Capitolo 35

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Primo mese

Quella settimana, sembrava non avere mai fine, del resto come la mia influenza..
Ma il Sabato non si toccava, il sabato era sacro, poi quella sera sarei andata a dormire a casa di Simona..
Fin dalla mattina mi imbottii di medicinali, fino a ritrovarmi, al solito parco con tutti gli altri..
Rispetto alla prima uscita, eravamo molto più affiatati e io mi stavo abituando alla nuova vita da ''ragazza del perfetto ragazzo Mattia'' ..
Fabrizio si alzò, c'era un po' di luce ma non lo vedevamo bene
Cominciò a sussurrare
''Oggi.. Andremo a caccia di fantasmi''
Erano tutti in silenzio e io scoppiai a ridere
''Scherzi vero?''
Elena mi si avvicinò e mi disse
''No, non scherza, accettalo e gli imparerai a volergli bene''

''Jessica'' disse Alberto
''Non avrai mica paura''

''Io? Paura? Ma per favore''
Pensavo che non dicessero sul serio, ma 20 minuti dopo mi ritrovai con una torcia in mano, davanti una casa abbandonata.
Mi scontrai con Daniele che mi disse
''Tu non ci pensare''
Ma mi stavo cagando sotto.
La porta era di legno verde, una casa piena di graffiti..
E quando Fabrizio diede un calcio alla porta che fece eco da tutte le stanze tremai.
''Andiamo'' disse Simona
Guardai Mattia
''Non.. Non voglio farlo'' scossi la testa con le lacrime agli occhi.

''Dammi la mano''
Entrai dentro quella casa attaccata a Mattia, con la mia paura nemica per i fantasmi, e quella cosa che mi pareva assurda..
''L'importante è restare uniti'' disse un altro ragazzo di cui non ricordo il nome
Cominciammo a sentire i rumori, e non so se questa era una cosa suggestiva o era vero..
Mi feci prendere in braccio da Mattia, che mi portò per tutta la casa, mi appoggiavo a lui, vedevo le persone da tutte le parti, gli altri parevano divertirsi ma io, io no..
Fino ad arrivare all'ultima stanza..
Mattia mi poggiò per terra, e restai attaccata a lui.
''Jessica, adesso si che fai parte del gruppo'' disse Fabrizio
Cacciò una bottiglia di vino e i bicchieri
''Aspetta aspetta in che senso'' dissi io
''Hai onorato la tradizione, quando una persona entra a far parte del gruppo, la portiamo in questa casa, e chi ha la tua stessa reazione, è la persona giusta, ci sei venuta anche se non volevi e non ti sei opposta''
Risi
''Vuol dire che tutto questo l'hai fatto anche tu?''

''Ovvio l'ho fatto io, poi Mattia, Alberto, Elena, Andrea, Simona, Luca tutti quelli che stanno qui''

''E.. E tu lo sapevi?'' Dissi A Mattia
Annui

''Noooo'' mi nascosi sotto il braccio di Mattia

''Dai è ora di brindare'' disse Fabrizio
''A Jessica'' strillò
''olè'' tutti in coro
''A Jessica, la ragazza che da oggi farà parte della nostra famiglia, che se ha un problema lei, lo avremmo tutti, a Jessica che se non fosse per il mio amico me la porterei a letto volentieri''
Tutti risero anche Mattia
Mi alzai in punta dei piedi e gli dissi all'orecchio
''Non sei geloso?''
''Si, mi dovrebbero dare un premio per la calma, sto facendo finta di sorridere non vedi''

''Bhe adesso, dovete baciarvi'' disse Fabrizio
Quel tipo brizzolato.. Cominciava a starmi simpatico
Mi girai, mi misi in punta di piedi, mi attorcigliò un braccio intorno alla vita.
Toccammo le labbra dolcemente, quando la sua lingua si scontrò con la mia a tal punto da farmi eccitare, me lo sarei sbattuto li davanti a tutti ben volentieri..

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''Allora?'' Mi disse Simona una volta a casa
''Ti sei divertita?''

''Si'' dissi felice

'' Domani resteremo qui, dico la sera.. Insieme a Mattia e Alberto se ti va''

''Certo che mi va'' Risi

''Buonanotte'' disse Simona
'' buonanotte'' mormorai e spense la luce..
Quando riuscì a prendere sonno, mi comparve Alan, mi mancava, forse è per questo che me lo sognavo e lo vedevo..
''Jessica..Jessica mi senti?''

''Alan, si dimmi ''

''Jessica, devi farmi un favore, Jessica ascoltami bene''
Pareva tanto preoccupato
''Domani, vieni a mare, ti devo dare una cosa''

''Alan smettila che mi devi dare dai''

''Jessica ascoltami ti prego, io non potrò parlare, ma ti devo dare una cosa''

''Eh vabbene ci penserò ''
Mi alzai di scatto sudando freddo e sentendomi mancare l'aria, era giorno ed erano le 7:30 Simona ancora dormiva.
Mi sdraiai e pensai che cazzo di sogno, dovevo andare al mare.
Alan mi aveva detto così e io così avrei fatto.
Mi misi un giacchetto e uscì in pigiama.. Era il 4 Marzo e faceva freddo..
Mi avviai a lunghi passi a mare, quando lo vidi da lontano e cominciai a correre.
Arrivai davanti a lui, ma invece di abbracciare lui, abbracciai il vuoto..
''Dimmi '' dissi con un sorrisone
Lui mi sorrise ma non diceva niente .
''Allora? Che mi devi dare?''
Continuò a sorridere e mi passò un bigliettino

Non posso parlare, te l'ho detto..
Ti darò una lettera, questa lettera NON LA DEVI APRIRE ADESSO.
La aprirai, quando arriverà il momento giusto e tu saprai qual'è..
Tieni

Alzai gli occhi lucidi, fissando il mare e poi lui, mi passò la lettera.
Bianca con il francobollo Rosso in alto a sinistra la scritta Dal paradiso è in basso a destra Alan..
La vidi, la tastai
'' addio '' dissi
Mi passò un altro bigliettino
'' addio è per sempre'' sorrisi con le lacrime agli occhi..
Casa di Simona ed il mare non erano lontani, ma mi sembrava un eternità, non vidi neanche dove andavo perché ero troppo impegnata a vedere la lettera con la costante curiosità di leggerla, ma non sentivo che era il momento giusto..
''Jessica, ma dove sei stata?'' Mi abbracciò Simona

''Ehm.. Sono stata.. A prendere un po' d'aria''

''É arrivata posta?'' Disse guardando la lettera

''No, è.. No è per me, nulla di grave''

''Nulla di grave, vieni a mangiare che è meglio''
Passammo la maggior parte della mattinata a vedere la Tv, mi piaceva la compagnia di Simona e metà pomeriggio a prepararci per i nostri ragazzi..
Quando entrò Alberto da quella porta Simona andò ad aprirgli ed era felicissima, ditemi quando era triste quella ragazza..
Dietro c'era Mattia
Ero stesa sul divano
'' ma buonasera'' disse Mattia
''Buonasera'' dissi

''Allora ragazzi siete pronti?'' Disse Simona

''Pronti per far cosa?''

''Per fare un gioco''

''Eh in cosa consiste questo gioco?'' Dissi

'' Ci mettiamo in cerchio, e ognuno deve dire una parola iniziando dalla A e finendo dalla Z se non trovi la parola entro 5 secondi, bevi questa sera avremo vodka '' e caccio la bottiglia

'' no non ho capito''

'' per esempio, io dico Arma, tu dici Balena, Mattia dice Casa e Alberto Dado e così via ''
Annui

Cominciammo
''Arpa''
''Biro''
''Canna''
''Dita''
''Elica''
''F...F...'' Federico pensai.. Ma potevo solo pensarlo

''Bevi'' dissero in coro
La vodka si immischiava con il mio sangue, mi avrebbe fatto subito effetto..

''Ok ricominciamo'' disse Simona
E andammo così avanti per ore.
Mi mancavano quelle serate, quelle serate durate lunghe sere con le persone giuste.
Erano mesi che non mi sentivo così.. Viva

A fine serata salutammo Simona e Alberto e andai a casa di Mattia, ci sdraiammo sul letto, e cominciò a baciarmi dolcemente poi sempre più forte in cerca della mia lingua, mi prese la maglietta e me la tolse, mi baciò prima la bocca, poi il collo, le clavicole, il seno, la pancia.. Baci dolci che mi provocavano i brividi
''Mattia''
''Dimmi'' continuando a baciarmi
'' Non mi sento pronta '' sparai di botto
Si fermò immediatamente
''S-scusa'' disse
''Tranquillo''

''È solo che.. È da un mese che stiamo insieme, ed è pochissimo, ma è anche vero che è da un mese che non lo faccio, e mi sento di impazzire''

''C'è la fai ad aspettare un'altro po?''

'' per te Si'' disse.
Si avvicinò per baciarmi la fronte.
E ci addormentammo così, ed era la cosa più bella del mondo..

SPAZIO A ME
Secondo voi, durerà la storia con Mattia?
E Federico?

Volevo essere salvata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora