~Cap.4

131K 2.7K 1K
                                    

~Cap.4

"C'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo."

-De Andrè

Quella notte, alla fine, non era finita bene come era cominciata. Dopo quello che era successo con Zayn non ero più stata in grado di riaddormentarmi, ero rimasta sveglia cercando un modo per dimenticare quello che era successo, ma nessun pensiero sembrava confortarmi.

Mi ero addormentata solo alle prime luci dell'alba, ma poco dopo ero nuovamente stata svegliata da Zayn che aveva cominciato a fare rumore con le diverse pentole e padelle per farci alzare dal letto.

Stavo prendendo qualcosa di pronto che avevo portato da casa per fare colazione, mentre Harry e Zayn si stavano cambiando.

-"Ragazzi!" Harry aveva urlato così forte da farmi sobbalzare.

Mi avvicinai subito a lui, come del resto fece Zayn, per capire cosa avesse potuto provocare al ragazzo riccioluto una tale reazione.

-"Cosa? Dove? Che succede?" Zayn gli era alzato accanto, sembrando davvero preoccupato dell'incolumità del cugino.

-"Zayn, capisco che hai i tuoi bisogni, anzi non lo capisco, ma non mi resta che accettarti. Ma Zayn...NON SULLE MIE SCARPE!"

Disse sventolando in aria le sue scarpe dove vi era il preservativo usato la sera prima da Zayn. Se avessi potuto nascondermi da qualche parte per evitare di fare vedere le mie guance rosse dal l'imbarazzo, l'avrei fatto senza alcun dubbio. Adesso non c'erano possibilità che Harry non scoprisse quello che era successo.

-"Harry, tutte queste urla per quello. Non l'ho mica visto dove lo avevo tirato ieri sera, avevo altro a cui pensare." mi fece l'occhiolino. Io abbassai lo sguardo.

-"Non farlo mai più, Zayn, è una minaccia!." disse, guardandolo male e puntandogli un dito contro.

-"Non lamentarti, sei tu che hai voluto seguirci per forza. Potevi restare a casa, lontano da ogni forma di attività sessuale."

Harry tirò via il preservativo facendo una smorfia e "Non me la dimentico questa! Dovrai comprarmi un nuovo paio di scarpe, e le voglio uguali a queste!"

-"Che facciamo adesso?" chiesi a Zayn.

-"Ti ho già detto che non puoi fare domande. Io decido, tu esegui."

Mi allontanai da lui, ignorando il suo atteggiamento maschilista e offensivo, cosa che ormai mi stavo abituando a fare. Non era facile non dare peso alle sue parole, mi parlava come se fossi nettamente inferiore a lui e mi trattava come fossi un oggetto, ma non mi restava altro da fare che resistere fino a quando i miei genitori non avessero annullato quel dannato contratto.

I ragazzi iniziarono a togliere le tende così capii che dovevamo andare via. Non capivo i cambiamenti di umore di Zayn. Si mostrava dolce e simpatico e un attimo dopo era antipatico e insopportabile. Bah.

-"Lorelay, vuoi stare sotto un albero tutto il giorno o vieni con noi?"

Sinceramente preferivo l'albero, ma non avevo molta scelta. Mi alzai e li raggiunsi in silenzio.

-"Ora raggiungiamo in auto la baita di Zayn." mi avvertii Harry, l'unico che sembrava avere ancora del rispetto per me, nonostante le brutte figure che mi faceva fare Zayn. Io annuii e gli sorrisi.

Entrai in auto nei sedili posteriori, i ragazzi posarono tutto nel bagagliaio e poi entrarono, accendendo il motore.

-"Adesso avrai qualcosa da fare, Lorelay. Non ho camerieri nella baita." disse Zayn, guardandomi dallo specchietto retrovisore.

Mine [IN REVISIONE]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora