Togli le tue fottute mani da mia sorella

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Corriamo subito in ospedale, io, Martha, Hero e Mercy. Tutti sono molto dispiaciuti perchè tutti amano e vanno molto d'accordo con Alex.

Ma la più sconvolta sono io. Non riesco a smettere di muovermi per un attimo. Hero mi ha tenuto per tutto il viaggio la mano tracciandomi piccoli cerchi nel palmo con il pollice cercando di calmarmi.

Quando siamo arrivati in ospedale, Martha è andata a chiedere come stava.

Hero intanto mi accarezza le braccia su e giù mentre cerco di controllare il respiro. "Andrà tutto bene. Non preoccuparti" mi bacia sulla fronte e io annuisco cercando di convincermi che abbia ragione.

Mercy emette un sospiro incrociando le braccia. "Perchè ci mettono così tanto tempo?" Chiede. Proprio in quel momento torna Martha con un dottore.

"La famiglia del signor Alexander Easton?" Chiede il dottore.

Tutti noi ci guardiamo. Alex non ha una famiglia. Ha vissuto in un orfanotrofio.

"Ce lo può dire a noi" dice Martha.

"Bene, buone notizie! Andrà tutto bene" dice finalmente e io mi sento come se potessi finalmente respirare.

"Ha solo qualche livido e dovrà indossare un collare per un pò. Ma a parte questo sta benissimo. Però ci sono anche delle cattive notizie..." prosegue.

"Cattive notizie? Aveva detto che stava bene!" Esclamo e Martha mi dice di fare silenzio.

"Sembra che abbia una perdita di memoria. Sembra che non ricordi nulla di quello che è successo nelle ultime ore, né nulla di se stesso e del suo passato. Ha battuto la testa ma nessun danno sembra essere permanente. È stato fortunato."

"P-perdita di memoria?" Balbetto. Ci guardiamo tutti con un'espressione preoccupata.

Il dottore guarda i suoi fogli. "C'è qualcuno nella sua vita che si chiama Josephine?"

Io alzo la mano. "Sembra che tu sia l'unica cosa che ricorda. Continua a chiamarti da quando si è svegliato. Dovresti andare a trovarlo. Um...dovrei scrivere che sei la sua ragazza?"

Sto per negare, però poi mi ricordo che sono l'unica persona che si ricorda e non voglio che faccia qualcos'altro di stupido, quindi annuisco. Sento Hero che si irrigidisce accanto a me. Gli prendo la mano e gliela stringo cercando di non farmi vedere.

Quando entro nella stanza, lo vedo seduto sul letto con intorno al collo il collare e sta guardando il muro senza espressione. Sembra così confuso quando mi vede entrare.

Mi avvicino a lui e mi inginocchio accanto a lui. "Alex?" Dico.

"Tu chi sei?"

Voglio piangere. È tutta colpa mia. Avrei dovuto gestire la situazione in modo diverso. E ora ha cercato di uccidersi a causa mia.

"Josephine" sussurro.

Sorride. "Josephine. Conosco questo nome" dice adorabilmente. Annuisco velocemente con la testa.

"È la tua ragazza dolcezza. Te la ricordi?" Gli dice l'infermiera.

Voglio negare. Voglio negarlo così tanto. Non sono sua, sono di Hero. Ma cosa posso fare?

Alex mi guarda sorride. "Sei così carina...come puoi essere la mia ragazza?" Dice.

Afferro la sua mani e intreccio le nostre dita. Poi porto la sua mano alle mie labbra e la bacio leggermente.

"Come ti senti?" Chiedo.

"Il mio cervello è come un grande vuoto. Non so nemmeno perchè sono qui. Ma la tua presenza ora per qualche motivo mi fa sentire calmo" dice.

La ragazza che aveva un solo vestito (herophine)Where stories live. Discover now