Capitolo 23

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Ritornai a casa, corsi in camera mia, mi buttai sul letto pronta a dormire, chiusi profondamente gli occhi ma la vibrazione del cellulare mi fece saltare, presi in mano il telefono e con un occhio mezzo aperto e uno chiuso guardai chi era, non mi cercava mai nessuno negli ultimi tre mesi, chi poteva essere?

Mattia: ''Buonanotte''

Era strano che Mattia mi mandava un messaggio? A me? A me.. Cioè io Jessica, mandava un messaggio a me.. Aveva il mio numero perché quando uscivo con Marta tante volte l'aveva chiamato con il mio cellulare per farsi venire a prendere, andai sulla rubrica e chiamai Marta.

Marta: Pronto Jessica, che è successo?

Jessica : No, niente di importante, solo.. Tuo fratello è lì con te?

Marta: Si, vuoi che te lo passo?

Jessica: No no per carità Marta ahhaha solamente digli che si é sbagliato numero, mi ha mandato la buonanotte

Marta: ''ok aspetta che gli e lo dico''

Sentii dall'altra parte della cornetta che diceva a Mattia che si era sbagliato numero e aveva mandato il messaggio a me, non capii cosa rispose lui ..

Marta: No Jè, ha detto che non si è sbagliato numero voleva mandarla a te

Jessica: Ah, grazie vabbene ciao

Riattaccai e mi misi a dormire e non gli risposi.

Alle 6:30 imprecai contro la sveglia, e il fatto che era Lunedì, e io ODIAVO il Lunedì.
Mi alzai, scesi le scali, e andai in cucina, mi preparai la colazione , latte e cereali, la solita..
Mentre mangiavo scorrevo whatsapp sulla sua Chat , Mattia..
Cioè voleva mandarmi la buonanotte?
Che sciocchezza ..
Sicuramente si sarà sbagliato ma non voleva fare una figura di merda..
Lo chiusi, posai la mia tazza a lavare e salii le scale, mi vestii e 20 minuti dopo ero alla fermata dell'autobus..
Quella mattina matematica spiego i sistemi, e io mi domandai a cosa minchia servivano i sistemi nella vita..
Uscii e trovai Monica che aspettava il fratello a una scuola vicina
''Ciao Barbara'' dissi alla mamma
''Ciao Jessica, come stai?''
Sentivo i suoi occhi puntati addosso
''Bene bene, lei?'' Dissi
''Jessica, da quanto mi dai del lei?''
''Da ormai 5 mesi signora''

Tornai a casa, e chiamai Marta

Jessica : ''Marta dato che sei bravissima in matematica posso venire da te a fare i compiti?''

Marta: ''ma certo Jessica vieni''

Mi preparai, e andai
''Mamma sto uscendo '' gridai

Aspettai l'autobus 40 minuti e mi dissi che forse ero un po' troppo in anticipo.
Scesi dal bus e mi guardai bene intorno, eravamo ''direzione stazione'' cioè ''qui ci venivo sempre con Federico''
Cazzo quanto mi mancava, una mancanza da togliere il fiato, che ti partiva dallo stomaco, ti contraeva i polmoni, saliva per le spalle, e andava giù, scosse di dolore le chiamavo io.
Attraversai la strada e suonai il campanello.
Entrai a casa di Marta
''Vieni andiamo giù '' disse

Nonostante me li aveva spiegati 4 volte, io continuavo a non capire
''Ok facciamo pausa'' disse

Salimmo su direzione cucina, mi misi seduta , la mamma lavava i piatti.
''Jessica, da quanto tempo, come mai da queste parti'' mi disse Patrizia (mamma di Marta)

''Problemi con la matematica'' risposi

'' resti a cena qui?''

'' No, Mamma sta da sola, mia sorella se ne è andata tempo fa'' dissi

'' Ti manca?''

'' Bhe mi mancano le chiacchierate che facevamo prima di andare a dormire, o quando giravamo in macchina senza una meta precisa, si mi manca, neanche la chiamo, sta sempre al telefono con la mamma''

''Magari se ne andasse mio fratello'' disse Marta

Bhe.. Ad avere un fratello come il tuo..

'' comunque fra un po' me ne andrò ho l'autobus tra 40 minuti '' dissi

''Oh no , non se ne parla, accetto che non resti a cena, ma ti fai accompagnare da Mattia'' Disse Patrizia

Arrossì al solo pensiero
''No non si preoccupi'' risposi

Sbucò Mattia.. Con una maglia che gli risaltava i muscoli a maniche lunghe tirate su nera, e dei jeans.
Prese una merendina e mentre mi guardava disse
''Ti accompagno io Jessica, non c'è nessun problema ''

Sapevo che mi avrebbero rotto fino alla fine mi girai verso Marta
''Vieni anche tu vero?'' Sgranai gli occhi
'' Jessica, fra un po' viene mio ragazzo ''
'' oh non se ne parla'' gridai

LA STRONZA ME LO FACEVA APPOSTA..

''Tranquilla Jessica, non ho intenzione di stuprarti, sono un ragazzo maturo'' disse Mattia

Ma magari, mi facevo stuprare senza alcun ripensamento..

''E va bene '' dissi, scrollai le spalle..

Ritornammo a fare i compiti, l'avevamo finiti e senti gridare
''Jessica, sei pronta?''
'' si salgo'' risposi

Salii le scale e lo trovai li, che mi guardava, con quel sorriso che avrebbe fermato una rivoluzione e le chiavi della macchina in mano.
''Ok, andiamo''

Entrai in macchina come un paguro, accavallai le gambe e mi misi a cercare delle cose inutili sul telefono tanto per non essere in imbarazzo, mi ricordai improvvisamente della prima volta che salii in macchina con Federico, ma lui purtroppo non era Federico e la cinta non la misi..
Girò la chiave e partii
Con il traffico ci avremmo messo 15 minuti, e io mi stavo parecchio agitando .
''Hai intenzione di scrivere per tutto il viaggio?'' Disse Mattia
Non lo guardai neanche sapevo che sarei arrossita, lo posai.

''Puoi parlare non ti mangio eh ''

Ma perché insisteva?
Scrollai le spalle

''Ho saputo che sei stata in ospedale, ti senti meglio?'' Disse

''Si, grazie''
Ricordiamoci che erano passati 3 mesi da quando ero uscita dall'ospedale

''Allora, non hai nient'altro da dire?''

Mi girai e notai che ogni volta che cambiava marcia, le sue vene in risalto, risultavano più in risalto, spalancai la bocca e il respiro si faceva affannoso .

''Tutto bene?'' Mi disse

''S-si..tutto bene..bene''

Per tutto il viaggio non spiccicai altra parola, quando tornai a casa ancora ero intimidita NON SAREI ANDATA PIÙ A CASA DI MARTA SE CI SAREBBE STATO IL FRATELLO, mamma appena mi vide mi disse
''Per caso ti ha accompagnato Mattia?''

''Da cosa lo hai capito?''

''Dalla tua faccia'' mi guardò con una faccia strana

Mangiai e andai a letto, lessi il mio libro preferito per la miliardesima volta, il cellulare vibrò

Mattia: '' Buonanotte''
Non gli risposi .

Volevo essere salvata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora