Rinnega la realtà, ma non la felicità

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- Sophie per com'è realmente - 

Il giorno dopo Anna si svegliò come al solito di nuovo legata al corpo di Tessa. Dopo che Calliope si era addormentata non le era rimasto granché altro da fare, perciò si era messa a dormire anche lei. La ragazza si era dimostrata testarda quanto lo era Emma, perciò non c'era da stupirsi se c'era stata buona compatibilità tra le due. Anche Sophie, Nichoelle, Giulia e Valentina avevano una buona compatibilità con i loro personaggi, probabilmente nella realtà dovevano avere gli stessi caratteri. Si chiese anche se la fusione con il personaggio dei libri potesse avvenire anche se questi non avessero una buona percentuale di compatibilità.

Appena svegliata e riacquistata la magia, Anna cambiò a Calliope le bende mentre ancora dormiva. Lo detestava, ma la magia era davvero di grande aiuto. Recuperò anche il suo quadernino, ci appuntò un paio di cose e con la magia lo rispedì nel cassetto del suo comodino nella stanza che occupava lì in istituto.

Il secondo a svegliarsi fu Julian. Dopo essersi guardato attorno giusto per capire che si trovava ancora in infermeria, si alzò e tornò al capezzale di Calliope. Anna ebbe tenerezza di lui e gli mostrò con la magia il rumore del cuore della ragazza che batteva a ritmo scandito. Nel sentirlo, lo shadowhunters rilassò i muscoli. Forse anche grazie a quello, la ragazza riuscì a convincerlo ad andare in cucina a preparare la colazione per sé stesso e per Calliope. Gli fece un elenco di cosa poteva e non poteva preparare, illustrandogli i pro di avere una paziente già sfamata e felice nel letto d'infermeria. Probabilmente per l'insopportabilità di non poter fare altrimenti, Julian accettò ed uscì dall'infermeria.

Alla fine, anche Calliope si svegliò, con l'aspetto di Emma ovviamente, e si osservò le braccia e i capelli biondi. Era ancora mattina presto e Anna non si aspettava veramente che si svegliasse.
"Buongiorno, ben svegliata" disse Anna, passando a Calliope un infuso rigenerante.
"Per Raziel e tutta la compagnia degli angeli, Tessa! Buongiorno anche a te. Questa notte ho fatto un sogno stranissimo..." disse subito la bionda, massaggiandosi poi la faccia ancora un po' stanca. Sul suo volto comparve per qualche secondo una smorfia di dolore: per un breve istante si era dimenticata della ferita che aveva sul torace. Probabilmente, si era anche dimenticata che tutto quello che aveva vissuto la sera precedente non fosse un sogno.

Anna si guardò intorno circospetta, assicurandosi che non ci fosse nessuno nella stanza a parte loro due. "Non credo che fosse un sogno sai? Se no avremmo fatto lo stesso identico sogno in contemporanea, che è impossibile" disse Anna, sedendosi accanto a lei su una sedia. Calliope iniziò a tossire per l'infuso che le era andato di traverso. La guardò prima stralunata, poi si ricompose e fece finta che tutto andasse bene. Appena Calliope si riprese, si asciugò la bocca con il dorso della mano. "Non è vero, è stato solo un sogno, nulla di più"
"È successo per davvero e lo sai bene. È tutto reale" le disse Anna, inarcando leggermente le sopracciglia.
"No, assolutamente no. Ieri sera ero stanca e mi sono addormentata subito. Anche tu lo eri per aver usato troppa magia e ti sei immaginata tutto..." affermò la ragazza nel letto d'infermeria.
"Se non fosse accaduto per davvero, come saprei di cosa stiamo parlando se tu non mi hai detto ancora nulla? Avevi i capelli neri, ricordi di non essere soltanto Emma ma di essere anche Calliope. Conosci il mio nome, il mio vero nome, Anna; hai visto gli ologrammi... non puoi negarlo!"
"Io non sono Calliope, sono solo Emma — continuò a rinnegare la ragazza — Quello di ieri sera... è solo un sogno!"

No, non era un sogno, su quello ormai era sicura da tempo. Aveva escluso quella possibilità dopo le innumerevoli prove che aveva visto, provato e sentito nel corso delle diverse notti. La capiva però, aveva passato anche lei la sua stessa esperienza e aveva rischiato di convincersi che fosse stato tutto un sogno. Se fosse stato così, sarebbe stato tutto più semplice. Anna se voleva la collaborazione di Calliope per uscire da lì, doveva convincerla che fosse tutto estremamente vero.

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