Epilogo

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Josephine

"Sono stanca" sussurro, appoggiando la testa sul cuscino. Sorrido quando sento la mano di Hero sulla mia pancia e quando riapro gli occhi vedo che mi guarda con amore.

È passato un altro anno e alla fine io e Hero ci siamo trasferiti in un appartamento tutto nostro, regalato dai genitori di Hero. Si, loro hanno accettato la cosa alla fine e ora stiamo tutti bene. E aspettiamo un bambino.

"Tutto bene qui?" Chiede, massaggiando la mia pancia.

"Si" dico, intrecciando la mia mano con la sua. "Sei felice?" Gli chiedo, sorridendogli.

"Per un volta, posso dire di essere davvero felice. Finalmente ho te e un bambino. Stiamo costruendo una famiglia...questo è tutto ciò che mi rende felice."

"Aww che romantico che sei." Dico ridendo allungandomi per baciarlo.

"Davvero, non ti fa paura l'idea di diventare padre?"

"Se sono con te, no. C'è ho paura di sbagliare qualcosa, di non essere un padre perfetto ma se sono con te tutta la paura sparisce."

Sorrido e salgo sopra di lui, abbracciandolo. "Ti amo così tanto" sussurro sul suo collo.

"Anche io ti amo" dice, prima di baciarmi e passarmi le mani sulle mie cosce nude.

Nulla è cambiato. Il modo in cui mi tocca e mi guarda non è cambiato. Ogni volta sento i soliti brividi lungo la spina dorsale e ogni minuto che passa lo amo ancora di più.

"Ho fame!" Piagnucolo staccando le mie labbra dalle sue.

"Da quando sei incita non fai altro che mangiare." Dice ridacchiando.

Lo guardo male, scendo da lui e mi dirigo in cucina. Prendo una mela dal cestino e quando mi giro mi ritrovo Hero davanti.

"Sono stufa di mangiare solo vegetali. Ho bisogno della nutella, di patatine fritte, hamburger...mhh" dico sognante, dando un morso.

"Pensa al lato positivo, fra poco tornerai a mangiare tutte queste cose."

"Non è vero! Devo mangiare sano fino allo svezzamento del bambino. Non prendermi per il culo" sbuffo. "Non so più neanche di cosa sa la nutella..."

"Piccola..."

"Piccola un cazzo!" Urlo. Si, la gravidanza comporta sbalzi d'umore continui e Hero ha una pazienza da invidiare, davvero.

"Ti ricordo che il tuo ginecologo ti ha detto di seguire quella dieta perché continuavi a mangiare schifezze".

"Mi stai dicendo che sono grassa? Non sono più attraente ai tuoi occhi? Allora perché mi hai messo incinta e hai voluto convivere con me? Lo stronzo non mi vuole più perché ho preso qualche chilo in più!" Urlo.

Si avvicina a me con calma e mette le mani sui miei fianchi. "Non sto dicendo questo. Sai che ti amo e ti amerò per sempre. Sai che ti scoperei sempre e ovunque quindi non mi venire a dire queste cose. Sto solo dicendo che come mangiavi prima non faceva bene né a te né al bambino. Non devi sempre mangiare cibo spazzatura."

"Ma vaffanculo" ringhio spingendolo lontano da me. Faccio qualche respiro profondo e poi lo guardo. "Sono tanto insopportabile?"

"Nah" dice sorridendo e afferrandomi di nuovo per i fianchi e avvicinandomi a lui. "Ora, smettiamo di litigare anche perché tra pochino dovrebbero arrivare mamma e papà."

"Va bene" dico, facendo il broncio e lui lo spezza dandomi un bacio sulle labbra.

"Lo sai che da quando sono incinta ho ancora di più voglia di te?" Dico tra le sue labbra.

Lui sospira. "Si....da quello che fai l'ho intuito."

Sorrido e inizio a baciargli il collo mentre lui mi fa sedere sul tavolino. Lo attiro più vicino a me e quando sento la sua mano viaggiare verso l'alto delle mie cosce sentiamo suonare il campanello.

"Eccoli arrivati" sussurra prima di lasciarmi un ultimo bacio e aiutandomi a scendere.

Quando apriamo, vediamo Martha, George e Mercy e li accogliamo con un caloroso sorriso.

"Aw come sta la mia piccola nipotina?" Sussurra Martha accarezzandomi il pancione.

"Molto bene. Ma abbiamo saputo che sarà un maschio" dico sorridendo.

"Oh che bello! Un piccolo Hero che gironzola per casa!" Dice, sognante Martha.

Mercy si avvicina a me e mi abbraccia. "Come va con Theo?" Le chiedo.

"Beh, stiamo bene" dice prima di andarsi a sedere sul divano insieme a suo padre.

"Avete già deciso il nome?" Ci chiede Mercy mentre io mi siedo sulla poltrona insieme a Hero.

"In realtà si...che ne dite di John?" Dice Hero accarezzandomi la pancia.

"Bello" sussurra George.

Continuiamo a chiaccherare del bambino, della roba che dovremo comprargli e di tutto il resto. Ne ho passate davvero tante, dalla morte di mia nonna, all'incontro con Hero, a quello che ho passato con i miei genitori, alla morte del mio primo figlio, alle litigate con Hero e alle riconciliazioni. Ma ora, posso dire di aver trovato defininitivamente la felicità e non cambierei niente di tutto ciò.

Spazio autore

Buon Natale a tutti! Spero passiate una buona giornata e grazie davvero per tutto il vostro supporto. Siamo arrivati alla fine di un'altra avventura e sono felice del risultato. Grazie per le stelle, per tutti i commenti che mi hanno sempre strappato una risata. Anche se siamo arrivati alla fine questo non vuol dire che smetterò di tradurre storie Herophine. Quindi aspettatevi un nuovo aggiornamento dove vi dirò il titolo della prossima storia. Grazie a tutti e alla prossima! ❤

La ragazza che aveva un solo vestito (herophine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora