-"Cosa ci fai qui?" sussurrò, preoccupata, ma, prima che potesse continuare, premetti le mie labbra sulle sue, oltrepassando la soglia della porta per poi chiuderla dietro di me.

-"Volevo vederti." sussurrai a mia volta, allontanando le labbra dalle sue; mi era mancato baciarla. Lei sorrise leggermente alle mie parole, mordendosi il labbro inferiore, guidandomi, poi, insieme a lei, sul divano. Come avevo immaginato i suoi non erano al piano di sotto.

-"Mi fa piacere averti qui con me." farfugliò, facendosi stringere tra le mie braccia. "Però dobbiamo stare attenti, i miei sono di sopra, probabilmente staranno guardando la televisione, o leggendo." m'informò, io annuii.

-"Staremo attenti a non farci scoprire." conclusi, lasciando ancora una volta un dolce bacio sulle sue labbra.

-"Potevi avvertirmi che saresti venuto prima, comunque. Mi sarei vestita." Lorelay scrollò le spalle, guardandomi. Le accarezzai i lisci capelli biondi, prima di risponderle.

-"Mmh, non sono più molto convinto della discoteca." confessai, sperando che non si arrabbiasse. Ma era Lorelay e, d'altronde, io volevo passare una serata tra di noi e sapevo che anche lei lo preferiva.

-"Non ti va più?" chiese, era la cosa più dolce e bella di sempre in quel momento, ed era mia.

-"Vorrei passare una serata tra noi due, da soli. Magari guardando un film." scrollai le spalle, lei ridacchiò, annuendo.

-"Va bene, Malik. Solo, dobbiamo fare silenzio." disse, avvertendomi per la seconda volta e afferrando il suo cellulare, per avvisare Alessandra. Lei, ovviamente, non fu contraria, ma ci augurò di passare una bella serata e disse di non preoccuparsi.

-"Fatto?" le sorrisi, poggiando il mento sulla sua spalla mentre lei rimaneva seduta su di me, con la schiena che aderiva al mio petto. Lei annuì piano, girandosi per mettersi a cavalcioni su di me. "Come va con Liam?" chiesi. Non volevo più vederla triste per questo, odiavo vederla stare male e non poter fare nulla.

-"Meglio credo, oggi si è comportato normalmente con me e credo anche che tu gli stia simpatico." disse, lasciandomi un bacio casto. "Andiamo in camera mia? I miei potrebbero scendere." mormorò, allontanandosi appena da me. Annuii, alzandomi e seguendola al piano superiore. Lasciammo la porta della sua stanza socchiusa, spegnendo la luce e accendendo la televisione.

Mi sistemai sotto le coperte, sul letto, togliendo le scarpe e Lorelay fece lo stesso, stendendosi accanto a me. La sua testa era sulla mia spalla, prima che io le cingessi i fianchi con un braccio, avvicinandola e stringendola di più a me, sicuro che nessuno, in quel momento, me l'avrebbe portata via.

Le sue dita disegnarono lentamente dei cerchi sul mio petto, risalendo piano, per definire, poi, i contorni di un tatuaggio che si mostrava appena. I suoi occhi si assottigliarono mentre osservava una cicatrice poco visibile, a causa dei tatuaggi, vicino la spalla.

-"Com'è successo?" mormorò, guardandomi stranita. Io sospirai, ormai sapeva tutto di me, non avevo motivo di non dirle la causa.

-"Una rissa, in un bar. È successo poco prima di conoscerti, quel ragazzo era ubriaco e aveva una bottiglia." sussurrai, ricordando ciò che era successo quella sera. Quella volta, non ero stato io ad iniziare, ma lo avevo fatto solo per difendere un mio amico. Per fortuna, nessuno si era fatto gravemente male.

Gli occhi di Lorelay si aprirono più del solito alle mie parole, tornando a guardare la cicatrice. Le sue labbra morbide lasciarono una serie di baci sulla mia pelle danneggiata. Sospirai pesantemente, passando le dita tra i suoi capelli lisci. Lorelay era così dolce, nessuna prima di lei mi aveva trattato in questo modo; era sempre stato tutto molto rude.

Mine [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now