Risveglio

168 9 0
                                    

Quando Eliott apre gli occhi viene accecato da una luce bianca e fastidiosa. Un tipo di luce che odia con tutto se stesso, quella degli ospedali in cui ha passato giornate intere della sua infanzia e della sua adolescenza mentre i suoi amici si divertivano o andavano a scuola senza pensare a dove lui potesse essere. Era una luce che lo catapultava di nuovo nella solitudine.
Eliott si domanda del perché mai i suoi genitori abbiano deciso di sostituire la lampadina quando sanno benissimo che un colore del genere lo rigetta nei ricordi, ma non gli occorre molto per capire che, in realtà, i suoi non hanno cambiato proprio niente.
Se no perché sente un ago dentro la vena del suo gomito? Perché è circondato da suoni meccanici e senza calore? Perchè sua madre sta dormendo seduta vicino al suo lettino?
-Mamma...
La donna si desta subito, probabilmente si era solo appisolata un momento, e si avvicina a lui. L'espressione preoccupata di chi non dorme da giorni.
-Tesoro mio... Come ti senti?
-Perché sono qui? Voglio andare a casa.
Sua madre gli prende la mano e se la porta alle labbra, mentre gli accarezza piano i capelli, cercando di tranquillizzarlo. Quel suo sguardo pieno di sconforto gli stringe la gola come una tenaglia.
-Non ricordi niente?
Eliott nega con un cenno del capo e sua madre inspira profondamente. Conosce quella procedura, Eliott, e non gli piace affatto. È sinonimo di brutte notizie.
-Hai avuto un episodio maniacale... Ci ha chiamati Lucille. Eri con un ragazzo... Luke... Mi pare.
Eliott trasale -Lucas.
-Sí, Lucas. Ecco, eri con lui e ti sei... Ti sei buttato nella Senna. Ti hanno ripescato in ipotermia e ti hanno portato qui. Sono due giorni che dormi...
Eliott non sa cosa dire, non trova le parole. Era tempo che non gli capitava... Non in modo cosí violento, almeno. È solo quando sente le dita delicate di sua madre sul viso che si rende conto di aver cominciato a piangere. Era con Lucas.
Lucas ha scoperto tutto nel modo peggiore: non dalle sue labbra, ma dai suoi comportamenti. Lo immagina guardare nell'acqua scura del fiume, confuso, disperato... Terrorizzato al punto da chiamare Lucille in piena notte. E Dio solo sa che cosa gli ha detto lei...
Il respiro si fa più affannoso e strozzato, mentre tenta con tutto se stesso di trattenere i singhiozzi e le grida che rischiano di esplodere come la lava in eruzione.
-Lucas è venuto qui?- chiede con un filo di voce, come se stesse parlando a se stesso. Sua madre non risponde, il che può voler dire solo che no, Lucas non è andato da lui.
Ha di nuovo rovinato ogni cosa.
-Tesoro, puoi piangere se vuoi...
-No mamma, tu non capisci! Lucas è tutto quello che ho...
-Hai noi, hai Lucille...
-No mamma, no! Non è la stessa cosa! Io... Io lo amo. Lo amo e adesso non mi vorrà più vedere, non mi guarderà mai più...
Lo ama. Lo ha detto, ad alta voce. Lo ama. Lo ama cosí tanto che non può pensare alla sua vita senza di lui.
Chi era Eliott prima di Lucas?
Chi era Eliott senza Lucas?
Comincia ad agitarsi troppo, lo sa, lo sente, ma non gli importa. Tenta di alzarsi con uno scatto, ferendosi il braccio con l'ago della flebo. È incontenibile, non sente niente e sente tutto amplificato.
Non ha senso esistere senza Lucas. E in quel momento, quando la porta si apre ed entra Lucille, non può fare altro che mandarla via, di dirle di sparire e di chiamare Lucas perché è l'unica persona che può salvarlo in quel momento.
Rientra poco dopo Lucille, non con Lucas, ma con due medici che cercano di fermare quell'uragano di disperazione e di smarrimento prima che possa farsi del male.
-Ora lo sediamo di nuovo, signora...
-Me ne dia tanta dottore, mi addormenti per sempre, la prego!-
Spera che il rumore del suo pianto abbia impedito a sua madre di sentire le ultime parole.
-No Eliott... Costi quel che costi non ti lasceremo andare. Adesso cerca di rilassarti.
Il ragazzo conosce bene la sensazione della sostanza che corre nelle sue vene, si spande per tutto il corpo e lo fa addormentare piano, spingendolo tra le braccia del sonno. È come il momento di assestamento della terra tra un terremoto e l'altro.

-Voglio Lucas...
-Lo riavrai.
-No... Non è vero.
-Sí, invece... Se ti ama anche lui come lo ami tu, comprenderà.
Buio.

Il Bacio Tra Cielo E MareWhere stories live. Discover now