1x04

3.5K 127 49
                                    

Woah, never gonna give it up
No, please don't wake me now
~Best Day of My Life, American Author


Ascoltai il tocco delle gocce che passavano da un lato all'altro del mio corpo.
Partivano dalla testa, e cadevano fino ai piedi.
Ascoltavo il loro rumore, lo scrusciare e il tocco improvviso che alcune di loro facevano quando cadevano direttamente sul marmo pregiato della doccia.
Passai entrambe le mie mani sui capelli, li tirai indietro.
Mi rilassavo al tocco delle mie mani fredde sul mio corpo caldo dall'acqua bollente.

Ero scossa, parecchio scossa.
Per tutto quello che era successo in pochi giorni.
Ero tornata nel posto in cui sono nata, ho rincontrato i miei amici d'infanzia e abbiamo scoperto di un tesoro segreto, ben quattrocento milioni di dollari.
E a quanto pare i miei zii cercavano di rifilarmi il figlio tossico dei Cameron come nuovo possibile ragazzo.
Ero lì da qualche settimana e già tutto si era complicato doppiamente.
Se qualche settimana fa mi avessero detto che tornando nelle Outer Banks avrei rischiato di morire per dei trafficanti assetati di soldi, la parte di me perfetta, rispettosa ed educata sarebbe rimasta con sua madre, rifugiata al sicuro nella propria stanzetta.

Mi guardavo allo specchio appannato, e tutto quello che riuscivo a vedere ero io, con una coda alta ben fatta, vestita elegante e truccata perfettamente.
Quella era la mia parte perfetta, quella che tutti si aspettavano da me, da una Kooks.

Sentii bussare alla porta.

Jean.

Stavo già iniziando a distinguere il suo passo e le sue maniere di fare da quelle di mio zio.
Nonostante tutto, in casa mi stavo ambientando bene.

"Allie, tesoro, è tutto ok? Sei in bagno da quarantacinque minuti"

Accesi il telefono giusto un secondo per accorgermi che era passata quasi un'ora, non era strano che passassi tanto tempo in bagno, perdendomi completamente fra i miei pensieri. Ma aveva davvero contato da quanti minuti ero lì?

"Si, ho quasi finito."

"Ok, appena hai fatto, scendi. C'è qualcuno che ti aspetta."

Sospirai, mi vestii velocemente e scesi le scale di corsa.

"Kiara?" Chiesi subito, pensando a se i miei zii avrebbero iniziato a chiedermi perché ogni volta qualcuno veniva a casa loro per chiedere di me.

"Hey Al!"

Mi sentii subito in imbarazzo, non ci sentivamo da giorni e mi ero appena scordata di salutarla decentemente.

"Scusa, ho la testa un po' fra le nuvole oggi, ciao Kie. È successo qualcosa?"

"Non ti fai sentire da giorni, sei sparita."

Iniziai a grattarmi il retro del collo, non sapevo cosa dirle, non volevo deludere le sue aspettative dicendole che ero una codarda e avevo paura dei guai in cui mi stavo cacciando. E che non sapevo nemmeno io cosa fare.
Litigavo con me stessa sul rischiare, sul vivere nel pericolo e nell'avventura o sul rimanere responsabile e diligente, e non immischiarmi in cose che non mi riguardavano.

"Sono stata un po' impegnata, perdonami..."

"È un bene che tu mi chieda scusa, perché ho dovuto passare quattro giorni a subirmi JJ e le sue paranoie sull'averti traumatizzata a morte dopo l'incidente con il pollo" scherzò e sorrise raggiante.
Pensare al biondo mentre raccontava di come, secondo lui, fossi traumatizzata, fece passare di buon umore anche me.

The Ring of Fire | Outer BanksWhere stories live. Discover now