lo sentì sorridere sulla mia spalla, poi si staccò lasciandomi un veloce bacio su quel punto.
<e buon compleanno> aggiunse, sempre sorridendo. Anche io sorrisi, senza rispondergli: non credo fosse necessario.
Restammo a guardarci per qualche secondo, come se tutto intorno si fosse fermato. Poi lui diede un colpo di tosse spostando lo sguardo sulla gente. <ora devo andare> disse lui <ma conto sulla tua presenza> <ci sarò sicuramente> sorrisi, poi lui se ne andò.
Wow, mi ha dato una carica di adrenalina questo incontro, davvero.
Kio tornò vicino a me con un braccio intorno alla mia vita, poi andammo tutti insieme sotto al palco dove c'erano dei tavolini riservati con i rispettivi nomi sopra.
Mi sorpresi quando vidi il mio di fianco al nome di Kio; sinceramente non mi aspettavo che Payton mi lasciasse questo posto, soprattutto in una serata così importante per lui ma mi fa piacere, lo vedo maturato ed è una cosa buona, specialmente per se stesso.
Dopo poco Payton salì sul palco e cominciò a ringraziare tutti, compresi i suoi amici che erano qui sotto vicino a me. <e poi, ultima ma non per importanza, Charlotte Adams> sorrise, guardandomi <buon compleanno e, anche se la nostra relazione non ha funzionato, sono felice che la nostra amicizia stia andando meglio> A quelle parole, il mio cervello si disconnesse.
Per lui è meglio essermi amico che fidanzato? Lo preferisce? Crede che la nostra relazione non abbia funzionato? Allora cosa sono stati quei sei mesi? Una perdita di tempo per lui? Mio dio, non avrebbe potuto dire una frase peggiore.
Poi la base musicale partì ed io spostai nuovamente lo sguardo su di lui. Era a suo agio lì sopra, nel suo ambiente, facendo quello che vuole fare per tutta la vita. Ed io sono felice per lui. Ma probabilmente il nostro momento non arriverà mai più.
didn't really feel right when i let you go ever since you left, tryna get you back home it's taking so much out of me that it's hard to even breathe
Payton tenne lo sguardo fisso su di me per quasi tutta la canzone, rendendomi ancora più confusa di quanto non fossi già. Prima dice che la nostra relazione non ha funzionato, poi scrive una canzone come questa e la pubblica il giorno del mio compleanno, convincendo tutti sul non farmela sentire prima perché l'ha dedicata a me e alla nostra rottura. La nostra relazione è stata un errore per lui oppure gli manco? Non riesco davvero a capirlo.
Appena finì di cantare mi alzai e, inventando una scusa per Kio, corsi fuori da questa terrazza alla ricerca di un posto sicuro per fumare e distrarmi un po'. Sapevo che questa serata non sarebbe finita bene.
