Nido d'amore

163 11 0
                                    

Eliott gira la chiave nella toppa della serratura con mano tremante: quando la signora Julianne aveva posto quel piccolo oggetto di metallo brillante tra le sue mani, era stato colto da un'emozione cosí forte da pensare di svenire. Casa loro.
Sua e di Lucas.
Lucas che gli cingeva la vita emozionato quanto lui e che indossava il suo più bel sorriso. In fondo si trattava di un bel cambiamento anche per lui! Chi a diciott'anni poteva dire di vivere con l'amore della sua vita? Senza contare che, finalmente, non avrebbe più dovuto barcamenarsi tra il casino di Mika o litigare con Lisa per potersi sedere sul divano (che in realtà era il suo letto). E, cosa più importante, si sarebbe svegliato ogni mattina accanto a Eliott, felice o triste che fosse, attivo ed energico per affrontare la giornata o taciturno e pronto a voltargli le spalle.
Che avesse baciato le sue labbra o la sua nuca, sarebbe stato comunque perfetto.
-Lucas io non ci posso credere... - sussurra Eliott mentre entra nell'atrio dell'appartamento e si guarda intorno. Improvvisamente quel locale di quarantacinque metri quadri gli sembra la sala da ballo di Versailles: certo, la porta avrebbe bisogno di una mano di vernice, qualche lampadina è da cambiare e il mobilio non è dei più moderni, ma è casa loro, perfetta. Avranno tutto il tempo per renderla come nei loro sogni.
Lucas si getta al collo di Eliott per cercare le sue labbra e strappargli un bacio. -Ops!- mugugna Eliott toccandosi la testa. Dopo qualche secondo, i due innamorati si rendono conto che un lampadario pendente non va affatto bene per l'altezza di Eliott. E ridono, ridono come non mai, stando abbracciati stretti.
-Sei felice? - chiede Eliott a Lucas, che sta osservando un centrino lavorato all'uncinetto decisamente fuori moda.
-Certo che lo sono, - risponde Lucas lasciando perdere quell'oggetto di antiquariato e ridando attenzione a lui -anzi, dovremmo organizzare qualcosa di carino per inaugurare questa nuova casa... Che dici?
Un altro bacio.
-Mi sembra un'idea meravigliosa... Ma adesso suonami qualcosa.
E si avviarono sottobraccio nel salotto dove, accanto alla finestra, erano già posizionati il pianoforte di Lucas e il giradischi di Eliott.

                                *

-Amore? Sono tornato.
Lucas chiama Eliott mentre si asciuga le scarpe sullo zerbino natalizio di dubbio gusto che i ragazzi hanno regalato loro per la nuova casa: poche volte Lucas aveva visto qualcosa di cosí kitsch nella sua vita, ma aveva finto un sorriso di gratitudine davanti all'entusiasmo di Basile. "Non è carino? Cosí finalmente metterete qualche decorazione natalizia in quel buco. Mi ha aiutato Daphné a sceglierlo!". Ah, allora si spiegava tutto.
-Comunque, - aveva tenuto a precisare Lucas, -non è affatto un buco, e lo vedrete con i vostri occhietti belli!
-Amico, scherza! Tutta invidia la sua! - aveva ribadito Yann facendogli l'occhiolino -Cioé, sao quanto darebbe lui per andare a vivere insieme a Daphné sommerso dai suoi ninnoli?

E il giorno è arrivato. Questa sera tutti i loro amici saranno a casa loro per festeggiare insieme questo passo cosí importante. È tutto pronto, e lui non potrebbe essere più felice.
-Eliott? Sei in casa? - lo richiama vista la mancata risposta al primo saluto.
Strano che non lo fosse... Di solito si avvisavano sempre se uno dei due non fosse stato in casa al ritorno dell'altro. E in ogni caso, con gli ultimi preparativi da ultimare, Eliott non sarebbe uscito, perfezionista come è.
Ma il silenzio regna sovrano.
Lucas ha un brutto presentimento e si dirige in salotto per controllare. Come aveva previsto, Eliott è lí disteso, avvolto in un pile scuro come la notte, il cappuccio della felpa tirato fin sulla fronte. C'è un gran freddo in questa stanza. Lucas rimane in silenzio: appoggia lo zaino a lato della porta e si toglie la giacca, ma tiene i guanti per scendere in cantina a prendere un po' di combustibile per il camino. Torna di sopra e, sempre in religioso silenzio, come per dare a Eliott il tempo di abituarsi di nuovo alla sua presenza in casa, va in camera, si toglie i jeans per sostituirli con una tuta più comoda e, infine, va in cucina per mettere dell'acqua a bollire.
Solo ora si avvicina al divano, piuttosto grande e soffice, e si siede sulla punta, allungando piano una mano verso il viso di Eliott.
-Ehi...- sussurra piano.
Eliott apre appena gli occhi, ma non dice una parola; Lucas conosce perfettamente quello sguardo, gli occhi arrossati, le labbra esangui, le ciglia lunghe e fanciullesche che tremano sotto il peso delle lacrime. La fronte scotta, potrebbe anche avere la febbre, ma Lucas sa non essere quello il problema.
-Amore... Vuoi che mandi un messaggio e annulli per stasera? - gli chiede con tutta la dolcezza di cui è capace. Eliott ai lascia sfuggire un singhiozzo -Rovino sempre tutto...- mormora appena dietro le labbra contorte dal dolore.
-No, non è cosí. È normale, ci sta, sappiamo che può succedere. Stai tranquillo...
Lucas vorrebbe tanto baciarlo, ma sa che in momenti come questo non è il caso, a meno che non sia Eliott stesso a ricercarlo. Prende il cellulare dalla tasca dei pantaloni e digita un messaggio veloce sul gruppo whatsapp creato appositamente per la serata:

Ragazzi scusateci, ma stasera non si può fare. Non siamo ancora pronti, non vogliamo accogliervi in una caverna. Vi terremo aggiornati. Baci a tutti.

Dopo pochi istanti il telefono comincia a vibrare ininterrottamente, e Lucas si ritrova a leggere decine di messaggi nelle diverse chat private.

Manon: dai una carezza a Eliott da parte mia.
Yann: se hai bisogno chiamami.
Arthur: passerà anche questa volta. Forza.
Mika: Micetto mi raccomando: tante coccole, ma stagli su da dosso. Vi si ama.
Emma: Lucas, è per Eliott? Fammi sapere come sta!
Imane: siete più forti di quanto credete.
Daphné: vi voglio bene.

Lucas deve fare uno sforzo immenso per trattenere le lacrime davanti a tutto quell'affetto per sé e il suo amatissimo Eliott. Vorrebbe che lui riuscisse a vedersi con gli occhi di chi lo ama. Sposta lo sguardo su di lui, che ha richiuso gli occhi e sembra ancora più rannicchiato nel pile.
- Amore, ti vogliono tutti cosí bene... Sai che facciamo ora? Io ti porto una tazza di the caldo e se ti va la bevi, ché secondo me hai un po' di febbre. Poi io mi metto qui sul tappeto a studiare. Sono qui, okay?

E Lucas non vuole una risposta, sa solo che, nonostante tutto, vorrebbe che un pittore si fermasse a dipingerli cosí: lui seduto su un tappeto davanti al camino e Eliott che, cercandolo, ha trovato  la sua spalla.
Guardando quel quadro, il presente non fa paura.

                                 *

La casa brulica di vita, la settimana dopo. Manca poco a Natale, sono tutti rilassati e vogliosi di ballare, divertirsi e stare insieme. La casa è bella, piena di luci e sorrisi e, con tutte queste persone al suo interno, sembra ancora più grande.
Chi ficca il naso nei cassetti, chi ironizza sulle tre macchie di colore sul muro della loro camera da letto, chi propone brindisi all'amore.
All'amore non solo di Eliott e Lucas che si cercano costantemente con gli occhi e le mani, ma di tutti loro, che ancora una volta sono stati forti come lui; che ancora una volta non si sono lasciati andare.
Che ancora una volta si sono scelti.

Il Bacio Tra Cielo E MareWhere stories live. Discover now