capitolo 22;

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payton's pov

La guardai mentre mi stavo lavando i denti, ovviamente ancora in muto.
Questa notte ha dormito benissimo, ogni tanto faceva qualche piccolo sorriso contagiando anche me.
Io invece non ho dormito, l'ho guardata e ho capito quanto forte sia quello che provo per lei, qualsiasi cosa sia; credo che sia presto per chiamarlo amore, ma provo un affetto enorme verso questa ragazza, qualcosa che non credevo nemmeno si potesse provare.

Sentì la sua sveglia suonare così riportai lo sguardo su di lei, che lentamente si svegliò aprendo i suoi bellissimi occhi.

Si girò verso il telefono per spegnere la sveglia e probabilmente rimase sorpresa nel vedermi ancora qui, in quanto sorrise all'istante.
<< buongiorno >> disse con la sua voce adorabile, stiracchiandosi.
Tolsi il muto mentre stavo lavando lo spazzolino.
<< buongiorno >> sorrisi << hai dormito bene da quanto ho visto >>
<< molto >> sorrise << non sarai stato sveglio tutta la notte, vero? >>
<< colpevole >> alzai ironicamente le mani sorridendo << ora preparati, tra un quarto d'ora vengo a prenderti >>
Lei annuì così io misi giù, uscendo dal bagno.

Feci lo zaino e presi anche la sacca per palestra, che sarà all'ultima ora.

Scesi al piano di sotto e salutai mia mamma e Faith con un grande sorriso, che entrambe notarono.
<e quella ragazza?> chiese d'un tratto mia madre <Charlotte>
Sorrisi ancora di più.
<sta meglio, molto meglio> dissi.
<bene, ne sono felice> sorrise lei.
<già, si vede che ci tieni tanto> intervenne mia sorella.
<a dopo!> scappai da questa situazione imbarazzante.
Non parlerò con loro della mia cotta per Charlotte, assolutamente no.

Andai a casa sua e, mentre ero a metà del vialetto, la porta si aprì e da lì spuntò Charlotte, che stava ancora sistemando dei libri dentro allo zaino.

<hey>
Ottenni la sua attenzione, con uno sguardo
un po' imbarazzato da parte sua.
<hey, buongiorno> sorrise raggiungendomi e chiudendo finalmente lo zaino.
Dopo qualche momento di imbarazzo e confusione non sapendo come comportarci, lei prese l'iniziativa di abbracciarmi, attaccando le sue braccia intorno al mio collo.
Sorrisi e le diedi un bacio sulla testa, ricambiando la stretta.

Poco dopo salimmo in macchina, lei mi parlò del suo odio profondo verso l'educazione fisica e tutto quello che riguarda gli sport mentre io affermai il contrario; mi piacciono praticamente tutti gli sport: calcio, baseball, football, basket e una volta ho fatto anche golf, e sinceramente sono abbastanza bravo in tutti.

Andammo da Jeff ed ordinammo gli stessi due waffle di sempre, parlando della nostra futura giornata scolastica.

Osservai con attenzione i movimenti che faceva con le mani mentre parlava, i piccoli sorrisi ogni tanto, gli occhi che avevano quella luce bellissima dentro, il naso che si arricciava quando diceva una cosa divertente, quello sguardo che faceva avanti e indietro per tutto il locale, tranne posarsi su di me, ed infine le sue bellissime labbra, evidenziate dal gloss che brillava con la luce del sole.
Potrei sembrare psicopatico od ossessionato dopo questa descrizione ma non lo sono, semplicemente questa ragazza è talmente bella che è impossibile non notare qualsiasi cosa di lei.
<perché mi guardi così?> sorrise, appoggiando il mento fra le sua mani.
<nulla> sorrisi, scuotendo la testa <sei semplicemente bellissima>
Lei sorrise e arrossì, così spostò lo sguardo sulla vetrina di fianco a noi.

Questa volta pagò lei e poi, facendo incrociare le nostre mani, uscì dal locale andando verso scuola.

Entrammo nel cortile ancora con le mani incrociate, ottenendo molta più attenzione del solito.

lettera d'amore | payton moormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora