Atterrarono e svegliò il capo leggermente <chim? > <mmhhhh> <daii vieni siamo arrivati> <non ho voglia> <che vuoi un piggyback? > <mhm ... aspe c-> non fece in tempo a finire che come al solito Yoongi lo aveva già preso sulla schiena e si era già avviato, ma il rosa era troppo stanco per protestare quindi abbracciò il più grande e si appoggiò sul suo collo.

Lo staff prese la loro roba e si avviarono in mezzo ai giornalisti e ai reporter di tutta Londra che erano arrivati ​​a vederli per la loro ultima tappa .Appena la gente notò Jimin addormentato sulla spalla L'assistente cominciò a fare foto a raffica ai due ragazzi, mentre Yoongi cercava di capire come mai il rosa fosse così leggero.

Lo strinse più a se e continuò a camminare fino alla macchina seguito da un fiume di gente, lo appoggiò alla macchina per poi sistemarlo steso in orizzontale per poi salire dall'altra parte e adagiare la testa sulle sue gambe per farlo stare comodo e la macchina partì . 

Durante il viaggio Yoongi non faceva altro che fare foto sotto Londra che pioveva meravigliato dal bellissimo paesaggio che la città ospitava. Il viaggio verso l'albergo era leggermente lungo quindi anche il menta si rilassò guardando il finestrino.

Intanto Jimin si era svegliato sulle gambe del ragazzo e per poco non si prese un colpo, si fermò a guardare il suo assistente che non lo aveva notato addormentarsi. 

Yoongi dopo un po'si addormentò e il rosa allungò le sue manine e cominciò ad accarezzargli le guance chiare and controllare foto che aveva fatto dalla sua macchina fotografica.

Erano per lo più foto di paesaggi ma una catturò il suo occhio, aveva fotografato lui mentre dormiva e si teneva alla giacca del menta, sorrise e decise di farne una anche a lui. L'autista si fermò e Jimin si stiracchiò per poi svegliare Yoongi che si alzò ancora un po'assonnato per poi entrare nel loro albergo.

<Yoon partiamo alle 4 e il viaggio durerà molto fino a sabato mattina quindi andiamo recupereremo il sonno in aereo> <mhm> lo prese per mano per poi infilargli la macchina fotografica al collo e uscire con la tessera della camera. 

Yoongi aveva ancora gli occhi semi chiusi per il sonno <lo sai che cosa sembri> disse ad un tratto  <eh? > <un gatto> <ma che caz-> Jimin si avvicinò scrutandolo <SIII ODDIO STAI COSì .. anche il taglio degli occhi lo sembra oddio> guardò da più da vicino il ragazzo che si imbarazzò e gli si colorarono un po' le guance di rosso sulla pelle lattea.

 Una cosa che non aveva mai detto a nessuno oltre a Tae? Che Jimin andava matto per i gatti, soprattutto i calico. <come vuoi tu..mochi> <eddai ... per ripicca ti chiamerò ... lil meow meow> <non ti azzardare> <andiamo lil meow meow! > <merda.>.

Il rosa ridacchiò per poi trascinarlo verso il centro di Londra, seguiti da qualche giornalista ma niente di che. Yoongi cominciò a fare varie foto di Jimin accanto al ponte magnifico di Londra e dopo aver visto la magnifica foto cominciò a saltellare in giro.

 <hyung voglio fartene una io! > <aish va bene chim> si mise sul bordo dove c'era l'altrp prima e decise di mettersi in posa e Jimin scattò una singola foto per poi farla vedere allo hyung <sei bravo> gli scombinò i capelli per poi scendere e continuare a camminare insieme a lui per i viali principali di Londra, passando il Big Bang e altre zone famose.

A pranzo mangiarono in un ristorante a tre piani stellato molto carino per poi continuare la loro passeggiata tra foto e chiacchierate. Il rosa cominciò a conoscere più alcuni lati di Yoongi, come il fatto che disegnasse abbastanza bene e che amava la musica in generale e che amava i gatti e quindi decise di condividere il fatto che li amasse anche lui.

Arrivarono in albergo stanchi morti verso le due per riposarsi un pochino e partire velocemente in America, per quanto Londra sia bellissima avevano poco tempo e gli scali erano impegnativi.

Yoongi stampò tutte le foto per poi addormentarsi un'oretta sul letto e lo stesso fece Jimin accanto a lui mentre finiva di fare sia la sua valigia che quella dell'altro così riusciva a riposarsi ancora un pochetto di più.

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Intanto Taehyung stava rimuginando sulle foto che avrebbe scattato il lunedì a venire, era sicuro che non avrebbe mai toccato il fotografo ma l'attrazione che provava per il piccolo era maggiore alle sue aspettative.

Lo guardava spesso, come disegnava con un piccolo sorrisino in volto le sue foto e come strizzava gli occhi dopo essersi concentrato molto per un disegno, oppure come arricciava il naso quando si imbarazzava.

Osservava come mangiava, e come parlottava con l'altro rosso a pranzo ogni tanto prendendo una sigaretta e condividendola con il ragazzo osservando le belle giornate che baciavano Seoul dal loro balcone.

Si era invaghito della personalità e della bellezza del suo fotografo in poco tempo ma non era sicuro di quello che stesse facendo, non che ci sia niente di illegale, ma lo faceva per non rompere quel piccolo cuoricino oro che Jungkook riservava.

Gli aveva donato il cuore in una scatola di velluto rosso e mai lo avrebbe toccato senza guanti per non lasciare tracce permanenti al cuore giovane e sincero del rosso, non voleva macchiarlo con la sua personalità falsa.

Voleva solo parlargli e sentirlo vicino, ma ci andava sempre cauto ogni volta che si vedevano o parlavano cercando piccole interazioni per conoscerlo meglio, ormai era la sua cotta da tutta la vita e mai gli avrebbe fatto del male ancora.

Ogni tanto anche Jungkook lo invitava a casa sua, mangiando pizza o cose da asporto sotto un buon film che finiva per essere ignorato dai due visto che spesso erano presi a fissarsi o a tocchi discreti e le occhiatine non potevano mancare.

Ma avevano imparato entrambi a parlarsi spesso, Jungkook spesso arrossiva o guardava altrove per non incantarsi alle forme angeliche del ragazzo che aveva davanti che ogni volta ridacchiava e sorrideva in imbarazzo.

Perché la vita è formata anche da piccole cose no?

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-MinjieCake

Sweet Liar • YoonminWhere stories live. Discover now